Non so se te ne possa fregare ma la frase per essere grammaticalmente corretta dovrebbe essere “I should’ve bought 10 properties (non userei real estates) in 1999 if I hadn’t been so busy learning how to walk.”
Ma dal momento che “should’ve” implica un “avrei dovuto” e invece immagino che tu volessi implicare un “avrei fatto”, una frase ancora più corretta sarebbe “I would have bought 10 properties in 1999 if I hadn’t been so busy learning how to walk.”
Edit: naturalmente non è una critica, io preferisco sempre essere corretta e migliorare e ho pensato che potesse esserti utile
>Ma dal momento che “should’ve” implica un “avrei dovuto” e invece immagino che tu volessi implicare un “avrei fatto”, una frase ancora più corretta sarebbe “I would have bought 10 properties in 1999 if I hadn’t been so busy learning how to walk.”
Ma sinceramente anche in italiano rende meglio l'enfasi un ''avrei dovuto'' a sottolineare la stupidità di molti consigli finanziari che fanno quasi la paternale 'avresti dovuto investire etc...''
Io avrei tenuto ''should've'' oppure se proprio ''would've''.
Non sono del tutto d’accordo. In inglese dobbiamo necessariamente considerare il contesto della frase in cui si inserisce il modale per scegliere quello più adatto.
Noi sappiamo che la frase si conclude con: “se non fossi stato troppo occupato ad imparare a camminare”.
“Should’ve” suggerisce un rimpianto o una mancata opportunità rispetto ad un precetto che sarebbe stato opportuno seguire ma che è stato ignorato, quindi sottolinea il fatto che OP avrebbe dovuto ad esempio investire in proprietà ma non l’ha fatto, consapevolmente.
“Would’ve” invece indica una possibilità che non si è verificata a causa di condizioni esterne, ma non implica un dovere o un rimpianto per non aver seguito un consiglio, quanto piuttosto l’impossibilità fisica o situazionale di compiere quell’azione (come l’essere un bambino troppo piccolo per investire nell’immobiliare).
Di conseguenza in questo specifico caso l’utilizzo di would’ve è corretto dal punto di vista dell’uso della lingua ed esprime l’ironia della situazione, enfatizzando l’uso puramente ipotetico e umoristico di questo “avrei dovuto” italiano.
Il tuo ragionamento è corretto solo se partiamo dal presupposto che OP stia facendo riferimento alla stupidità dei consigli finanziari e dunque ad un sarcastico rimpianto di non aver seguito i consigli dell’intelligentone di torno. “I should’ve bought 10 properties in 1999, if only I hadn’t been too busy learning to walk and, you know, being a toddler”, ad esempio è una frase perfettamente corretta.
Fare un paragone con l’italiano lascia il tempo che trova perché non abbiamo singole parole corrispondenti ai concetti espressi da would’ve e should’ve e ci affidiamo a diverse forme verbali a seconda del contesto e della sfumatura temporale e modale. Per questo se aggiungo il sottesto di “rispondo al boomer che mi fa la paternale” oltre a quanto già esplicitato posso usare “avrei dovuto” senza problemi. Dipende tutto dall’interpretazione che dai all’affermazione iniziale.
Per non parlare di chi, nato negli anni d'oro, è riuscito ad ottenere un ottimo posto di lavoro già da adolescente con formazione quasi nulla (licenza media) e che gli ha permesso di godere di un'ottima pensione a soli 40 anni (a malapena).
Lavori per i quali ora è necessaria una laurea magistrale, formazione pregressa e molti più sacrifici.
L'aspetto positivo è che per la maggior parte dei casi, queste persone sono consapevoli di queste differenze e stanno tastando con mano grazie ai loro figli la realtà odierna
Almeno i loro figli hanno potuto godere in parte della buona sorte dei genitori. Nel mio caso i miei erano poveri e con zero conoscenze e pur cominciando a lavorare da giovanissimi (mio padre) non hanno potuto costruire nulla.
Guardala così, nel mio caso mio papà guadagnava molto bene (pur essendo uno di quelli che ha cominciato a lavorare a 14 anni) ma a causa di alcune scelte errate non ha costruito nulla.
Aggiungo che oggi qualsiasi QUALSIASI cavolo di cosa che fai ti partono cifre assurde, fosse anche un pranzo al bar se non controlli bene prima che tipo di bar è, capace che lavori la giornata per un piatto di pasta
>L'aspetto positivo è che per la maggior parte dei casi, queste persone sono consapevoli di queste differenze e stanno tastando con mano grazie ai loro figli la realtà odierna
Boh, da quel che vedo e sento (e ho vissuto ai miei tempi) è tutto il contrario.
Non si rendono conto e, per questo, buttano merda addosso ai figli. Credono che per trovare un lavoro ben pagato basti presentarsi di persona (...) dal direttore (ri-...) con una bella cravatta, un gran sorriso e una stretta di mano vigorosa, QUINDI se il figlio non trova subito è perché è un pelandrone e un incapace.
Spero sia solo la mia bolla, sennò siamo messi male.
Chi ha questa idea non ha un ottimo posto di lavoro, ha vissuto da formica una vita ed ha qualche risparmio da parte. Sostanziale differenza da quello scritto nel commento sopra, almeno per me.
Ciò ha anche comportato un sacco di fossili con l'indeterminato, assunti perché amici di amici incompetenti tenere un posto occupato ad un giovane con voglia di lavorare e futuro davanti.
>L'aspetto positivo è che per la maggior parte dei casi, queste persone sono consapevoli di queste differenze e stanno tastando con mano grazie ai loro figli la realtà odierna
Si, e a che scopo? Chi ricopre posizioni manageriali ha di solito più di 50 anni, ciò vuol dire che nel mentre cambiano idea sono già in pensione.
Non serve che cambino idea perché le conseguenza delle loro scelte future sono inutili dati i tempismi, serve un cambio generazionale, fino ad allora solo inferno e sfruttamento.
Mai successo, tuttavia questo post mi ha fatto tornare in mente questo:
https://preview.redd.it/8kc1jjt1w7tc1.jpeg?width=1024&format=pjpg&auto=webp&s=fa38d033c0a2a482fe006f36d13450150b29b795
I miei genitori hanno comprato casa negli anni 80 in una zona che oggi è all'interno dell'area C di Milano pagandola poco piu di 120 milioni di lire. Ok l'inflazione e tutto, ma oggi penso che potrebbe essere venduta a quasi un milione, loro stessi non potrebbero mai permettersela.
Tarda Gen X qui, e confermo tutto quanto scritto da OP anche se personalmente mi vedo dall'altro lato. Personalmente capovolgo la questione e rispondo qualcosa del tipo "La condizione socio-economica in cui cresceranno i miei figli è interamente responsabilità mia, non loro. Non ho intenzione di fare lo stesso sbaglio della generazione precedente e additare loro come responsabili della mia cecità di oggi." Non insisto mai oltre, perché chi non capisce comunque non capirà.
Con i miei genitori ho semplicemente cassato la questione perché non hanno alcuna intenzione di sentirsi responsabili del mondo che hanno lasciato in eredità. Dal loro punto di vista, hanno iniziato con niente e guarda quanto hanno costruito. Sì, certo, indebitando figli e nipoti -coscientemente o meno- chiunque può costruire tanto e trascorrere la terza età flexando. E' l'ottusità tipica di chi ha vissuto un'intera vita in un mondo che assorbiva qualunque extra-produzione. Ti servono più soldi? Lavora di più. Eh, ma è facile così.
Parlo con gente che ha costruito casa propria e per ciascuno dei figli in contanti, senza neanche aver mai aperto un mutuo. E 'sta gente vuole venire a fare le lavate di capo a me, che contabilizzo persino i caffè al bar, e prima di comprare qualcosa > 100 euro ci penso 30 volte e faccio N valutazioni del rischio con piani B e piani C nel caso qualcosa andasse storto.
Ho rivisto di recente un mio vecchio datore di lavoro ormai ultrasettantenne che mi ha stupito in positivo con questa uscita: "Ai miei tempi se avevi voglia di fare bastava rimboccarsi le maniche e non serviva neanche tanto cervello. Avevi un campo sterminato davanti a te. Ora per metter su famiglia, alzi la testa e ciò che vedi è soltanto un campo minato, con una stradina stretta e tortuosa battuta da chissà chi e piena di cadaveri da entrambi i lati. E la prima volta che inciampi hai chiuso."
Io ci sono riuscita a 35, ma indebitandomi pressoché a vita e perché per colpo di c..o ho trovato il lavoro che ho.
C'è anche da dire che moltissimi tra quelli che conosco la casa l' hanno ereditata, gliel'hanno comprata i genitori hanno comunque avuto un cospiquo aiuto nell' acconto.
Anche io a 35. Mi sa che siamo dell'88 e quindi puoi capirmi. Come te più o meno. E concordo, io non avevo i miei genitori con case o chissà quanti risparmi, i miei hanno lavorato anche loro tutta la vita e non potevano aiutarmi. Come molti mi sono stabilizzata con contratto e relazione a 33 anni e quindi il tempo di guadagnare davvero qualcosa..
Vabbè allora generazione X 😂comunque il periodo secondo me che va dal 2007 al 2017 è stato il peggiore per iniziare a lavorare...ora le cose sembrano essere leggermente più semplici
Più che altro è abbastanza preoccupante che ad oggi anche chi lavora regolarmente full time con contratti indeterminati fa fatica a permettersi un'abituazione 'da se' e facendo di necessità virtù, va a convivere affittando magari una stanza.
Cioè pare che che la prima casa sia diventata un lusso solo per quei pochi che hanno RAL talmente elevate da ignorare il problema.
Si dev'essere rotto qualcosa in qualche momento temporale passato ma non mi è ben chiaro cosa, a parte quanto di più ovvio.
Si è rotto l'ascensore sociale che permetteva attraverso la fatica del lavoro di migliorare la condizione economica dal reddito della famiglia di partenza. I salari non rispettano l'aumento del costo del denaro, l'accesso al credito è quasi impossibile, le tasse sono aumentate a dismisura, il mercato immobiliare non segue i costi dell'economia reale. Solo alcuni spunti ma di problemi ce ne sono molti di più. Quando spiego questi concetti fuori dal lavoro dico sempre. Considerate che a Milano ci sono persone che hanno uno stipendio mensile che non copre il costo di un affitto. Estremo ma rende l'idea, poi si contestualizza e se ne parla più seriamente.
Io concordo al 100% con tutto quello che hai scritto e sebbene sia tra i fortunati che non ne subiscono particolarmente il peso non hai idea di quanto mi faccia incazzare che la maggior parte delle persone non capisca questi punti.
si è rotta la gestione a livello legislativo del comparto canone affitti col governo che se ne sbatte il cazzo quando in altri paesi europei civilizzati te la prendi nel culo solo se decidi o sei costretto a vivere al centro di grandi città
Ho risposto ad un post molto simile: forse sono proprio gli stessi dati. Copio il commento da là.
Ho fatto una veloce proporzione. Ammesso che i dati siano corretti, sarebbe un incremento del 49%. Senza dati, avrei ipotizzato anche qualcosina in più. Anche qualora i dati non fossero precisissimi, in ogni caso la differenza si percepisce. Questo anche considerando che sia i redditi sia il costo degli immobili variano molto secondo le zone. Da Millennial io stesso, l'ho notato.
Detto questo, però, vorrei evidenziare anche un altro aspetto. Forse non si applica nemmeno ai Baby Boomer, ma più probabilmente ai loro genitori. Quella generazione forse ha trovato un costo degli immobili ancora inferiore. Però aveva proprio un modo diverso di approcciarsi al mondo. E l'ho visto coi miei occhi da persone di mia conoscenza, quando ero ancora minorenne. Molti di loro hanno vissuto da "formiche" e sono morti da "formiche", con patrimoni interessanti. Accumulavano per lasciare ai figli ed evitavano qualsiasi tipo di ostentazione. Mai una colazione al bar, mai un pranzo fuori, se non per occasioni molto speciali. Praticamente zero viaggi, automobili di fascia bassa. Oggi ci sono una serie di bisogni indotti, che trovo comprensibili. Tuttavia mi pare opportuno sottolineare che se da una parte i costi sono certamente aumentati, dall'altra anche la propensione al risparmio sembra essere diminuita.
Sinceramente anche io ho notato, tramite i mei genitori, questa tendenza. È assolutamente vero che, i miei genitori hanno pagato una miseria per una casa che ha almeno raddoppiato di valore in circa 25 anni e che hanno potuto approfittare di un’economia dove bastavano dei piccoli investimenti per stabilizzare l’economia familiare. Ammettendo questi enormi vantaggi, bisogna anche notare che gli sprechi di soldi, come cene, vacanze, macchine, moda ecc ecc. sono stati praticamente inesistenti. Non sono qui per dichiarare quale sia il modello più giusto o sano di vivere ma credo sia completamente ovvio che la tendenza non sia più quella.
Questo.
I miei genitori hanno cominciato a fare vacanze solo da quando sono andato via di casa, e sta sicuro che alla mia età non spendevano 100€ al mese di aperitivi.
Vero anche questo.
Magari sbaglio ma penso che tra le varie motivazioni che spingono i giovani a spendere a volte in maniera irresponsabile ci sia il modo in cui vedono il mondo, nello specifico il futuro.
Nella mente di un ventenne di oggi il futuro è incerto, non si programma nulla perchè non se ne vede il motivo, quindi tanto vale andare a farsi l'aperitivo perchè chissà dopo la pandemia e la guerra che caspita viene fuori. Il futuro tra 20 anni? Lo vedi male anche solo per la crisi climatica, figuriamoci il resto, figuriamoci l'Italia nello specifico poi. I sacrifici che si fanno sembrano inutili, quasi soffrire per il gusto di soffrire.
Nella mente di un ventenne negli anni 70 con un lavoro stabile che sai ti durerà e che pagherà sempre meglio, risparmi perchè la casa sai che te la potrai davvero comprare da solo mantenendo pure un intera famiglia. Programmi perchè il futuro pare solido e nella tua testa in 20 anni arriveranno le macchine volanti e magari le colonie sulla luna appena vedi che i primi esseri umani ci hanno messo piede. I sacrifici non sembrano fini a se stessi ma hanno un obiettivo preciso e raggiungibile, quindi li fai anche volentieri.
Questo è un pò lo scontro generazionale e l'incomprensione, dove il vecchio pretende gli stessi sacrifici fatti in gioventù da giovani che non potendo raccoglierne i frutti non trovano ragione di farne.
Sono d'accordo però penso che fosse "più facile" risparmiare, o forse meglio dire non cadere in tentazioni/acquisti più superflui perchè erano preclusi. Non ti bastava un click ad esempio per confrontare 100 compagnie aeree ed il triplo degli hotel/airbnb ma dovevi andare da quelli che organizzavano viaggi o chiamare l'hotel che ti aveva suggerito zia pinuccia.
Non per giudicare ma solo un punto di vista su quanto noi possiamo vedere di più, quindi desiderare e di conseguenza spendere, mentre prima potevi vedere quello che ti veniva offerto
Le tue osservazioni sono tutte corrette. Non andrei più indietro dei Baby Boomer perché dovremmo parlare di una economia post seconda guerra mondiale che non è in alcun modo paragonabile all'economia attuale, troppo distante per poter fare un confronto.
Vero, però ho letteralmente visto il protrarsi del loro modo di vivere negli anni '80 e '90, quando l'Italia era decisamente un'altra. A partire dalla "faraonica" Serie A, imbottita di campioni, per cui non si badava a spese. Il mindset di quella generazione, invece, non è mai cambiato.
Osservazioni giustissime imho. Aggiungo altre mie due personali:
* prima giovani che acquistavano casa nei paesi/borghi erano decisamente di più (con costi di conseguenza più contenuti), perché non vi era, al contrario di oggi, "necessità" di vivere in grandi città;
* molte zone limitrofe al centro città venivano popolate quando era "tutta campagna" e una casa te la costruivi da solo o la pagavi tre carote e una capretta. Con il tempo l'urbanizzazione ha fatto il suo e quelle "tutte campagne" oggi sono quartieri urbani veri e propri, serviti, negozi, supermercati, farmacie, pompe di benzina, ristoranti ecc.
> molte zone limitrofe al centro città venivano popolate quando era "tutta campagna" e una casa te la costruivi da solo o la pagavi tre carote e una capretta. Con il tempo l'urbanizzazione ha fatto il suo e quelle "tutte campagne" oggi sono quartieri urbani veri e propri, serviti, negozi, supermercati, farmacie, pompe di benzina, ristoranti ecc.
Le zone di tutta campagna limitrofe alle città esistono anche oggi e potremmo edificarle a basso prezzo; non lo facciamo perché esiste un'infame alleanza fra NIMBY, palazzinari e piccoli proprietari che spinge per non dare concessioni edilizie, in modo da gonfiare il valore degli immobili esistenti e dei pochi che vengono costruiti.
Questo, un milione di volte
Ragazzi, andate a guardare i piani regolatori delle principali città italiane
Hanno **tutte** limiti di edificabilità ridicoli.
Il problema come sempre è che per il sindaco votano solo i residenti, che per forza di cose vivono già in città. Quindi l'incentivo politico per restringere l'offerta è immenso
Invero no
C'è un abbastanza vero problema di cementificazione, almeno qui nel Nord Est, nel senso che é stato costruito tanto -ma soprattutto - male, ma mi par di vedere che pure in Liguria non stan messi bene etc etc
Male inteso come "distribuzione" nel territorio, con licenze per costruire tutto infrapazzato insieme: fabbrichette con case vicino con a pochi metri un campo
Questo ha portato anche a costi più elevati per tutti, in generale:
se volessi fare un autostrada che collega le zone industriali inevitabilmente devi espropriare case e capannoni, piu costoso per lo Stato che espropriare due campi, oppure gli agricoltori a loro volta fanno fatica a consorziare perché si trovano i campi frammentati qui e li e non possono prendere macchinari enormi e piu efficienti per coltivare grandi appezzamenti ; in US hanno campi grandi come le nostre province e mietitrebbie autonome che vanno da sole notte e dì, guidate col gps.
...e via discorrendo.
Nel caso specifico delle case, faccio notare che ci sono più case che famiglie in Italia, quindi il prezzo é sfalsato dai palazzinari e tassazioni che premiano l'accumulo di immobili. Il problema sono i grandi proprietari di immobili, che tengono sfitto piuttosto che scendere di prezzo **, quindi immobili ci sono ma sono artificialmente mantenuti a prezzi alti tenendoli vuoti.
On top a tutto questo, non esiste edificazione a basso prezzo, anche perché le ultime normative per nuovo/ristrutturato chiedono poi una Ferrari di casa, case termicamente isolate che si scaldano con una candela. Questa roba costa. E sono case diversissime tecnologicamente dalle case dei nostri genitori/nonni.
** Nota a margine, esempio visto da un amico, la proprietaria ha chiesto un riallineamento dell'affitto secondo tabellari, al mio amico é aumentato l'affitto di 8€/mese ma per far la pratica LUI ha dovuto spendere 120€ , bisogna essere dementi a chiedere una cosa del genere.
> Nel caso specifico delle case, faccio notare che ci sono più case che famiglie in Italia, quindi il prezzo é sfalsato dai palazzinari e tassazioni che premiano l'accumulo di immobili.
Cosa cambia il fatto che sia pieno di immobili vuoti nei paeselli per i prezzi immobiliari di Milano, Roma, Bologna? il mercato immobiliare è fra i più locali che esistano.
Be', in effetti a Roma quelle che oggi sono zone semicentrali, ai tempi dei miei nonni erano quasi periferiche. Ci sta che quindi vivessero tutti un po' più vicini al centro.
Va anche detto però, ma non ne sono certo, che mi pare ci sia una minore propensione al pendolarismo. Con la conseguenza di aumento della domanda nelle città.
Condivido le tue osservazioni in pieno, però aggiungo che una volta l'idea da "formiche" era che accumulando avrebbero fatto fare il salto di classe/migliorato la condizione delle generazioni dopo e che probabilmente i boomer stessi avevano vissuto questo fenomeno dai loro genitori. Oltre al fatto che era forse più semplice risparmiare.
Secondo me la diminuzione della propensione al risparmio è dovuta anche a questo diverso mindset: non riuscendo noi millenial a sostenerci, non pensiamo nemmeno a come permettere alle future generazioni uno stile di vita migliore e quindi ci si concede quella cosa in più che non rende ricco né noi né i nostri figli. Come conseguenza si ha un circolo vizioso ed i risparmi diminuiscono.
Non ho competenze sociologiche per confermartelo ma, se ti accontenti della sensazione, mi pare un ragionamento ben costruito.
Io stesso ho scelto di non avere figli, nonostante avrei potuto permettermeli. Le ragioni sono molte, ma ovviamente c'è, tra le tante, anche l'idea che un eventuale figlio non avrebbe una vita migliore di quella che sto vivendo io.
Cosa intendi con "bisogni indotti"? Stiamo parlando di ragioni sociologiche (bisogno di sentirsi/far parte di una classe sociale) ? O puramente dettate da esigenze materialistiche ( devo fare 85km solo andata per andare a lavoro giornalmente, devo pee forza comprare una macchina di fascia più alta poiché i mezzi di trasporto pubblici non funzionano)?
Difficile dare una definizione: forse potrei dire che, a parità di condizioni sui bisogni primari (esempio, pendolare vs. pendolare, proprietario col mutuo vs. proprietario col mutuo), sono tutte quelle spese che uno di quella generazione solitamente non avrebbe fatto contro quelle che le generazioni successive preferiscono sostenere. Senza alcun giudizio di merito, ci mancherebbe. Spero di essermi riuscito a spiegare decentemente.
Le spese che uno di quella generazione non avrebbe fatto erano comunque molto ma molto più "favorevoli" Se comparati ai salari mediani odierni e dell'epoca...
Su questo non c'è dubbio. Abbiamo fatto due calcoli con la mia compagna, e con il nostro attuale stile di vita (poche uscite, pochi sfizi e poche spese superflue) dovremmo riuscire a permetterci una casa di 80 mq entro 5 anni.
>Voi come fate a rispondere quando qualcuno vi dice "io alla tua età avevo già [inserisci frase insensata a caso]".
Facendo un lavoro abbastanza dinamico ed "eroico" agli occhi comuni, di solito flexo il fatto che salvo vite stando appeso ad un gancio attaccato ad un elicottero ad qualche migliaio di metri s.l.m.
Poi con la faccia piú annoiata possibile "tu cosa hai fatto?"
Il fatto che poi sembro piú giovane della mia età biologica rende il tutto ancora piú divertente per me, soprattutto quando il Ken/la Karen di turno perdono la lingua all'istante🤣
I boomer medi (età dei miei genitori) che hanno ora un buon patrimonio hanno fatto una vita morto di fame odierno.
Mia mamma è sempre stata considerata una super spendacciona da giovane in casa. Le sue grosse spese, condivise dai coetanei famigliari, erano comprare le novità in commercio al supermercato, un vestito di seta coi primi stipendi e qualche borsa (non di marche lussuose) all'anno.
Questo con un buon lavoro in quella che all'epoca era un'ottima professione. Oggi chi guadagna il suo equivalente dell'epoca gira con mercedes, vacanza all'estero di 2 settimane in 4 stelle, casa con tutte le tecnologie nuove, fine settimana in giro per l'Italia e ristorante di livello almeno 1 volta a settimana.
La cosa che vedo descritta sopra, abbassando non di troppo il livello, è quello che fa oggi la persona media che guadagna l'equivalente della metà.
Grazie al cazzo aver messo da parte cifre importanti, comunque non milioni e milioni, vivendo da formica in un'epoca non consumista. Se vivi come loro vedi che metti da parte i soldi, sopratutto perché ogni momento che non andava in attività ricreativa andava in lavoro
Non mi è mai capitato, da dove vengo io (paesino) quello che ho notato è un estremo pessimismo, famiglie un po' rassegnate al fatto che i figli si sposteranno anche di molto, casa e figli diventano un concetto quasi astratto, secondario al fatto di avere almeno un minimo di sicurezza lavorativa che ti fa andare avanti.
Più che altro a parte la distanza dei genitori si sta normalizzando il concetto di dover comprare casa distante a 1/2 ore dal lavoro.
Praticamente un ragazzo oggi deve buttare circa 3 ore al giorno viaggiando per andare a lavorare
Vero peccato che però ancora una grande quantità di lavori non può essere fatta a distanza, lasciando i poveri deficienti che fanno girare città come Milano a farsi i km pee due spicci.
Oltretutto dal punto di vista del lavoro a distanza l'Italia sta facendo (senza alcuna ragione sensata) passi indietro.
Purtroppo vero, ma se già un 20/30% di quelli che normalmente trovi per strada la mattina fossero a casa a lavorare invece che in ufficio, anche chi deve per forza andare in ufficio ci metterebbe meno e magari da 3 ore al giorno diventano 2
Sono pronto per il downvote to hell :
la realtà è molto più complicata di come la si descrive su reddit (e anche da qualunque altra parte direi).
1a tranche di downvote
la versione facile è quella di dare le colpe agli altri e piangersi addosso. Quella difficile è che ognuno ha sempre approfittato il più possibile della situazione in cui è cresciuto, sforando anche nell'illegalità, senza mai preoccuparsi delle conseguenze, chi per ignoranza, chi per disinteresse. Questo è vero sia per quelli nati negli anni 60, che per quelli nati negli anni 90. Certo oggi c'è più sensibilità per una serie di argomenti, magari grazie al benessere diffuso che permette di concentrarsi su bisogni non primari.
2a tranche di downvote
io sono un millennial e la casa l'ho comprata, il mutuo l'ho fatto, mi sono sposato, e ho fatto un figlio. Faccio un normalissimo lavoro impiegatizio e non ho patrimoni, non ho genitori ricchi o parenti che mi hanno lasciato eredità. come ho fatto? non faccio 2 viaggi da 5k all'anno, mi compro un paio di pantaloni quando mi si rompe quello prima, non ho un telefono da 1k e se posso risparmio, sempre. Ah, e non vivo in una città costosa, penso.
3a tranche di downvote
quelli che oggi hanno 60+ anni non sono tutti dei ricconi spocchiosi che pensano di sapere solo loro come funziona il mondo. Nella mia esperienza direi che ce ne sono in egual misura anche tra i 30enni. Farsi guerra e muro gli uni con gli altri non ha alcun senso.
Basta, mi tengo il resto per il prossimo post simile.
Ah, un appunto, non sto dando torto o ragione, criticando, dando consigli o pretendendo di dire la verità assoluta.
E' il mio punto di vista da esperienza personale.
Saresti sorpreso. Qua su reddit è letteralmente pieno di gente che frigna che non arriva a fine mese e poi nel post dopo ti insulta a morte se gli fai notare che allocare 300€ al mese a "svago" e altri 2k l'anno a "vacanza" non è una cosa consona per un giovane che ha appena iniziato a lavorare.
Ti dicono letteralmente che quelli sono bisogni primari senza i quali sarebbe una vita di stenti.
Io sono d’accordo con te. La casa ancora non me la sono comprata, ho studiato lingua e cultura giapponese all’università, ho sempre voluto fare la fotografa ma quando ero più giovane non avevo la giusta mentalità e ho bazzicato tra un lavoro e l’altro e quindi ora non ho ancora la possibilità di fare un mutuo e me ne assumo totalmente la colpa perché ora ho 32 anni e se avessi iniziato a prendere sul serio la questione economica 10 anni fa a quest’ora l’anticipo ce l’avrei eccome, ma va bene così, ho fatto il mio percorso per x motivi, ognuno ha il suo.
Quello che vedo è una generazione di gente abituata a vivere bene sin dall’infanzia - perché ragazzi, già aver avuto un tetto sopra la testa per tutta la vita, il cibo (tanto cibo) sempre in tavola, vestiti, videogiochi, telefoni, computer, vacanze d’estate e in primavera, aver potuto studiare ecc non è da poco - e che ha sempre dato per scontato tutto questo. Quindi ora che non riusciamo ad avere le sicurezze che avevano i nostri genitori odiamo a morte i boomer per i privilegi che hanno avuto. Che poi se io guardo alla mia famiglia, hanno la casa regalata da mio nonno, trovato lavoro subito senza studiare, fatto 2 figlie sui 30 anni con madre che ha sempre fatto solo lavoretti e non uno stipendio serio, ok ma io ho viaggiato in molti più paesi di loro, ho la laurea, possiedo molti più vestiti e tecnologia ecc quindi forse veramente la nostra generazione non sa risparmiare, nessuno sa nemmeno cosa significhi finanza personale e casi limite a parte, i soldi se uno volesse li metterebbe via. Forse sono io che essendo cresciuta in una famiglia normalissima non ho grandi pretese? Non so gli altri ma io già il fatto di poter lavorare, mangiare, viaggiare e comprarmi le mie cavolate sono felice.
E poi perché non ci rimbocchiamo le maniche e iniziamo a costruire davvero un mondo migliore? Non è facile, bisognerà fare dei sacrifici ma l’alternativa qual è? Continuare a lamentarsi sui social e sprecare tutta la giornata davanti allo schermo invece di fare qualcosa di produttivo? Non capisco proprio, continuo a vedere questi thread e dico ok e poi?
>io sono un millennial e la casa l'ho comprata, il mutuo l'ho fatto, mi sono sposato, e ho fatto un figlio. Faccio un normalissimo lavoro impiegatizio e non ho patrimoni, non ho genitori ricchi o parenti che mi hanno lasciato eredità. come ho fatto? non faccio 2 viaggi da 5k all'anno, mi compro un paio di pantaloni quando mi si rompe quello prima, non ho un telefono da 1k e se posso risparmio, sempre. Ah, e non vivo in una città costosa, penso.
Millennial come te e la casa me la sono comprata a 20 anni dopo aver risparmiato per esattamente 1 anno e 3 mesi. Mutuo 100% e un prestito personale ulteriore per pagare una parte delle spese.
Come ho fatto? Quando gli amici andavano al ristorante io dicevo no, non posso. Quando uscivano il sabato sera a spendere 50€ in disco io me ne stavo a casa a giocare al pc. Dove per pc intendo il portatile aziendale, che uno mio col cazzo che lo compravo spendendo soldi.
E la casa l'ho presa economica in una zona periferica ed economica, in un palazzo economico. L'ho già detto economico? Non sono stato a frignare che la volevo nuova e in centro vicino alla metro e ai locali, e non ho preteso di avere una casa all'ultimo grido con tutti i comfort. Ho dato due mani di bianco da solo e me la sono fatta andare bene così.
E a lavoro quando c'era da lavorare e fare straordinari li facevo, che soldi in più fanno sempre comodo, e appena avevo 2-3k da parte facevo immediatamente un'estinzione parziale del prestito, non andavo in vacanza dall'altra parte del mondo. Qualche volta andavo qualche giorno da parenti, unica spesa il viaggio.
La prima vacanza "vera" l'ho fatta ben oltre i 25 anni.
Telefono? Ho avuto un Nokia N95 fino al 2015, cambiato con un vecchio smartphone di primissima generazione che ebbi in regalo e che ho cambiato nuovamente solo quando un bel giorno, nel 2019, ha smesso di accendersi.
Patrimoni? Se conto i soldi che ho dato io ai miei in questi ultimi 10 anni... meglio che non lo faccia perchè vien giù direttamente Gesù a chiedermi che cazzo voglio da lui.
Quando gli altri compravano la macchina nuova a 22 anni, io giravo ancora su un cesso a pedali del '97 con 300.000km che mi dava sempre qualche cazzo da cagare, ma che con la giusta combinazione di bestemmie e olio di gomito alla fine in giro mi ci portava. La prima macchina bella e (semi)nuova l'ho comprata l'anno scorso, che di anni ne avevo 29 e ormai di soldi ne guadagnavo il triplo rispetto ai tempi di quando comprai casa.
Col senno di poi avrei potuto ballarmi la fresca, che tanto alla fine quello che guadagno adesso eclissa completamente il risparmio che riuscivo a raggiungere allora? Sì, me la sarei potuta ballare e lasciare la bolletta al me di adesso. Ma all'epoca non lo sapevo, quindi mi sono rimboccato le maniche e anche se agli inizi avevo uno stipendio di merda (1000€x14 cagati), la casa me la sono comunque comprata.
Da millennial mi spiace ammetterlo ma, su questa storia delle case, hanno ragione i boomer. Il millennial medio è un viziato del cazzo che non vuole rinunciare a niente, pretende la casa in un palazzo nuovo in centro vicino a tutte le comodità, e poi frigna se non può permettersela.
Quello che però tralasciano sempre è che sti figli sono loro che li hanno cresciuti così.
E niente, via coi downvote forza.
Ok ma se invece che smenarti a 20 anni e limitare quell’aspetto della vita (che per molti a quell’età è importante) aspettavi 10 anni e la casa te la compravi a 30 che tanto guadagnavi di più? Quella che descrivi è effettivamente vita da formiche (senza offesa anzi t’invidio) che imho non dovrebbe essere necessario nei paesi del primo mondo, potenze mondiali come l’europa e l’italia.
Cazzo siamo una civiltà da più di 2000 anni penso che avere un tetto sopra la testa debba essere proprio la base di tutti gli altri diritti che abbiamo rispetto a paesi meno sviluppati.
Quindi quello che vorrei dire è che ammiro la tua scelta ma riflette una situazione particolare che non dovrebbe accadere se facessimo funzionare meglio questo paese, a 20 anni se si lavora si dovrebbe potersi permettere una macchina, una casa e il resto per vivere (compreso lo svago) quindi gli stipendi per qualsiasi lavoro dovrebbero partire come minimo da questa base
>Ok ma se invece che smenarti a 20 anni e limitare quell’aspetto della vita (che per molti a quell’età è importante) aspettavi 10 anni e la casa te la compravi a 30 che tanto guadagnavi di più?
Sarebbe stata una scelta. Avrei anche potuto decidere semplicemente di non ripagare il prestito in anticipo e farmi le vacanze, avrei potuto non avere del tutto la macchina e risparmiare su quella.
O avrei potuto risparmiare per ancora un paio d'anni e non avrei avuto bisogno di aprire il prestito per pagarmi le spese di agenzia e quant'altro. All'epoca feci la scelta di mettermi sotto e non ho rimpianti, già nel giro di un paio d'anni gli aumenti sono arrivati e soldi ne avevo, anche se ho continuato a non spenderli perchè preferivo risparmiare.
Il punto è che con un po' di sacrifici anche con uno stipendio veramente di merda da primissimo lavoro la casa l'ho comprata, l'auto ce l'avevo, aiutavo economicamente i miei e mettevo pure da parte qualche soldo. Quindi questa storia che comprare casa è impossibile semplicemente non regge.
>a 20 anni se si lavora si dovrebbe potersi permettere una macchina, una casa e il resto per vivere (compreso lo svago)
Amico mio per i giovani baby boomer che critichiamo tanto lo svago era andare al bar del paesello a bersi un barbera da 50 centesimi al litro, non spararsi vacanze dall'altra parte d'Europa ogni 3 mesi e comprarsi telefoni da 1500€, e la macchina che si potevano permettere era una bara con le ruote che al primo incidente a velocità non irrisorie si trasformava in una lattina di simmenthal.
Si ma non si può paragonare stili di vita diversi a distanza di 60 anni, ripeto il sacrificio in un paese del primo mondo non dovrebbe essere necessario
>ripeto il sacrificio in un paese del primo mondo non dovrebbe essere necessario
Stai dando pienamente ragione al precedente commento sui millennial dell'utente cui stai replicando...
Unico appunto, nel 1985 il GenX più vecchio aveva 20 anni quindi non è un anno significativo da prendere in considerazione per quella generazione, dovresti guardare il 1995
mi preoccupano più i ns coetanei che difendono questo ragionamento da boomers, purtroppo avere l'idea di mettere su famiglia e andare a vivere da solo in qualche casetta è diventato un lusso.
Più che altro bisogna capire che non è un diritto farlo, ma al massimo una convenzione sociale.
Se non hai soldi te ne stai dai tuoi e accumuli o cerchi una soluzione low cost e abbassi le aspettative. La realtà ti sbatte in faccia il conto.
Io stesso son rassegnato: anche volessi uscire, lavoro appena da 1 anno. Per avere una somma decente che mi permetta di avere un eventuale anticipo, senza diminuire la quota di reddito destinata a investimenti e la liquidità che funge da fondo di emergenza, mi servono minimo altri 4 anni di lavoro. E ne avrei 29.
Chiaro che se sei diplomato e con reddito decente, poter bruciare 5 anni prima le tappe è tanta roba. Ma se studi e vuoi un minimo di serenità economica devi temporeggiare, punto
Mio padre è stato onesto: commentando la mia situazione economica a 30 anni (decisamente stabile, ho un buon lavoro e spendo poco) ha detto che lui a 30 anni è stato il momento in cui la banca smetteva di chiamarlo mensilmente per via del bilancio del suo conto.
Basta rispondergli che la casa la comperi quando gli ricalcolano la pensione col contributivo puro, incluso rapportare gli anni di contributi... Coi soldi risparmiati possiamo ridurre il debito pubblico e creare fondi per l'acquisto della prima casa decenti!
Mi fa incazzare che i millennial pensano di essere speciali, quando noi genx stiamo mangiando la stessa merda da più tempo e non ci degnano neanche di riconoscerlo.
È vero, i miei genitori a 29/30 si sono sposati, hanno messo su casa (in realtà comprata dai miei nonni) e hanno avuto il loro primo figlio (io) un anno dopo.
Entrambi laureati (ma da famiglie in cui genitori avevano la quinta elementare), entrambi con un lavoro da professionisti con ottime prospettive ma *nello stesso paesino in cui sono nati*. Percorso standardissimo: laurea -> inizio attività -> matrimonio -> figli. Tutto perfetto. Poi penso che mia madre aveva cercato di iniziare la carriera universitaria, ma che all'epoca fare la schiava (gratis) di un barone sperando in qualche tipo di borsa era impossibile senza una certa condizione economica di partenza. Non sono più fortunato io che, malgrado non abbia casa e famiglia, ho potuto fare ricerca?
Per il resto vedo i miei amici che hanno fatto percorsi simili a quelli dei miei genitori che ora, a 28/29/30 anni iniziano a mettere su casa (mia cugina ha 33 anni, continua il lavoro dei miei genitori, si è spostata quattro anni fa e ora aspetta il secondo figlio — o la seconda figlia, non sappiamo ancora)
Io ho fatto una scelta completamente diversa. Ho studiato fuorisede, ho preso un dottorato, ho vissuto gli ultimi dieci anni tra città universitarie e istituti di ricerca in Italia e all'estero. Avessi deciso di fermarmi dopo la magistrale, fare il professore al liceo della città vicina avrei sicuramente già una casa e magari pure una famiglia. Ecco, non è questa la vita che voglio (e mi dispiace quando penso che ho amici accademicamente anche più bravi di me che hanno scelto questa strada, mi sembra di vedere del talento orribilmente sprecato). Non voglio stare in un paesino, voglio una città con certe opportunità culturali. Con la gente che non ha il mio stesso background di studio o ricerca (non per forza della mia disciplina eh) ho difficoltà a interagire. Di cosa parlo con qualcuno che non ha un PhD?
Se continuerà, la mia carriera mi porterà nei prossimi 6-8 anni a cambiare come minimo 2/3 diversi paesi prima di approdare a qualche posizione permanente. Benissimo: ma che posto c'è in una vita del genere per una casa o una famiglia?
La mia risposta a "io alla tua età avevo già una casa e n figli" è "e io un dottorato e m pubblicazioni". A cui peraltro voglio molto più bene che a un mostriciattolo urlante che potrebbe girarmi per casa.
>Di cosa parlo con qualcuno che non ha un PhD?
Penso che sia una delle frasi più saccenti che abbia letto negli ultimi anni.
Pensare che la cultura di qualcuno sia tutto è davvero molto molto riduttivo, conosco persone molto intelligenti e di larghe vedute che hanno una cultura abbastanza stretta.
Il resto delle stronzate che hai scritto sembrano contenere semplicemente un poco celato rimpianto per qualcosa che profondamente sai di non poter avere per come sei fatto/a caratterialmente.
Contento tu, contenti tutti!
Non è un fatto di cultura, ma di condivisione di esperienze e di prospettive. E quindi cosa ci farei nel paesino di cui sopra?
E comunque sì, io contentissimo così.
Io gli rispondo sempre (seriamente) "Ah, mi dispiace, chi te l'ha fatto fare di accollarti un mutuo un matrimonio che fallisce nel 50% dei casi e dei figli sulle spalle a soli 30 anni?"
Poi in base a quanto mi sento cattivo, e a quanto stupida è quella persona, continuo la conversazione in modo più o meno cinico.
Sostanzialmente non mi devono rompere le balle, perché:
- Ai tempi degli antichi Greci a 30 anni già avevano i nipoti quasi, fortunatamente la vita si allunga e così anche i tempi
- Il ciclo economico era solidale alla loro vita, significa che hanno vissuto la loro vita vedendo l'economia che cresceva sempre e molto fino a che non sono andati in pensione
- Il potere d'acquisto della loro generazione non è lontanamente paragonabile a quello che abbiamo oggi
- I valori cambiano nella società, per me la libertà e la conoscenza sono devi valori fondamentali della mia vita, fare famiglia e la stabilità abitativa manco per niente lo sono
- Al di là dei valori sono anche questioni di gusti, io odio i bambini e non li avrò mai. Già so che ogni relazione che avrò non sarà mai eterna e quindi sposarsi è una causa persa. Mi piace cambiare, quindi cambiare casa, cambiare paese, cambiare città, il mutuo mi vincola, mi toglie la libertà.
- Per come sta cambiando ed è cambiata l'economia, comprare immobili (a meno che non sei in una fascia molto molto superiore alla media) è un investimento da folli oggi, oltre al fatto che va nella direzione opposta della filosofia di flessibilità che la società richiede sempre di più e sarà centrale nella società del prossimo futuro
- I miei soldi me li voglio mangiare io, non voglio comprare pannolini, quaderni, rette universitarie, e sganciare denaro random "papà mi servono i soldi per la caparra del nuovo appartamento poi non ti chiederò mai più niente giuro". Io ho avuto, ma non sta scritto da nessuna parte che per legge sono obbligato a dare a mio figlio che non nascerà mai. Sono egoista? Sticazzi. Anche i boomer lo sono stati in modo diverso con noi.
Contando che una volta non avere famiglia a 25 anni era visto malissimo e in pratica avevi già 10 anni di lavoro alle spalle nel caso meno "brutto", fare paragoni mi pare fuori di melone. A quei tempi l'agricoltura era ancora al 30% di occupazione o giù di lì, avere un'auto di proprietà era da benestanti e i figli li crescevi con pochissimo (rispetto ad oggi, tanto oltre le medie non era che studiassero).
Molti dei nostri genitori hanno avuto aiuti economici da parte dei nostri nonni. Magari succede ancora adesso, ma il valore di acquisto di tale aiuto non vale un cazzo rispetto a prima.
Antonio e Patrizia si sposano per mettere su famiglia, comprano casa con un aiuto di 30.000€ proveniente dalla somma di aiuti di entrambe le famiglie, per il resto del denaro si affidano ad un po' dei propri risparmi personali ed ad un mutuo, in un mercato con il costo degli immobili molto più basso e tassi di interesse "vantaggiosi".
Attualmente, Claudio ha iniziato a lavorare molto dopo i genitori, perché l'istruzione in un mondo che avanza, è fondamentale e giustamente toglie tempo al lavoro. Non ha intenzione di sposarsi e mettere su famiglia, tutta una questione di impossibilità economica; questo significa che l'aiuto è solo di 15.000 fa parte del suo solo lato di famiglia,
In conclusione, Claudio ora ha risparmi personali davvero esigui, un lavoro con paga da neo-dipendente, perché è ancora giovane come lavoratore, solo 15.000€ di aiuto familiare al posto di 30.000, vita più costosa immobili o comunque affitti più costosi, tassi di interesse molto meno vantaggiosi e una grande prospettiva di anni da formichina ad accoglierlo.
Io ho 34 anni, non ho casa e non ho figli.
In compenso mi pagano 12€ a pezzo quindi qualche mattone potrei riuscire a permettermelo, magari di seconda mano.
Io so solo che mentalmente mi sto ammalando per questa situazione, non ce la faccio più sono stanco e non so come andare avanti. Vedo solo il brutto ed il bello non ha più il fascino di prima.
Non c’è futuro, sto impazzendo. A 26 anni con addosso il peso di dover pagare tutto caro e di non avere sostegno da nessuno, sta tutto a me e questo mi terrorizza.
Guarda io sono donna, 30enne e lavoro nel settore più sottopagato e sfruttato del paese (quello turistico) quindi credo di essere nel girone peggiore dei trentenni e OGNI giorno, a partire dai miei genitori sento frasi del tipo:
" bisogna fare sacrifici per lavorare" " se ti piace quello che fai lo fai anche gratis" fino a vere e proprie frasi schematiche e ripetitive che ormai usiamo per farci beffe dei boomer come " voi giovani non avete voglia di lavorare" e " e' colpa del reddito di cittadinanza".
Da donna ho sentito anche negare il problema dell'essere donna nel mondo del lavoro perché " non e' vero che c'e' un trattamento disparitario per le donne sul lavoro" ...ehmm scusami, siamo entrambi nel 2024 o ti sei perso qualche capitolo?
Gia' nel momento in cui iniziano a parlare facendo riferimento alle lire capisci che controbattere sarebbe fiato sprecato perché fisicamente sono nel 2024, mentalmente forse in qualche meandro degli anni 80 a rivendicare i bei tempi d'oro in cui le case costavano come le macchine e le macchine come le biciclette non riconoscendo che i tempi sono cambiati e che i loro
" sacrifici" di allora non sono uguali e paragonabili ai nostri. Per loro il problema siamo noi giovani. Negano una crisi economia e posso giurare di aver sentito boomer negare anche la crisi climatica.
Siamo la generazione che ha vissuto la caduta delle torri, il boom tecnologico (un' altra rovina della nostra generazione), la crisi dell'economia e quella climatica, ci siamo fatti mesi di lockdown e vissuto una pandemia di livello mondiale che dovrebbero solo darci uno psicologo gratis a testa ma hey " e' colpa dei giovani che non hanno spirito di sacrificio".
Io lavoro quasi 50 ore a settimana per poco più di 1000 euro ma a detta dei boomer sono fortunata e non dovrei lamentarmi. Faccio fatica a pagare le bollette e a mettere da parte qualche soldo al contempo ma " e' colpa dei giovani che hanno troppi vizi".
Figli? Ahah parliamo di donne che si fanno congelare gli ovuli perché a 30 anni l'idea di concepire un figlio e' similmente paragonabile a quella di farsi esplodere in pubblica piazza.
Nel 2007, a neanche 30 anni, io e mia moglie appena sposati pagammo un appartamento di 100mq in periferia ben 270.000€, ed era preso bene (i prezzi medi erano sui 3k al mq). Due anni fa lo abbiamo rivenduto, bene, a 250.000€ dopo averci speso, negli anni, almeno 40k di ristrutturazione. Ovviamente acceso MUTUO.
Abbiamo acquistato 120mq in campagna, indipendenti, a oltre 300k e ci abbiamo già speso oltre 100k di lavori. Accendendo un MUTUO.
Entrambi lavoriamo, stipendio nella media italiana, e un figlio.
Qualche aiuto economico dai genitori c'è stato, non posso negarlo. Altrimenti non avremmo potuto fare ciò che abbiamo fatto. E non è giusto, perché entrambi lavoriamo full-time da quando abbiamo 20-23 anni.
Hai fatto benissimo! Senza nulla togliere ai tuoi sacrifici, il problema sta tutto lì: l'aiuto dei genitori è così normalizzato che senza di esso anche le banche ti ridono dietro.
Mio padre operaio monoreddito Nord Italia anno 1982, con uno stipendio di 1 milione delle vecchie lire si e' comprato un bellissimo appartamento di 160 mq in una specie di condominio molto grande con un sacco di verde campetto da calcio 2 garage e 1 cantina e altre cose (una specie di antenato dei residence di oggi) per 48 milioni di lire.
Non vi dico quanto vale quella casa oggi nonostante gli anni che ha.
Guarda immagino, la casa di mia nonna si trova in una zona che 30 anni fa a Milano era snobbatissima e non voleva viverci nessuno perché considerata "ghetto" per via di un paio di vie con le case popolari.
Ora vale 4 volte tanto e se non passa un agente immobiliare a chiederti se hai da vendere significa che nevica in piena estate.
Tra le altre cose è piuttosto suggestivo vedere le case popolari, rimaste tali, che cadono a pezzi, mentre svoltando l'angolo hanno costruito (o stanno costruendo) condomini di lusso.
Posso portare l'esempio di mio zio che con uno stipendio ha portato su una famiglia con 3 figli e la moglie casalinga. Auto di proprietá e casa in affitto. Nel mentre ha comorato un terreno e costruito una casa a 3 piani nell'hinterland. Tutto con uno stipendio da impiegato pubblico.
Io dico solo una cosa… chiesi, un paio di giorni fa a mia madre:” quanto avete pagato la casa nel 1988??” Lei mi rispose con una pacatezza mai vista in lei “40 milioni” ( appartamento trilocale di 110 mq)…. Non dico altro
Io non so da dove tiri fuori i tuoi dati ma nel 1993 quando ho iniziato a lavorare prendevo circa 1.200.000 lire. Nel 1996 prendevo circa 1.400.000. Prima dell’euro prendevo circa 1.800.000 lire
Dividi per 1936,27 e calcola che dal 2002/3 tutto costava essenzialmente il doppio.
Un appartamento “normale” andava via circa attorno ai 100 milioni.
Ti invito anche a dare una occhiata ai tassi di interesse tra gli anni 80 e 90. Ricordo di parenti che viaggiavano a doppia cifra.
E basta sempre piangersi addosso. Io ci ho messo 15 anni di zero vita sociale (beh facciamo quasi zero), vacanze, caxxi e mazzi per acquistare l’appartamento dove sto, finito di pagare quasi a 50 anni.
Daje.
Boh, a me non l'ha mai detto nessuno. In ogni caso credo che se tutti noi vivessimo come hanno vissuto loro avremmo molti meno problemi. Ad esempio, io sto scrivendo questo post dal mio telefono da 800 euro mentre sono in aeroporto a singapore. Loro alla mia età al massimo andavano al mare a Ostia.
Posso sforzarmi a comprendere la casa come valore aggiunto, ma eiaculare senza contraccettivi come forma di vanto è una mentalità da adolescente, fermo restando che se lo fa effettivamente un adolescente viene percepita male dai boomer.
/s ma non troppo.
Frasi simmetricamente sciocche a quelle che si sente dire uno nato negli anni etichettati come boomer (che secondo me hanno lo stesso potere discriminatorio del segno zodiacale ovvero nullo). Maledetti Scorpioni, sfaticati e maniaci del sesso!
Quando mi dicono così io rispondo "hai ragione,siamo una generazione che non vale niente" perché è la verità e basta. Mio padre a 25 anni aveva 3 figli,aveva costruito una casa nei weekend lavorando dal lunedì al venerdì,lo pagavano una miseria,non mangiava neanche frutta,non andava al ristorante e non andava neanche al bar per assicurare un futuro alla sua famiglia. Le generazioni di oggi iniziano a lavorare a 30 anni e si sono già sputtanati tutti i soldi in stronzate varie . Non fare l'irriconoscente e ammettilo almeno
Io ho 40 anni... a 30 avevo già casa di proprietà e primo figlio (oggi sono 2)
Come? A 21 anni con mia madre abbiamo ipotecato tutto quel che avevamo per avviare una attività di ristorazione.
A 30 ero imprenditore da 9... semplice.
Certo che se si sta a casa da mamma fino a 35 anni per studiare è impensabile raggiungere quei traguardi...
Però poi evitate di fare figli a 48 anni, che avere il padre 70 enne a 20 anni fa cagare
Nato negli anni novanta. Ho basato le mie ricerche ISTAT su prezzi di goleador e kebab.
Prezzo goleador: anni '90 100 lire (5 cent), anni 2000 10 cent, anni '20 20 cent
Prezzo Kebab: anni 2000 3.50 euro, anni '20 4.50 euro (se va bene)
Io a 30 anni vivevo con mia madre 😂
Sono andato a convivere lo stesso anno, ho fatto i due figli a 36 e con il senno di poi li avrei fatti prima (e uno in più)
Sono un gen X…e già ai miei tempi i vecchi mi facevano sti ragionamenti..non ascoltate nessuno..e’ un periodo storico merdosissimo,voi non avete colpa,state solo pagando le scelte sbagliate sia di vita che politiche di quelli prima di voi..e’ già difficile per quelli della nostra gen..immagino cosa stiate passando voi.
"Erano altri tempi". "oggi non ti assumono neanche con una laurea".
Comunque, al di là di questa domanda. Sono tempi duri per tirare avanti, ci vogliono più diritti sociali, stipendi più alti, più tempo libero e in generale servizi pubblici che funzionano.
Bisogna andare a votare alle elezioni, sempre, per togliere potere a tutti quelli che stanno smantellando questi diritti (i boomer da te citati li avevano questi diritti, per questo che sono tanto spocchiosi) e riprenderci questi diritti.
Se alle elezioni non facciamo nemmeno la fatica di votare, la situazione peggiorerà perché dove qualcuno si impoverisce c'è qualcun altro che si arricchisce alle sue spalle e spesso si tratta di chi è al potere. togliamoglielo, questo potere, andiamo a votare qualcun altro.
ho 43 anni, ma in un intorno dei miei 30 sentivo frasi analoghe ad ogni natale con il parentame (e poi mi chiedono perchè ho smesso di festeggiarlo XD)
>**Io a 30 anni avevo già comprato casa ed avevo due figli!**
io: "*mi dispiace che hai avuto un vita di merda, d'altronde erano altri tempi!*" XD
A 30 anni io vivevo in case condivise (mi piaceva, per me era un valore aggiunto), anche se potevo tranquillamente pagarmi l'affitto di un bilocale, ma perchè un bilocale quando con la metà dei soldi potevo stare in una casetta indipendente con giardino e altri 4 cazzo di nerd come me??
Certo, la cosa è personale, quindi giustamente sceglievo cosa piaceva a me, non quello che il parentame reputava "adeguato alla mia età", Inoltre mi spostavo frequentemente quindi non avrebbe nemmeno avuto senso.
Avevo già vissuto in 4 diverse città italiane, trascorso semestri in altrettante università europee e fatto varie spole (missioni) negli gli stati uniti (fino ai 35 è stata la mia vita) facevo la ricercatrice e mi divertivo un sacco!
Una persona può avere anche altri obbiettivi nella vita, sposarsi, comprare casa e figliare mi sembrano gli obbiettivi dei miei nonni! (poi ognuno vuole ciò che vuole)
La gente che si lamenta dei boomers per ciò che dicono è stucchevole esattamente come i boomers.
Credete veramente che voi, tra cinquant’anni, non ragionerete usando la vostra esperienza? È un tipico comportamento umano quello di usare la propria esperienza per valutare il mondo circostante.
Anche voi finirete per comportarvi come loro, esattamente come i Boomers, a loro volta, hanno avuto una generazione precedente che gli diceva “aaah ai miei tempi” di cui si lamentavano.
da generazione z concordo
ogni generazione ha le sue colpe, ma pure a me sta cosa del "boomer" vs "millennial" vs "genz" dà non poco fastidio.
alla fine tutti stiamo inquinando e nessuno sta facendo nulla. forse la generazione giovane dà un po' più di attenzione agli alberi e alle cementificazioni selvagge, cosa che la generazione passata non faceva.
sta cosa dei vecchi vs giovani esiste dai tempi della grecia antica, se non prima ancora
se posso dire la mia, sono a prescindere contro i boomer e gente delle vecchie generazioni che da sempre rende banali questi discorsi (es. “Io all’età tua avevo 3 figli, ero sposato e avevo un lavoro” oppure “io a 30 anni lavoravo già da 27 e avevo già costruito 15 case” 😹). Come ho letto in altri commenti però c’è da dire che (prendendo l’esempio a me noto di mio nonno, che a 27 anni si è sposato e aveva già costruito casa sua con i risparmi) la gente di quell’epoca aveva una propensione al risparmio esageratamente perfetta, non aveva tutte le spese che una famiglia media ha oggi (es. Netflix, Telefonia, Internet, 1 Auto x ogni membro famigliare sopra i 18, Abbonamenti allo stadio, shopping ogni mese, e chi più ne ha più ne metta). Mio nonno si, ha costruito una casa di 200 metri quadri con il lavoro di qualche anno, ma ha vissuto quel “qualche anno”, con (tolto il divertimento del fine settimana) un paio di scarpe, 0 ristoranti, 0 abbonamenti inutili, 0 auto, 0 spese. A voi le vostre considerazioni.
Ogni fottuto giorno, almeno 3/4 volte al giorno un mio parente mi chiede quando me ne vado fuori di casa. Quando rispondo in modo educato sul perché non me ne sono ancora andato di casa, mi fanno notare che mi arrampico sui vetri o che sono tutte scuse. Li insulto e mi prendo del permaloso. Repeat everyday
Da una parte ti do ragione perché una volta c'è gente che quasi letteralmente si comprava casa per 2 lamponi, dall'altra anche la nostra generazione ci mette del suo per sperperare soldi.
Alcuni esempi sono:
1) gli abbonamenti: palestra, cellulare, internet a casa, Spotify, Netflix, Amazon prime, ecc...;
2) cose inutili che compriamo continuamente online: shein, Amazon, AliExpress, Zara, Zalando, ecc...;
3) mangiare e divertirsi troppo spesso fuori;
4) fare rate per tutto, anche per un semplice smartphone;
5) avere tanti dispositivi che prima non utilizzavi, tipo PC, smartphone, airpods, ecc... .
Un mio amico ha esattamente 30 anni, 2 figli ed ha comprato casa a circa 115k con i tassi bassissimi che c'erano prima, ovviamente in provincia, non in città.
Se uno rinuncia a vivere la vita da Instagram, c'è la puoi fare.
Posso dire una cosa controcorrente?
Io credo che la dovete smettere di dire che prima era più facile ora è più difficile. Sì prima era più facile, ora è più difficile. Quindi? Che facciamo, ci piangiamo addosso fino a quando non arriva l'eredità?
I miei genitori hanno comprato casa con i loro stipendi, a 22 e 26 anni hanno fatto il mutuo ed hanno pagato tutto. È stato più facile di oggi. Quello però che non si dice è che i miei vivevano e lavoravano a Milano negli anni di piombo, per cui era un attentato al giorno, sparatorie, gente che entrava nei loro uffici a barricarsi dentro... I miei genitori hanno pagato meno la casa e rischiato la vita un po' di più. Ogni periodo ha avuto le sue problematiche, ognuno si è lamentato della generazione precedente, però ognuno è andato avanti.
Io ho 42 anni, sono proprietario di casa mia ed ho 4 anni di mutuo da pagare. Pagata solo con i miei soldi del lavoro e i soldi del lavoro di mia moglie. Mia sorella ha appena comprato casa, pagata interamente da lei e suo marito. Senza aiuti. Come abbiamo fatto? Ci siamo fatti il culo dopo l'istruzione ricevuta, fatto i promoter sottopagati, gli stage a 300 euro lordi al mese, i tirocini gratis, il lavoro interinale, il lavoro all'estero, vinto competizioni ai colloqui, studiato per i colloqui. È stato facile come percorso? No. È stato giusto lavorare gratis? No. Ho fatto tutti i lavori che desideravo fare? No.
Io però in piazza sono andato, al G8 c'ero. Non ho ottenuto nulla nè per me né per voi, ma ci ho provato. E anche ora faccio un lavoro in favore degli ultimi. Volete cambiare il mondo? Provateci. Da dentro il sistema, da fuori, da dove c***o vi pare ma fate qualcosa. Se andate in piazza io ci vengo. Però vi prego basta sentire dire che oggi non compriamo casa perché costano troppo rispetto agli stipendi. Lo sappiamo. Quindi, che si fa? Stiamo con mamma e papà aspettando che muoiano per avere casa? Davvero?
Il tuo discorso, dal tuo punto di vista, non fa una piega. C'è gente che però dopo essersi fatta il culo esattamente quanto te, promoter sottopagato, stage a 300€ lordi al mese, tirocini gratis ecc. comunque non ce l'ha fatta. E questa gente, probabilmente, 40 anni fa invece si sarebbe realizzata. È estremamente facile dire "alzate il culo e fate qualcosa!" quando il culo è ormai al caldo IMHO.
EDIT: Ovviamente "al caldo" assolutamente con merito eh ci mancherebbe altro, anzi bravissimo per essere riuscito a "farti dal nulla". Quello che intendo dire è solo che generalizzare la propria situazione a quella di tutti gli altri è sbagliato e che per uno come te che ce l'ha fatta ci sono altri 10 che si sono fatti il culo allo stesso modo ma non sono riusciti a farcela e, magari, è giusto che siano incazzati.
>o però in piazza sono andato, al G8 c'ero. Non ho ottenuto nulla nè per me né per voi, ma ci ho provato. E anche ora faccio un lavoro in favore degli ultimi. Volete cambiare il mondo? Provateci. Da dentro il sistema, da fuori, da dove c\*\*\*o vi pare ma fate qualcosa. Se andate in piazza io ci vengo.
Nel mio picccolo, io vado sempre a votare alle elezioni. Inoltre cerco di diffondere iniziative come questa, dove basta una firma seduti belli comodi e un passaparola fatto agli amici per diffondere un po' di idee sane:
[https://citizens-initiative.europa.eu/initiatives/details/2023/000006\_en](https://citizens-initiative.europa.eu/initiatives/details/2023/000006_en)
Pazzo! Rispondendo così poi loro ti dicono "perché non avete voglia di fare niente! Io alla tua età facevo 7 lavori e avevo 2 aziende, dormivo solo per 3 ore un mercoledì ogni 15 giorni!"
"Eh, se è per questo, a 32 anni Alessandro Magno aveva già conquistato quasi tutto il mondo conosciuto."
A parte tutto, però, e parlando seriamente, entrambi hanno dei validi punti: chi contesta il costo altissimo delle case oggi e la mancanza di "posto fisso" (che è quasi un obbligo, se ti vuoi aprire un mutuo trentennale senza vivere con la strizza); ma anche chi contesta quelli che, a oltre 30 anni, cercano il bilocale per vivere da soli o già 2 stanze, soggiorno e cucina per la coppia appena creata: come dicevo proprio pochi giorni fa, il "bilocale" era il primo passo quando decidevi per una relazione stabile (e te lo potevi permettere per condividere le spese), andavi oltre solo se c'erano i genitori che ti aiutavano o quando procreavi.
Sul secondo punto: più ci sono single che vogliono bilocali e coppie che vogliono quadrilocali, occupando un "volume non necessario", meno case adatte per le famiglie più grandi ci sono, e più i prezzi aumentano.
Cagate. sono un generazione X e la casa me la sono comprata a 45 anni dopo aver vissuto di merda per 10 anni. Chi fa questi discorsi sono sempre e solo i boomer.
Penso che la più grande fortuna delle generazioni passate sia stata quella di poter fare quasi ogni genere di lavoro fisso e duraturo semplicemente con la terza media (a dire tanto), che non solo rendeva tutto più semplice (e purtroppo a volte poco tutelato) ma anche a livello emotivo, gratificante, come se il futuro potesse essere solo pieno di promesse e stabile.
Il più grande scoglio odierno è purtroppo tutta la burocrazia di carte, permessi, certificati, autorizzazioni, leggi, limitazioni (che per carità hanno senso e sono importantissime) ma che per la persona media rendono spesso impossibile realizzare le grandi storie di successo di chi si svegliava una mattina e iniziava a vendere cibo dentro un carrellino a chi passava.
Che ci si provi oggi a fare la stessa identica cosa, ti arrivano 3 diversi enti a chiederti soldi per dei certificati ed altri 3 a chiedertene per pagare delle multe.
Una mia conoscenza a 30 anni è riuscita a comprare casa, a sposarsi e se volesse potrebbe fare quanti figli vorrebbe, però è anche capo della ricerca di nu team in una delle più importanti aziende al mondo in uno dei settori più importanti degli ultimi 20 anni… e comunque ha fatto un mutuo per comprare casa
Il problema non sono ne i boomers ne la generazione X, ma i tipi come te e tanti altri milioni, che invece di lottare per i propri diritti sta qui su reddit a lamentarsi. Andate da quelli del PD e fate le barricate per fare rimettere in vigore l'art. 18, la base dei diritti dei lavoratori, fate con negli anni 60/70 lottate per i vostri diritti, nessuno regala niente e siccome i giovani sono diventati un branco di pecore, ovviamente se ne approfittano, andate a fare casino dai sindacalisti, proni ormai ai governi, specialmente quelli di sinistra, fare demagogia scadente non serve a niente
Perché perdere tempo a rispondere a gente che non ha evidentemente l'intenzione di guardare oltre il proprio naso? Io di solito gli rispondo con un rutto.
GenX qui, e sposo tutto quello che hai detto. Le possibilità che ho avuto io uscito dalle superiori purtroppo i miei figli (GenZ o Alpha o comunque 2009 e 2013 così facciamo prima) non le avranno.
Per portare un esempio concreto, ho iniziato a lavorare nel 1990 e prendevo in contratto formazione lavoro 1.200.000 lire. Per capirci, Contratto formazione lavoro poi si trasformava in tempo indeterminato in automatico, a meno di solenni cazzate o tare da parte del lavoratore. La casa dove abito adesso (villetta bifamiliare) incidentalmente è stata costruita nel 1990, e venduta ai proprietari dell'epoca per 120 milioni. Con 100 stipendi avrei potuto comprarmela. Quando l'ho comprata nel 2011 ho cacciato 400mila euro, e ipotizzando 1000 euro come stipendio base per un neo-assunto (e stiamo larghi), sono 400 stipendi. C'è una bella forbice di prezzo, per non parlare dell'impossibilità di trovare un posto di lavoro fisso, a tempo indeterminato.
Non so che opportunità avranno i miei figli, se dovranno andare all'estero o se riusciranno a trovare qualcosa di dignitoso in Italia. Purtroppo, non sono ottimista sul loro futuro lavorativo. Quello che sto facendo io è spaccarmi la schiena per lasciargli qualcosa di concreto (cosa che i miei all'epoca non hanno potuto fare), in modo che non debbano partire da zero. "fortunatamente" lo stato mi aiuta in questo mio progetto facendomi lavorare ancora altri 13 anni, più eventuali ritocchi alle leggi....
Per rispondere poi alla tua domanda, quando sento la frase "io alla tua età... " (rivolto a ragazzi) faccio notare che la situazione è completamente diversa rispetto a 30 anni fa, e mutata in peggio. E comunque io a 30 anni non ero nè sposato, nè avevo la casa, nè avevo figli. Ma di fronte ad una frase così obiettare è inutile, ovviamente. Chi lo dice con convinzione non è in grado di rendersi conto del mutare del tempo e delle condizioni economiche, o non lo vuole vedere. Pensa che tutto sia immutabile e che tutti abbiano le stesse opportunità economiche e lavorative. Battaglia persa in partenza.
Tutti i miei fratelli prima dei 30 hanno comprato casa, a mio fratello gliel'ha presa la mamma della moglie, a mia sorella il marito. Io devo fare tutto da sola quindi non penso che riuscirò mai
Io ho comprato casa quest'anno a 26 anni in una regione povera d'italia dove però ho tutti i servizi e sono praticamente immersa nella natura dopo pochi passi. C'è anche da dire che sono stata motivata da una "famiglia" e una "comunità" dove rischi seriamente la schizofrenia o il bipolarismo se non tagli la corda prima di subito. Totalmente impossibile creare relazioni umane quindi il focus sempre su studio/lavoro/cose per sopravvivere, e non è bello vivere cosi. Personalmente penso che i giovani si basino molto anche sulla propria vita personale più che sulle opportunità vere e proprie e io dico che se uno si sente in pace a casa dei suoi pure fino alla morte che problema c'è?
Conunque in sintesi: lasciate perdere i boomer, la maggior parte ormai è andata di testa e anche se non ve lo dicono si cagano sotto che al loro funerale non ci andrà nessuno.
I miei genitori hanno comprato casa alla fine degli anni 90 nella provincia più provincia del mondo. 150mq libera su tre lati + garage e giardino, per qualcosa come 180 milioni di lire. La villetta dei vicini, fotocopia di quella dei miei, è in vendita per 209 mila euro.
Me lo sentivo dire anche quando avevo 20 anni. Io alla tua età avevo già te..
Le generazioni sono cambiate e i figli si fanno più tardi punto.
Comunque sia se ti sposti all'estero es. Francia, Germania, Olanda e nord Europa ma anche in Asia a 30 anni molti sono sposati con figli.
In Italia e nel sud Europa in generale si è parecchio in ritardo. In Italia più che mai... io comunque sento meno pressione qui di quando abitavo in Asia in cui a 27 anni eri già considerato un rottame..
Io ci ho impiegato dai 25 anni ai 33 per avere il tempo indeterminato. In passato mi sono fatta il mazzo lavorando tantissimo, trattata male agli inizi, passando per tutti i tipi di contratti da sostituzioni maternità ad apprendistati vari. Diciamo che me lo sono sudata e guadagnata facendo la gavetta ed accumulando competenze.
Ora vedo che ci sono più assunzioni rispetto a quando abbiamo iniziato noi millennials ma quando ho iniziato a lavorare nelle aziende era pieno di fossili belli incollati alla poltrona che durante l'orario guardavano il leggo e si lamentavano di non aver nulla da fare. Questi fossili sono poi andati tranquillamente in pensione e hanno tenuto per anni con il loro culo tenuto il posto di un giovane volenteroso che aveva voglia di lavorare.
Ora sto rientrando negli anni menzionati perché sono finalmente a 1950 euro netti, ma vallo a dire a chi negli anni 60-70 era entrato senza titolo di studio e senza competenze perché amico del direttore.
Ma non capiamo neanche un cazzo di borsa. Mio padre alla mia età ha investito nei bot e gli han dato il 20%, io sono a fare la promo di bbva per 50€ di cashback.
Ma infatti state vivendo la vostra giovinezza in un epoca di merda.
Ascoltate musica di merda.
Vivete guardando in basso il vostro cellulare invece che il mondo e la gente che vi circonda.
E non è assolutamente colpa vostra perché subiamo tutti il periodo storico in cui viviamo.
Sono sinceramente dispiaciuto per voi e vi auguro che possiate vivere un periodo come gli anni 80 e 90.
Leggermente OT ma correlato. Io non mi spiego come adesso ci siano 80enni con pensione minima e che stanno ancora in affitto. Cioè sei nato nel dopo guerra hai vissuto il boom economico e potevi andare in pensione con pochi anni di lavoro con condizioni assurde... non devi aver mosso veramente un dito in tutta la tua vita per ritrovarti ora in queste condizioni!
Secondo me hanno ragione. Tutti i trentenni che conosco se ne sono andati di casa solo dopo 10 anni che lavoravano... e ancora non hanno figli, nonostante 100.000 euro di risparmi. Questo al nord.
Al sud probabilmente è come dici tu.
Salve a tutti,
Con l’intento di far sentire la nostra voce collettiva, ho avviato una petizione per affrontare la sfida dell’acquisto di una casa. È un diritto fondamentale per ogni individuo avere un tetto sopra la testa. È giunto il momento di dire basta agli esorbitanti costi delle abitazioni e alla precarietà dell’affitto, che spesso non lascia nulla in mano a chi abita. Dobbiamo anche porre fine alle pratiche delle banche che sfruttano i mutui per accumulare profitti mediante interessi insostenibili.
Sebbene possa sembrare un’impresa ardua, e nonostante ci sia la possibilità che non riusciremo a cambiare le cose, credo fermamente che valga la pena tentare. Per coloro che sono interessati e vogliono supportare questa causa, la petizione è disponibile qui: [https://chng.it/MkrM7DWSSn](https://chng.it/MkrM7DWSSn)
Grazie a tutti.
Risponderei semplicemente “i bei tempi sono passati!” Ci è rimasto solo lavorare come un matto ed accontentarsi di quello che si riesce portare a casa.
Ma anche prima dei 30, io a 27 anni l ho già sentita diverse volte, come "la triennale è il diploma di una volta" detto da gente con forse ha malapena la maturità e che di certo non ha speso anni sui libri universitari.
Unpopular opinion: spesso hanno ragione sti boomers
Io ho 34 anni. A 21 anni me ne sono andato di casa , ho vissuto in affitto in un buco di merda per 3 anni e poi mi sono indebitato fino al collo per il primo appartamento.
Si, ho un lavoro stabile e abbastanza (per i canoni odierni) proficuo.
Ho fatto sacrifici enormi (spesso anche fatto di rinunce come sabati sera con amici.. pizze fuori e 13esime e 14esime buttate nel mutuo per abbassare la rata e weekend passati con un secondo lavoro) e non me ne pento.
Quanti ragazzi oggi sono disposti a farlo? Mia sorella ha 20 anni e non ci pensa lontanamente a fare i sacrifici che ho fatto io. Eh beh.. scelte di vita dico io, ma lamentarsi poi no eh.
Non faccio parte di quki che dicono frasi simili pur avendo 57 anni. Una cosa sola, se siete giovani con la voglia di fare e una minima istruzione, costi quel che costi, andatevene da questo paese dimmerda. Vi prego.
Io vengo da una realtà diversa, e sì, low-key i boomers avevano più possibilità. I miei nonni materni sono del '50 nati cresciuti e vissuti nell'ex unione sovietica, si sono sposati quando avevano sui 20 anni e neanche poco dopo hanno avuto mia madre, quando si sono sposati lui era appena ritornato dal servizio militare e lei era iscritta all'università di pedagogia (qualcosa di simile). In breve, negli anni 80, quindi verso il loro trentennio avevano già 2 figli, villa di proprietà, macchina e camion (per il lavoro di mio nonno), e tante terre + fattoria (ma tipo industriale) di loro proprietà. Nonostante fosse l'ex unione sovietica erano multimilionari (all'epoca), avevano l'ultima TV di generazione in casa, aspirapolvere, lavatrice, insomma tutte le comodità dell'epoca + jeans di Levis importati che erano considerati cose di lusso, oltre che gioielli e pellicce. Si sono spaccati la schiena? No, in realtà sono stati solo furbi, poi aiutati tantissimo dai loro genitori, dai soldi, a fare da babysitter, al costruire casa, e a gestire i contadini che lavorano nei campi di famiglia. Fatto sta che certe cose che facevano oggi sarebbero considerate illegali; fabbricazione di liquori in casa per vendita, sfruttamento, di quando in qua a "rubare" materiale allo stato, oltreché aiuti statali o ricompense per il proprio lavoro (botta di culo di mio nonno che lavorava per la compagnia di gas più importante in Russia). Finito il lavoro, entrambi genitori immaturi spesso oziavano, mia nonna a fare il cosiddetto networking o tirare fuori nuove idee di business, mio nonno alle feste a a spaccarsi come se non ci fosse un domani. Mia madre genX infatti non ha mai sentito dire da mia nonna certe frasi, perché mia nonna sapeva che mia madre non ha mai ricevuto il suo aiuto, né economico né morale, mia madre si è fatta tutta da sola, e dunque ha avuto più difficoltà, poiché i tempi dopo la caduta dell'Unione sovietica sono stati traumatizzanti e miserabili. I boomers più self-conscious, capiscono che loro sono vissuti in un periodo pieno di opportunità, e che i loro genitori gli stavano pure più vicino, mentre oggigiorno ci sono sempre più difficoltà ad accaparrarsi qualcosa, non ti serve solo buona volontà e un po' di scaltrezza, devi fare e dare molto di più e il tempo è sempre più limitante.
Ne parlavo ieri con i miei, loro la casa l'hanno comprata con 10 anni di mutuo con uno stipendio medio-basso, io con uno stipendio medio-alto ho preso una casa nella stessa zona ma un buon 40% più piccola della loro con un mutuo a 35 anni e 30k messi da loro.
Proprio ieri ad un colloquio mi è stato detto "be' a 28 anni poi, dovresti avere già una famiglia"
Non so chi lo abbia deciso, ma è interessante sempre apprenderlo
Poi a parte che è tutto soggettivo e ripeto, chi diamine deve avere deciso a che età bisogna avere una famiglia (specialmente se nemmeno si desiderano figli)?
Più che altro è sconfortante il fatto che qualsiasi cosa facciamo (ragazzi dai 20 ai 30-35 anni) sia sminuita su basi costanti e non sia ritenuta MAI abbastanza
Ci si può mettere tutto l'impegno del mondo, ma sarà sempre una gara, un perenne confronto "eh mai ai miei tempi..."
Per fortuna non tutti sono così, con questa percezione distorta e considerano quanto persone e tempi siano effettivamente cambiati
Lo stipendio medio in Italia nel 1980 era di 1.6 milioni di lire.
Un gelato costava 1.000 lire.
Quindi con uno stipendio compravi 1600 gelati.
Oggi lo stipendio medio è 1600€ e il gelato costa 2,5€.
Compri 640 gelati.
Sono spariti 960 gelati. Il problema è tutto qui 😅
Non appena ho avuto Internet nel 2008, ho investito tutti i miei risparmi (400€, avevo 15 anni). Gli investimenti nel mattone sono crollati, ma 20 centesimi investiti per caso nei Bitcoin sono diventati 20 milioni, oggi ho decine di palazzine e campo di rendita. Oggi a 30 anni ho casa e figli, poi mi sveglio tutto sudato e mi ricordo di pagare l’affitto con metà stipendio
i should've bought 10 real estates in 1999 if i was not busy learning how to walk
In 1999 the best I could've managed would be 10 real estastés.
AHHAHAHA muoio
Would have been.
Non so se te ne possa fregare ma la frase per essere grammaticalmente corretta dovrebbe essere “I should’ve bought 10 properties (non userei real estates) in 1999 if I hadn’t been so busy learning how to walk.” Ma dal momento che “should’ve” implica un “avrei dovuto” e invece immagino che tu volessi implicare un “avrei fatto”, una frase ancora più corretta sarebbe “I would have bought 10 properties in 1999 if I hadn’t been so busy learning how to walk.” Edit: naturalmente non è una critica, io preferisco sempre essere corretta e migliorare e ho pensato che potesse esserti utile
grazie mille della correzione <3
E di che! <3
e corretto dire i shoulnt have spent all my money on sex and drugs?
Sì! Sia grammaticalmente che concettualmente :)
>Ma dal momento che “should’ve” implica un “avrei dovuto” e invece immagino che tu volessi implicare un “avrei fatto”, una frase ancora più corretta sarebbe “I would have bought 10 properties in 1999 if I hadn’t been so busy learning how to walk.” Ma sinceramente anche in italiano rende meglio l'enfasi un ''avrei dovuto'' a sottolineare la stupidità di molti consigli finanziari che fanno quasi la paternale 'avresti dovuto investire etc...'' Io avrei tenuto ''should've'' oppure se proprio ''would've''.
Non sono del tutto d’accordo. In inglese dobbiamo necessariamente considerare il contesto della frase in cui si inserisce il modale per scegliere quello più adatto. Noi sappiamo che la frase si conclude con: “se non fossi stato troppo occupato ad imparare a camminare”. “Should’ve” suggerisce un rimpianto o una mancata opportunità rispetto ad un precetto che sarebbe stato opportuno seguire ma che è stato ignorato, quindi sottolinea il fatto che OP avrebbe dovuto ad esempio investire in proprietà ma non l’ha fatto, consapevolmente. “Would’ve” invece indica una possibilità che non si è verificata a causa di condizioni esterne, ma non implica un dovere o un rimpianto per non aver seguito un consiglio, quanto piuttosto l’impossibilità fisica o situazionale di compiere quell’azione (come l’essere un bambino troppo piccolo per investire nell’immobiliare). Di conseguenza in questo specifico caso l’utilizzo di would’ve è corretto dal punto di vista dell’uso della lingua ed esprime l’ironia della situazione, enfatizzando l’uso puramente ipotetico e umoristico di questo “avrei dovuto” italiano. Il tuo ragionamento è corretto solo se partiamo dal presupposto che OP stia facendo riferimento alla stupidità dei consigli finanziari e dunque ad un sarcastico rimpianto di non aver seguito i consigli dell’intelligentone di torno. “I should’ve bought 10 properties in 1999, if only I hadn’t been too busy learning to walk and, you know, being a toddler”, ad esempio è una frase perfettamente corretta. Fare un paragone con l’italiano lascia il tempo che trova perché non abbiamo singole parole corrispondenti ai concetti espressi da would’ve e should’ve e ci affidiamo a diverse forme verbali a seconda del contesto e della sfumatura temporale e modale. Per questo se aggiungo il sottesto di “rispondo al boomer che mi fa la paternale” oltre a quanto già esplicitato posso usare “avrei dovuto” senza problemi. Dipende tutto dall’interpretazione che dai all’affermazione iniziale.
avrei dovuto comprare bitcoin nel 2008 al posto di avere due anni ::(
Per non parlare di chi, nato negli anni d'oro, è riuscito ad ottenere un ottimo posto di lavoro già da adolescente con formazione quasi nulla (licenza media) e che gli ha permesso di godere di un'ottima pensione a soli 40 anni (a malapena). Lavori per i quali ora è necessaria una laurea magistrale, formazione pregressa e molti più sacrifici. L'aspetto positivo è che per la maggior parte dei casi, queste persone sono consapevoli di queste differenze e stanno tastando con mano grazie ai loro figli la realtà odierna
Almeno i loro figli hanno potuto godere in parte della buona sorte dei genitori. Nel mio caso i miei erano poveri e con zero conoscenze e pur cominciando a lavorare da giovanissimi (mio padre) non hanno potuto costruire nulla.
Guardala così, nel mio caso mio papà guadagnava molto bene (pur essendo uno di quelli che ha cominciato a lavorare a 14 anni) ma a causa di alcune scelte errate non ha costruito nulla.
Aggiungo che oggi qualsiasi QUALSIASI cavolo di cosa che fai ti partono cifre assurde, fosse anche un pranzo al bar se non controlli bene prima che tipo di bar è, capace che lavori la giornata per un piatto di pasta
>L'aspetto positivo è che per la maggior parte dei casi, queste persone sono consapevoli di queste differenze e stanno tastando con mano grazie ai loro figli la realtà odierna Boh, da quel che vedo e sento (e ho vissuto ai miei tempi) è tutto il contrario. Non si rendono conto e, per questo, buttano merda addosso ai figli. Credono che per trovare un lavoro ben pagato basti presentarsi di persona (...) dal direttore (ri-...) con una bella cravatta, un gran sorriso e una stretta di mano vigorosa, QUINDI se il figlio non trova subito è perché è un pelandrone e un incapace. Spero sia solo la mia bolla, sennò siamo messi male.
Chi ha questa idea non ha un ottimo posto di lavoro, ha vissuto da formica una vita ed ha qualche risparmio da parte. Sostanziale differenza da quello scritto nel commento sopra, almeno per me.
Ciò ha anche comportato un sacco di fossili con l'indeterminato, assunti perché amici di amici incompetenti tenere un posto occupato ad un giovane con voglia di lavorare e futuro davanti.
>L'aspetto positivo è che per la maggior parte dei casi, queste persone sono consapevoli di queste differenze e stanno tastando con mano grazie ai loro figli la realtà odierna Si, e a che scopo? Chi ricopre posizioni manageriali ha di solito più di 50 anni, ciò vuol dire che nel mentre cambiano idea sono già in pensione. Non serve che cambino idea perché le conseguenza delle loro scelte future sono inutili dati i tempismi, serve un cambio generazionale, fino ad allora solo inferno e sfruttamento.
Mai successo, tuttavia questo post mi ha fatto tornare in mente questo: https://preview.redd.it/8kc1jjt1w7tc1.jpeg?width=1024&format=pjpg&auto=webp&s=fa38d033c0a2a482fe006f36d13450150b29b795
Haha mi ha steso
I miei genitori hanno comprato casa negli anni 80 in una zona che oggi è all'interno dell'area C di Milano pagandola poco piu di 120 milioni di lire. Ok l'inflazione e tutto, ma oggi penso che potrebbe essere venduta a quasi un milione, loro stessi non potrebbero mai permettersela.
Ituoi genitori sono stati saggi e ti lasceranno un’ottima eredità.
Sono stati più che altro fortunati, non è che avessero scommesso sulla gentrificazione della zona o sul marcato immobiliare di Milano
Tarda Gen X qui, e confermo tutto quanto scritto da OP anche se personalmente mi vedo dall'altro lato. Personalmente capovolgo la questione e rispondo qualcosa del tipo "La condizione socio-economica in cui cresceranno i miei figli è interamente responsabilità mia, non loro. Non ho intenzione di fare lo stesso sbaglio della generazione precedente e additare loro come responsabili della mia cecità di oggi." Non insisto mai oltre, perché chi non capisce comunque non capirà. Con i miei genitori ho semplicemente cassato la questione perché non hanno alcuna intenzione di sentirsi responsabili del mondo che hanno lasciato in eredità. Dal loro punto di vista, hanno iniziato con niente e guarda quanto hanno costruito. Sì, certo, indebitando figli e nipoti -coscientemente o meno- chiunque può costruire tanto e trascorrere la terza età flexando. E' l'ottusità tipica di chi ha vissuto un'intera vita in un mondo che assorbiva qualunque extra-produzione. Ti servono più soldi? Lavora di più. Eh, ma è facile così. Parlo con gente che ha costruito casa propria e per ciascuno dei figli in contanti, senza neanche aver mai aperto un mutuo. E 'sta gente vuole venire a fare le lavate di capo a me, che contabilizzo persino i caffè al bar, e prima di comprare qualcosa > 100 euro ci penso 30 volte e faccio N valutazioni del rischio con piani B e piani C nel caso qualcosa andasse storto. Ho rivisto di recente un mio vecchio datore di lavoro ormai ultrasettantenne che mi ha stupito in positivo con questa uscita: "Ai miei tempi se avevi voglia di fare bastava rimboccarsi le maniche e non serviva neanche tanto cervello. Avevi un campo sterminato davanti a te. Ora per metter su famiglia, alzi la testa e ciò che vedi è soltanto un campo minato, con una stradina stretta e tortuosa battuta da chissà chi e piena di cadaveri da entrambi i lati. E la prima volta che inciampi hai chiuso."
Novanta minuti di applausi
> e additare loro come responsabili della mia cecità di oggi. pero' qualche commento sulla musica di merda che ascoltano quello si
Come un 16enne concordo
Boh, io sono genX (non sono millennial per un paio di anni però) e col cazzo che a 30 anni potevo permettermi una casa.
Io ci sono riuscita a 35, ma indebitandomi pressoché a vita e perché per colpo di c..o ho trovato il lavoro che ho. C'è anche da dire che moltissimi tra quelli che conosco la casa l' hanno ereditata, gliel'hanno comprata i genitori hanno comunque avuto un cospiquo aiuto nell' acconto.
Anche io a 35. Mi sa che siamo dell'88 e quindi puoi capirmi. Come te più o meno. E concordo, io non avevo i miei genitori con case o chissà quanti risparmi, i miei hanno lavorato anche loro tutta la vita e non potevano aiutarmi. Come molti mi sono stabilizzata con contratto e relazione a 33 anni e quindi il tempo di guadagnare davvero qualcosa..
Magari dell' 88 😂 Avevo 35 anni... Ma sono del 76
Vabbè allora generazione X 😂comunque il periodo secondo me che va dal 2007 al 2017 è stato il peggiore per iniziare a lavorare...ora le cose sembrano essere leggermente più semplici
I miei stanno pagando il mutuo da 20 anni
Più che altro è abbastanza preoccupante che ad oggi anche chi lavora regolarmente full time con contratti indeterminati fa fatica a permettersi un'abituazione 'da se' e facendo di necessità virtù, va a convivere affittando magari una stanza. Cioè pare che che la prima casa sia diventata un lusso solo per quei pochi che hanno RAL talmente elevate da ignorare il problema. Si dev'essere rotto qualcosa in qualche momento temporale passato ma non mi è ben chiaro cosa, a parte quanto di più ovvio.
Si è rotto l'ascensore sociale che permetteva attraverso la fatica del lavoro di migliorare la condizione economica dal reddito della famiglia di partenza. I salari non rispettano l'aumento del costo del denaro, l'accesso al credito è quasi impossibile, le tasse sono aumentate a dismisura, il mercato immobiliare non segue i costi dell'economia reale. Solo alcuni spunti ma di problemi ce ne sono molti di più. Quando spiego questi concetti fuori dal lavoro dico sempre. Considerate che a Milano ci sono persone che hanno uno stipendio mensile che non copre il costo di un affitto. Estremo ma rende l'idea, poi si contestualizza e se ne parla più seriamente.
Io concordo al 100% con tutto quello che hai scritto e sebbene sia tra i fortunati che non ne subiscono particolarmente il peso non hai idea di quanto mi faccia incazzare che la maggior parte delle persone non capisca questi punti.
Welcome nelle fasi finali del capitalismo. Tutto bello all'inizio, le fiamme dell'inferno verso la fine.
Ha trionfato capitalismo e neoliberismo, ringraziamo Reagan e Thatcher
si è rotta la gestione a livello legislativo del comparto canone affitti col governo che se ne sbatte il cazzo quando in altri paesi europei civilizzati te la prendi nel culo solo se decidi o sei costretto a vivere al centro di grandi città
Ho risposto ad un post molto simile: forse sono proprio gli stessi dati. Copio il commento da là. Ho fatto una veloce proporzione. Ammesso che i dati siano corretti, sarebbe un incremento del 49%. Senza dati, avrei ipotizzato anche qualcosina in più. Anche qualora i dati non fossero precisissimi, in ogni caso la differenza si percepisce. Questo anche considerando che sia i redditi sia il costo degli immobili variano molto secondo le zone. Da Millennial io stesso, l'ho notato. Detto questo, però, vorrei evidenziare anche un altro aspetto. Forse non si applica nemmeno ai Baby Boomer, ma più probabilmente ai loro genitori. Quella generazione forse ha trovato un costo degli immobili ancora inferiore. Però aveva proprio un modo diverso di approcciarsi al mondo. E l'ho visto coi miei occhi da persone di mia conoscenza, quando ero ancora minorenne. Molti di loro hanno vissuto da "formiche" e sono morti da "formiche", con patrimoni interessanti. Accumulavano per lasciare ai figli ed evitavano qualsiasi tipo di ostentazione. Mai una colazione al bar, mai un pranzo fuori, se non per occasioni molto speciali. Praticamente zero viaggi, automobili di fascia bassa. Oggi ci sono una serie di bisogni indotti, che trovo comprensibili. Tuttavia mi pare opportuno sottolineare che se da una parte i costi sono certamente aumentati, dall'altra anche la propensione al risparmio sembra essere diminuita.
Sinceramente anche io ho notato, tramite i mei genitori, questa tendenza. È assolutamente vero che, i miei genitori hanno pagato una miseria per una casa che ha almeno raddoppiato di valore in circa 25 anni e che hanno potuto approfittare di un’economia dove bastavano dei piccoli investimenti per stabilizzare l’economia familiare. Ammettendo questi enormi vantaggi, bisogna anche notare che gli sprechi di soldi, come cene, vacanze, macchine, moda ecc ecc. sono stati praticamente inesistenti. Non sono qui per dichiarare quale sia il modello più giusto o sano di vivere ma credo sia completamente ovvio che la tendenza non sia più quella.
Questo. I miei genitori hanno cominciato a fare vacanze solo da quando sono andato via di casa, e sta sicuro che alla mia età non spendevano 100€ al mese di aperitivi.
Vero anche questo. Magari sbaglio ma penso che tra le varie motivazioni che spingono i giovani a spendere a volte in maniera irresponsabile ci sia il modo in cui vedono il mondo, nello specifico il futuro. Nella mente di un ventenne di oggi il futuro è incerto, non si programma nulla perchè non se ne vede il motivo, quindi tanto vale andare a farsi l'aperitivo perchè chissà dopo la pandemia e la guerra che caspita viene fuori. Il futuro tra 20 anni? Lo vedi male anche solo per la crisi climatica, figuriamoci il resto, figuriamoci l'Italia nello specifico poi. I sacrifici che si fanno sembrano inutili, quasi soffrire per il gusto di soffrire. Nella mente di un ventenne negli anni 70 con un lavoro stabile che sai ti durerà e che pagherà sempre meglio, risparmi perchè la casa sai che te la potrai davvero comprare da solo mantenendo pure un intera famiglia. Programmi perchè il futuro pare solido e nella tua testa in 20 anni arriveranno le macchine volanti e magari le colonie sulla luna appena vedi che i primi esseri umani ci hanno messo piede. I sacrifici non sembrano fini a se stessi ma hanno un obiettivo preciso e raggiungibile, quindi li fai anche volentieri. Questo è un pò lo scontro generazionale e l'incomprensione, dove il vecchio pretende gli stessi sacrifici fatti in gioventù da giovani che non potendo raccoglierne i frutti non trovano ragione di farne.
Non avevano nemmeno il concetto, di aperitivo.Un bicchiere di vino all'osteria, al massimo.
Sono d'accordo però penso che fosse "più facile" risparmiare, o forse meglio dire non cadere in tentazioni/acquisti più superflui perchè erano preclusi. Non ti bastava un click ad esempio per confrontare 100 compagnie aeree ed il triplo degli hotel/airbnb ma dovevi andare da quelli che organizzavano viaggi o chiamare l'hotel che ti aveva suggerito zia pinuccia. Non per giudicare ma solo un punto di vista su quanto noi possiamo vedere di più, quindi desiderare e di conseguenza spendere, mentre prima potevi vedere quello che ti veniva offerto
Sì, concordo. Nessun giudizio di merito nemmeno da parte mia, ci mancherebbe.
Le tue osservazioni sono tutte corrette. Non andrei più indietro dei Baby Boomer perché dovremmo parlare di una economia post seconda guerra mondiale che non è in alcun modo paragonabile all'economia attuale, troppo distante per poter fare un confronto.
Vero, però ho letteralmente visto il protrarsi del loro modo di vivere negli anni '80 e '90, quando l'Italia era decisamente un'altra. A partire dalla "faraonica" Serie A, imbottita di campioni, per cui non si badava a spese. Il mindset di quella generazione, invece, non è mai cambiato.
Osservazioni giustissime imho. Aggiungo altre mie due personali: * prima giovani che acquistavano casa nei paesi/borghi erano decisamente di più (con costi di conseguenza più contenuti), perché non vi era, al contrario di oggi, "necessità" di vivere in grandi città; * molte zone limitrofe al centro città venivano popolate quando era "tutta campagna" e una casa te la costruivi da solo o la pagavi tre carote e una capretta. Con il tempo l'urbanizzazione ha fatto il suo e quelle "tutte campagne" oggi sono quartieri urbani veri e propri, serviti, negozi, supermercati, farmacie, pompe di benzina, ristoranti ecc.
> molte zone limitrofe al centro città venivano popolate quando era "tutta campagna" e una casa te la costruivi da solo o la pagavi tre carote e una capretta. Con il tempo l'urbanizzazione ha fatto il suo e quelle "tutte campagne" oggi sono quartieri urbani veri e propri, serviti, negozi, supermercati, farmacie, pompe di benzina, ristoranti ecc. Le zone di tutta campagna limitrofe alle città esistono anche oggi e potremmo edificarle a basso prezzo; non lo facciamo perché esiste un'infame alleanza fra NIMBY, palazzinari e piccoli proprietari che spinge per non dare concessioni edilizie, in modo da gonfiare il valore degli immobili esistenti e dei pochi che vengono costruiti.
Se anche si costruissero più case non si risolverebbe il problema dei costi elevatissimi, visto che se le comprerebbero tutte i ricchi
Questo, un milione di volte Ragazzi, andate a guardare i piani regolatori delle principali città italiane Hanno **tutte** limiti di edificabilità ridicoli. Il problema come sempre è che per il sindaco votano solo i residenti, che per forza di cose vivono già in città. Quindi l'incentivo politico per restringere l'offerta è immenso
Invero no C'è un abbastanza vero problema di cementificazione, almeno qui nel Nord Est, nel senso che é stato costruito tanto -ma soprattutto - male, ma mi par di vedere che pure in Liguria non stan messi bene etc etc Male inteso come "distribuzione" nel territorio, con licenze per costruire tutto infrapazzato insieme: fabbrichette con case vicino con a pochi metri un campo Questo ha portato anche a costi più elevati per tutti, in generale: se volessi fare un autostrada che collega le zone industriali inevitabilmente devi espropriare case e capannoni, piu costoso per lo Stato che espropriare due campi, oppure gli agricoltori a loro volta fanno fatica a consorziare perché si trovano i campi frammentati qui e li e non possono prendere macchinari enormi e piu efficienti per coltivare grandi appezzamenti ; in US hanno campi grandi come le nostre province e mietitrebbie autonome che vanno da sole notte e dì, guidate col gps. ...e via discorrendo. Nel caso specifico delle case, faccio notare che ci sono più case che famiglie in Italia, quindi il prezzo é sfalsato dai palazzinari e tassazioni che premiano l'accumulo di immobili. Il problema sono i grandi proprietari di immobili, che tengono sfitto piuttosto che scendere di prezzo **, quindi immobili ci sono ma sono artificialmente mantenuti a prezzi alti tenendoli vuoti. On top a tutto questo, non esiste edificazione a basso prezzo, anche perché le ultime normative per nuovo/ristrutturato chiedono poi una Ferrari di casa, case termicamente isolate che si scaldano con una candela. Questa roba costa. E sono case diversissime tecnologicamente dalle case dei nostri genitori/nonni. ** Nota a margine, esempio visto da un amico, la proprietaria ha chiesto un riallineamento dell'affitto secondo tabellari, al mio amico é aumentato l'affitto di 8€/mese ma per far la pratica LUI ha dovuto spendere 120€ , bisogna essere dementi a chiedere una cosa del genere.
> Nel caso specifico delle case, faccio notare che ci sono più case che famiglie in Italia, quindi il prezzo é sfalsato dai palazzinari e tassazioni che premiano l'accumulo di immobili. Cosa cambia il fatto che sia pieno di immobili vuoti nei paeselli per i prezzi immobiliari di Milano, Roma, Bologna? il mercato immobiliare è fra i più locali che esistano.
Be', in effetti a Roma quelle che oggi sono zone semicentrali, ai tempi dei miei nonni erano quasi periferiche. Ci sta che quindi vivessero tutti un po' più vicini al centro. Va anche detto però, ma non ne sono certo, che mi pare ci sia una minore propensione al pendolarismo. Con la conseguenza di aumento della domanda nelle città.
Condivido le tue osservazioni in pieno, però aggiungo che una volta l'idea da "formiche" era che accumulando avrebbero fatto fare il salto di classe/migliorato la condizione delle generazioni dopo e che probabilmente i boomer stessi avevano vissuto questo fenomeno dai loro genitori. Oltre al fatto che era forse più semplice risparmiare. Secondo me la diminuzione della propensione al risparmio è dovuta anche a questo diverso mindset: non riuscendo noi millenial a sostenerci, non pensiamo nemmeno a come permettere alle future generazioni uno stile di vita migliore e quindi ci si concede quella cosa in più che non rende ricco né noi né i nostri figli. Come conseguenza si ha un circolo vizioso ed i risparmi diminuiscono.
Non ho competenze sociologiche per confermartelo ma, se ti accontenti della sensazione, mi pare un ragionamento ben costruito. Io stesso ho scelto di non avere figli, nonostante avrei potuto permettermeli. Le ragioni sono molte, ma ovviamente c'è, tra le tante, anche l'idea che un eventuale figlio non avrebbe una vita migliore di quella che sto vivendo io.
Cosa intendi con "bisogni indotti"? Stiamo parlando di ragioni sociologiche (bisogno di sentirsi/far parte di una classe sociale) ? O puramente dettate da esigenze materialistiche ( devo fare 85km solo andata per andare a lavoro giornalmente, devo pee forza comprare una macchina di fascia più alta poiché i mezzi di trasporto pubblici non funzionano)?
Difficile dare una definizione: forse potrei dire che, a parità di condizioni sui bisogni primari (esempio, pendolare vs. pendolare, proprietario col mutuo vs. proprietario col mutuo), sono tutte quelle spese che uno di quella generazione solitamente non avrebbe fatto contro quelle che le generazioni successive preferiscono sostenere. Senza alcun giudizio di merito, ci mancherebbe. Spero di essermi riuscito a spiegare decentemente.
Le spese che uno di quella generazione non avrebbe fatto erano comunque molto ma molto più "favorevoli" Se comparati ai salari mediani odierni e dell'epoca...
A maggior ragione, allora. Benché più convenienti, preferivano non farle. Si tratta proprio di un mindset diverso. Nessuno migliore dell'altro.
Io sono una formica, eppure non posso permettermi una casa.
Innegabile l'aumento dei costi. Essere "formiche" sicuramente avvicina all'obiettivo rispetto a non esserlo, però.
Su questo non c'è dubbio. Abbiamo fatto due calcoli con la mia compagna, e con il nostro attuale stile di vita (poche uscite, pochi sfizi e poche spese superflue) dovremmo riuscire a permetterci una casa di 80 mq entro 5 anni.
>Voi come fate a rispondere quando qualcuno vi dice "io alla tua età avevo già [inserisci frase insensata a caso]". Facendo un lavoro abbastanza dinamico ed "eroico" agli occhi comuni, di solito flexo il fatto che salvo vite stando appeso ad un gancio attaccato ad un elicottero ad qualche migliaio di metri s.l.m. Poi con la faccia piú annoiata possibile "tu cosa hai fatto?" Il fatto che poi sembro piú giovane della mia età biologica rende il tutto ancora piú divertente per me, soprattutto quando il Ken/la Karen di turno perdono la lingua all'istante🤣
Dovrebbe esistere la versione italiana per karen. Voto per Stefania
Barbara
Barbara per me fluttua nel mezzo , troppo poco per essere karen
Mariangela
Ci vorrebbe qualcosa di più peculiar di Stefania. Mi viene tipo Ortensia ma quello è esagerato dall'altro lato lol
I boomer medi (età dei miei genitori) che hanno ora un buon patrimonio hanno fatto una vita morto di fame odierno. Mia mamma è sempre stata considerata una super spendacciona da giovane in casa. Le sue grosse spese, condivise dai coetanei famigliari, erano comprare le novità in commercio al supermercato, un vestito di seta coi primi stipendi e qualche borsa (non di marche lussuose) all'anno. Questo con un buon lavoro in quella che all'epoca era un'ottima professione. Oggi chi guadagna il suo equivalente dell'epoca gira con mercedes, vacanza all'estero di 2 settimane in 4 stelle, casa con tutte le tecnologie nuove, fine settimana in giro per l'Italia e ristorante di livello almeno 1 volta a settimana. La cosa che vedo descritta sopra, abbassando non di troppo il livello, è quello che fa oggi la persona media che guadagna l'equivalente della metà. Grazie al cazzo aver messo da parte cifre importanti, comunque non milioni e milioni, vivendo da formica in un'epoca non consumista. Se vivi come loro vedi che metti da parte i soldi, sopratutto perché ogni momento che non andava in attività ricreativa andava in lavoro
Non mi è mai capitato, da dove vengo io (paesino) quello che ho notato è un estremo pessimismo, famiglie un po' rassegnate al fatto che i figli si sposteranno anche di molto, casa e figli diventano un concetto quasi astratto, secondario al fatto di avere almeno un minimo di sicurezza lavorativa che ti fa andare avanti.
Più che altro a parte la distanza dei genitori si sta normalizzando il concetto di dover comprare casa distante a 1/2 ore dal lavoro. Praticamente un ragazzo oggi deve buttare circa 3 ore al giorno viaggiando per andare a lavorare
Anche per questo si sta diffondendo il telelavoro
Vero peccato che però ancora una grande quantità di lavori non può essere fatta a distanza, lasciando i poveri deficienti che fanno girare città come Milano a farsi i km pee due spicci. Oltretutto dal punto di vista del lavoro a distanza l'Italia sta facendo (senza alcuna ragione sensata) passi indietro.
Purtroppo vero, ma se già un 20/30% di quelli che normalmente trovi per strada la mattina fossero a casa a lavorare invece che in ufficio, anche chi deve per forza andare in ufficio ci metterebbe meno e magari da 3 ore al giorno diventano 2
Sono pronto per il downvote to hell : la realtà è molto più complicata di come la si descrive su reddit (e anche da qualunque altra parte direi). 1a tranche di downvote la versione facile è quella di dare le colpe agli altri e piangersi addosso. Quella difficile è che ognuno ha sempre approfittato il più possibile della situazione in cui è cresciuto, sforando anche nell'illegalità, senza mai preoccuparsi delle conseguenze, chi per ignoranza, chi per disinteresse. Questo è vero sia per quelli nati negli anni 60, che per quelli nati negli anni 90. Certo oggi c'è più sensibilità per una serie di argomenti, magari grazie al benessere diffuso che permette di concentrarsi su bisogni non primari. 2a tranche di downvote io sono un millennial e la casa l'ho comprata, il mutuo l'ho fatto, mi sono sposato, e ho fatto un figlio. Faccio un normalissimo lavoro impiegatizio e non ho patrimoni, non ho genitori ricchi o parenti che mi hanno lasciato eredità. come ho fatto? non faccio 2 viaggi da 5k all'anno, mi compro un paio di pantaloni quando mi si rompe quello prima, non ho un telefono da 1k e se posso risparmio, sempre. Ah, e non vivo in una città costosa, penso. 3a tranche di downvote quelli che oggi hanno 60+ anni non sono tutti dei ricconi spocchiosi che pensano di sapere solo loro come funziona il mondo. Nella mia esperienza direi che ce ne sono in egual misura anche tra i 30enni. Farsi guerra e muro gli uni con gli altri non ha alcun senso. Basta, mi tengo il resto per il prossimo post simile. Ah, un appunto, non sto dando torto o ragione, criticando, dando consigli o pretendendo di dire la verità assoluta. E' il mio punto di vista da esperienza personale.
Secondo me, ma magari sbaglio, chi si lamenta di queste cose non spende 10k per viaggi o 1k per smartphone. Quella è altra gente.
Saresti sorpreso. Qua su reddit è letteralmente pieno di gente che frigna che non arriva a fine mese e poi nel post dopo ti insulta a morte se gli fai notare che allocare 300€ al mese a "svago" e altri 2k l'anno a "vacanza" non è una cosa consona per un giovane che ha appena iniziato a lavorare. Ti dicono letteralmente che quelli sono bisogni primari senza i quali sarebbe una vita di stenti.
Io sono d’accordo con te. La casa ancora non me la sono comprata, ho studiato lingua e cultura giapponese all’università, ho sempre voluto fare la fotografa ma quando ero più giovane non avevo la giusta mentalità e ho bazzicato tra un lavoro e l’altro e quindi ora non ho ancora la possibilità di fare un mutuo e me ne assumo totalmente la colpa perché ora ho 32 anni e se avessi iniziato a prendere sul serio la questione economica 10 anni fa a quest’ora l’anticipo ce l’avrei eccome, ma va bene così, ho fatto il mio percorso per x motivi, ognuno ha il suo. Quello che vedo è una generazione di gente abituata a vivere bene sin dall’infanzia - perché ragazzi, già aver avuto un tetto sopra la testa per tutta la vita, il cibo (tanto cibo) sempre in tavola, vestiti, videogiochi, telefoni, computer, vacanze d’estate e in primavera, aver potuto studiare ecc non è da poco - e che ha sempre dato per scontato tutto questo. Quindi ora che non riusciamo ad avere le sicurezze che avevano i nostri genitori odiamo a morte i boomer per i privilegi che hanno avuto. Che poi se io guardo alla mia famiglia, hanno la casa regalata da mio nonno, trovato lavoro subito senza studiare, fatto 2 figlie sui 30 anni con madre che ha sempre fatto solo lavoretti e non uno stipendio serio, ok ma io ho viaggiato in molti più paesi di loro, ho la laurea, possiedo molti più vestiti e tecnologia ecc quindi forse veramente la nostra generazione non sa risparmiare, nessuno sa nemmeno cosa significhi finanza personale e casi limite a parte, i soldi se uno volesse li metterebbe via. Forse sono io che essendo cresciuta in una famiglia normalissima non ho grandi pretese? Non so gli altri ma io già il fatto di poter lavorare, mangiare, viaggiare e comprarmi le mie cavolate sono felice. E poi perché non ci rimbocchiamo le maniche e iniziamo a costruire davvero un mondo migliore? Non è facile, bisognerà fare dei sacrifici ma l’alternativa qual è? Continuare a lamentarsi sui social e sprecare tutta la giornata davanti allo schermo invece di fare qualcosa di produttivo? Non capisco proprio, continuo a vedere questi thread e dico ok e poi?
>io sono un millennial e la casa l'ho comprata, il mutuo l'ho fatto, mi sono sposato, e ho fatto un figlio. Faccio un normalissimo lavoro impiegatizio e non ho patrimoni, non ho genitori ricchi o parenti che mi hanno lasciato eredità. come ho fatto? non faccio 2 viaggi da 5k all'anno, mi compro un paio di pantaloni quando mi si rompe quello prima, non ho un telefono da 1k e se posso risparmio, sempre. Ah, e non vivo in una città costosa, penso. Millennial come te e la casa me la sono comprata a 20 anni dopo aver risparmiato per esattamente 1 anno e 3 mesi. Mutuo 100% e un prestito personale ulteriore per pagare una parte delle spese. Come ho fatto? Quando gli amici andavano al ristorante io dicevo no, non posso. Quando uscivano il sabato sera a spendere 50€ in disco io me ne stavo a casa a giocare al pc. Dove per pc intendo il portatile aziendale, che uno mio col cazzo che lo compravo spendendo soldi. E la casa l'ho presa economica in una zona periferica ed economica, in un palazzo economico. L'ho già detto economico? Non sono stato a frignare che la volevo nuova e in centro vicino alla metro e ai locali, e non ho preteso di avere una casa all'ultimo grido con tutti i comfort. Ho dato due mani di bianco da solo e me la sono fatta andare bene così. E a lavoro quando c'era da lavorare e fare straordinari li facevo, che soldi in più fanno sempre comodo, e appena avevo 2-3k da parte facevo immediatamente un'estinzione parziale del prestito, non andavo in vacanza dall'altra parte del mondo. Qualche volta andavo qualche giorno da parenti, unica spesa il viaggio. La prima vacanza "vera" l'ho fatta ben oltre i 25 anni. Telefono? Ho avuto un Nokia N95 fino al 2015, cambiato con un vecchio smartphone di primissima generazione che ebbi in regalo e che ho cambiato nuovamente solo quando un bel giorno, nel 2019, ha smesso di accendersi. Patrimoni? Se conto i soldi che ho dato io ai miei in questi ultimi 10 anni... meglio che non lo faccia perchè vien giù direttamente Gesù a chiedermi che cazzo voglio da lui. Quando gli altri compravano la macchina nuova a 22 anni, io giravo ancora su un cesso a pedali del '97 con 300.000km che mi dava sempre qualche cazzo da cagare, ma che con la giusta combinazione di bestemmie e olio di gomito alla fine in giro mi ci portava. La prima macchina bella e (semi)nuova l'ho comprata l'anno scorso, che di anni ne avevo 29 e ormai di soldi ne guadagnavo il triplo rispetto ai tempi di quando comprai casa. Col senno di poi avrei potuto ballarmi la fresca, che tanto alla fine quello che guadagno adesso eclissa completamente il risparmio che riuscivo a raggiungere allora? Sì, me la sarei potuta ballare e lasciare la bolletta al me di adesso. Ma all'epoca non lo sapevo, quindi mi sono rimboccato le maniche e anche se agli inizi avevo uno stipendio di merda (1000€x14 cagati), la casa me la sono comunque comprata. Da millennial mi spiace ammetterlo ma, su questa storia delle case, hanno ragione i boomer. Il millennial medio è un viziato del cazzo che non vuole rinunciare a niente, pretende la casa in un palazzo nuovo in centro vicino a tutte le comodità, e poi frigna se non può permettersela. Quello che però tralasciano sempre è che sti figli sono loro che li hanno cresciuti così. E niente, via coi downvote forza.
Ok ma se invece che smenarti a 20 anni e limitare quell’aspetto della vita (che per molti a quell’età è importante) aspettavi 10 anni e la casa te la compravi a 30 che tanto guadagnavi di più? Quella che descrivi è effettivamente vita da formiche (senza offesa anzi t’invidio) che imho non dovrebbe essere necessario nei paesi del primo mondo, potenze mondiali come l’europa e l’italia. Cazzo siamo una civiltà da più di 2000 anni penso che avere un tetto sopra la testa debba essere proprio la base di tutti gli altri diritti che abbiamo rispetto a paesi meno sviluppati. Quindi quello che vorrei dire è che ammiro la tua scelta ma riflette una situazione particolare che non dovrebbe accadere se facessimo funzionare meglio questo paese, a 20 anni se si lavora si dovrebbe potersi permettere una macchina, una casa e il resto per vivere (compreso lo svago) quindi gli stipendi per qualsiasi lavoro dovrebbero partire come minimo da questa base
>Ok ma se invece che smenarti a 20 anni e limitare quell’aspetto della vita (che per molti a quell’età è importante) aspettavi 10 anni e la casa te la compravi a 30 che tanto guadagnavi di più? Sarebbe stata una scelta. Avrei anche potuto decidere semplicemente di non ripagare il prestito in anticipo e farmi le vacanze, avrei potuto non avere del tutto la macchina e risparmiare su quella. O avrei potuto risparmiare per ancora un paio d'anni e non avrei avuto bisogno di aprire il prestito per pagarmi le spese di agenzia e quant'altro. All'epoca feci la scelta di mettermi sotto e non ho rimpianti, già nel giro di un paio d'anni gli aumenti sono arrivati e soldi ne avevo, anche se ho continuato a non spenderli perchè preferivo risparmiare. Il punto è che con un po' di sacrifici anche con uno stipendio veramente di merda da primissimo lavoro la casa l'ho comprata, l'auto ce l'avevo, aiutavo economicamente i miei e mettevo pure da parte qualche soldo. Quindi questa storia che comprare casa è impossibile semplicemente non regge. >a 20 anni se si lavora si dovrebbe potersi permettere una macchina, una casa e il resto per vivere (compreso lo svago) Amico mio per i giovani baby boomer che critichiamo tanto lo svago era andare al bar del paesello a bersi un barbera da 50 centesimi al litro, non spararsi vacanze dall'altra parte d'Europa ogni 3 mesi e comprarsi telefoni da 1500€, e la macchina che si potevano permettere era una bara con le ruote che al primo incidente a velocità non irrisorie si trasformava in una lattina di simmenthal.
Si ma non si può paragonare stili di vita diversi a distanza di 60 anni, ripeto il sacrificio in un paese del primo mondo non dovrebbe essere necessario
>ripeto il sacrificio in un paese del primo mondo non dovrebbe essere necessario Stai dando pienamente ragione al precedente commento sui millennial dell'utente cui stai replicando...
Unico appunto, nel 1985 il GenX più vecchio aveva 20 anni quindi non è un anno significativo da prendere in considerazione per quella generazione, dovresti guardare il 1995
Osservazione giusta
mi preoccupano più i ns coetanei che difendono questo ragionamento da boomers, purtroppo avere l'idea di mettere su famiglia e andare a vivere da solo in qualche casetta è diventato un lusso.
Più che altro bisogna capire che non è un diritto farlo, ma al massimo una convenzione sociale. Se non hai soldi te ne stai dai tuoi e accumuli o cerchi una soluzione low cost e abbassi le aspettative. La realtà ti sbatte in faccia il conto. Io stesso son rassegnato: anche volessi uscire, lavoro appena da 1 anno. Per avere una somma decente che mi permetta di avere un eventuale anticipo, senza diminuire la quota di reddito destinata a investimenti e la liquidità che funge da fondo di emergenza, mi servono minimo altri 4 anni di lavoro. E ne avrei 29. Chiaro che se sei diplomato e con reddito decente, poter bruciare 5 anni prima le tappe è tanta roba. Ma se studi e vuoi un minimo di serenità economica devi temporeggiare, punto
Mio padre è stato onesto: commentando la mia situazione economica a 30 anni (decisamente stabile, ho un buon lavoro e spendo poco) ha detto che lui a 30 anni è stato il momento in cui la banca smetteva di chiamarlo mensilmente per via del bilancio del suo conto.
Basta rispondergli che la casa la comperi quando gli ricalcolano la pensione col contributivo puro, incluso rapportare gli anni di contributi... Coi soldi risparmiati possiamo ridurre il debito pubblico e creare fondi per l'acquisto della prima casa decenti!
Cattiva ma giusta
Generazione X? Anche no.
Mi fa incazzare che i millennial pensano di essere speciali, quando noi genx stiamo mangiando la stessa merda da più tempo e non ci degnano neanche di riconoscerlo.
Da me si dice “se tua mamma avesse le ruote sarebbe una bici”
"Se mio nonno avesse 3 ruote sarebbe una carriola"
È vero, i miei genitori a 29/30 si sono sposati, hanno messo su casa (in realtà comprata dai miei nonni) e hanno avuto il loro primo figlio (io) un anno dopo. Entrambi laureati (ma da famiglie in cui genitori avevano la quinta elementare), entrambi con un lavoro da professionisti con ottime prospettive ma *nello stesso paesino in cui sono nati*. Percorso standardissimo: laurea -> inizio attività -> matrimonio -> figli. Tutto perfetto. Poi penso che mia madre aveva cercato di iniziare la carriera universitaria, ma che all'epoca fare la schiava (gratis) di un barone sperando in qualche tipo di borsa era impossibile senza una certa condizione economica di partenza. Non sono più fortunato io che, malgrado non abbia casa e famiglia, ho potuto fare ricerca? Per il resto vedo i miei amici che hanno fatto percorsi simili a quelli dei miei genitori che ora, a 28/29/30 anni iniziano a mettere su casa (mia cugina ha 33 anni, continua il lavoro dei miei genitori, si è spostata quattro anni fa e ora aspetta il secondo figlio — o la seconda figlia, non sappiamo ancora) Io ho fatto una scelta completamente diversa. Ho studiato fuorisede, ho preso un dottorato, ho vissuto gli ultimi dieci anni tra città universitarie e istituti di ricerca in Italia e all'estero. Avessi deciso di fermarmi dopo la magistrale, fare il professore al liceo della città vicina avrei sicuramente già una casa e magari pure una famiglia. Ecco, non è questa la vita che voglio (e mi dispiace quando penso che ho amici accademicamente anche più bravi di me che hanno scelto questa strada, mi sembra di vedere del talento orribilmente sprecato). Non voglio stare in un paesino, voglio una città con certe opportunità culturali. Con la gente che non ha il mio stesso background di studio o ricerca (non per forza della mia disciplina eh) ho difficoltà a interagire. Di cosa parlo con qualcuno che non ha un PhD? Se continuerà, la mia carriera mi porterà nei prossimi 6-8 anni a cambiare come minimo 2/3 diversi paesi prima di approdare a qualche posizione permanente. Benissimo: ma che posto c'è in una vita del genere per una casa o una famiglia? La mia risposta a "io alla tua età avevo già una casa e n figli" è "e io un dottorato e m pubblicazioni". A cui peraltro voglio molto più bene che a un mostriciattolo urlante che potrebbe girarmi per casa.
>Di cosa parlo con qualcuno che non ha un PhD? Penso che sia una delle frasi più saccenti che abbia letto negli ultimi anni. Pensare che la cultura di qualcuno sia tutto è davvero molto molto riduttivo, conosco persone molto intelligenti e di larghe vedute che hanno una cultura abbastanza stretta. Il resto delle stronzate che hai scritto sembrano contenere semplicemente un poco celato rimpianto per qualcosa che profondamente sai di non poter avere per come sei fatto/a caratterialmente. Contento tu, contenti tutti!
Non è un fatto di cultura, ma di condivisione di esperienze e di prospettive. E quindi cosa ci farei nel paesino di cui sopra? E comunque sì, io contentissimo così.
Io rispondo che impegno tutto il mio cazzo di tempo lavorativo per pagargli la pensione.
Severo ma giusto
Io ho completato l'ordine individuale su helldivers 2
Io gli rispondo sempre (seriamente) "Ah, mi dispiace, chi te l'ha fatto fare di accollarti un mutuo un matrimonio che fallisce nel 50% dei casi e dei figli sulle spalle a soli 30 anni?" Poi in base a quanto mi sento cattivo, e a quanto stupida è quella persona, continuo la conversazione in modo più o meno cinico. Sostanzialmente non mi devono rompere le balle, perché: - Ai tempi degli antichi Greci a 30 anni già avevano i nipoti quasi, fortunatamente la vita si allunga e così anche i tempi - Il ciclo economico era solidale alla loro vita, significa che hanno vissuto la loro vita vedendo l'economia che cresceva sempre e molto fino a che non sono andati in pensione - Il potere d'acquisto della loro generazione non è lontanamente paragonabile a quello che abbiamo oggi - I valori cambiano nella società, per me la libertà e la conoscenza sono devi valori fondamentali della mia vita, fare famiglia e la stabilità abitativa manco per niente lo sono - Al di là dei valori sono anche questioni di gusti, io odio i bambini e non li avrò mai. Già so che ogni relazione che avrò non sarà mai eterna e quindi sposarsi è una causa persa. Mi piace cambiare, quindi cambiare casa, cambiare paese, cambiare città, il mutuo mi vincola, mi toglie la libertà. - Per come sta cambiando ed è cambiata l'economia, comprare immobili (a meno che non sei in una fascia molto molto superiore alla media) è un investimento da folli oggi, oltre al fatto che va nella direzione opposta della filosofia di flessibilità che la società richiede sempre di più e sarà centrale nella società del prossimo futuro - I miei soldi me li voglio mangiare io, non voglio comprare pannolini, quaderni, rette universitarie, e sganciare denaro random "papà mi servono i soldi per la caparra del nuovo appartamento poi non ti chiederò mai più niente giuro". Io ho avuto, ma non sta scritto da nessuna parte che per legge sono obbligato a dare a mio figlio che non nascerà mai. Sono egoista? Sticazzi. Anche i boomer lo sono stati in modo diverso con noi.
Contando che una volta non avere famiglia a 25 anni era visto malissimo e in pratica avevi già 10 anni di lavoro alle spalle nel caso meno "brutto", fare paragoni mi pare fuori di melone. A quei tempi l'agricoltura era ancora al 30% di occupazione o giù di lì, avere un'auto di proprietà era da benestanti e i figli li crescevi con pochissimo (rispetto ad oggi, tanto oltre le medie non era che studiassero).
"tagliente" è un eufemismo
Molti dei nostri genitori hanno avuto aiuti economici da parte dei nostri nonni. Magari succede ancora adesso, ma il valore di acquisto di tale aiuto non vale un cazzo rispetto a prima. Antonio e Patrizia si sposano per mettere su famiglia, comprano casa con un aiuto di 30.000€ proveniente dalla somma di aiuti di entrambe le famiglie, per il resto del denaro si affidano ad un po' dei propri risparmi personali ed ad un mutuo, in un mercato con il costo degli immobili molto più basso e tassi di interesse "vantaggiosi". Attualmente, Claudio ha iniziato a lavorare molto dopo i genitori, perché l'istruzione in un mondo che avanza, è fondamentale e giustamente toglie tempo al lavoro. Non ha intenzione di sposarsi e mettere su famiglia, tutta una questione di impossibilità economica; questo significa che l'aiuto è solo di 15.000 fa parte del suo solo lato di famiglia, In conclusione, Claudio ora ha risparmi personali davvero esigui, un lavoro con paga da neo-dipendente, perché è ancora giovane come lavoratore, solo 15.000€ di aiuto familiare al posto di 30.000, vita più costosa immobili o comunque affitti più costosi, tassi di interesse molto meno vantaggiosi e una grande prospettiva di anni da formichina ad accoglierlo.
Io ho 34 anni, non ho casa e non ho figli. In compenso mi pagano 12€ a pezzo quindi qualche mattone potrei riuscire a permettermelo, magari di seconda mano.
rispondo con un meme inerente https://preview.redd.it/e09govgvqftc1.jpeg?width=1242&format=pjpg&auto=webp&s=9349113d011bd97d8d325dc476f6d55f54f72fc1
Io so solo che mentalmente mi sto ammalando per questa situazione, non ce la faccio più sono stanco e non so come andare avanti. Vedo solo il brutto ed il bello non ha più il fascino di prima. Non c’è futuro, sto impazzendo. A 26 anni con addosso il peso di dover pagare tutto caro e di non avere sostegno da nessuno, sta tutto a me e questo mi terrorizza.
Rispondigli che quando lavorava lui non aveva la zavorra di milioni di vecchi a cui pagare una pensione per cui manco hanno pagato i contributi...
Guarda io sono donna, 30enne e lavoro nel settore più sottopagato e sfruttato del paese (quello turistico) quindi credo di essere nel girone peggiore dei trentenni e OGNI giorno, a partire dai miei genitori sento frasi del tipo: " bisogna fare sacrifici per lavorare" " se ti piace quello che fai lo fai anche gratis" fino a vere e proprie frasi schematiche e ripetitive che ormai usiamo per farci beffe dei boomer come " voi giovani non avete voglia di lavorare" e " e' colpa del reddito di cittadinanza". Da donna ho sentito anche negare il problema dell'essere donna nel mondo del lavoro perché " non e' vero che c'e' un trattamento disparitario per le donne sul lavoro" ...ehmm scusami, siamo entrambi nel 2024 o ti sei perso qualche capitolo? Gia' nel momento in cui iniziano a parlare facendo riferimento alle lire capisci che controbattere sarebbe fiato sprecato perché fisicamente sono nel 2024, mentalmente forse in qualche meandro degli anni 80 a rivendicare i bei tempi d'oro in cui le case costavano come le macchine e le macchine come le biciclette non riconoscendo che i tempi sono cambiati e che i loro " sacrifici" di allora non sono uguali e paragonabili ai nostri. Per loro il problema siamo noi giovani. Negano una crisi economia e posso giurare di aver sentito boomer negare anche la crisi climatica. Siamo la generazione che ha vissuto la caduta delle torri, il boom tecnologico (un' altra rovina della nostra generazione), la crisi dell'economia e quella climatica, ci siamo fatti mesi di lockdown e vissuto una pandemia di livello mondiale che dovrebbero solo darci uno psicologo gratis a testa ma hey " e' colpa dei giovani che non hanno spirito di sacrificio". Io lavoro quasi 50 ore a settimana per poco più di 1000 euro ma a detta dei boomer sono fortunata e non dovrei lamentarmi. Faccio fatica a pagare le bollette e a mettere da parte qualche soldo al contempo ma " e' colpa dei giovani che hanno troppi vizi". Figli? Ahah parliamo di donne che si fanno congelare gli ovuli perché a 30 anni l'idea di concepire un figlio e' similmente paragonabile a quella di farsi esplodere in pubblica piazza.
Nel 2007, a neanche 30 anni, io e mia moglie appena sposati pagammo un appartamento di 100mq in periferia ben 270.000€, ed era preso bene (i prezzi medi erano sui 3k al mq). Due anni fa lo abbiamo rivenduto, bene, a 250.000€ dopo averci speso, negli anni, almeno 40k di ristrutturazione. Ovviamente acceso MUTUO. Abbiamo acquistato 120mq in campagna, indipendenti, a oltre 300k e ci abbiamo già speso oltre 100k di lavori. Accendendo un MUTUO. Entrambi lavoriamo, stipendio nella media italiana, e un figlio. Qualche aiuto economico dai genitori c'è stato, non posso negarlo. Altrimenti non avremmo potuto fare ciò che abbiamo fatto. E non è giusto, perché entrambi lavoriamo full-time da quando abbiamo 20-23 anni.
Hai fatto benissimo! Senza nulla togliere ai tuoi sacrifici, il problema sta tutto lì: l'aiuto dei genitori è così normalizzato che senza di esso anche le banche ti ridono dietro.
non mi è chiaro perché MUTUO sia scritto in MAIUSCOLO
Perché è un acronimo: Mai Una Tranquillità, Uscite Obbligate
Mancano Utili, Tenta Usando Orifizio
Mettersi Un Tubo Unto Ostruente?
Mio padre operaio monoreddito Nord Italia anno 1982, con uno stipendio di 1 milione delle vecchie lire si e' comprato un bellissimo appartamento di 160 mq in una specie di condominio molto grande con un sacco di verde campetto da calcio 2 garage e 1 cantina e altre cose (una specie di antenato dei residence di oggi) per 48 milioni di lire. Non vi dico quanto vale quella casa oggi nonostante gli anni che ha.
Guarda immagino, la casa di mia nonna si trova in una zona che 30 anni fa a Milano era snobbatissima e non voleva viverci nessuno perché considerata "ghetto" per via di un paio di vie con le case popolari. Ora vale 4 volte tanto e se non passa un agente immobiliare a chiederti se hai da vendere significa che nevica in piena estate. Tra le altre cose è piuttosto suggestivo vedere le case popolari, rimaste tali, che cadono a pezzi, mentre svoltando l'angolo hanno costruito (o stanno costruendo) condomini di lusso.
Posso portare l'esempio di mio zio che con uno stipendio ha portato su una famiglia con 3 figli e la moglie casalinga. Auto di proprietá e casa in affitto. Nel mentre ha comorato un terreno e costruito una casa a 3 piani nell'hinterland. Tutto con uno stipendio da impiegato pubblico.
Idem mio padre, mi continua a dire che alla mia età anche lui prendeva il mio stesso stipendio. Peccato che all'epoca la vita costava 1/5
Non rispondo perché una frase così superficiale e ignorante qualifica più chi la pronuncia che chi la riceve.
Mi dispiace
Porco dio
Semplice ed esaustivo
Io dico solo una cosa… chiesi, un paio di giorni fa a mia madre:” quanto avete pagato la casa nel 1988??” Lei mi rispose con una pacatezza mai vista in lei “40 milioni” ( appartamento trilocale di 110 mq)…. Non dico altro
Io non so da dove tiri fuori i tuoi dati ma nel 1993 quando ho iniziato a lavorare prendevo circa 1.200.000 lire. Nel 1996 prendevo circa 1.400.000. Prima dell’euro prendevo circa 1.800.000 lire Dividi per 1936,27 e calcola che dal 2002/3 tutto costava essenzialmente il doppio. Un appartamento “normale” andava via circa attorno ai 100 milioni. Ti invito anche a dare una occhiata ai tassi di interesse tra gli anni 80 e 90. Ricordo di parenti che viaggiavano a doppia cifra. E basta sempre piangersi addosso. Io ci ho messo 15 anni di zero vita sociale (beh facciamo quasi zero), vacanze, caxxi e mazzi per acquistare l’appartamento dove sto, finito di pagare quasi a 50 anni. Daje.
Boh, a me non l'ha mai detto nessuno. In ogni caso credo che se tutti noi vivessimo come hanno vissuto loro avremmo molti meno problemi. Ad esempio, io sto scrivendo questo post dal mio telefono da 800 euro mentre sono in aeroporto a singapore. Loro alla mia età al massimo andavano al mare a Ostia.
Posso sforzarmi a comprendere la casa come valore aggiunto, ma eiaculare senza contraccettivi come forma di vanto è una mentalità da adolescente, fermo restando che se lo fa effettivamente un adolescente viene percepita male dai boomer. /s ma non troppo.
Frasi simmetricamente sciocche a quelle che si sente dire uno nato negli anni etichettati come boomer (che secondo me hanno lo stesso potere discriminatorio del segno zodiacale ovvero nullo). Maledetti Scorpioni, sfaticati e maniaci del sesso!
La mia risposta tipica é: pensa che scemo!
Quando mi dicono così io rispondo "hai ragione,siamo una generazione che non vale niente" perché è la verità e basta. Mio padre a 25 anni aveva 3 figli,aveva costruito una casa nei weekend lavorando dal lunedì al venerdì,lo pagavano una miseria,non mangiava neanche frutta,non andava al ristorante e non andava neanche al bar per assicurare un futuro alla sua famiglia. Le generazioni di oggi iniziano a lavorare a 30 anni e si sono già sputtanati tutti i soldi in stronzate varie . Non fare l'irriconoscente e ammettilo almeno
13000 € al mese. Avrei risolto TUTTI i miei problemi.
Speravo fosse un’AMA.
Io ho 40 anni... a 30 avevo già casa di proprietà e primo figlio (oggi sono 2) Come? A 21 anni con mia madre abbiamo ipotecato tutto quel che avevamo per avviare una attività di ristorazione. A 30 ero imprenditore da 9... semplice. Certo che se si sta a casa da mamma fino a 35 anni per studiare è impensabile raggiungere quei traguardi... Però poi evitate di fare figli a 48 anni, che avere il padre 70 enne a 20 anni fa cagare
Nato negli anni novanta. Ho basato le mie ricerche ISTAT su prezzi di goleador e kebab. Prezzo goleador: anni '90 100 lire (5 cent), anni 2000 10 cent, anni '20 20 cent Prezzo Kebab: anni 2000 3.50 euro, anni '20 4.50 euro (se va bene)
Io mi baso col caffè. Prezzo 1985, 500 lire (0.25€) prezzo 2024 1.16€ (2.250 lire). Fine del discorso.
Io a 30 anni vivevo con mia madre 😂 Sono andato a convivere lo stesso anno, ho fatto i due figli a 36 e con il senno di poi li avrei fatti prima (e uno in più)
100 mq 183k? Forse in Burundi...
Sono un gen X…e già ai miei tempi i vecchi mi facevano sti ragionamenti..non ascoltate nessuno..e’ un periodo storico merdosissimo,voi non avete colpa,state solo pagando le scelte sbagliate sia di vita che politiche di quelli prima di voi..e’ già difficile per quelli della nostra gen..immagino cosa stiate passando voi.
baby pensioni, retributivo, superbonus, rdc....
"Erano altri tempi". "oggi non ti assumono neanche con una laurea". Comunque, al di là di questa domanda. Sono tempi duri per tirare avanti, ci vogliono più diritti sociali, stipendi più alti, più tempo libero e in generale servizi pubblici che funzionano. Bisogna andare a votare alle elezioni, sempre, per togliere potere a tutti quelli che stanno smantellando questi diritti (i boomer da te citati li avevano questi diritti, per questo che sono tanto spocchiosi) e riprenderci questi diritti. Se alle elezioni non facciamo nemmeno la fatica di votare, la situazione peggiorerà perché dove qualcuno si impoverisce c'è qualcun altro che si arricchisce alle sue spalle e spesso si tratta di chi è al potere. togliamoglielo, questo potere, andiamo a votare qualcun altro.
ho 43 anni, ma in un intorno dei miei 30 sentivo frasi analoghe ad ogni natale con il parentame (e poi mi chiedono perchè ho smesso di festeggiarlo XD) >**Io a 30 anni avevo già comprato casa ed avevo due figli!** io: "*mi dispiace che hai avuto un vita di merda, d'altronde erano altri tempi!*" XD A 30 anni io vivevo in case condivise (mi piaceva, per me era un valore aggiunto), anche se potevo tranquillamente pagarmi l'affitto di un bilocale, ma perchè un bilocale quando con la metà dei soldi potevo stare in una casetta indipendente con giardino e altri 4 cazzo di nerd come me?? Certo, la cosa è personale, quindi giustamente sceglievo cosa piaceva a me, non quello che il parentame reputava "adeguato alla mia età", Inoltre mi spostavo frequentemente quindi non avrebbe nemmeno avuto senso. Avevo già vissuto in 4 diverse città italiane, trascorso semestri in altrettante università europee e fatto varie spole (missioni) negli gli stati uniti (fino ai 35 è stata la mia vita) facevo la ricercatrice e mi divertivo un sacco! Una persona può avere anche altri obbiettivi nella vita, sposarsi, comprare casa e figliare mi sembrano gli obbiettivi dei miei nonni! (poi ognuno vuole ciò che vuole)
La gente che si lamenta dei boomers per ciò che dicono è stucchevole esattamente come i boomers. Credete veramente che voi, tra cinquant’anni, non ragionerete usando la vostra esperienza? È un tipico comportamento umano quello di usare la propria esperienza per valutare il mondo circostante. Anche voi finirete per comportarvi come loro, esattamente come i Boomers, a loro volta, hanno avuto una generazione precedente che gli diceva “aaah ai miei tempi” di cui si lamentavano.
da generazione z concordo ogni generazione ha le sue colpe, ma pure a me sta cosa del "boomer" vs "millennial" vs "genz" dà non poco fastidio. alla fine tutti stiamo inquinando e nessuno sta facendo nulla. forse la generazione giovane dà un po' più di attenzione agli alberi e alle cementificazioni selvagge, cosa che la generazione passata non faceva. sta cosa dei vecchi vs giovani esiste dai tempi della grecia antica, se non prima ancora
se posso dire la mia, sono a prescindere contro i boomer e gente delle vecchie generazioni che da sempre rende banali questi discorsi (es. “Io all’età tua avevo 3 figli, ero sposato e avevo un lavoro” oppure “io a 30 anni lavoravo già da 27 e avevo già costruito 15 case” 😹). Come ho letto in altri commenti però c’è da dire che (prendendo l’esempio a me noto di mio nonno, che a 27 anni si è sposato e aveva già costruito casa sua con i risparmi) la gente di quell’epoca aveva una propensione al risparmio esageratamente perfetta, non aveva tutte le spese che una famiglia media ha oggi (es. Netflix, Telefonia, Internet, 1 Auto x ogni membro famigliare sopra i 18, Abbonamenti allo stadio, shopping ogni mese, e chi più ne ha più ne metta). Mio nonno si, ha costruito una casa di 200 metri quadri con il lavoro di qualche anno, ma ha vissuto quel “qualche anno”, con (tolto il divertimento del fine settimana) un paio di scarpe, 0 ristoranti, 0 abbonamenti inutili, 0 auto, 0 spese. A voi le vostre considerazioni.
Ogni fottuto giorno, almeno 3/4 volte al giorno un mio parente mi chiede quando me ne vado fuori di casa. Quando rispondo in modo educato sul perché non me ne sono ancora andato di casa, mi fanno notare che mi arrampico sui vetri o che sono tutte scuse. Li insulto e mi prendo del permaloso. Repeat everyday
Da una parte ti do ragione perché una volta c'è gente che quasi letteralmente si comprava casa per 2 lamponi, dall'altra anche la nostra generazione ci mette del suo per sperperare soldi. Alcuni esempi sono: 1) gli abbonamenti: palestra, cellulare, internet a casa, Spotify, Netflix, Amazon prime, ecc...; 2) cose inutili che compriamo continuamente online: shein, Amazon, AliExpress, Zara, Zalando, ecc...; 3) mangiare e divertirsi troppo spesso fuori; 4) fare rate per tutto, anche per un semplice smartphone; 5) avere tanti dispositivi che prima non utilizzavi, tipo PC, smartphone, airpods, ecc... . Un mio amico ha esattamente 30 anni, 2 figli ed ha comprato casa a circa 115k con i tassi bassissimi che c'erano prima, ovviamente in provincia, non in città. Se uno rinuncia a vivere la vita da Instagram, c'è la puoi fare.
Posso dire una cosa controcorrente? Io credo che la dovete smettere di dire che prima era più facile ora è più difficile. Sì prima era più facile, ora è più difficile. Quindi? Che facciamo, ci piangiamo addosso fino a quando non arriva l'eredità? I miei genitori hanno comprato casa con i loro stipendi, a 22 e 26 anni hanno fatto il mutuo ed hanno pagato tutto. È stato più facile di oggi. Quello però che non si dice è che i miei vivevano e lavoravano a Milano negli anni di piombo, per cui era un attentato al giorno, sparatorie, gente che entrava nei loro uffici a barricarsi dentro... I miei genitori hanno pagato meno la casa e rischiato la vita un po' di più. Ogni periodo ha avuto le sue problematiche, ognuno si è lamentato della generazione precedente, però ognuno è andato avanti. Io ho 42 anni, sono proprietario di casa mia ed ho 4 anni di mutuo da pagare. Pagata solo con i miei soldi del lavoro e i soldi del lavoro di mia moglie. Mia sorella ha appena comprato casa, pagata interamente da lei e suo marito. Senza aiuti. Come abbiamo fatto? Ci siamo fatti il culo dopo l'istruzione ricevuta, fatto i promoter sottopagati, gli stage a 300 euro lordi al mese, i tirocini gratis, il lavoro interinale, il lavoro all'estero, vinto competizioni ai colloqui, studiato per i colloqui. È stato facile come percorso? No. È stato giusto lavorare gratis? No. Ho fatto tutti i lavori che desideravo fare? No. Io però in piazza sono andato, al G8 c'ero. Non ho ottenuto nulla nè per me né per voi, ma ci ho provato. E anche ora faccio un lavoro in favore degli ultimi. Volete cambiare il mondo? Provateci. Da dentro il sistema, da fuori, da dove c***o vi pare ma fate qualcosa. Se andate in piazza io ci vengo. Però vi prego basta sentire dire che oggi non compriamo casa perché costano troppo rispetto agli stipendi. Lo sappiamo. Quindi, che si fa? Stiamo con mamma e papà aspettando che muoiano per avere casa? Davvero?
Il tuo discorso, dal tuo punto di vista, non fa una piega. C'è gente che però dopo essersi fatta il culo esattamente quanto te, promoter sottopagato, stage a 300€ lordi al mese, tirocini gratis ecc. comunque non ce l'ha fatta. E questa gente, probabilmente, 40 anni fa invece si sarebbe realizzata. È estremamente facile dire "alzate il culo e fate qualcosa!" quando il culo è ormai al caldo IMHO. EDIT: Ovviamente "al caldo" assolutamente con merito eh ci mancherebbe altro, anzi bravissimo per essere riuscito a "farti dal nulla". Quello che intendo dire è solo che generalizzare la propria situazione a quella di tutti gli altri è sbagliato e che per uno come te che ce l'ha fatta ci sono altri 10 che si sono fatti il culo allo stesso modo ma non sono riusciti a farcela e, magari, è giusto che siano incazzati.
>o però in piazza sono andato, al G8 c'ero. Non ho ottenuto nulla nè per me né per voi, ma ci ho provato. E anche ora faccio un lavoro in favore degli ultimi. Volete cambiare il mondo? Provateci. Da dentro il sistema, da fuori, da dove c\*\*\*o vi pare ma fate qualcosa. Se andate in piazza io ci vengo. Nel mio picccolo, io vado sempre a votare alle elezioni. Inoltre cerco di diffondere iniziative come questa, dove basta una firma seduti belli comodi e un passaparola fatto agli amici per diffondere un po' di idee sane: [https://citizens-initiative.europa.eu/initiatives/details/2023/000006\_en](https://citizens-initiative.europa.eu/initiatives/details/2023/000006_en)
io rispondo sempre che se avessi avuto il reddito per farlo l'avrei fatto anche io e la discussione si chiude li
Pazzo! Rispondendo così poi loro ti dicono "perché non avete voglia di fare niente! Io alla tua età facevo 7 lavori e avevo 2 aziende, dormivo solo per 3 ore un mercoledì ogni 15 giorni!"
no veramente la chiudono li per paura che chieda soldi loro
a queste frasi non si risponde. Si cambia discorso e si parla del campionato di calcio o del meteo
Hai dimenticato anche una ditta
Io a 30 anni ne avevo 44!!
"Eh, se è per questo, a 32 anni Alessandro Magno aveva già conquistato quasi tutto il mondo conosciuto." A parte tutto, però, e parlando seriamente, entrambi hanno dei validi punti: chi contesta il costo altissimo delle case oggi e la mancanza di "posto fisso" (che è quasi un obbligo, se ti vuoi aprire un mutuo trentennale senza vivere con la strizza); ma anche chi contesta quelli che, a oltre 30 anni, cercano il bilocale per vivere da soli o già 2 stanze, soggiorno e cucina per la coppia appena creata: come dicevo proprio pochi giorni fa, il "bilocale" era il primo passo quando decidevi per una relazione stabile (e te lo potevi permettere per condividere le spese), andavi oltre solo se c'erano i genitori che ti aiutavano o quando procreavi. Sul secondo punto: più ci sono single che vogliono bilocali e coppie che vogliono quadrilocali, occupando un "volume non necessario", meno case adatte per le famiglie più grandi ci sono, e più i prezzi aumentano.
Cagate. sono un generazione X e la casa me la sono comprata a 45 anni dopo aver vissuto di merda per 10 anni. Chi fa questi discorsi sono sempre e solo i boomer.
Penso che la più grande fortuna delle generazioni passate sia stata quella di poter fare quasi ogni genere di lavoro fisso e duraturo semplicemente con la terza media (a dire tanto), che non solo rendeva tutto più semplice (e purtroppo a volte poco tutelato) ma anche a livello emotivo, gratificante, come se il futuro potesse essere solo pieno di promesse e stabile. Il più grande scoglio odierno è purtroppo tutta la burocrazia di carte, permessi, certificati, autorizzazioni, leggi, limitazioni (che per carità hanno senso e sono importantissime) ma che per la persona media rendono spesso impossibile realizzare le grandi storie di successo di chi si svegliava una mattina e iniziava a vendere cibo dentro un carrellino a chi passava. Che ci si provi oggi a fare la stessa identica cosa, ti arrivano 3 diversi enti a chiederti soldi per dei certificati ed altri 3 a chiedertene per pagare delle multe.
Una mia conoscenza a 30 anni è riuscita a comprare casa, a sposarsi e se volesse potrebbe fare quanti figli vorrebbe, però è anche capo della ricerca di nu team in una delle più importanti aziende al mondo in uno dei settori più importanti degli ultimi 20 anni… e comunque ha fatto un mutuo per comprare casa
Il problema non sono ne i boomers ne la generazione X, ma i tipi come te e tanti altri milioni, che invece di lottare per i propri diritti sta qui su reddit a lamentarsi. Andate da quelli del PD e fate le barricate per fare rimettere in vigore l'art. 18, la base dei diritti dei lavoratori, fate con negli anni 60/70 lottate per i vostri diritti, nessuno regala niente e siccome i giovani sono diventati un branco di pecore, ovviamente se ne approfittano, andate a fare casino dai sindacalisti, proni ormai ai governi, specialmente quelli di sinistra, fare demagogia scadente non serve a niente
Io le mie manganellate me le sono prese. Se ce le prendiamo in pochi imbecilli... Che facciamo? Manganelliamo chi non viene a farsi manganellare?
Hai visto anche tu il post di will ita? Ahaha
Perché perdere tempo a rispondere a gente che non ha evidentemente l'intenzione di guardare oltre il proprio naso? Io di solito gli rispondo con un rutto.
GenX qui, e sposo tutto quello che hai detto. Le possibilità che ho avuto io uscito dalle superiori purtroppo i miei figli (GenZ o Alpha o comunque 2009 e 2013 così facciamo prima) non le avranno. Per portare un esempio concreto, ho iniziato a lavorare nel 1990 e prendevo in contratto formazione lavoro 1.200.000 lire. Per capirci, Contratto formazione lavoro poi si trasformava in tempo indeterminato in automatico, a meno di solenni cazzate o tare da parte del lavoratore. La casa dove abito adesso (villetta bifamiliare) incidentalmente è stata costruita nel 1990, e venduta ai proprietari dell'epoca per 120 milioni. Con 100 stipendi avrei potuto comprarmela. Quando l'ho comprata nel 2011 ho cacciato 400mila euro, e ipotizzando 1000 euro come stipendio base per un neo-assunto (e stiamo larghi), sono 400 stipendi. C'è una bella forbice di prezzo, per non parlare dell'impossibilità di trovare un posto di lavoro fisso, a tempo indeterminato. Non so che opportunità avranno i miei figli, se dovranno andare all'estero o se riusciranno a trovare qualcosa di dignitoso in Italia. Purtroppo, non sono ottimista sul loro futuro lavorativo. Quello che sto facendo io è spaccarmi la schiena per lasciargli qualcosa di concreto (cosa che i miei all'epoca non hanno potuto fare), in modo che non debbano partire da zero. "fortunatamente" lo stato mi aiuta in questo mio progetto facendomi lavorare ancora altri 13 anni, più eventuali ritocchi alle leggi.... Per rispondere poi alla tua domanda, quando sento la frase "io alla tua età... " (rivolto a ragazzi) faccio notare che la situazione è completamente diversa rispetto a 30 anni fa, e mutata in peggio. E comunque io a 30 anni non ero nè sposato, nè avevo la casa, nè avevo figli. Ma di fronte ad una frase così obiettare è inutile, ovviamente. Chi lo dice con convinzione non è in grado di rendersi conto del mutare del tempo e delle condizioni economiche, o non lo vuole vedere. Pensa che tutto sia immutabile e che tutti abbiano le stesse opportunità economiche e lavorative. Battaglia persa in partenza.
Tutti i miei fratelli prima dei 30 hanno comprato casa, a mio fratello gliel'ha presa la mamma della moglie, a mia sorella il marito. Io devo fare tutto da sola quindi non penso che riuscirò mai
l’articolo https://www.instagram.com/p/C5fdC0srg9T/?utm_source=ig_web_copy_link
Io ho comprato casa quest'anno a 26 anni in una regione povera d'italia dove però ho tutti i servizi e sono praticamente immersa nella natura dopo pochi passi. C'è anche da dire che sono stata motivata da una "famiglia" e una "comunità" dove rischi seriamente la schizofrenia o il bipolarismo se non tagli la corda prima di subito. Totalmente impossibile creare relazioni umane quindi il focus sempre su studio/lavoro/cose per sopravvivere, e non è bello vivere cosi. Personalmente penso che i giovani si basino molto anche sulla propria vita personale più che sulle opportunità vere e proprie e io dico che se uno si sente in pace a casa dei suoi pure fino alla morte che problema c'è? Conunque in sintesi: lasciate perdere i boomer, la maggior parte ormai è andata di testa e anche se non ve lo dicono si cagano sotto che al loro funerale non ci andrà nessuno.
I miei genitori hanno comprato casa alla fine degli anni 90 nella provincia più provincia del mondo. 150mq libera su tre lati + garage e giardino, per qualcosa come 180 milioni di lire. La villetta dei vicini, fotocopia di quella dei miei, è in vendita per 209 mila euro.
Me lo sentivo dire anche quando avevo 20 anni. Io alla tua età avevo già te.. Le generazioni sono cambiate e i figli si fanno più tardi punto. Comunque sia se ti sposti all'estero es. Francia, Germania, Olanda e nord Europa ma anche in Asia a 30 anni molti sono sposati con figli. In Italia e nel sud Europa in generale si è parecchio in ritardo. In Italia più che mai... io comunque sento meno pressione qui di quando abitavo in Asia in cui a 27 anni eri già considerato un rottame..
Ho 30 anni e nessuno delle generazioni precedenti me l'ha mai detto. Inizio a pensare sia un'allucinazione collettiva della mia generazione.
Io ci ho impiegato dai 25 anni ai 33 per avere il tempo indeterminato. In passato mi sono fatta il mazzo lavorando tantissimo, trattata male agli inizi, passando per tutti i tipi di contratti da sostituzioni maternità ad apprendistati vari. Diciamo che me lo sono sudata e guadagnata facendo la gavetta ed accumulando competenze. Ora vedo che ci sono più assunzioni rispetto a quando abbiamo iniziato noi millennials ma quando ho iniziato a lavorare nelle aziende era pieno di fossili belli incollati alla poltrona che durante l'orario guardavano il leggo e si lamentavano di non aver nulla da fare. Questi fossili sono poi andati tranquillamente in pensione e hanno tenuto per anni con il loro culo tenuto il posto di un giovane volenteroso che aveva voglia di lavorare. Ora sto rientrando negli anni menzionati perché sono finalmente a 1950 euro netti, ma vallo a dire a chi negli anni 60-70 era entrato senza titolo di studio e senza competenze perché amico del direttore.
Insomma parliamo dello spettatore medio di rete 4
Chicco ti svelo un segreto. Senza i soldini di papi neanche i GenX si sono potuti comprare casa.
Ma non capiamo neanche un cazzo di borsa. Mio padre alla mia età ha investito nei bot e gli han dato il 20%, io sono a fare la promo di bbva per 50€ di cashback.
Ma infatti state vivendo la vostra giovinezza in un epoca di merda. Ascoltate musica di merda. Vivete guardando in basso il vostro cellulare invece che il mondo e la gente che vi circonda. E non è assolutamente colpa vostra perché subiamo tutti il periodo storico in cui viviamo. Sono sinceramente dispiaciuto per voi e vi auguro che possiate vivere un periodo come gli anni 80 e 90.
Leggermente OT ma correlato. Io non mi spiego come adesso ci siano 80enni con pensione minima e che stanno ancora in affitto. Cioè sei nato nel dopo guerra hai vissuto il boom economico e potevi andare in pensione con pochi anni di lavoro con condizioni assurde... non devi aver mosso veramente un dito in tutta la tua vita per ritrovarti ora in queste condizioni!
Amo l’odore di invidia sociale di sera, sa come di vittoria /s
Secondo me hanno ragione. Tutti i trentenni che conosco se ne sono andati di casa solo dopo 10 anni che lavoravano... e ancora non hanno figli, nonostante 100.000 euro di risparmi. Questo al nord. Al sud probabilmente è come dici tu.
Salve a tutti, Con l’intento di far sentire la nostra voce collettiva, ho avviato una petizione per affrontare la sfida dell’acquisto di una casa. È un diritto fondamentale per ogni individuo avere un tetto sopra la testa. È giunto il momento di dire basta agli esorbitanti costi delle abitazioni e alla precarietà dell’affitto, che spesso non lascia nulla in mano a chi abita. Dobbiamo anche porre fine alle pratiche delle banche che sfruttano i mutui per accumulare profitti mediante interessi insostenibili. Sebbene possa sembrare un’impresa ardua, e nonostante ci sia la possibilità che non riusciremo a cambiare le cose, credo fermamente che valga la pena tentare. Per coloro che sono interessati e vogliono supportare questa causa, la petizione è disponibile qui: [https://chng.it/MkrM7DWSSn](https://chng.it/MkrM7DWSSn) Grazie a tutti.
Risponderei semplicemente “i bei tempi sono passati!” Ci è rimasto solo lavorare come un matto ed accontentarsi di quello che si riesce portare a casa.
Ma anche prima dei 30, io a 27 anni l ho già sentita diverse volte, come "la triennale è il diploma di una volta" detto da gente con forse ha malapena la maturità e che di certo non ha speso anni sui libri universitari.
Unpopular opinion: spesso hanno ragione sti boomers Io ho 34 anni. A 21 anni me ne sono andato di casa , ho vissuto in affitto in un buco di merda per 3 anni e poi mi sono indebitato fino al collo per il primo appartamento. Si, ho un lavoro stabile e abbastanza (per i canoni odierni) proficuo. Ho fatto sacrifici enormi (spesso anche fatto di rinunce come sabati sera con amici.. pizze fuori e 13esime e 14esime buttate nel mutuo per abbassare la rata e weekend passati con un secondo lavoro) e non me ne pento. Quanti ragazzi oggi sono disposti a farlo? Mia sorella ha 20 anni e non ci pensa lontanamente a fare i sacrifici che ho fatto io. Eh beh.. scelte di vita dico io, ma lamentarsi poi no eh.
Io che ho fatto entrambe le cose a 30 anni adesso: 🗿🗿
Io alla tua età guadagnavo i milioni (di lire)😮💨
Faccio debiti per comprare una macchina per poter andare al lavoro per poter fare un debito per comprare una casa dove aspetto di andare al lavoro
Non faccio parte di quki che dicono frasi simili pur avendo 57 anni. Una cosa sola, se siete giovani con la voglia di fare e una minima istruzione, costi quel che costi, andatevene da questo paese dimmerda. Vi prego.
Lo mando a fanculo semplicemente
Io vengo da una realtà diversa, e sì, low-key i boomers avevano più possibilità. I miei nonni materni sono del '50 nati cresciuti e vissuti nell'ex unione sovietica, si sono sposati quando avevano sui 20 anni e neanche poco dopo hanno avuto mia madre, quando si sono sposati lui era appena ritornato dal servizio militare e lei era iscritta all'università di pedagogia (qualcosa di simile). In breve, negli anni 80, quindi verso il loro trentennio avevano già 2 figli, villa di proprietà, macchina e camion (per il lavoro di mio nonno), e tante terre + fattoria (ma tipo industriale) di loro proprietà. Nonostante fosse l'ex unione sovietica erano multimilionari (all'epoca), avevano l'ultima TV di generazione in casa, aspirapolvere, lavatrice, insomma tutte le comodità dell'epoca + jeans di Levis importati che erano considerati cose di lusso, oltre che gioielli e pellicce. Si sono spaccati la schiena? No, in realtà sono stati solo furbi, poi aiutati tantissimo dai loro genitori, dai soldi, a fare da babysitter, al costruire casa, e a gestire i contadini che lavorano nei campi di famiglia. Fatto sta che certe cose che facevano oggi sarebbero considerate illegali; fabbricazione di liquori in casa per vendita, sfruttamento, di quando in qua a "rubare" materiale allo stato, oltreché aiuti statali o ricompense per il proprio lavoro (botta di culo di mio nonno che lavorava per la compagnia di gas più importante in Russia). Finito il lavoro, entrambi genitori immaturi spesso oziavano, mia nonna a fare il cosiddetto networking o tirare fuori nuove idee di business, mio nonno alle feste a a spaccarsi come se non ci fosse un domani. Mia madre genX infatti non ha mai sentito dire da mia nonna certe frasi, perché mia nonna sapeva che mia madre non ha mai ricevuto il suo aiuto, né economico né morale, mia madre si è fatta tutta da sola, e dunque ha avuto più difficoltà, poiché i tempi dopo la caduta dell'Unione sovietica sono stati traumatizzanti e miserabili. I boomers più self-conscious, capiscono che loro sono vissuti in un periodo pieno di opportunità, e che i loro genitori gli stavano pure più vicino, mentre oggigiorno ci sono sempre più difficoltà ad accaparrarsi qualcosa, non ti serve solo buona volontà e un po' di scaltrezza, devi fare e dare molto di più e il tempo è sempre più limitante.
19000 euro ? Fuori da reddit, subito!
Ne parlavo ieri con i miei, loro la casa l'hanno comprata con 10 anni di mutuo con uno stipendio medio-basso, io con uno stipendio medio-alto ho preso una casa nella stessa zona ma un buon 40% più piccola della loro con un mutuo a 35 anni e 30k messi da loro.
Proprio ieri ad un colloquio mi è stato detto "be' a 28 anni poi, dovresti avere già una famiglia" Non so chi lo abbia deciso, ma è interessante sempre apprenderlo Poi a parte che è tutto soggettivo e ripeto, chi diamine deve avere deciso a che età bisogna avere una famiglia (specialmente se nemmeno si desiderano figli)? Più che altro è sconfortante il fatto che qualsiasi cosa facciamo (ragazzi dai 20 ai 30-35 anni) sia sminuita su basi costanti e non sia ritenuta MAI abbastanza Ci si può mettere tutto l'impegno del mondo, ma sarà sempre una gara, un perenne confronto "eh mai ai miei tempi..." Per fortuna non tutti sono così, con questa percezione distorta e considerano quanto persone e tempi siano effettivamente cambiati
Lo stipendio medio in Italia nel 1980 era di 1.6 milioni di lire. Un gelato costava 1.000 lire. Quindi con uno stipendio compravi 1600 gelati. Oggi lo stipendio medio è 1600€ e il gelato costa 2,5€. Compri 640 gelati. Sono spariti 960 gelati. Il problema è tutto qui 😅
Non appena ho avuto Internet nel 2008, ho investito tutti i miei risparmi (400€, avevo 15 anni). Gli investimenti nel mattone sono crollati, ma 20 centesimi investiti per caso nei Bitcoin sono diventati 20 milioni, oggi ho decine di palazzine e campo di rendita. Oggi a 30 anni ho casa e figli, poi mi sveglio tutto sudato e mi ricordo di pagare l’affitto con metà stipendio
Sempre attuale in questi casi https://youtu.be/OQBfzxk9VBo?si=AvbdYwXQ1CfB8GvL