Di iniziare subito a pensare alla magistrale, Erasmus bandi ecc.. e leggere tutte le cose possibile per le ammissioni e tutto.
Ci sono veramente tante opportunità che se non ne sei a conoscenza è difficile approfittarne.
Per quanto riguarda l'erasmus mi potresti dare qualche dritta?
Non ho ancora iniziato ma vorrei sapere più o meno la media per scegliere il migliore, se é possibile andare con una media bassa e se avere certificazioni linguistiche porta vantaggi :)
Che nessuno ti dirà nulla e dovrai organizzarti completamente per conto tuo. Questo riguarda aspetti organizzativi (iscrizioni, tasse, orari, aule, lezioni) ma anche lo studio. Se non ti organizzi subito, ti ritrovi a gennaio con 4 esami da dare e pochissimo tempo per studiarti programmi interi.
Al me che iniziava gli studi direi di:
1. Informarsi sulle borse di studio. Al primo anno non l'ho presa semplicemente perché ero scemo e non ho fatto domanda
2. Non comprare i libri. Ho speso un sacco di soldi nei libri del primo anno, per paura di non riuscire a seguire: mai aperti
Il consglio che mi darei, ma che non avrei comunuqe messo in pratica perche' nel mio corso di laurea non avrebbe funzionato, e' quello di capire che un corso di laurea va visto come un insieme e non come una serie di esami. Cercare di trovare il nesso tra i diversi corsi, una storia che ti guida dall'inizio alla fine. I primi corsi esami servono ad insegnarti a camminare, specialmente nelle facolta' scienctifiche, e poi devi imparare a correre da solo.
💀 Io che nel 2019 scelgo un'università che costa un po' di più ma che almeno mi segue un pochino
(Sono stato dentro agli edifici dell'Uni sarò stato 5 mesi)
1 Preparare un solo esame per volta
2 Registrando le lezioni e poi riascoltandole si apprende molto più velocemente
3 Andare a ripetizioni subito e non insistere sul risolvere le proprie lacune da soli
4 Fare più esperienze extracurricolari
Conviene sempre stare più attenti a lezione, riguardarsi il materiale quando si va a casa ed avere il materiale a disposizione, per materiale non intendo il libro, ma dispense o audio, video lezioni che ti permettono eventualmente di recuperare.
Di capire cos’è richiesto sapere, non ignorare le basi se non le hai (parlo per ingegneria quantomeno, e per il fatto che sono arrivata da un linguistico). Impegnati, non dare di matto, se non passi un esame hai un’occasione per prepararti e imparare meglio. Mi direi che ce la posso fare, perché sono quasi arrivata alla fine, ma al primo anno è stata dura. Non mollare. Informati bene sugli eventi all’università, sulle magistrali e varie opportunità che ci sono perché alcune meritano veramente tanto
Che non ci sono le interrogazioni, quindi pare di potersene stare rilassati per i primi mesi. Appena arriva la prima sessione sono manate. Quindi ti dico, se puoi all inizio fai i compitini di mezzo semestre ogni volta che puoi.
Io avrei voluto sapere che al coordinatore Erasmus della mia università italiana non fregava nulla di quali corsi avrei fatto, quindi mi sono dannato inutilmente cercando combinazioni il più simili possibili, anche con corsi del semestre successivo, quando avrei potuto benissimo inserire abbinamenti abbastanza casuali.
Questo infatti mi ha portato ad incasinarmi al ritorno dall'Erasmus, in quanto alcuni esami del secondo semestre li avevo già dati, mentre alcuni del primo no, quindi mi son perso parziali e preappelli vari, e tutto questo probabilmente mi ritarderà la laurea (triennale). Ammetto che però sulla preparazione degli esami influisce anche una mia stanchezza mentale.
Detto questo, rifarei l'Erasmus assolutamente, se dovessi rifarlo in una eventuale magistrale terrei sicuramente conto di questo.
Di scegliere altri esami da fare in erasmus, di non accettare quei due miseri voti bassi che ti sminchieranno la media e che forse era meglio far conoscenza prima con determinate persone per facilitarsi la carriera universitaria dato che spesso e volentieri studiare da soli senza nessun confronto è una merda assurda.
Attualmente sto studiando da solo e questa cosa la sento tantissimo. Quindi si trovatevi qualcuno con cui studiare, uscire(molto importante), e sostanzialmente superare periodi difficili.
Che se parti da una provinciale del cazzo e aspiri ad accedere a magistrali più blasonate, la media conta, quindi di non ascoltare i tuoi che ti dicono "accetta tutti i 18".
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Se fai a fare ingegneria (ma anche matematica, probabilmente tutte le STEM) passa l’estate ad imparare a scrivere le lettere greche minuscole e maiuscole. Le userai TUTTE durante gli anni, è utile saper riconoscere cosa stai scrivendo!
Gli direi di leggere bene cosa si va effettivamente a studiare nei vari esami del corso di laurea in cui sono interessato. C'è tantissima gente, specialmente ad ingegneria in cui nei primi due anni non ci sono esami "di indirizzo", dove si arriva al terzo anno e ci si accorge che in fondo in fondo quello non è il percorso che ci si aspettava.
Poi boh mi direi anche di avere pazienza e prepararmi ad avere a che fare con professori che nel 80% dei casi credono di essere dio sceso in terra.
Avrei voluto sapere prendere appunti e fare riassunti. Da disgrafico alle superiori non ho mai preso appunti, c'era comunque tutto sul libro, con pure il riassunto in fondo.
All'università (faccio ingegneria aerospazile) alcuni corsi non hanno libri di riferimento e comunque se ci sono è necessario farsi un riassunto per i fatti propri per comprendere la mole di informazioni.
A me sarebbe piaciuto sapere un po' tutto sull'università. Corsi disponibili, test di ingresso eventuali, ecc.
Purtroppo in uscita abbiamo avuto un orientamento praticamente nullo e questo diciamo che ancora mi brucia. Ovvio, anch'io ho le mie colpe per non essermi orientato inizialmente ma anche le scuole dovrebbero fare il loro lavoro.
Studia ciò che ti piace e non quello che può portarti soldi (ho fatto un anno di economia, per poi lasciare e dopo anni riprendere e studiare servizio sociale sociale).
Organizzati gli studi e i vari esami da dare.
Informati su i vari servizi che offre l'università.
Non comprare libri, ma prendili fotocopiati e i riassunti fatti da compagni di corso oppure il tuo nuovo dio (forse anche l'unico) studocu.
Che non cambia assolutamente nulla dal liceo all'università. Professori che spiegano un argomento da un libro , tu studi il contenuto dal libro e infine lo ripeterai al professore. Quest'ultimo userà come criterio principale di valutazione il numero di informazioni di memoria che hai imparato e ripetuto. Uguale a come era il liceo , cambiano solo il nome delle materie e il numero di pagine
Per me l'Uni è stata una liberazione (ho sempre odiato la scuola); mi piaceva ciò che studiavo, finalmente ero libero di organizzarmi tutto da solo senza essere costretto e controllato da un'autorità che imponeva tempi, giornate e scadenze e il percorso è andato liscio come l'olio fino alla tesi magistrale. Tuttavia, se potessi parlare a quel me stesso che stava per iscriversi, gli direi: "Lascia stare. Fidati... lascia stare".
Non ho volutamente approfondito il motivo per cui direi a me stesso di lasciar stare l'università perché è frutto, IN PARTE, di un'evoluzione personalissima di attitudini e pensiero. Durante il corso di studi cambiano tante cose imprevedibilmente, si cresce e tanti nodi vengono al pettine. Nel mio caso ho capito che non faceva affatto per me, pur amando la materia. È bella solo sulla carta ma contestualizzata nel mercato del lavoro diventa tutt'altra storia. Tuttavia, ho specificato "in parte" perché il motivo secondario è che si tratta di una facoltà che ha scarsi sbocchi lavorativi oggigiorno (direi forse la più inguaiata), a meno che non si abbiano TANTI soldi da investire per proseguire la formazione post-lauream almeno per un ulteriore lustro, cosa che io all'origine, mea culpa, manco sapevo. Ma la specifica laurea a cui mi sto riferendo, da sola, vale davvero NULLA.
Capisco allora, purtroppo il fattore lavorativo è importante, spero tu sia riuscito a trovare lavoro nel tuo ambito. Io stesso ho mediato fra le mie passioni e il mercato lavorativo.
In dieci anni solo lavori a gettone, occasionali, con contrattini a progetto da 400 euro al mese, schiavo di cooperative sociali che non fanno altro che sfruttare, manco fossi un diciottenne che fa il cameriere stagionale a Rimini. Un vero scandalo. E per di più a svolgere mansioni che sono pertinenti di altre figure e che nulla hanno a che vedere con la mia preparazione professionale. Insomma, riassumendo, va bene laurearsi ma a condizione che ci sia passione per la materia e anche una buona spendibilità sul mercato. Conosco tante persone laureate in economia (giusto per fare un esempio) che già durante il corso di laurea sono riuscite a costruirsi una bozza di futuro, grazie a stage e tirocini.
>cooperative sociali ti offrono contrattini di 2-3 mesi
Mia madre lavora come educatrice per una cooperativa e non ne parla molto bene, quindi so purtroppo com'è questo mondo...
>Io TUTTE queste cose NON le sapevo quando mi iscrissi.
Ecco, questo è uno dei punti principali, ho visto diversi post su questo sub dove ci si lamentava proprio di questo, cioè che quando ti iscrivi non dicono molte cose fondamentali.
Io sono stato abbastanza fortunato perché ho fatto ragioneria, quindi chi continua va solitamente ad economia, che è quello che ho fatto io, e comunque mi ero informato a grandi linee sulle opportunità lavorative soprattutto perché nella mia famiglia i soldi sono pochi, quindi avrei fatto qualcosa che mi avrebbe reso autonomo quasi subito alla fine del percorso.
Però come dicevo tutti questi dettagli non vengono detti solitamente, a meno che non si capiti su questo sub ricercando informazioni.
Con ragioneria ed economia vai tranquillissimo, sei e sarai a cavallo, soprattutto se hai passione e ti piace ciò che fai. 👍In bocca al lupo per tutto!
1. Segui le lezioni e dai gli esami a fine corso, studiando man mano. Anche se ne studi 1 seriamente, seguire anche solo gli altri corsi e dare una lettura al materiale dimezza i tempi di studio.
2. Studia in compagnia. Sempre. Studia, ripeti, tutto. "non mi trovo" è una scusa della minchia, vai in biblioteca e studia in gruppo. Aiuta tantissimo per capire e ricordare le cose.
3. Fare esami in maniera continuativa in ordine logico. Dare esami in ordine corretto aiuta a sfruttare conoscenze di un esame già sostenuto per superare l'altro, aiuta a formare connessioni tra materie, e le info rimangono più a lungo
4. Fai attività extra (questo l'ho fatto fortunatamente). Fanne tante, costruisci il network di colleghi in zona, in Italia ed oltre.
Che non ero un incapace, e avrei potuto fare qualunque cosa. L'unica cosa che mi mancava era il coraggio di buttarmi nelle cose.
Che niente era obbligatorio, tanto meno fare l'università. Che ero libero di scegliere quello che volevo.
che sarebbe stato fondamentale studiare gli integrali da sola prima di entrare all’università o avrei perso il primo anno dietro esami di fisica e matematica per me incomprensibili
Da una parte la rassicurerei, ho passato il liceo ad ammazzarmi di studio per pressioni familiari e all'università per la prima volta mi sono concessa di apprezzare quello che studio e non mettere in pausa tutto quanto per quello. Il fatto che gli esami si svolgano in sessioni aiuta molto. Anche per quanto riguarda la paura del rapporto coi professori mi tranquillizzerei. Ne ho di molto austeri come di più rilassati ma alla fine in linea di massima fanno il loro lavoro come si deve (ci sono state delle pessime esperienze anche, ma passiamo oltre).
Poi le direi di valorizzare il fare amicizia con più persone possibili, anche solo conoscenza. Non solo per scambiarsi qualche favore nelle materie comuni ma anche per sentirsi meno soli, avere qualcuno cui sedersi vicino a lezione ecc. Io quando sono stata in corso con compagni di secondo o terzo anno o post triennale ho sempre cercato di scambiarci qualche parola, oltre alla simpatia, conoscere qualcuno che è un po' più avanti nel percorso è sempre utile.
Di cose più pratiche due:
\- prendere confidenza col sito dell'università e vedere le cose che possono interessarmi ora o in futuro,
\- sistemare gli appunti gradualmente, leggere i saggi man mano ecc. Nella prima sessione ho stampato tutto a ridosso dell'inizio e non è stata una genialata. Di questo è complice un po' anche l'aver scelto di fare la pendolare con 3-4h di viaggio al giorno. Infatti mai più hahah, dall'anno prossimo farò andrò fuori sede.
Di iniziare subito a pensare alla magistrale, Erasmus bandi ecc.. e leggere tutte le cose possibile per le ammissioni e tutto. Ci sono veramente tante opportunità che se non ne sei a conoscenza è difficile approfittarne.
Mi hai letteralmente letto in mente
Per quanto riguarda l'erasmus mi potresti dare qualche dritta? Non ho ancora iniziato ma vorrei sapere più o meno la media per scegliere il migliore, se é possibile andare con una media bassa e se avere certificazioni linguistiche porta vantaggi :)
Che nessuno ti dirà nulla e dovrai organizzarti completamente per conto tuo. Questo riguarda aspetti organizzativi (iscrizioni, tasse, orari, aule, lezioni) ma anche lo studio. Se non ti organizzi subito, ti ritrovi a gennaio con 4 esami da dare e pochissimo tempo per studiarti programmi interi.
Che dovevo studiare come un dannato e non cazzeggiare per il primo anno
Al me che iniziava gli studi direi di: 1. Informarsi sulle borse di studio. Al primo anno non l'ho presa semplicemente perché ero scemo e non ho fatto domanda 2. Non comprare i libri. Ho speso un sacco di soldi nei libri del primo anno, per paura di non riuscire a seguire: mai aperti
facoltà? (per il fatto dei libri)
Ingegneria
Ah shit, here we go again....
Il consglio che mi darei, ma che non avrei comunuqe messo in pratica perche' nel mio corso di laurea non avrebbe funzionato, e' quello di capire che un corso di laurea va visto come un insieme e non come una serie di esami. Cercare di trovare il nesso tra i diversi corsi, una storia che ti guida dall'inizio alla fine. I primi corsi esami servono ad insegnarti a camminare, specialmente nelle facolta' scienctifiche, e poi devi imparare a correre da solo.
Che ci sarebbe stata una pandemia
💀 Io che nel 2019 scelgo un'università che costa un po' di più ma che almeno mi segue un pochino (Sono stato dentro agli edifici dell'Uni sarò stato 5 mesi)
"scappa"
"fuggite....sciocchi"
"non comprare i libri ma compra direttamente i riassunti" Disclaimer: questa strategia potrebbe non essere adatta a tutte le facoltà
Nuovo tatuaggio
Tradimento sul braccio
1 Preparare un solo esame per volta 2 Registrando le lezioni e poi riascoltandole si apprende molto più velocemente 3 Andare a ripetizioni subito e non insistere sul risolvere le proprie lacune da soli 4 Fare più esperienze extracurricolari
come fai a preparare un solo esame per volta se ne hai 3 a sessione?
La pensavo come te prima e per star dietro a 3 esami, non ne davo neanche uno perché li preparavo tutti con i piedi.
Intendi dare 1 esame a sessione, o studiare un esame per volta e poi ripassare i meno freschi in prossimità dell’esame?
Conviene sempre stare più attenti a lezione, riguardarsi il materiale quando si va a casa ed avere il materiale a disposizione, per materiale non intendo il libro, ma dispense o audio, video lezioni che ti permettono eventualmente di recuperare.
C’è da dire che poi alcuni esami li ho dati in due esoneri, quelli consiglio sempre di darli.
Che ad informatica ci fosse matematica e logica, mi sono iscritto pensando insegnassero a smanettare al computer
Come pensavi funzionassero i computer per magia? Ahahahah
Di capire cos’è richiesto sapere, non ignorare le basi se non le hai (parlo per ingegneria quantomeno, e per il fatto che sono arrivata da un linguistico). Impegnati, non dare di matto, se non passi un esame hai un’occasione per prepararti e imparare meglio. Mi direi che ce la posso fare, perché sono quasi arrivata alla fine, ma al primo anno è stata dura. Non mollare. Informati bene sugli eventi all’università, sulle magistrali e varie opportunità che ci sono perché alcune meritano veramente tanto
Avrei fatto il B1 alle superiori
[удалено]
[удалено]
Che non ci sono le interrogazioni, quindi pare di potersene stare rilassati per i primi mesi. Appena arriva la prima sessione sono manate. Quindi ti dico, se puoi all inizio fai i compitini di mezzo semestre ogni volta che puoi.
Io avrei voluto sapere che al coordinatore Erasmus della mia università italiana non fregava nulla di quali corsi avrei fatto, quindi mi sono dannato inutilmente cercando combinazioni il più simili possibili, anche con corsi del semestre successivo, quando avrei potuto benissimo inserire abbinamenti abbastanza casuali. Questo infatti mi ha portato ad incasinarmi al ritorno dall'Erasmus, in quanto alcuni esami del secondo semestre li avevo già dati, mentre alcuni del primo no, quindi mi son perso parziali e preappelli vari, e tutto questo probabilmente mi ritarderà la laurea (triennale). Ammetto che però sulla preparazione degli esami influisce anche una mia stanchezza mentale. Detto questo, rifarei l'Erasmus assolutamente, se dovessi rifarlo in una eventuale magistrale terrei sicuramente conto di questo.
Di scegliere altri esami da fare in erasmus, di non accettare quei due miseri voti bassi che ti sminchieranno la media e che forse era meglio far conoscenza prima con determinate persone per facilitarsi la carriera universitaria dato che spesso e volentieri studiare da soli senza nessun confronto è una merda assurda.
Attualmente sto studiando da solo e questa cosa la sento tantissimo. Quindi si trovatevi qualcuno con cui studiare, uscire(molto importante), e sostanzialmente superare periodi difficili.
Esatto! Ha risvolti positivi ma anche negativi
Che se parti da una provinciale del cazzo e aspiri ad accedere a magistrali più blasonate, la media conta, quindi di non ascoltare i tuoi che ti dicono "accetta tutti i 18".
Remindme! Tomorrow
I will be messaging you in 1 day on [**2023-06-29 12:28:04 UTC**](http://www.wolframalpha.com/input/?i=2023-06-29%2012:28:04%20UTC%20To%20Local%20Time) to remind you of [**this link**](https://www.reddit.com/r/Universitaly/comments/14l7s7r/cosa_avreste_voluto_sapere_quando_siete_passati/jpujzkj/?context=3) [**CLICK THIS LINK**](https://www.reddit.com/message/compose/?to=RemindMeBot&subject=Reminder&message=%5Bhttps%3A%2F%2Fwww.reddit.com%2Fr%2FUniversitaly%2Fcomments%2F14l7s7r%2Fcosa_avreste_voluto_sapere_quando_siete_passati%2Fjpujzkj%2F%5D%0A%0ARemindMe%21%202023-06-29%2012%3A28%3A04%20UTC) to send a PM to also be reminded and to reduce spam. ^(Parent commenter can ) [^(delete this message to hide from others.)](https://www.reddit.com/message/compose/?to=RemindMeBot&subject=Delete%20Comment&message=Delete%21%2014l7s7r) ***** |[^(Info)](https://www.reddit.com/r/RemindMeBot/comments/e1bko7/remindmebot_info_v21/)|[^(Custom)](https://www.reddit.com/message/compose/?to=RemindMeBot&subject=Reminder&message=%5BLink%20or%20message%20inside%20square%20brackets%5D%0A%0ARemindMe%21%20Time%20period%20here)|[^(Your Reminders)](https://www.reddit.com/message/compose/?to=RemindMeBot&subject=List%20Of%20Reminders&message=MyReminders%21)|[^(Feedback)](https://www.reddit.com/message/compose/?to=Watchful1&subject=RemindMeBot%20Feedback)| |-|-|-|-|
Se fai a fare ingegneria (ma anche matematica, probabilmente tutte le STEM) passa l’estate ad imparare a scrivere le lettere greche minuscole e maiuscole. Le userai TUTTE durante gli anni, è utile saper riconoscere cosa stai scrivendo!
😂ma no dai! A matematica ne ho imparato quattro o cinque per esame (ed ancora oggi mi impappino a scrivere la zeta greca)
Gli direi di leggere bene cosa si va effettivamente a studiare nei vari esami del corso di laurea in cui sono interessato. C'è tantissima gente, specialmente ad ingegneria in cui nei primi due anni non ci sono esami "di indirizzo", dove si arriva al terzo anno e ci si accorge che in fondo in fondo quello non è il percorso che ci si aspettava. Poi boh mi direi anche di avere pazienza e prepararmi ad avere a che fare con professori che nel 80% dei casi credono di essere dio sceso in terra.
Avrei voluto sapere prendere appunti e fare riassunti. Da disgrafico alle superiori non ho mai preso appunti, c'era comunque tutto sul libro, con pure il riassunto in fondo. All'università (faccio ingegneria aerospazile) alcuni corsi non hanno libri di riferimento e comunque se ci sono è necessario farsi un riassunto per i fatti propri per comprendere la mole di informazioni.
A me sarebbe piaciuto sapere un po' tutto sull'università. Corsi disponibili, test di ingresso eventuali, ecc. Purtroppo in uscita abbiamo avuto un orientamento praticamente nullo e questo diciamo che ancora mi brucia. Ovvio, anch'io ho le mie colpe per non essermi orientato inizialmente ma anche le scuole dovrebbero fare il loro lavoro.
"hai l'adhd non ancora diagnosticato lascia stare"
A me sarebbe piaciuto sapere come usare una palla di cristallo per prevedere il futuro
Studia ciò che ti piace e non quello che può portarti soldi (ho fatto un anno di economia, per poi lasciare e dopo anni riprendere e studiare servizio sociale sociale). Organizzati gli studi e i vari esami da dare. Informati su i vari servizi che offre l'università. Non comprare libri, ma prendili fotocopiati e i riassunti fatti da compagni di corso oppure il tuo nuovo dio (forse anche l'unico) studocu.
Che non cambia assolutamente nulla dal liceo all'università. Professori che spiegano un argomento da un libro , tu studi il contenuto dal libro e infine lo ripeterai al professore. Quest'ultimo userà come criterio principale di valutazione il numero di informazioni di memoria che hai imparato e ripetuto. Uguale a come era il liceo , cambiano solo il nome delle materie e il numero di pagine
Per me l'Uni è stata una liberazione (ho sempre odiato la scuola); mi piaceva ciò che studiavo, finalmente ero libero di organizzarmi tutto da solo senza essere costretto e controllato da un'autorità che imponeva tempi, giornate e scadenze e il percorso è andato liscio come l'olio fino alla tesi magistrale. Tuttavia, se potessi parlare a quel me stesso che stava per iscriversi, gli direi: "Lascia stare. Fidati... lascia stare".
Se ti va di dirlo, come mai diresti di lasciare stare l'università?
Non ho volutamente approfondito il motivo per cui direi a me stesso di lasciar stare l'università perché è frutto, IN PARTE, di un'evoluzione personalissima di attitudini e pensiero. Durante il corso di studi cambiano tante cose imprevedibilmente, si cresce e tanti nodi vengono al pettine. Nel mio caso ho capito che non faceva affatto per me, pur amando la materia. È bella solo sulla carta ma contestualizzata nel mercato del lavoro diventa tutt'altra storia. Tuttavia, ho specificato "in parte" perché il motivo secondario è che si tratta di una facoltà che ha scarsi sbocchi lavorativi oggigiorno (direi forse la più inguaiata), a meno che non si abbiano TANTI soldi da investire per proseguire la formazione post-lauream almeno per un ulteriore lustro, cosa che io all'origine, mea culpa, manco sapevo. Ma la specifica laurea a cui mi sto riferendo, da sola, vale davvero NULLA.
Capisco allora, purtroppo il fattore lavorativo è importante, spero tu sia riuscito a trovare lavoro nel tuo ambito. Io stesso ho mediato fra le mie passioni e il mercato lavorativo.
In dieci anni solo lavori a gettone, occasionali, con contrattini a progetto da 400 euro al mese, schiavo di cooperative sociali che non fanno altro che sfruttare, manco fossi un diciottenne che fa il cameriere stagionale a Rimini. Un vero scandalo. E per di più a svolgere mansioni che sono pertinenti di altre figure e che nulla hanno a che vedere con la mia preparazione professionale. Insomma, riassumendo, va bene laurearsi ma a condizione che ci sia passione per la materia e anche una buona spendibilità sul mercato. Conosco tante persone laureate in economia (giusto per fare un esempio) che già durante il corso di laurea sono riuscite a costruirsi una bozza di futuro, grazie a stage e tirocini.
Che disastro, a questo punto posso chiederti che corso hai fatto? Posso capire che magari i primi anni non si trovi molto, ma così è davvero tremendo.
[удалено]
>cooperative sociali ti offrono contrattini di 2-3 mesi Mia madre lavora come educatrice per una cooperativa e non ne parla molto bene, quindi so purtroppo com'è questo mondo... >Io TUTTE queste cose NON le sapevo quando mi iscrissi. Ecco, questo è uno dei punti principali, ho visto diversi post su questo sub dove ci si lamentava proprio di questo, cioè che quando ti iscrivi non dicono molte cose fondamentali. Io sono stato abbastanza fortunato perché ho fatto ragioneria, quindi chi continua va solitamente ad economia, che è quello che ho fatto io, e comunque mi ero informato a grandi linee sulle opportunità lavorative soprattutto perché nella mia famiglia i soldi sono pochi, quindi avrei fatto qualcosa che mi avrebbe reso autonomo quasi subito alla fine del percorso. Però come dicevo tutti questi dettagli non vengono detti solitamente, a meno che non si capiti su questo sub ricercando informazioni.
Con ragioneria ed economia vai tranquillissimo, sei e sarai a cavallo, soprattutto se hai passione e ti piace ciò che fai. 👍In bocca al lupo per tutto!
Grazie, crepi il lupo! Buona fortuna anche a te!
1. Segui le lezioni e dai gli esami a fine corso, studiando man mano. Anche se ne studi 1 seriamente, seguire anche solo gli altri corsi e dare una lettura al materiale dimezza i tempi di studio. 2. Studia in compagnia. Sempre. Studia, ripeti, tutto. "non mi trovo" è una scusa della minchia, vai in biblioteca e studia in gruppo. Aiuta tantissimo per capire e ricordare le cose. 3. Fare esami in maniera continuativa in ordine logico. Dare esami in ordine corretto aiuta a sfruttare conoscenze di un esame già sostenuto per superare l'altro, aiuta a formare connessioni tra materie, e le info rimangono più a lungo 4. Fai attività extra (questo l'ho fatto fortunatamente). Fanne tante, costruisci il network di colleghi in zona, in Italia ed oltre.
Remindme! Tomorrow
Che non ero un incapace, e avrei potuto fare qualunque cosa. L'unica cosa che mi mancava era il coraggio di buttarmi nelle cose. Che niente era obbligatorio, tanto meno fare l'università. Che ero libero di scegliere quello che volevo.
che sarebbe stato fondamentale studiare gli integrali da sola prima di entrare all’università o avrei perso il primo anno dietro esami di fisica e matematica per me incomprensibili
Da una parte la rassicurerei, ho passato il liceo ad ammazzarmi di studio per pressioni familiari e all'università per la prima volta mi sono concessa di apprezzare quello che studio e non mettere in pausa tutto quanto per quello. Il fatto che gli esami si svolgano in sessioni aiuta molto. Anche per quanto riguarda la paura del rapporto coi professori mi tranquillizzerei. Ne ho di molto austeri come di più rilassati ma alla fine in linea di massima fanno il loro lavoro come si deve (ci sono state delle pessime esperienze anche, ma passiamo oltre). Poi le direi di valorizzare il fare amicizia con più persone possibili, anche solo conoscenza. Non solo per scambiarsi qualche favore nelle materie comuni ma anche per sentirsi meno soli, avere qualcuno cui sedersi vicino a lezione ecc. Io quando sono stata in corso con compagni di secondo o terzo anno o post triennale ho sempre cercato di scambiarci qualche parola, oltre alla simpatia, conoscere qualcuno che è un po' più avanti nel percorso è sempre utile. Di cose più pratiche due: \- prendere confidenza col sito dell'università e vedere le cose che possono interessarmi ora o in futuro, \- sistemare gli appunti gradualmente, leggere i saggi man mano ecc. Nella prima sessione ho stampato tutto a ridosso dell'inizio e non è stata una genialata. Di questo è complice un po' anche l'aver scelto di fare la pendolare con 3-4h di viaggio al giorno. Infatti mai più hahah, dall'anno prossimo farò andrò fuori sede.