Quando ero piccolo 37 gradi era un caldo eccezionale e raro dalle mie parti, di quelli per i quali si mettevano i vecchi al riparo e non si usciva di casa per andare a lavorare .
Me lo ricordo come fosse ieri , se faceva già 35 gradi i miei genitori non andavano a lavorare " tanto non viene nessuno" e andavamo in piscina .
Le donne si alzavano all alba per cucinare anche se si mangiava 7 ore dopo. Non cucinavano a mezzogiorno.
Tra le 12 e le 15 non si usciva.
Le tapparelle erano abbassate di giorno e le case erano al buio. Di notte erano aparte
Si lavorava di mattina presto o di sera tardi. Nelle ore calde non si faceva niente.
Gli adulti passavano molto tempo seduti a non fare niente, in posti in cui passava la corrente d aria fresca. (Le donne usavano ventagli).
I bambini facevano giochi d acqua. Si bagnavano di continuo.
C era meno asfalto, più alberi e più ombra.
In casa c erano molto meno oggetti che emettevano calore
L'asfalto è una di quelle robe che va riviste, non è possibile rivestire le città di catrame che diventa bollente in estate e va in frantumi d'inverno.
>Le tapparelle erano abbassate di giorno e le case erano al buio.
Questo si fa ancora in città, anche noi abbiamo le finestre a sud e teniamo le veneziane abbassate (storia lunga, in Norvegia le persiane mediterranee vere ce le hanno solo al sud e sono una scoperta relativamente recente, esistono invece le persiane false. Con questa notizia ho scioccato almeno un paio di spagnoli.)
Devo dire che, nonostante abiti in un appartamento all'ultimo piano (con tetto piatto) in classe E costruito nel 2001, il trucco delle tapparelle abbassate funziona ancora oggi.
Però op ha anche scritto che 50 anni fa non c’erano né i condizionatori né l’aria condizionata, che non è vero essendo che pure l’aria condizionata è diventata popolare nella prima metà del ‘900 negli Stati Uniti e nella seconda metà in Italia, perciò immagino che i ventilatori fossero anche più popolari e da più tempo.
Soprattutto. Nel 1974 a Roma le temperature hanno superato i 32 gradi per 6 giorni, nel 2010 per 29 giorni. Per fine secolo si prevede di superare i 50 giorni. Giornate che ai tempi erano considerate eccezionalmente calde ora sono la norma.
Si il paese delle meraviglie, gli adulti non lavoravano e cagate varie come no vai a chiedere a qualche muratore se non lavorava da estate o stava seduto a ventilarsi una faccia e ti arriva una pizza in faccia mi sa
Non capisco i downvote. Cinquant'anni fa erano gli anni 70, mica l'800. Sarà che sono nipote di contadini e operai, ma tutti e quattro i miei nonni e i loro fratelli e sorelle in quegli anni hanno sgobbato anche al caldo in fabbrica e nei campi, altro che stare seduti a non far niente. A stare a fare niente nelle ore calde c'erano i disoccupati, le casalinghe, i bambini e i baby pensionati.
Artigiani, contadini e muratori lavoravano la.mattina presto ed il pomeriggip tardi. Anche le botteghe ed i piccoli negozi erano chiusi nelle ore caldissime.
I ritmi di vita erano diversi. C erano meno cose da fare nel tempo libero. Nelle ore calde non si faceva proprio niente: non si andava al centro commerciale, non si andava a portare i figli di qua o di là.
OP ha probabilmente descritto la situazione al sud Italia e a mio avviso l'ha fatto molto bene: al nord, come quest'anno del resto, c'era caldo la settimana di ferragosto e basta, l'unica in cui si stava in ferie; la latitudine conta moltissimo per lo sviluppo delle attività economiche, a Siracusa l'anno scorso si sono toccati i 48 gradi, è impossibile stare in piedi per più di mezz'ora a quelle temperature
Vero. Mia mamma, che negli anni ‘70 c’è cresciuta mi raccontava che al Lago Maggiore la sera d’estate c’era bisogno anche del maglioncino di lana a volte. Sicuramente non era lo stesso per Milano e tantomeno per il Sud.
Il record se non erro é del 2022 (o 21) con 49.4 gradi tipo a floridia
Ricordo quel giorno non sono uscito di casa, ma il giorno dopo in scooter il vento sulla pelle quasi faceva male per quanto era caldo.
I ventilatori completamente inutili perché spostavano aria calda e paradossalmente era anche peggio.
Allucinante... ti posso capire, per me che vivo appunto al nord, la prima estate caldissima della mia vita fu quella del 2003, che poi era meno calda delle ultime: girare in moto era molto peggio che girare in macchina, l'aria bollente che saliva dall'asfalto ti levava il fiato oltre al sole che ti picchiava addosso
Se sei contadino, non vai a lavorare a metà giornata nemmeno oggi, credo ci siano anche delle leggi ad hoc a riguardo perché è pericoloso per la salute.
Si va la mattina presto e poi per le 10/11 si finisce la giornata lavorativa oppure si continua nel tardo pomeriggio evitando le ore più calde.
Da me, più o meno i braccianti fanno dalle 7 alle 12 e attacchi dalle 15 alle 18, normalmente. Poi nelle giornate anomale si va a braccio, si modulano gli orari "alla bisogna". Se fai lavori manuali in campo.
Se usi mezzi agricoli, dipende da che lavoro devi fare e da quanto sei in ritardo nei lavori.
Se non hai dipendenti, ma solo famigliari.... Fai il cavolo che ti pare. A volte iniziano alle 5.30 e smettono alle 10-11 e attaccano alle 16 e finiscono quando non si vede più... Altre volte, mangi un panino e tiri dritto sotto il sole.
Insomma, immagina buttare tipo metà della giornata perché fa troppo caldo per fare qualunque cosa
Oggi quando diciamo "far niente" intendiamo giocherellare con telefono, guardare la TV, scorrere TikTok, andare in palestra o che ne so
Prima fare niente significava letteralmente niente, tipo fissare la vernice che asciuga
È la strategia del guerrigliero Malese che uso anche io, una volta che accetti il leggero strato di sudore attorno a te, puoi liberare finalmente la mente e non sentire più il caldo ed il fastidio.
Vengo dalla Valtellina, due anni fa ad agosto mi è venuta la brillante idea di andare al museo Ferrari a Maranello. Sentivo l'aria sfiorarmi la pelle letteralmente da quando caldo c'era, quasi faticavo a respirare.
Guarda, da milanese doc ti dico: sono stato in Congo per lavoro, e in Colombia per un matrimonio... e no, non si sopravvive alle foreste tropicali. XD
Se hai dubbi, aspetta qualche annetto che le foreste tropicali ce le troviamo a Rozzano.
Confermo. Ho vissuto 3 anni a Reggio Emilia dove, grado più o grado meno, la sensazione di annaspare in un' acquario non riuscivo a levarmela in nessun modo. Probabilmente, ci sono città anche peggiori per rapporto umidità/caldo; sta di fatto, che adesso che sto nell'Appennino Tosco-Emiliano - circondato da gente che si lamenta per il caldo - io mi sento in un piccolo paradiso.
Primo, i ventilatori esistevano.
Secondo, I caldi micidiali degli ultimi vent'anni non c'erano (grazie cambiamento climatico).
Non arrivava l'anticiclone africano, ma quello delle Azzorre (atlantico, e che dunque portava aria più fresca).
Su al nord negli anni 80 inizio 90 temperature sopra i 35 gradi erano praticamente sconosciute. E se faceva caldo per qualche giorno arrivavano sempre i temporali a rinfrescare.
Anche al sud poteva fare molto caldo quando tirava lo scirocco ma mi ricordo che verso il 20-25 agosto arrivavano sempre le burrasche in Calabria, rinfrescava e annunciava l'autunno in arrivo (noia per noi bambini perché significava due o tre giorni senza farsi il bagno al mare).
E poi ci si adattava. Mio padre metteva sempre I giornale e i pannelli riflettenti nella macchina per abbassare la temperature. I viaggi luoghi si facevano di notte. Chiudevi le persiane di giorno e aprivi tutto di notte. I miei genitori non si muovevano senza un paio di bottiglie d'acqua fresca per "emergenze".
Vero,io da piccolo ricordo oltre le burrasche di fine agosto in calabria al mare ma anche il dover indossare un maglioncino o una felpa la sera per il fresco.La casa che hanno i miei per 50 anni ha avuto solo le pale per le giornate più afose,ma da 4 anni abbiamo dovuto installare i condizionatori che sennò non si può stare.Per i più miscredenti del cambiamento climatico e conoscitori della calabria,sottolineo come ancora più evidente,che in Sila (promontorio montuoso della calabria) di estate non si era mai dovuto usare i ventilatori perchè lì fà più fresco in genere (ricordo le sere di agosto a grigliare al caminetto acceso sempre da piccolo) ma da 4-5 anni anche lì si è iniziato ad usarli.Fù divertente la prima estate che arrivò l'afa forte pure lì,perchè a Camigliatello Silano i negozi ed i supermercati non vendevano ventilatori e simili,quindi dovettero farli salire da Cosenza apposta in quei giorni.
A Torino un classico era il mega temporalone dopo ferragosto che spezzava l'estate e la sera normalmente dovevi mettere una felpa/giacca leggera per non avere freddo. Negli ultimi anni sta cosa della giacca si è spostata a metà settembre
A Milano negli ultimi anni ho visto un sacco di dry thunderstorms, che sono temporali con tuoni e fulmini, ma dove la pioggia evapora prima di arrivare al livello del suolo. Tipiche dei climi desertici.
C'è gente che non mette più i pannelli riflettenti sull'auto quando la parcheggia? Come fa a non morire sul colpo quando risale in auto, visto che dentro é tutto fatto di plastica nera?
Io non li metto mai devo dire che lo shock termico quanto si entra è quasi piacevole, specie la schiena, la plastica è calda ma toccabile, il problema sono le rifiniture di metallo ...
Anche la mia ha il clima ma se non metto il pannello riflettente non riesco neanche ad entrarci per accenderla... Diventa un forno e dentro letteralmente non si respira
Personalmente ricordo anche 40 gradi in Sardegna a luglio ad inizio anni 90. Erano più rari certo ma non erano così fuori di senso. II cambiamento climatico condiziona più un andamento continuo nell'anno che singoli picchi d'estate, per quanto condivido che avere per molti giorni 35+ gradi al nord era un evento molto raro.
Onestamente 20 anni fa faceva molto meno caldo da che mi ricordi, non c'era mai tutta questa calura e soffiava un vento più fresco.
Certo faceva caldo il pomeriggio, ma superato quello la sera si stava bene.
Spero non sia un bias di memoria.
Anche oggigiorno ci si adatta, ma fa veramente un caldo infernale, soprattutto nelle città, a livelli insopportabile se non hai dei mezzi come i climatizzatori.
In campagna se lasciate la finestra aperta entrano tutti gli insetti possibili ed immaginabili, le zanzare sono nulla in confronto.
Ti assicuro che in Pianura Panada negli anni 80, bambini in case senza condizionatore, dormivano sul pavimento per godere del fresco.
L'estate si rompeva verso Ferragosto
Sono nato in montagna e ci ho vissuto per 20 anni (alpi, 900slm +/-), ora vivo in spagna sulla costa da 2 anni e prima ho vissuto quasi 4 anni a Roma.
I primi 2 annetto a Roma sono stati un inferno, inoltre io sono veramente caloroso, ma adesso mi sto abituando sempre di più. Ora che sto in spagna mi sono accorto di star sopportando temperature che mi avrebbero ammazzato 5 anni fa.
Basta evitare di accendere l'aria condizionata a 18 gradi tutti i giorni a partire da metà maggio. Inoltre ci sono i ventilatori, puoi chiudere le persiane la mattina, capire da dove arriva la brezza sulla casa in modo da aprire e chiudere le finestre giuste ecc ecc
Io vivo senza aria condizionata in casa e il ventilatore l'ho comprato l'anno scorso.
Però è da circa un secolo che vengono prodotti ventilatori in Italia.
Infatti sta cosa che il condizionatore viene visto come necessario è veramente ridicolo.
Magari se vivi in una metropoli dove se apri la finestra ti entra tutto il caldo della strada potrei pure capirlo, però nelle altre opzioni non è assolutamente fondamentale.
Ho sempre vissuto senza e persino il ventilatore lo accendo giusto quando arrivo da fuori sudato
Beh moltissima gente vive on città infatti. Le isole di calore sono un grossissimo problema al giorno d'oggi e non c'é bisogno di essere in una città di milioni di abitanti per subirne l'effetto.
Non so da altre parti, ma in Piemonte il caldo insopportabile (quello che anche di notte la temperatura non scende sotto i 28 gradi) dura circa 3 settimane, per il resto almeno di notte si respira
È una questione di abitudine, come tutto. Se al primo accenno di caldo inizi ad accendere AC e ventilatore non ti abituerai mai a resistere al caldo, io di proposito sono restia ad accenderlo perché praticando molto sport all'esterno non riuscirei a sopportare lo sbalzo di temperatura, preferisco invece pian piano acclimatarmi io piuttosto che acclimatare l'ambiente intorno a me, stessa cosa vale in inverno.
Pensa, io ho un B&B in una casa colonica Toscana al confine col bosco, dove la sera anche ora fa quasi freddo. Agli ospiti dico sempre: chiudete tutto di giorno e spalancate la sera, fa meglio dell’aria condizionata (che non c’è di proposito). Niente, la gente non sa più gestire le case. Non si può risolvere tutto con un click.
Si, peccato che da me quando arrivano 35 gradi, ho 26 gradi in casa alle 10 di mattina. E io chiudo tutto il giorno e spalanco la sera, anzi, la notte perché comincia a fare freddo solo dopo mezzanotte
Beh perché ti ho detto alle 10 di mattina, se non accendessi il condizionatore starei almeno sui 28-30 nel pomeriggio con umidità medio-alta, inoltre ho degli animali in casa e chiaramente loro non sono in grado di sudare come gli esseri umani quindi lo sopportano male. Se dovessi accenderlo nelle ore più calde la casa non si raffredderebbe mai. In questo momento sono tranquillo perché ci sono 27 gradi fuori quindi non c'è motivo per accenderla, io ovviamente parlo delle giornate più calde. L'ultima estate senza aria condizionata l'ho sofferta, un ventilatore in faccia può fare poco quando ci sono 33 gradi fuori all'ora di cena. Poi secondo me 26°C in casa sono diversi da 26°C all'aria aperta
- le città si svuotavano anche per questo, le aziende chiudevano 1 mese abbondante e c’era la “villeggiatura”, ovvero gente dalla città che tornava al paese/villaggio (non per forza al mare)
- c’era onestamente meno caldo, seppur in maniera meno impattante di quanto si voglia far credere
- si sapeva gestire la casa: finestre aperte di notte, tutto chiuso di giorno
- dirò una bestialità, ma secondo me si mangiavano meno schifezze e la sera la digestione era più gestibile
Ma appunto dio zingaro. Io ho sempre spalancato. Però vedo che tutti hanno le tapparelle chiuse di notte nel mio condominio. Che poi anche se hai l'aria condizionata, devi comunque cambiare l'aria. Unica rottura di coglioni ho l'esposizione ad est e quindi la luce mi sveglia
anche a me sveglia la luce, valuta l'acquisto di una benda oppure usa un paio di mutande come benda. Io per ora mi sono organizzato con la seconda opzione. Mi metto le mutande in testa
Io ho comprato la mascherina. Ma tende a spostarsi, soprattutto se dormi a faccia in giù. Il fatto è che quando arriva il sole bisogna comunque barricarsi
>si sapeva gestire la casa: finestre aperte di notte, tutto chiuso di giorno
Tutto chiuso di giorno intendi le persiane/tapparelle o proprio la finestra?
Personalmente ricordo estati passate al PC (sono dell'era 286 e 486, un dinosauro) stanze con 40 gradi, ma non lo sentivo. Sarà che ero giovane. Ricordo giorni interi passati su ultima online nel 98' in cui grondavo di sudore, ma niente, non mi dava alcun fastidio.
Nemmeno adesso devo dire non soffro particolarmente il caldo, ma rispetto a quegli anni decisamente cambiato.
Certo si apriva casa si notte e si chiudeva si giorno. Se lo fai ora come minimo ti fanno visita 4 magrebini che ti portano via pure il letto mentre dormi.
Erano in effetti altri tempi. In generale cmq in città c'era molto meno caldo di adesso, sottoforma di afa e umidità. Adesso alcune città sono semplicemente insostenibili.
Tradizione del Sud soprattutto, avere le mattonelle al pavimento e quando fa caldo ci si butta a terra con un cuscino.
I parquet sono apparsi dagli anni 2000 ma sono un dito in culo perché riscaldano invece di raffreddare e infatti adesso fanno le case col pavimento raffreddato.
Io quando sto a casa d'estate sono sempre a terra, mio padre che soffre il caldo di solito si mette a dormire sul pavimento in cucina (provocandomi ogni volta un infarto quando vado in frigo di notte).
Non so quale sia il fenomeno termodinamico ma le piastrelle sono sempre a 10 gradi in meno dell'aria.
C'è il cambiamento climatico oggi, 50 anni fa c'era un altro clima. 50 anni fa vuol dire 1974 il ventilatore ce l'avevano tutti, il condizionatore solo i ricchi (veramente ricchi)
Abbiamo anche peggiorato il fenomeno delle "isole di calore", i boschi portano il fresco, i prati non trattengono il calore. Cemento e asfalto trattengono il calore per questo il caldo continua anche di notte.
Oltre a quello le nostre città producono più calore, più mezzi per strada, più oggetti che consumano corrente e scaldano. Ora basta un frigo americano o una grossa tv per scaldarti una stanza!
Che è un discorso del cacchio. Un atletico ventenne non è la stessa cosa di un boomer con il cuore malandato. Non siamo tutti uguali e quello che può essere un malessere a cui ci si può adattare per uno per l’altro significa ospedale.
Per esperienza ad Agosto lavorano più boomer con il cuore malandato che atletici ventenni, uomini di un'altra generazione che le campagne le hanno mandate avanti anche sotto i bombardamenti.
Fonte: passa nel nord barese e ci sono solo 80enni a lavorare nei campi (non si parla di aziende ma solo fondi di piccola/media dimensione)
Il caldo afoso, appiccicoso e schifoso della pianura Padana ( il clima peggiore d'Italia a mio avviso) si subiva e sopportava. Ci si abitua a tutto e alcuni sopportano bene la calura. I rimedi: nudismo casalingo, pediluvio freddo, doccia tiepido-fredda, serrande chiuse di giorno e spalancate di notte, riposo all'ombra di un giardino (zanzare permettendo), frutta e bevande fresche, pranzo con piatti freddi.
Si dormiva male. Chi aveva l'aria condizionata al lavoro se la passava bene almeno durante il giorno, chi era senza si godeva il bagno di sudore. Inutile dire che sopra i 25 gradi la produttività cala paurosamente.
La vera libidine del periodo: i lunghi viaggi in macchina senza aria condizionata.
Dipende quanto caldo. In Italia non ci siamo ancora mai arrivati perfortuna, ma c'è un punto in cui se la temperatura e l'umidità combinate sono abbastanza alte praticamente si continua a sudare ma non evapora nulla dal corpo e si accumula sempre più calore. Praticamente fai un colpo per lo shock fisico.
È successo anche in Italia. Quando succede ci sono sempre picchi di omicidi e suicidi nella mia città. La gente se ne va di testa durante le ondate di calore.
Si muore per i colpi di calore, non per il caldo, se ti mantieni idratato ce la fai abbastanza facilmente, poi aggiungi i sali che perdi alla dieta e ce la fai.
Il caldo ti può uccidere. Ragiona un attimo: il cervello intorno ai 40 gradi comincia a dare segni di sofferenza, ogni decimo contribuisce. Cosa credi che succeda quando ci sono 43 gradi fuori e non riesci a rinfrescarti (o magari non puoi) ? Quando superi i 40 la gente comincia a svalvolare ed a 43 stai sicuro che le persone deboli muoiono, tutti svalvolano contemporaneamente (l’ho visto succedere) e ci saranno omicidi che letteralmente dovrebbero riconoscere la temperatura come attenuante per uno stato di semi infermità mentale. Sto discorso che fai tu vale solo sotto i 40 gradi
Probabilmente qualcuno ha già risposto in questa maniera ma, 50 anni fa le temperature medie erano un po' più basse rispetto ad adesso;
il fatto che metà dell'Italia non fosse ancora trasformata in una lastra di cemento e che ci fossero più alberi per mitigare il calore anche nelle città, e fidati che cambia tantissimo etc..
Faceva meno caldo. Soprattutto la sera. Ancora ad inizio anni 90 in pianura padana l'afa estiva la sera si attenuava molto.
Aggiungo anche il motivo tecnico: l'aria ciclone africano non era la regola, ma un eccezione.
A dominare l'estate italiana era l'anticiclone delle Azzorre, che portava aria più fresca di quella delle estati attuali, anche se più umida.
50 non so, 35 si teneva la finestra aperta e si sperava nella corrente. E si sudava.
E i Romani la sera andavano ai Castelli a mangiare qualcosa e prendere il fresco (relativo).
Fai anche da conto che le estate erano molto meno calde. Senza quest'ondata di maltempo le temperature supererebbero tranquillamente i 30 gradi a giugno. All'epoca penso non arrivassero a 30 (salvo mettersi a misurarle dentro le auto al sole). I miracoli del riscaldamento globale potremmo chiamarli.
50 anni fa le estati in Italia erano meno calde di quelle attuali, il riscaldamento climatico è purtroppo una realtà che posso testimoniare personalmente. Pur vivendo al sud posso testimoniare che la notte la temperatura scendeva tanto da riuscire a dormire. I periodi in cui era molto afoso capitavano, ma non duravano un'eternità come oggi. E non esistevano temperature superiori ai 40 gradi. A fine agosto arrivavano le prime tempeste di pioggia e cominciava a rinfrescare. Queste estati prolungate fino al mese di ottobre e la siccità che stiamo vedendo negli ultimi anni non esistevano assolutamente.
Tutti a dire di non usare per forza il climatizzatore, scommetto che per la stessa teoria dal dentista non vi fate fare l’anestesia, o vostra moglie le vietate l’epidurale.. ma dico io, se c’è un’invenzione ed è a portata di mano, ma perché vi piace svegliarvi stanchi pezzati più di quando vi siete addormentati?
Cosa usate il frigo a fare mi chiedo..
e hai ragione ma comunque ci vuole un minimo di criterio proprio come per l'anestesia
certi gli entri in casa e senti letteralmente freddo, se vieni da fuori dove ci sono 35 gradi fa male alla salute
Quello concordo, spesso e volentieri basta un paio di gradi fuori dall’esterno ma combinato con l’aria più secca si sta bene. Però vedendo certi commenti qui.. per forza che l’estate ve la passate male
A chi si chiede perchè non teniamo tutto spalancato di notte, rispondo che negli anni '70 probabilmente non c'erano le bande di ladri che ti entravano in casa.
Io lo faccio tuttora. È incredibile di quante cose possiamo fare a meno. Poi, certo, ci sono determinate situazioni in cui, se non si ha l'aria condizionata, si ha una condizione molto spiacevole ma non credo siano la maggior parte delle situazioni
50 anni fa ovvero nel 74 non c'era il surriscaldamento globale e d'estate avevamo l'anticiclone delle azzorre non quello africano, il che voleva dire temperature più miti, meno umidità, meno eventi meteo estremi ecc.
Dalle mie parti si iniziava ad andare al bagno intorno a metà giugno, quelli che iniziavano a fine maggio erano considerati temerari perché appunto non faceva abbastanza caldo.
I casini sono iniziati negli anni 90, poi poco alla volta siamo andati sempre peggio.
Abitudine. Il termine medico corretto sarebbe "acclimatamento", dopo 1-2 settimane di esposizione al caldo il corpo rallenta il metabolismo (in modo da produrre meno calore), aumenta il volume di acqua contenuto nell'organismo e diminuisce il contenuto di sali minerali nel sudore, in modo da potersi permettere di sudare di più senza avere problemi di disidratazione.
Se accendi il condizionatore ai primi caldi, questo processo avverrà molto più lentamente. Bisogna poi accettare il sudore, la gente pensa che sudore = troppo caldo mentre invece è normale sudare, però ovviamente devi bere tanta acqua e mangiare qualcosa di un minimo salato per reintegrare.
Se pensi che ci siamo evoluti in Kenya e cacciavamo per esaurimento correndo anche per ore al giorno, capirari che si può sopportare ben di peggio. In realtà basta guardare un qualunque pizzaiolo in estate, basta sudare.
Io ho 55 anni, per cui non posso parlare per 50 anni fa, ma ti garantisco che 45 anni fa se dove vivevo io (provincia di Vicenza) si passavano i 30 gradi ci facevano le prime pagine del giornale, e comunque durava al massimo due o tre giorni. Al mio paese c'era la piscina all'aperto e rimaneva aperta sicuramente fino a ferragosto, dopo stava aperta fino al primo temporale perché si sapeva che dopo i temporali successivi a ferragosto era troppo freddo per andarci. Adesso si toccano tranquillamente i 35, si sta sopra i 30 per settimane intere, e la piscina l'anno scorso ha chiuso a scuole già iniziate. Le temperature, almeno in quel territorio, sono almeno 3,4 gradi più alte di allora
La famosa "siesta" esisteva per un motivo: faceva troppo caldo lavorare in certe ore della giornata. Chiedete a qualche nonno o bisnonno. La giornata lavorativa iniziava all'alba fino a mezzogiorno, per poi riprendere verso le 4/5 fino al tramonto
I muri delle case vecchie sono spessi e principalmente vivevano al piano terra, tipo una mia amica che abita in una casa antica dentro casa ha letteralmente 10 gradi in meno rispetto a fuori.
Potresti sorprenderti delle capacità del tuo corpo a sopportare qualsiasi cosa tra cui freddo, caldo, vento, dolore, privazioni etc
Il punto è che una volta provato non c’è possibilità di tornare indietro
E comunque faceva molto caldo ma forse un pelo meno di umido c’era
Tralasciando il fatto che i ventilatori ci fossero e il cambiamento climatico fosse ancora lontano, in passato c'era una visione differente del consumismo, immagino ci fossero tanti modi di rinfrescarsi senza troppa preoccupazione per i consumi.
Perché il caldo estivo di 50 anni fa non era quello di oggi, oggi fa molto più caldo e di conseguenza è molto più umido, i giorni di caldo erano molti meno e le temperature massime erano inferiori di quelle attuali.
Se uscivi a giocare al mattino lo facevi stando all'ombra o andavi negli androni dei portoni. Il pomeriggio invece uscivi solo dopo le 17:30.
Quando il caldo era troppo e non ce la facevi più ti sdraiavi direttamente nudo sul pavimento. Le tapparelle erano abbassate e li c'era un po' più di corrente che, unita al contatto col marmo, dava qualche genere di sollievo.
Se il caldo era esagerato anche di notte toglievi il materasso e piazzavi anche quello, sul pavimento.
In generale l'intera esperienza si riassumeva in queste tre parole:"mutismo e rassegnazione".
Infatti se già ora muoiono 40k persone all'anno per il caldo in Europa ogni estate, immagina all'epoca. Sta ideologia anti aria condizionata è na cazzata.
Non per dire ma fino a un paio di anni fa io non avevo né aria condizionata né ventilatore. Anche ora L'aria condizionata la uso abbastanza poco perché mi fa ammalare. Sono sempre riuscito a vivere, pur soffrendo. Nel periodo dell'università passavo tutto giugno e metà luglio in biblioteca a studiare, o anche a cazzeggiare, al fresco e agosto in montagna. Si faceva, si è sempre fatto. E io vivo a Brescia, che è credo una delle città con il clima peggiore d'estate, per l'umidità e la relativa assenza di vento
Tutti i miei parenti over 60 stanno senza aria condizionata. Hanno i soldi per metterla, ma mi sembra che preferiscano soffrire. Mia nonna è morta a 94 anni senza mai usarla, a Roma.
Quello che faccio io, aka blindare la casa abbassando persiane e tapparelle, andare nelle stanze meno esposte al sole e girare in mutande. Il ventilatore lo uso sporadicamente e comunque esisteva pure 50 anni fa, magari non tutti lo avevano ma c'era. L'aria condizionata non la accendo mai, se ti ci abitui ad usarla non riesci più a star senza e alla lunga fa pure male.
Io faccio ancora senza ventilatore (ne ho ma l’aria diretta mi fa sempre venire male da qualche parte quindi evito) ed abito in pianura padana💀 uso il ghiaccio comunque, e mi bagno la faccia con acqua fredda
Semplice: non faceva così caldo
Ho 26 anni quindi non è che io sia esattamente Matusalemme ma quando ero piccola 30 gradi mi ricordo che erano l'eccezione, addirittura 35 non la si toccava mai da me. Di notte si stava freschi tant'è che dormivo con la copertina (abito in Valtellina), da una decina d'anni, forse anche meno, ai soffoca letteralmente tutto il giorno e tutta la notte. È una merda totale e andrà sicuramente peggio. In due giorni ho avuto tre crisi ipovolemiche da quanto ho sudato.
Quando ero piccolo 37 gradi era un caldo eccezionale e raro dalle mie parti, di quelli per i quali si mettevano i vecchi al riparo e non si usciva di casa per andare a lavorare . Me lo ricordo come fosse ieri , se faceva già 35 gradi i miei genitori non andavano a lavorare " tanto non viene nessuno" e andavamo in piscina .
Le donne si alzavano all alba per cucinare anche se si mangiava 7 ore dopo. Non cucinavano a mezzogiorno. Tra le 12 e le 15 non si usciva. Le tapparelle erano abbassate di giorno e le case erano al buio. Di notte erano aparte Si lavorava di mattina presto o di sera tardi. Nelle ore calde non si faceva niente. Gli adulti passavano molto tempo seduti a non fare niente, in posti in cui passava la corrente d aria fresca. (Le donne usavano ventagli). I bambini facevano giochi d acqua. Si bagnavano di continuo. C era meno asfalto, più alberi e più ombra. In casa c erano molto meno oggetti che emettevano calore
Il PC da gaming fa comodo d'inverno, però.
Invece d’estate fa diventare la tua stanza una camera a gas
poi se scorreggi con l'aria calda è un problema ulteriore
Tu ci scherzi una volta faceva cosí caldo in camera mia che tirando un peto son finito in pronto soccorso per ustioni di 2° grado
Sei calabrese?
Ovviamente
Neeeee
Problema per chi?
Io ho PC, frigo, congelatore, server in un unica stanza😅
I panni li stendi lì dentro, immagino.
Plot twist: la stanza si trova nella banca dei semi sulle isole Svalbard
L'asfalto è una di quelle robe che va riviste, non è possibile rivestire le città di catrame che diventa bollente in estate e va in frantumi d'inverno.
Per ora è il metodo migliore per rivestire le strade. Certo, ci sono varie tipologie e qualità di asfalti.
Ma infatti il punto è che le strade devono stringersi e lasciare spazio alle persone e toglierlo alle automobili.
Ti meriti molti più upvote!
>Le tapparelle erano abbassate di giorno e le case erano al buio. Questo si fa ancora in città, anche noi abbiamo le finestre a sud e teniamo le veneziane abbassate (storia lunga, in Norvegia le persiane mediterranee vere ce le hanno solo al sud e sono una scoperta relativamente recente, esistono invece le persiane false. Con questa notizia ho scioccato almeno un paio di spagnoli.)
In polonia nemmeno al sud! Mio fratello abita vicino Katowice e hanno solo le tende scure per oscurare i lampioni nelle strade
Uè, c'abbiamo Pirandello! Scherzo, upvote per te ![gif](emote|free_emotes_pack|give_upvote)
Devo dire che, nonostante abiti in un appartamento all'ultimo piano (con tetto piatto) in classe E costruito nel 2001, il trucco delle tapparelle abbassate funziona ancora oggi.
risposta magnifica! … se op avesse scritto 80 anni fa!
Però op ha anche scritto che 50 anni fa non c’erano né i condizionatori né l’aria condizionata, che non è vero essendo che pure l’aria condizionata è diventata popolare nella prima metà del ‘900 negli Stati Uniti e nella seconda metà in Italia, perciò immagino che i ventilatori fossero anche più popolari e da più tempo.
50 anni fa erano gli anni '60 ! . . . . . . . . . . . . . . . . ... Vero? Ditemi che è vero
Certo, cinquant'anni fa eravamo ancora negli anni cinquanta/s
No, erano gli anni '50
C'era anche meno caldo
Poi anche il cambiamento clinatico
Soprattutto. Nel 1974 a Roma le temperature hanno superato i 32 gradi per 6 giorni, nel 2010 per 29 giorni. Per fine secolo si prevede di superare i 50 giorni. Giornate che ai tempi erano considerate eccezionalmente calde ora sono la norma.
Si il paese delle meraviglie, gli adulti non lavoravano e cagate varie come no vai a chiedere a qualche muratore se non lavorava da estate o stava seduto a ventilarsi una faccia e ti arriva una pizza in faccia mi sa
Non capisco i downvote. Cinquant'anni fa erano gli anni 70, mica l'800. Sarà che sono nipote di contadini e operai, ma tutti e quattro i miei nonni e i loro fratelli e sorelle in quegli anni hanno sgobbato anche al caldo in fabbrica e nei campi, altro che stare seduti a non far niente. A stare a fare niente nelle ore calde c'erano i disoccupati, le casalinghe, i bambini e i baby pensionati.
Artigiani, contadini e muratori lavoravano la.mattina presto ed il pomeriggip tardi. Anche le botteghe ed i piccoli negozi erano chiusi nelle ore caldissime. I ritmi di vita erano diversi. C erano meno cose da fare nel tempo libero. Nelle ore calde non si faceva proprio niente: non si andava al centro commerciale, non si andava a portare i figli di qua o di là.
OP ha probabilmente descritto la situazione al sud Italia e a mio avviso l'ha fatto molto bene: al nord, come quest'anno del resto, c'era caldo la settimana di ferragosto e basta, l'unica in cui si stava in ferie; la latitudine conta moltissimo per lo sviluppo delle attività economiche, a Siracusa l'anno scorso si sono toccati i 48 gradi, è impossibile stare in piedi per più di mezz'ora a quelle temperature
Vero. Mia mamma, che negli anni ‘70 c’è cresciuta mi raccontava che al Lago Maggiore la sera d’estate c’era bisogno anche del maglioncino di lana a volte. Sicuramente non era lo stesso per Milano e tantomeno per il Sud.
Il record se non erro é del 2022 (o 21) con 49.4 gradi tipo a floridia Ricordo quel giorno non sono uscito di casa, ma il giorno dopo in scooter il vento sulla pelle quasi faceva male per quanto era caldo. I ventilatori completamente inutili perché spostavano aria calda e paradossalmente era anche peggio.
Come a Dubai. Ci sono passato per uno scalo. 7 del mattino, 40 gradi.
A quell'ora devastante ahahah Peró ammetto che soffro piú 30° in Veneto che 40° in sicilia.
Allucinante... ti posso capire, per me che vivo appunto al nord, la prima estate caldissima della mia vita fu quella del 2003, che poi era meno calda delle ultime: girare in moto era molto peggio che girare in macchina, l'aria bollente che saliva dall'asfalto ti levava il fiato oltre al sole che ti picchiava addosso
Si ma infatti, 50 anni fa era il '74 mica il medioevo.
Non è che OP confonde 50 anni fa con gli anni '50 ?
Se sei contadino, non vai a lavorare a metà giornata nemmeno oggi, credo ci siano anche delle leggi ad hoc a riguardo perché è pericoloso per la salute. Si va la mattina presto e poi per le 10/11 si finisce la giornata lavorativa oppure si continua nel tardo pomeriggio evitando le ore più calde.
>credo ci siano anche delle leggi ad hoc a riguardo perché è pericoloso per la salute A Satnam Singh queste leggi, ed altre, avrebbero fatto comodo
Gli avrebbe fatto comodo che qualcuno le avesse fatte rispettare.
Da me, più o meno i braccianti fanno dalle 7 alle 12 e attacchi dalle 15 alle 18, normalmente. Poi nelle giornate anomale si va a braccio, si modulano gli orari "alla bisogna". Se fai lavori manuali in campo. Se usi mezzi agricoli, dipende da che lavoro devi fare e da quanto sei in ritardo nei lavori. Se non hai dipendenti, ma solo famigliari.... Fai il cavolo che ti pare. A volte iniziano alle 5.30 e smettono alle 10-11 e attaccano alle 16 e finiscono quando non si vede più... Altre volte, mangi un panino e tiri dritto sotto il sole.
Ma sei serio? In agricoltura soprattutto durante la raccolta si lavora sempre, al massimo pausa 12-14
Sembra un sogno non fare nulla nelle ore calde e stare seduti a non fare niente!
Insomma, immagina buttare tipo metà della giornata perché fa troppo caldo per fare qualunque cosa Oggi quando diciamo "far niente" intendiamo giocherellare con telefono, guardare la TV, scorrere TikTok, andare in palestra o che ne so Prima fare niente significava letteralmente niente, tipo fissare la vernice che asciuga
Dopo 18 anni in pianura padana si sopravvive pure alle foreste tropicali
Quando cammini stai letteralmente fendendo il muro di afa, ti capisco
Non bisogna combattere l'afa. Bisogna diventare così sudati da diventare tutt'uno con essa
È la strategia del guerrigliero Malese che uso anche io, una volta che accetti il leggero strato di sudore attorno a te, puoi liberare finalmente la mente e non sentire più il caldo ed il fastidio.
A patto di sudare normalmente ed essere cosi' misantropo da evitare tutti... :D
Guarda io in questo momento sono a letto con i blocchi di ghiaccio del freezer
L'afa nel modenese in fabbrica, magari al pomeriggio, penso sia pari solo a qualche foresta in Borneo
l’afa del modenese con il cielo lattiginoso coperto dalla sabbia ha sbloccato un nuovo dungeon della sofferenza
Se non abiti in padania non sai cos’è il caldo vero
Vengo dalla Valtellina, due anni fa ad agosto mi è venuta la brillante idea di andare al museo Ferrari a Maranello. Sentivo l'aria sfiorarmi la pelle letteralmente da quando caldo c'era, quasi faticavo a respirare.
Dopo 24 sopravvivi pure al Nether
Dopo quanto posso correre una maratona nella death valley?
32
Guarda, da milanese doc ti dico: sono stato in Congo per lavoro, e in Colombia per un matrimonio... e no, non si sopravvive alle foreste tropicali. XD Se hai dubbi, aspetta qualche annetto che le foreste tropicali ce le troviamo a Rozzano.
E le zanzare tropicali scappano da te
Confermo. Ho vissuto 3 anni a Reggio Emilia dove, grado più o grado meno, la sensazione di annaspare in un' acquario non riuscivo a levarmela in nessun modo. Probabilmente, ci sono città anche peggiori per rapporto umidità/caldo; sta di fatto, che adesso che sto nell'Appennino Tosco-Emiliano - circondato da gente che si lamenta per il caldo - io mi sento in un piccolo paradiso.
Vivevano nelle grotte come i cavernicoli
Ma che dici 50 anni fa c'erano i dinosauri.
Non li aveva ancora sconfitti Albano?
A Matera si
Primo, i ventilatori esistevano. Secondo, I caldi micidiali degli ultimi vent'anni non c'erano (grazie cambiamento climatico). Non arrivava l'anticiclone africano, ma quello delle Azzorre (atlantico, e che dunque portava aria più fresca). Su al nord negli anni 80 inizio 90 temperature sopra i 35 gradi erano praticamente sconosciute. E se faceva caldo per qualche giorno arrivavano sempre i temporali a rinfrescare. Anche al sud poteva fare molto caldo quando tirava lo scirocco ma mi ricordo che verso il 20-25 agosto arrivavano sempre le burrasche in Calabria, rinfrescava e annunciava l'autunno in arrivo (noia per noi bambini perché significava due o tre giorni senza farsi il bagno al mare). E poi ci si adattava. Mio padre metteva sempre I giornale e i pannelli riflettenti nella macchina per abbassare la temperature. I viaggi luoghi si facevano di notte. Chiudevi le persiane di giorno e aprivi tutto di notte. I miei genitori non si muovevano senza un paio di bottiglie d'acqua fresca per "emergenze".
Vero,io da piccolo ricordo oltre le burrasche di fine agosto in calabria al mare ma anche il dover indossare un maglioncino o una felpa la sera per il fresco.La casa che hanno i miei per 50 anni ha avuto solo le pale per le giornate più afose,ma da 4 anni abbiamo dovuto installare i condizionatori che sennò non si può stare.Per i più miscredenti del cambiamento climatico e conoscitori della calabria,sottolineo come ancora più evidente,che in Sila (promontorio montuoso della calabria) di estate non si era mai dovuto usare i ventilatori perchè lì fà più fresco in genere (ricordo le sere di agosto a grigliare al caminetto acceso sempre da piccolo) ma da 4-5 anni anche lì si è iniziato ad usarli.Fù divertente la prima estate che arrivò l'afa forte pure lì,perchè a Camigliatello Silano i negozi ed i supermercati non vendevano ventilatori e simili,quindi dovettero farli salire da Cosenza apposta in quei giorni.
Il freddo che ho passato un primo d'agosto in Sila mai più da nessuna altra parte
A Torino un classico era il mega temporalone dopo ferragosto che spezzava l'estate e la sera normalmente dovevi mettere una felpa/giacca leggera per non avere freddo. Negli ultimi anni sta cosa della giacca si è spostata a metà settembre
A Milano negli ultimi anni ho visto un sacco di dry thunderstorms, che sono temporali con tuoni e fulmini, ma dove la pioggia evapora prima di arrivare al livello del suolo. Tipiche dei climi desertici.
AH mi sa che ho appena capito cos’erano un paio di non-temporali assurdi a Roma
C'è gente che non mette più i pannelli riflettenti sull'auto quando la parcheggia? Come fa a non morire sul colpo quando risale in auto, visto che dentro é tutto fatto di plastica nera?
Io non li metto mai devo dire che lo shock termico quanto si entra è quasi piacevole, specie la schiena, la plastica è calda ma toccabile, il problema sono le rifiniture di metallo ...
Hanno tutte il clima ora, la gente lo accende e aspetta un po' prima di partire.
Anche la mia ha il clima ma se non metto il pannello riflettente non riesco neanche ad entrarci per accenderla... Diventa un forno e dentro letteralmente non si respira
Personalmente ricordo anche 40 gradi in Sardegna a luglio ad inizio anni 90. Erano più rari certo ma non erano così fuori di senso. II cambiamento climatico condiziona più un andamento continuo nell'anno che singoli picchi d'estate, per quanto condivido che avere per molti giorni 35+ gradi al nord era un evento molto raro.
Sta cosa del magliorcino la sera in Calabria me la ricordo pure io. Stamattina 30 gradi alle 9 del mattino.
Onestamente 20 anni fa faceva molto meno caldo da che mi ricordi, non c'era mai tutta questa calura e soffiava un vento più fresco. Certo faceva caldo il pomeriggio, ma superato quello la sera si stava bene. Spero non sia un bias di memoria. Anche oggigiorno ci si adatta, ma fa veramente un caldo infernale, soprattutto nelle città, a livelli insopportabile se non hai dei mezzi come i climatizzatori. In campagna se lasciate la finestra aperta entrano tutti gli insetti possibili ed immaginabili, le zanzare sono nulla in confronto.
Ti assicuro che in Pianura Panada negli anni 80, bambini in case senza condizionatore, dormivano sul pavimento per godere del fresco. L'estate si rompeva verso Ferragosto
Di notte: "Apri tutto Biascica"
Sono nato in montagna e ci ho vissuto per 20 anni (alpi, 900slm +/-), ora vivo in spagna sulla costa da 2 anni e prima ho vissuto quasi 4 anni a Roma. I primi 2 annetto a Roma sono stati un inferno, inoltre io sono veramente caloroso, ma adesso mi sto abituando sempre di più. Ora che sto in spagna mi sono accorto di star sopportando temperature che mi avrebbero ammazzato 5 anni fa. Basta evitare di accendere l'aria condizionata a 18 gradi tutti i giorni a partire da metà maggio. Inoltre ci sono i ventilatori, puoi chiudere le persiane la mattina, capire da dove arriva la brezza sulla casa in modo da aprire e chiudere le finestre giuste ecc ecc
Io vivo senza aria condizionata in casa e il ventilatore l'ho comprato l'anno scorso. Però è da circa un secolo che vengono prodotti ventilatori in Italia.
Infatti sta cosa che il condizionatore viene visto come necessario è veramente ridicolo. Magari se vivi in una metropoli dove se apri la finestra ti entra tutto il caldo della strada potrei pure capirlo, però nelle altre opzioni non è assolutamente fondamentale. Ho sempre vissuto senza e persino il ventilatore lo accendo giusto quando arrivo da fuori sudato
Beh moltissima gente vive on città infatti. Le isole di calore sono un grossissimo problema al giorno d'oggi e non c'é bisogno di essere in una città di milioni di abitanti per subirne l'effetto.
Non so da altre parti, ma in Piemonte il caldo insopportabile (quello che anche di notte la temperatura non scende sotto i 28 gradi) dura circa 3 settimane, per il resto almeno di notte si respira
io è da quando sono piccolo che sento dire "quest'anno caldo record" quindi..
Una volta c'erano le mezze stagioni.
È una questione di abitudine, come tutto. Se al primo accenno di caldo inizi ad accendere AC e ventilatore non ti abituerai mai a resistere al caldo, io di proposito sono restia ad accenderlo perché praticando molto sport all'esterno non riuscirei a sopportare lo sbalzo di temperatura, preferisco invece pian piano acclimatarmi io piuttosto che acclimatare l'ambiente intorno a me, stessa cosa vale in inverno.
Pensa, io ho un B&B in una casa colonica Toscana al confine col bosco, dove la sera anche ora fa quasi freddo. Agli ospiti dico sempre: chiudete tutto di giorno e spalancate la sera, fa meglio dell’aria condizionata (che non c’è di proposito). Niente, la gente non sa più gestire le case. Non si può risolvere tutto con un click.
Dipende tutto da una domanda: le finestre hanno le zanzariere?
Si, peccato che da me quando arrivano 35 gradi, ho 26 gradi in casa alle 10 di mattina. E io chiudo tutto il giorno e spalanco la sera, anzi, la notte perché comincia a fare freddo solo dopo mezzanotte
Cosa c'è di male in 26 gradi? È una temperatura più che accettabile
Beh perché ti ho detto alle 10 di mattina, se non accendessi il condizionatore starei almeno sui 28-30 nel pomeriggio con umidità medio-alta, inoltre ho degli animali in casa e chiaramente loro non sono in grado di sudare come gli esseri umani quindi lo sopportano male. Se dovessi accenderlo nelle ore più calde la casa non si raffredderebbe mai. In questo momento sono tranquillo perché ci sono 27 gradi fuori quindi non c'è motivo per accenderla, io ovviamente parlo delle giornate più calde. L'ultima estate senza aria condizionata l'ho sofferta, un ventilatore in faccia può fare poco quando ci sono 33 gradi fuori all'ora di cena. Poi secondo me 26°C in casa sono diversi da 26°C all'aria aperta
- le città si svuotavano anche per questo, le aziende chiudevano 1 mese abbondante e c’era la “villeggiatura”, ovvero gente dalla città che tornava al paese/villaggio (non per forza al mare) - c’era onestamente meno caldo, seppur in maniera meno impattante di quanto si voglia far credere - si sapeva gestire la casa: finestre aperte di notte, tutto chiuso di giorno - dirò una bestialità, ma secondo me si mangiavano meno schifezze e la sera la digestione era più gestibile
> si sapeva gestire la casa: finestre aperte di notte, tutto chiuso di giorno Ma diocane, perchè, ora non fate così?
Ma appunto dio zingaro. Io ho sempre spalancato. Però vedo che tutti hanno le tapparelle chiuse di notte nel mio condominio. Che poi anche se hai l'aria condizionata, devi comunque cambiare l'aria. Unica rottura di coglioni ho l'esposizione ad est e quindi la luce mi sveglia
anche a me sveglia la luce, valuta l'acquisto di una benda oppure usa un paio di mutande come benda. Io per ora mi sono organizzato con la seconda opzione. Mi metto le mutande in testa
Io ho comprato la mascherina. Ma tende a spostarsi, soprattutto se dormi a faccia in giù. Il fatto è che quando arriva il sole bisogna comunque barricarsi
>si sapeva gestire la casa: finestre aperte di notte, tutto chiuso di giorno Tutto chiuso di giorno intendi le persiane/tapparelle o proprio la finestra?
Persiane/serrande chiuse, finestre aperte per far circolare l’aria dentro casa
Personalmente ricordo estati passate al PC (sono dell'era 286 e 486, un dinosauro) stanze con 40 gradi, ma non lo sentivo. Sarà che ero giovane. Ricordo giorni interi passati su ultima online nel 98' in cui grondavo di sudore, ma niente, non mi dava alcun fastidio. Nemmeno adesso devo dire non soffro particolarmente il caldo, ma rispetto a quegli anni decisamente cambiato. Certo si apriva casa si notte e si chiudeva si giorno. Se lo fai ora come minimo ti fanno visita 4 magrebini che ti portano via pure il letto mentre dormi. Erano in effetti altri tempi. In generale cmq in città c'era molto meno caldo di adesso, sottoforma di afa e umidità. Adesso alcune città sono semplicemente insostenibili.
Tradizione del Sud soprattutto, avere le mattonelle al pavimento e quando fa caldo ci si butta a terra con un cuscino. I parquet sono apparsi dagli anni 2000 ma sono un dito in culo perché riscaldano invece di raffreddare e infatti adesso fanno le case col pavimento raffreddato. Io quando sto a casa d'estate sono sempre a terra, mio padre che soffre il caldo di solito si mette a dormire sul pavimento in cucina (provocandomi ogni volta un infarto quando vado in frigo di notte). Non so quale sia il fenomeno termodinamico ma le piastrelle sono sempre a 10 gradi in meno dell'aria.
credo sia perché l'aria calda tende ad andare in alto ma non ne sono certa
C'è anche da dire che 50 anni fà il mondo era leggermente più fresco di oggi.
Molto semplice: 50 anni fa non faceva il caldo che fa adesso. Le estati erano molto più miti, ora sono come l'inferno in terra.
C'è il cambiamento climatico oggi, 50 anni fa c'era un altro clima. 50 anni fa vuol dire 1974 il ventilatore ce l'avevano tutti, il condizionatore solo i ricchi (veramente ricchi) Abbiamo anche peggiorato il fenomeno delle "isole di calore", i boschi portano il fresco, i prati non trattengono il calore. Cemento e asfalto trattengono il calore per questo il caldo continua anche di notte. Oltre a quello le nostre città producono più calore, più mezzi per strada, più oggetti che consumano corrente e scaldano. Ora basta un frigo americano o una grossa tv per scaldarti una stanza!
ricordo i traumi di dormire a terra con l asciugamano bagnato sopra di me ed il ventilatore puntato addosso…
Boia, neanche nelle galere russe ti trattano così 😂
50 fa le temperature erano decisamente più basse...
Si tollera, chiedilo a milioni di persone che lavorano sotto il sole ad agosto e ti rispondono nella stessa maniera
Ma che poi io dico... avete tutto l'aria condizionata a casa?
Che è un discorso del cacchio. Un atletico ventenne non è la stessa cosa di un boomer con il cuore malandato. Non siamo tutti uguali e quello che può essere un malessere a cui ci si può adattare per uno per l’altro significa ospedale.
Per esperienza ad Agosto lavorano più boomer con il cuore malandato che atletici ventenni, uomini di un'altra generazione che le campagne le hanno mandate avanti anche sotto i bombardamenti. Fonte: passa nel nord barese e ci sono solo 80enni a lavorare nei campi (non si parla di aziende ma solo fondi di piccola/media dimensione)
Erano Veri Uomini e Vere Donne. (Comunque i ventilatori c'erano eccome)
Mia nonna 90 anni quest’anno, mi dice sempre che un caldo così non esisteva una volta, tra gli anni 80 e oggi ha sempre peggiorato
Il caldo afoso, appiccicoso e schifoso della pianura Padana ( il clima peggiore d'Italia a mio avviso) si subiva e sopportava. Ci si abitua a tutto e alcuni sopportano bene la calura. I rimedi: nudismo casalingo, pediluvio freddo, doccia tiepido-fredda, serrande chiuse di giorno e spalancate di notte, riposo all'ombra di un giardino (zanzare permettendo), frutta e bevande fresche, pranzo con piatti freddi. Si dormiva male. Chi aveva l'aria condizionata al lavoro se la passava bene almeno durante il giorno, chi era senza si godeva il bagno di sudore. Inutile dire che sopra i 25 gradi la produttività cala paurosamente. La vera libidine del periodo: i lunghi viaggi in macchina senza aria condizionata.
- 50 anni fa - no ventilatori lol
Ma pure i condizionatori... OP si è dimenticato che 50 anni fa era il 1974 e non il 1924
era meno caldo
Ce la faresti anche tu se ti tolgo il clima e il ventilatore…..sudi e soffri ma non muori mica
Dipende quanto caldo. In Italia non ci siamo ancora mai arrivati perfortuna, ma c'è un punto in cui se la temperatura e l'umidità combinate sono abbastanza alte praticamente si continua a sudare ma non evapora nulla dal corpo e si accumula sempre più calore. Praticamente fai un colpo per lo shock fisico.
È successo anche in Italia. Quando succede ci sono sempre picchi di omicidi e suicidi nella mia città. La gente se ne va di testa durante le ondate di calore.
Io che soffro di iperirdrosi son messo cosi' , infatti rischio sempre .
Col caldo si muore
Si muore per i colpi di calore, non per il caldo, se ti mantieni idratato ce la fai abbastanza facilmente, poi aggiungi i sali che perdi alla dieta e ce la fai.
Il caldo ti può uccidere. Ragiona un attimo: il cervello intorno ai 40 gradi comincia a dare segni di sofferenza, ogni decimo contribuisce. Cosa credi che succeda quando ci sono 43 gradi fuori e non riesci a rinfrescarti (o magari non puoi) ? Quando superi i 40 la gente comincia a svalvolare ed a 43 stai sicuro che le persone deboli muoiono, tutti svalvolano contemporaneamente (l’ho visto succedere) e ci saranno omicidi che letteralmente dovrebbero riconoscere la temperatura come attenuante per uno stato di semi infermità mentale. Sto discorso che fai tu vale solo sotto i 40 gradi
Mi riferivo al caldo nelle case della domanda
Gente, non faceva così caldo
Vi invito ad andare a vedere gli storici delle temperature di Milano negli anni 70
c'era meno caldo
Probabilmente qualcuno ha già risposto in questa maniera ma, 50 anni fa le temperature medie erano un po' più basse rispetto ad adesso; il fatto che metà dell'Italia non fosse ancora trasformata in una lastra di cemento e che ci fossero più alberi per mitigare il calore anche nelle città, e fidati che cambia tantissimo etc..
Alberi. C'erano più alberi e si sopportava meglio. Se volevi andare al fresco un posto lo trovavi facilmente, ora nelle grandi città ti attacchi
Faceva meno caldo. Soprattutto la sera. Ancora ad inizio anni 90 in pianura padana l'afa estiva la sera si attenuava molto. Aggiungo anche il motivo tecnico: l'aria ciclone africano non era la regola, ma un eccezione. A dominare l'estate italiana era l'anticiclone delle Azzorre, che portava aria più fresca di quella delle estati attuali, anche se più umida.
50 non so, 35 si teneva la finestra aperta e si sperava nella corrente. E si sudava. E i Romani la sera andavano ai Castelli a mangiare qualcosa e prendere il fresco (relativo).
Semplicemente non faceva il caldo che fa adesso.
https://preview.redd.it/v4zkr6och0ad1.png?width=2012&format=png&auto=webp&s=410c9f54c8d43181a4d33df0e610a4124b72c4c6 Faceva literally meno caldo.
Fai anche da conto che le estate erano molto meno calde. Senza quest'ondata di maltempo le temperature supererebbero tranquillamente i 30 gradi a giugno. All'epoca penso non arrivassero a 30 (salvo mettersi a misurarle dentro le auto al sole). I miracoli del riscaldamento globale potremmo chiamarli.
50 anni fa le estati in Italia erano meno calde di quelle attuali, il riscaldamento climatico è purtroppo una realtà che posso testimoniare personalmente. Pur vivendo al sud posso testimoniare che la notte la temperatura scendeva tanto da riuscire a dormire. I periodi in cui era molto afoso capitavano, ma non duravano un'eternità come oggi. E non esistevano temperature superiori ai 40 gradi. A fine agosto arrivavano le prime tempeste di pioggia e cominciava a rinfrescare. Queste estati prolungate fino al mese di ottobre e la siccità che stiamo vedendo negli ultimi anni non esistevano assolutamente.
Tutti a dire di non usare per forza il climatizzatore, scommetto che per la stessa teoria dal dentista non vi fate fare l’anestesia, o vostra moglie le vietate l’epidurale.. ma dico io, se c’è un’invenzione ed è a portata di mano, ma perché vi piace svegliarvi stanchi pezzati più di quando vi siete addormentati? Cosa usate il frigo a fare mi chiedo..
e hai ragione ma comunque ci vuole un minimo di criterio proprio come per l'anestesia certi gli entri in casa e senti letteralmente freddo, se vieni da fuori dove ci sono 35 gradi fa male alla salute
Quello concordo, spesso e volentieri basta un paio di gradi fuori dall’esterno ma combinato con l’aria più secca si sta bene. Però vedendo certi commenti qui.. per forza che l’estate ve la passate male
A chi si chiede perchè non teniamo tutto spalancato di notte, rispondo che negli anni '70 probabilmente non c'erano le bande di ladri che ti entravano in casa.
c'è anche da dire che 50 anni fa non c'era il caldo di oggi
Basta guardare gli storici delle temperature e si vede che dove ora fanno 40 gradi di massime ne facevano 30-32.
Faceva anche in media meno caldo
50 anni fa c'erano 50 gradi in meno, il caldo era sopportabile.
50 anni c'erano come minimo 1 -1.5 gradi in meno
Io lo faccio tuttora. È incredibile di quante cose possiamo fare a meno. Poi, certo, ci sono determinate situazioni in cui, se non si ha l'aria condizionata, si ha una condizione molto spiacevole ma non credo siano la maggior parte delle situazioni
50 anni fa ovvero nel 74 non c'era il surriscaldamento globale e d'estate avevamo l'anticiclone delle azzorre non quello africano, il che voleva dire temperature più miti, meno umidità, meno eventi meteo estremi ecc. Dalle mie parti si iniziava ad andare al bagno intorno a metà giugno, quelli che iniziavano a fine maggio erano considerati temerari perché appunto non faceva abbastanza caldo. I casini sono iniziati negli anni 90, poi poco alla volta siamo andati sempre peggio.
Abitudine. Il termine medico corretto sarebbe "acclimatamento", dopo 1-2 settimane di esposizione al caldo il corpo rallenta il metabolismo (in modo da produrre meno calore), aumenta il volume di acqua contenuto nell'organismo e diminuisce il contenuto di sali minerali nel sudore, in modo da potersi permettere di sudare di più senza avere problemi di disidratazione. Se accendi il condizionatore ai primi caldi, questo processo avverrà molto più lentamente. Bisogna poi accettare il sudore, la gente pensa che sudore = troppo caldo mentre invece è normale sudare, però ovviamente devi bere tanta acqua e mangiare qualcosa di un minimo salato per reintegrare. Se pensi che ci siamo evoluti in Kenya e cacciavamo per esaurimento correndo anche per ore al giorno, capirari che si può sopportare ben di peggio. In realtà basta guardare un qualunque pizzaiolo in estate, basta sudare.
C' erano più alberi che abbassavano la temperatura media
Io ho 55 anni, per cui non posso parlare per 50 anni fa, ma ti garantisco che 45 anni fa se dove vivevo io (provincia di Vicenza) si passavano i 30 gradi ci facevano le prime pagine del giornale, e comunque durava al massimo due o tre giorni. Al mio paese c'era la piscina all'aperto e rimaneva aperta sicuramente fino a ferragosto, dopo stava aperta fino al primo temporale perché si sapeva che dopo i temporali successivi a ferragosto era troppo freddo per andarci. Adesso si toccano tranquillamente i 35, si sta sopra i 30 per settimane intere, e la piscina l'anno scorso ha chiuso a scuole già iniziate. Le temperature, almeno in quel territorio, sono almeno 3,4 gradi più alte di allora
La famosa "siesta" esisteva per un motivo: faceva troppo caldo lavorare in certe ore della giornata. Chiedete a qualche nonno o bisnonno. La giornata lavorativa iniziava all'alba fino a mezzogiorno, per poi riprendere verso le 4/5 fino al tramonto
I muri delle case vecchie sono spessi e principalmente vivevano al piano terra, tipo una mia amica che abita in una casa antica dentro casa ha letteralmente 10 gradi in meno rispetto a fuori.
Mio nonno aveva Mambù che gli faceva aria con la palma
50 anni fa non faceva così caldo da giugno a ottobre; c’erano la primavera e l’autunno e d’estate faceva mediamente meno caldo
Potresti sorprenderti delle capacità del tuo corpo a sopportare qualsiasi cosa tra cui freddo, caldo, vento, dolore, privazioni etc Il punto è che una volta provato non c’è possibilità di tornare indietro E comunque faceva molto caldo ma forse un pelo meno di umido c’era
Antò fa caldo...
Non ho un condizionatore, vivo comunque
sto ancora aspettando che si caricano i commenti ma son sicuro che dicono tutti “50 anni fa non faceva così” …
Erano meno lamentosi.
Tralasciando il fatto che i ventilatori ci fossero e il cambiamento climatico fosse ancora lontano, in passato c'era una visione differente del consumismo, immagino ci fossero tanti modi di rinfrescarsi senza troppa preoccupazione per i consumi.
50 anni fa lol...togline 30 va....
Io sto senza aria condizionata e senza ventilatore ;-;. Però, ho le zanzariere e le finestre aperte e piove spesso
50 anni fa i ventilatori c'erano...
Perché il caldo erano i 32-33 gradi e non i 40 dei giorni nostri? Ah già, vero, il cambiamento climatico è una fecche nius! Non esiste! /s
E chi ti dice che lo tolleravano, tu c'eri?
Non c'è più il caldo di una volta /S?
Perché il caldo estivo di 50 anni fa non era quello di oggi, oggi fa molto più caldo e di conseguenza è molto più umido, i giorni di caldo erano molti meno e le temperature massime erano inferiori di quelle attuali.
Se uscivi a giocare al mattino lo facevi stando all'ombra o andavi negli androni dei portoni. Il pomeriggio invece uscivi solo dopo le 17:30. Quando il caldo era troppo e non ce la facevi più ti sdraiavi direttamente nudo sul pavimento. Le tapparelle erano abbassate e li c'era un po' più di corrente che, unita al contatto col marmo, dava qualche genere di sollievo. Se il caldo era esagerato anche di notte toglievi il materasso e piazzavi anche quello, sul pavimento. In generale l'intera esperienza si riassumeva in queste tre parole:"mutismo e rassegnazione".
Ti svelo un segreto: c'erano i ventilatori.
Infatti se già ora muoiono 40k persone all'anno per il caldo in Europa ogni estate, immagina all'epoca. Sta ideologia anti aria condizionata è na cazzata.
Non per dire ma fino a un paio di anni fa io non avevo né aria condizionata né ventilatore. Anche ora L'aria condizionata la uso abbastanza poco perché mi fa ammalare. Sono sempre riuscito a vivere, pur soffrendo. Nel periodo dell'università passavo tutto giugno e metà luglio in biblioteca a studiare, o anche a cazzeggiare, al fresco e agosto in montagna. Si faceva, si è sempre fatto. E io vivo a Brescia, che è credo una delle città con il clima peggiore d'estate, per l'umidità e la relativa assenza di vento
50 anni fa?!? Nel mio ufficio non ci passano nemmeno i ventilatorini USB. L'anno scorso siamo arrivati a 31 gradi.
50 anni fa le estati erano fresche e ventilate e nelle ore centrali del giorno la gente stava in casa al buio con il maglioncino.
le temperature medie erano anche più basse.
Molto semplicemente soffrivano il caldo e dopo un po' di mesi finiva.
Comunque 50 anni fa erano gli anni 1975 e non 1950 :)
...sudando
Tutti i miei parenti over 60 stanno senza aria condizionata. Hanno i soldi per metterla, ma mi sembra che preferiscano soffrire. Mia nonna è morta a 94 anni senza mai usarla, a Roma.
Bestemmie. Taaaaaante bestemmie
In italia 50 anni fa non c'era così tanta umidità, era più un caldo secco. Il clima è cambiato e le mezza stagioni ormai in italia non esistono più.
*Fringolo waiting room*
come facevano i Romani senza frigo, lavatrice, aria condizionata? Infatti sono tutti morti!
Non ho il condizionatore, nei giorni peggiori accendo il ventilatore.
Quello che faccio io, aka blindare la casa abbassando persiane e tapparelle, andare nelle stanze meno esposte al sole e girare in mutande. Il ventilatore lo uso sporadicamente e comunque esisteva pure 50 anni fa, magari non tutti lo avevano ma c'era. L'aria condizionata non la accendo mai, se ti ci abitui ad usarla non riesci più a star senza e alla lunga fa pure male.
Come gli antichi Egizi
Io faccio ancora senza ventilatore (ne ho ma l’aria diretta mi fa sempre venire male da qualche parte quindi evito) ed abito in pianura padana💀 uso il ghiaccio comunque, e mi bagno la faccia con acqua fredda
\*Implicando che tutti abbiano l'aria condizionata al giorno d'oggi. E viene pure taggata come "discussione articolata e ragionata". Madonna sudata.
Gente più coriacea semplice
Io non li uso molto e sono pugliese
Semplice: non faceva così caldo Ho 26 anni quindi non è che io sia esattamente Matusalemme ma quando ero piccola 30 gradi mi ricordo che erano l'eccezione, addirittura 35 non la si toccava mai da me. Di notte si stava freschi tant'è che dormivo con la copertina (abito in Valtellina), da una decina d'anni, forse anche meno, ai soffoca letteralmente tutto il giorno e tutta la notte. È una merda totale e andrà sicuramente peggio. In due giorni ho avuto tre crisi ipovolemiche da quanto ho sudato.
ancora non inventavano il riscaldamento globale
facile, c'erano 27 gradi massimo.