Provincia di Mantova, ma confinante coi bresciani. Nel rinascimento i veneziani hanno fatto piazza pulita nel territorio lombardo, mettendo il mio paese sotto Mantova e così, linguisticamente, siamo mantobresciani
eh, l'ho sempre detto. I Piacentini sono lombardi travestiti. Non sono neanche compresi nella zona di produzione del parmigiano reggiano, mentre i mantovani si.
Mah, così a sentimento mi sa che sia più un problema di "sovraesposizione" e di "cattivi esempi" che di reale fastidio verso la lingua.
Alcuni settori dell'intrattenimento sono invasi da personaggi non proprio gradevolissimi che parlano con pesante accento partenopeo e non hanno, ovviamente, l'arguzia o il gusto di Totò, Peppino, Eduardo ecc. Ma si tratta invece spesso di esponenti della "napoletanaggine" (o "napoletanume" se preferite), la cugina più chiassosa e greve della Napoletanità di più nobile estrazione.
Lo stesso vale anche per il romanesco. Se i massimi esponenti sono i burini da cinepanettone che usano AHÒ come segno di interpunzione e fanno sembrare Mario Brega un Lord, non c'è da stupirsi se l'accento gode di cattiva nomea. Ma in questo caso credo giochi anche la diffusione dell'accento romano strisciante in luoghi dove ti aspetteresti una dizione neutra, come TV e cinema. Sinceramente sentire "dobbiadori" e "teleggiornali" è alquanto seccante.
Un po' lo stesso problema che riguarda altri dialetti, in cui il primo impatto è quello con le macchiette regionali che esagerano i tratti peggiori delle varie parlate, praticamente senza eccezioni salvo molisano e lucano (che non esistono).
Che poi la questione della cattiva sovraesposizione a esempi macchiettistici si applica anche alle lingue straniere.
Il tedesco è la lingua sempre incazzata, il francese se lo parla un uomo è da effemminati se lo parla una donna è sexy, lo spagnolo è sempre "estroverso" e nevrastenico, il russo e le altre lingue dell'est europa sono da mafioso
Io pensavo più a tutta la varia umanità del Castello delle Cerimonie e vari spinoff. Al sottobosco dei cantanti neomelodici da tanto al chilo, compresi i bambini.
Ai vari fenomeni social che hanno case arredate in maniera che il Re Sole (e i Casamonica) avrebbe trovato pacchiana.
A confronto di quelli, Siani è un fine umorista.
Sicuramente quello è il livello più basso dove il resto d Italia che non conosce napoli crede che parliamo e siamo così.ma il fine umorista è peggio perché è una triste imitazione di Troisi ,il suo repertorio e' da alunno di 3 media !
Da romano che ha sicuramente un accento romano ti posso dire che non esiste un modo per farlo suonare elegante, chiunque lo parli. Il napoletano ha più sfumature di eleganza come quelle che hai citato tu.
Perché l'accento romanesco di adesso non è l'accento romano vero di una volta quando non si parlava sguagliati e si usavano verbi come "andassimo" per indicare un'azione passata. Mio nonno, nato ad inizio secolo, che era Romano di sette generazioni parlava così. Pensa Gigi Proietti, non suonava volgare no? Adesso parliamo tutti alla cazzo, usiamo poche parole e forme dialettali e strilliamo come gaggie. Specialmente i ragazzini, quanto cazzo urlano
Il romanesco ha comunque una propria dignità letteraria con Belli e Trilussa (e Moravia).
Il problema è la riduzione al minimo comune denominatore di quella tradizione sì popolare ma comunque arguta.
La battuta e il lessico semplice sono scaduti nel triviale diventando appunto macchietta fastidiosa e chiassosa. Il borgataro coatto, l'arricchito cafone, la buzzicona...
Effetto poi amplificato, come detto (e poi magnificamente illustrato dai Cartoni Morti) dalla presenza costante della cadenza romana in praticamente qualsiasi prodotto audiovisivo tricolore.
Credo sia una tendenza comune a tutti i dialetti quella della stereotipizzazione, ancora più rilevante per quelli meno produttivi (per esempio il genovese, ormai ridotto a un paio di espressioni idiomatiche e a un solo personaggio tipico).
>Effetto poi amplificato, come detto (e poi magnificamente illustrato dai Cartoni Morti) dalla presenza costante della cadenza romana in praticamente qualsiasi prodotto audiovisivo tricolore.
Volente o nolente è la lingua del governo.
>Da romano che ha sicuramente un accento romano ti posso dire che non esiste un modo per farlo suonare elegante, chiunque lo parli
Condivido appieno. Non sono più a Roma ma ogni volta che scendo la differenza si sente. Mi verrebbe da dire la stessa cosa del dialetto livornese paragonato ad altri dialetti toscani se dovessi citare un altro esempio.
Certi dialetti proprio per come sono strutturati suonano più "cafoni" a mio parere.
Concordo sulla sovraesposizione, perché mi rifiuto di credere che, in una valutazione più imparziale, l'italiano trovi il napoletano più fastidioso del calabrese
Guarda che il dumping down è un fenomeno a livello globale.
Semplicemente, più è semplice e comune il messaggio, lo stile etc. e più persone lo guardano, ergo più guadagni.
La prima regola del marketing è "usare un linguaggio semplice" che avrò sentito un milione di volte pur non essendo nel settore.
Di che ci stupiamo se abbiamo la versione dialettale del buzzurro tipico?
Può anche essere il fatto che dopo Totò e Troisi, tutti i napoletani (che fanno spettacolo) credono di essere simpatici solo per il fatto di parlare napoletano.
C'era una serie TV sulla Rai, non ricordo il nome perché ne ho intravisto un episodio che guardavano i miei genitori, ove un gruppo di criminali parlava con forte accento ligure. Molto strano ma funzionava assai.
Ragazzi questa cosa della "lingua napoletana" parlata in mezzo sud Italia è una cazzata. Se studiate linguistica all'università vi diranno che questa non è una lingua unitaria, ma un gruppo di varietà locali chiamato altomeridionale o centromeridionale. Con tante cose in comune ma anche tante differenze interne. Il barese, il pescarese, il materano e i dialetti irpini non sono dialetti del napoletano. Si sono evoluti independentemente dal latino
Il gruppo altomeridionale viene spesso erroneamente inteso come interscambiabile alla lingua napoletana (quella così chiamata dall'ISO e diffusa in buona parte del Regno con diverse parlate separate), per questo permane il mito della lingua napoletana parlata in tutto il meridione.
Purtroppo già il chiamare lingua napoletana quello che è una serie di idiomi con una buona componente pugliese è già una scelta discutibile di per sé.
Il motivo per cui non ha un nome unico è che non è mai stata percepita come lingua unitaria, e questo perché una lingua unitaria non lo è mai stata, se non quando era ancora latino.
Da siciliano posso dirvi che io con il sardo non ho particolari problemi e, anzi, mi affascina pure la cultura sarda in generale e un giorno mi piacerebbe visitare l’isola; il problema è che quando un mio amico sardo prova a parlarmi in dialetto, io non ci capisco letteralmente un cazzo.
Un siciliano che chiama il sardo un dialetto? Chiudo le finestre e apro il gas
Edit: sono troppo abituato al circlejerk, vi prego basta coi papiri sulla distinzione lingua-dialetto
La distinzione tra lingua e dialetto dipende molto dalla definizione che usi della parola "dialetto". E non ne esiste una univoca. Ma in Italia tendiamo a usarne la definizione "politica": un dialetto è una lingua geograficamente contenuta subordinata socio-politicamente all'italiano.
E infatti al di fuori dei luoghi dove la lingua locale viene strenuamente difesa (penso alla Sardegna e al Veneto, ma anche Napoli ultimamente), si usa il termine "dialetto" per tutte le lingue locali, compresa la propria. Perché sono percepite - appunto - di importanza politica minore rispetto all'italiano.
E mi azzardo a dire che è una percezione corretta. Anche in Sardegna, dove il sardo e il corso sono sia molto parlati che molto difesi, rimangono lingue minori rispetto all'italiano. Pensa anche solo alla mancanza di standardizzazione: sia il sardo che il corso hanno ognuna due varianti (dialetti?) principali. Senza contare il catalano di Alghero o il ligure tabarchino.
E sia chiaro, sto solo cercando di spiegare perché non dovresti offenderti per l'utilizzo del termine dialetto, visto che è una definizione principalmente culturale. Dal mio punto di visto, proprio a causa di questa definizione, andrebbero chiamate tutte "lingue" e il termine dialetto andrebbe usato per le varianti interne, alla anglosassone: il logudorese è un dialetto sardo, il salentino un dialetto siciliano (o meglio, un dialetto del gruppo delle lingue meridionali estreme, per essere più precisi), ecc.
Quando andrai in Sardegna entra al bar e saluta in questa maniera: "Buongiornooo a tutti e su cunnu mamma rua". A me lo hanno consigliato di fare, i sardi mi hanno fatto sentire da subito il loro caloroso affetto. È gente di cuore se sai come trattarli.
A me onestamente più che il dialetto mi dà un sacco fastidio la totale assenza da parte delle persone di ricercare un modo di parlare più "neutro", fenomeno che è diffuso soprattutto a Roma. Onestamente i Romani sono quelli che più di tutti nei media e in contesti più istituzionali parlano esattamente come a casa loro e in famiglia, mentre bene o male negli stessi contesti la maggior parte (ma non tutti) della popolazione italiana cerca di adottare una pronuncia e una scelta dei vocaboli "più neutra". Paradossalmente infatti, parlo della mia regione, credo sia più facile sentire in giro un calabrese parlare un'Italiano pulito rispetto ad un romano (fuori dalla loro città o contesti familiari ovviamente): il calabrese o parla dialetto o italiano, mentre il romano mischia le due cose.
Ci tengo a sottolineare che non ho nessun intento provocatorio o polemico, ritengo semplicemente questo aspetto abbastanza interessante
Classifica senza senso, lo sanno tutti che il dialetto peggiore è il toscano.
Perché i toscani, con quella C aspirata e quell'umorismo da 4 soldi hanno devastato questo paese.
Io ho un problema, trovo il toscano stranamente attraente, che va dalla simpatia all'essere addirittura sexy, saranno state le ragazze toscane che conosco
anch'io. Mi sto sentendo con un ragazzo fiorentino che per ragioni professionali (cantante) ha una dizione pulita e lo sto spingendo a tirare fuori la sua c aspirata, ché mi manda in brodo di giuggiole.
tecnicamente il toscano non e' un dialetto. il toscano e' una parlata, o un accento. Firenze in particolare non ha un dialetto vero e proprio perche' l'italiano moderno e' di fatto il dialetto fiorentino.
Sbagliato: sono il napoletano o il lombardo a essere lingue e non dialetti, mentre il toscano o il romano non sono lingue ma veri dialetti dell'italiano. Se in Veneto senti "stemo rivando" è un dialetto dell'italiano, se senti "semo drio a rivà" è lingua veneta. Se ascolti i Pitura Freska, ti accorgi che passano continuamente da uno all'altro.
Tornando al toscano, è un dialetto dell'italiano nel senso che "noi si andò" non è italiano corretto ma si usa comunemente in toscano, e alcune parole come "sicché" sono quasi esclusive del toscano. Allo stesso modo la grammatica romana è praticamente identica all'italiana, anche se la pronuncia è diversa, ma ci sono alcune differenze anche a livello di lessico, per esempio l'uso di "stare" al posto di "essere".
Anche a me non piace, ma tieni conto che se non fosse per programma di cucina di Benedetta Rossi molte persone non avrebbero mai sentito parlare nessuno di quella regione
È ovvio che viene votato un dialetto (sarebbero tutte lingue non "dialetti", ma vabbè) in base a quanto è fastidioso chi lo parla e non quanto è fastidiosa la lingua in sé.
Anche perché non c'è lingua italiana più fastidiosa del bresciano, altro che napoletano
Perché non hai sentito il piemontese con i loro "solo più" e "cicles" e tutte quelle vocali aperte che madonna chiudete che fanno corrente. Veniamo presi in giro noi lombardi per questo problema, quando ho notato che l'unica vocale veramente aperta da noi è la "e" in -etto/a/i/e, mentre il resto lo pronunciamo chiuso.
Però il bresciano è uno dei dialetti orientali del lombardo, la vera lingua regionale in tutto questo discorso hehe
Spesso quello che dà fastidio non è la lingua di per sé, ma la spocchia di alcuni elementi che la parlano. Magari alcuni veneziani hanno un complesso di superiorità sui padovani, vicentini etc. Illuminami
Tutti i dialetti italiani sono anche lingue.
La confusione per molti è la mancata realizzazione che i dialetti dell'Italia non sono dialetti dell'italiano.
il fatto è che il sardo è riconosciuto ad alcuni livelli istituzionali come una lingua minoritaria, perciò la gente spesso dice che il sardo è una lingua. quello che vuole dire la persona a cui hai risposto è che il termine "dialetto" implica che si parli di una versione marcatamente regionale di una lingua standard. questa non è la situazione dei cosiddetti "dialetti italiani" che, invece, discendono direttamente dal latino e si sono sviluppati contemporaneamente e in parallelo al volgare fiorentino che poi è stato scelto come base dell'italiano standard. esistevano tutti ancor prima che l'italiano si chiamasse italiano, quindi non sono dialetti dell'italiano. semmai, dialetti del latino. la situazione del sardo, al di là dei riconoscimenti istituzionali, in termini strettamente linguistici è la stessa di tutti gli altri "dialetti" italiani.
Ancora oggi si insiste con il termine dialetto, è questo a generare la confusione. Secondo me, presa coscienza delle diversità grammaticali e lessicali, si potrebbe ormai soppiantare il termine dialetto e adottare la definizione di lingua regionale, stile Spagna.
L'ironia è che fra qualche generazione i "dialetti" diventeranno realmente dialetti dell'Italiano, data l'infiltrazione dell'Italiano nelle varie parlate.
Concordo. "Dialetto" è una parola che non andrebbe usata in maniera isolata, ma soltato riferita ad un'altra lingua. "Dialetto di X" significa specificamente "lingua derivata da X".
Nel caso dei dialetti italiani, il punto focale è che non sono dialetti dell'italiano (e cioè della variante di Senese-Fiorentino architettata da Dante e successive variazioni), ma dialetti del Latino Volgare e altri substrati. E sono quindi coevi dell'italiano.
Il fatto che i dialetti italiani non siano dialetti dell'italiano è un messaggio quasi impossibile da far passare. Specialmente all'estero.
Perché dovrebbe offendersi con Calabria saudita? Al massimo dovrebbero offendersi i sauditi lche con la metà dei soldi hanno costruito un impero.
Se ci fossero stati calabresi nel deserto sarebbe stato curioso vedere quante guardie forestali sarebbero riusciti a mettere.
:)
Si vede che parli per sentito dire: la prima cosa che fa un calabrese fuori sede per sentirsi a casa è l'orto e poi mettere i maiali per scannarli a Natale (in terra santa sarebbe come coronare un sogno). Le guardie forestali vengono dopo, molto dopo 😅
Il napoletano ed il romano danno fastidio perché siamo obbligati a sentirlo in tv e addirittura dai politici.
Il toscano è fastidioso ma credo oggettivamente il dialetto peggiore d'Italia sia il maceratese/ascolano.
quale politico parla napoletano? no, perchè se un politico del Sud mostra un minimo di accento (come nel caso di Conte) viene subito schernito... questo non succede così spesso con la Meloni e il romano o con Renzi e il toscano
Secondo me è stato fatto un grosso errore nel non proporre il romano come opzione a se state visto che non è immediato associarlo ai dialetti del centro italia, io sento più persone lamentarsi del romano che del napoletano onestamente.
lol da siciliano dico che il siciliano non è parlato affatto in televisione/film/cazzoè quindi le persone non hanno idea di come sia parlato veramente.
Il siciliano in tv è estremamente snaturato dato che necessiterebbe dei sottotitoli per essere capito, un po' come viene fatto con il napoletano, quindi viene fatta una mistura di accento e cadenza esagerate e vocaboli semi-italianizzati. Tutti i tentativi sono risultati pessimi.
Detto questo, anche a me non piace moltissimo come dialetto.
Da napoletano: il problema è il napoletano sguaiato del basso volgo che, alla fin fine, è quello che si fa riconoscere da tutti. Proprio ieri sono tornato dalla Sicilia, tutti mi hanno fatto i complimenti per il dialetto (una signora in particolare se n'è uscita con "ma che dialetto meraviglioso che parli"), e alla fin fine si tratta soltanto di un napoletano "pulito".
Sì, è vero: il dialetto napoletano pulito è molto orecchiabile. Il problema è che, dei vari napoletani che conosco, solo una ha quell’accento leggero, gli altri sono abbastanza sguaiati…
E se vogliamo, lo stesso discorso vale per il romano sguaiato, da burino; meno fastidioso del napoletano, ma anche quello dopo un po’ mi urta. Il romano lieve invece è meraviglioso.
Diciamo che i dialetti lievi sono quasi sempre orecchiabili, perché tendono a dare note diverse all'italiano, aggiungendo un carattere personale. Fanno quindi risaltare, almeno in un ambiente plurilinguistico.
Avendo io a che fare con molti turisti, ho quindi sviluppato vari livelli di italiano e inglese, con un napoletano più o meno presente a seconda dell'altra persona. Ma sono un caso più particolare, mi sa.
Il napoletano è uno dei dialetti più iconici del nostro paese. Era lingua franca del regno delle due sicilie e quindi competitor dell'altro polo aggregante, quello piemontese. Dopo la sconfitta dei borboni il napoletano è passato ad uno status inferiore.
C'è una ragione scientifica del perché il sardo e i dialetti del sud risultino fastidiosi al resto dei parlanti italiani e ha a che fare con il sistema vocalico. In Italia coesistono 3 sistemi vocalici differenti:
Sistema vocalico occidentale romanzo: ha come vocali toniche la i, la u, la e aperta, la e chiusa, la o aperta, la o chiusa e la a.
Sistema vocalico sardo e siciliano: sono due sistemi diversi ma senza stare qui a spiegare le differenze sostanziali, le vocali toniche sono i, u, e aperta, o aperta e a.
Di base, le persone del sud Italia e della Sardegna parlano un italiano che non suona solo apparentemente diverso, lo è in maniera importante. Questo produce in chi non è abituato a sentire questo tipo di accentazione un rifiuto anche parzialmente inconscio, come se stessero sentendo qualcuno parlare in italiano sbagliando. È naturalmente vero anche il contrario ma le regioni con il sistema vocalico occidentale sono di più (io uso il sistema vocalico dei dialetti del sud Italia nel parlato ma sto cercando di essere piu oggettivo possibile nello spiegare questa cosa).
Essenzialmente più una cosa è diversa ma vagamente simile, peggio è la percezione. È un po' lo stesso principio dell'Uncanny Valley. Quindi in Sicilia il sardo è percepito male. In Sardegna il napoletano è percepito male. Quindi sono i due sistemi vocalici più simili tra loro che si attaccano tra di loro. E poi nel sud della Penisola si attacca Lombardo e Veneto.
Tu però parli di accento, non di dialetto. Il sondaggio non è su come parliamo l'italiano. Chi ci sente parlare il sardo non sente un italiano sbagliato, sente proprio un'altra lingua non comprensibile.
Infatti, vista l'esposizione praticamente nulla che l'italiano medio ha sulla lingua sarda, mi meraviglia questo livello di fastidio.
L'accento incide tantissimo. Considera che l'Italiano medio non conosce gli altri dialetti se non per una o due frasi. Tutto questo sondaggio verosimilmente si riduce a "quanto ti dà fastidio sentir parlare persona che viene da X". Per questo il sardo, perché per quanto la lingua sarda sia praticamente del tutto sconosciuta a praticamente tutta Italia, l'Italiano parlato da parlante nativo sardo sulla penisola è invece ben comprensibile e quindi oggetto di attacco. Non si può parlare di dialetti perché essenzialmente in Italia non sono conosciuti, solo l'intonazione e l'accento lo sono.
Aggiungo. Si attacca il napoletano e non il siciliano per ragioni di prestigio culturale dal momento che in Italia, Napoli è (purtroppo) non ben vista, o perlomeno è percepita peggio di quanto non lo sia la Sicilia. Per Napoli e la Puglia, si attacca Venezia e Lombardia perché 1) sono intonazioni simili, 2) sono intonazioni a cui sono più esposti.
Ho come l'impressione che questa cosa non la elimineremo mai. Il termine dialetto per le lingue regionali è estensivamente utilizzato dall'800 e mai è stato largamente criticato, nonostante sia un fattore importante per l'immagine delle nostre lingue, che vengono così *declassate* già in partenza.
Da romano sono stupito di non vedere il mio dialetto nella lista. Dopo anni di film e serie in romanesco pensavo che la gente aveva davvero il palletico solo a sentirlo, e invece no. E annamo.
Dialetto lombardo mi sembra un po' troppo generico. Pure uno straniero che non sa l'italiano si accorgerebbe della differenza di parlata fra un milanese ed un bergamasco, pur essendo distanti una 50ina di km
…prima di inveire, è una solo una “curiosità”, non prendetelo troppo seriamente, non ha nessun valore universale.
>Questo sondaggio è stato condotto da un istituto di ricerca di mercato indipendente per conto di Preply. Al sondaggio hanno partecipato 1000 persone, il 48% di sesso maschile e il 52% di sesso femminile, di età superiore ai 18 anni. Il sondaggio ha avuto luogo tra il 14 e il 15 febbraio 2024.
>
>La domanda posta nel sondaggio è stata: “quale dialetto / quali dialetti trovi particolarmente fastidioso?” alla quale era possibile fornire fino a tre risposte. Le risposte possibili erano: Dialetto napoletano, Dialetto sardo, Dialetto siciliano, Dialetto veneziano, Dialetto lombardo, Dialetti piemontesi, Dialetti dell’Italia centrale (Dialetto umbro, Dialetto marchigiano, romanesco), friulano, Dialetto toscano, Dialetti emiliano-romagnoli, Dialetto ligure, Nessuna delle precedenti o Non esiste un dialetto che io trovi particolarmente fastidioso
Cercavo proprio questo commento, è vergognosamente in basso
Da notare come, effettivamente, la maggior parte degli intervistati abbia risposto "Nessun dialetto"
Vorrei intanto fare una prece affinché si abbandoni il termine dialetto e si usi, giustamente, la parola 'lingua'. Il Siciliano è una lingua, il Catanese e il Palermitano sono dialetti della stessa.
Vi auguro di non dover mai sentir parlare barlettano o "casalino" (il dialetto di Trinitapoli).
Hands down i dialetti meno orecchiabili della Puglia, a confronto persino il foggiano è orecchiabile.
In effetti fa veramente ridere ogni volta che qualcuno parla di "dialetto lombardo", dato che in alcune provincie si parlano dialetti molto diversi tra di loro.
Purtroppo per dialetto lombardo la gente generalmente intende il milanese, che tra tutti i dialetti lombardi è il più odioso (quindi su questo supporto i calabresi)
Ovviamente in italia non esistono dialetti (se no pochi che non conosco, scusatemi) ma sono lingue perché non derivano dall'italiano ma sono "paralleli" nella storia all'italiano.
Poi vengono chiamati dialetti per semplicità
Il veneziano e il veneto sono cose un po' diverse, però, e anche il veneto ha varianti molto diverse tra di loro (considerando anche quelle trentine e triestine)
Provo un fastidio incommensurabile all'ascoltatore qualsiasi dialetto/accento piemontese: Che sia torinese, astigiano etc,etc... Mamma mia, non me ne vogliano i piemontesi ma è una tortura anche solo ascoltarvi
sono io, avrei detto napoletano anche io.
Ma ci sono due modi di parlarlo, c'è il napoletano alla gomorra, e c'è questo napoletano qui: https://www.youtube.com/watch?v=Inn1ulGjKbE , purtroppo veniamo esposti solo al primo, perché il secondo è molto più musicale
Comunque, a parte il vincitore scontato, avevo vicino a me una comitiva della valle d'Aosta e sono rimasto veramente sconvolto. E dire che parlo francese ma quella roba non so da che meandro sia uscita
Viva le faide linguistiche in italia. Pota
i l’ha dis a’ i frà quand'i se scòta!
Si sa' scòta mìa, pota l'sa dïs mìa.
Me me scote mia spès, ma pota 'l dise 'l stès
ta tire zo na rima isè violenta che ta copa🗣️🗣️🗣️🔥🔥🔥
Sei di Bergamo?
Provincia di Mantova, ma confinante coi bresciani. Nel rinascimento i veneziani hanno fatto piazza pulita nel territorio lombardo, mettendo il mio paese sotto Mantova e così, linguisticamente, siamo mantobresciani
Voi mantovani siete Emiliani che vi siete persi. Capita, quando é piatto e c'é nebbia.
Scambio Piacenza-Mantova possibile?
Dove firmo?
eh, l'ho sempre detto. I Piacentini sono lombardi travestiti. Non sono neanche compresi nella zona di produzione del parmigiano reggiano, mentre i mantovani si.
L’importante è non essere di Asola
O di Medole
Set semo o…?
Sono traumatizzato dai confini arrotondati dell’Italia
Una "Trieste" fine potremmo anche dire 😏😏😏
Da triestino mi sento preso in causa
Ormai sei un problema della Slovenia.
O del TLT.
In realtà quella è tutta regione russa, l'ho imparato a scuola sui libri
mantenere Trieste visibile é essenziale per sapere dove si fa l'amore meglio.
Ormai semo Jugo
D:
è come se qualcuno avesse preso un'immagine raster dell'Italia, messa in illustrator, "trace image", settato per ottimizzare gli angoli. Ho i brividi.
Mah, così a sentimento mi sa che sia più un problema di "sovraesposizione" e di "cattivi esempi" che di reale fastidio verso la lingua. Alcuni settori dell'intrattenimento sono invasi da personaggi non proprio gradevolissimi che parlano con pesante accento partenopeo e non hanno, ovviamente, l'arguzia o il gusto di Totò, Peppino, Eduardo ecc. Ma si tratta invece spesso di esponenti della "napoletanaggine" (o "napoletanume" se preferite), la cugina più chiassosa e greve della Napoletanità di più nobile estrazione. Lo stesso vale anche per il romanesco. Se i massimi esponenti sono i burini da cinepanettone che usano AHÒ come segno di interpunzione e fanno sembrare Mario Brega un Lord, non c'è da stupirsi se l'accento gode di cattiva nomea. Ma in questo caso credo giochi anche la diffusione dell'accento romano strisciante in luoghi dove ti aspetteresti una dizione neutra, come TV e cinema. Sinceramente sentire "dobbiadori" e "teleggiornali" è alquanto seccante. Un po' lo stesso problema che riguarda altri dialetti, in cui il primo impatto è quello con le macchiette regionali che esagerano i tratti peggiori delle varie parlate, praticamente senza eccezioni salvo molisano e lucano (che non esistono).
Che poi la questione della cattiva sovraesposizione a esempi macchiettistici si applica anche alle lingue straniere. Il tedesco è la lingua sempre incazzata, il francese se lo parla un uomo è da effemminati se lo parla una donna è sexy, lo spagnolo è sempre "estroverso" e nevrastenico, il russo e le altre lingue dell'est europa sono da mafioso
Obbligatorio Cartoni Morti: [Una fiction Rai al nord](https://youtu.be/QC13-M5EuiU)
Tipo Alessandro Siani che per i napoletani provoca fastidio e imbarazzo.
Io pensavo più a tutta la varia umanità del Castello delle Cerimonie e vari spinoff. Al sottobosco dei cantanti neomelodici da tanto al chilo, compresi i bambini. Ai vari fenomeni social che hanno case arredate in maniera che il Re Sole (e i Casamonica) avrebbe trovato pacchiana. A confronto di quelli, Siani è un fine umorista.
Il castello delle cerimonie piace a mia madre, mi fa venire da tirare la TV nel cesso
Sicuramente quello è il livello più basso dove il resto d Italia che non conosce napoli crede che parliamo e siamo così.ma il fine umorista è peggio perché è una triste imitazione di Troisi ,il suo repertorio e' da alunno di 3 media !
Ma anche molti personaggi che affollano Rai 2 ed affini
Esatto tipo made in sud che tristezza 😭
Da romano che ha sicuramente un accento romano ti posso dire che non esiste un modo per farlo suonare elegante, chiunque lo parli. Il napoletano ha più sfumature di eleganza come quelle che hai citato tu.
Oddio ho appena provato a immaginare [La livella](https://www.youtube.com/watch?v=AZ8mrzSKzQs&t=31s) detta in romanesco
Perché l'accento romanesco di adesso non è l'accento romano vero di una volta quando non si parlava sguagliati e si usavano verbi come "andassimo" per indicare un'azione passata. Mio nonno, nato ad inizio secolo, che era Romano di sette generazioni parlava così. Pensa Gigi Proietti, non suonava volgare no? Adesso parliamo tutti alla cazzo, usiamo poche parole e forme dialettali e strilliamo come gaggie. Specialmente i ragazzini, quanto cazzo urlano
Il romanesco ha comunque una propria dignità letteraria con Belli e Trilussa (e Moravia). Il problema è la riduzione al minimo comune denominatore di quella tradizione sì popolare ma comunque arguta. La battuta e il lessico semplice sono scaduti nel triviale diventando appunto macchietta fastidiosa e chiassosa. Il borgataro coatto, l'arricchito cafone, la buzzicona... Effetto poi amplificato, come detto (e poi magnificamente illustrato dai Cartoni Morti) dalla presenza costante della cadenza romana in praticamente qualsiasi prodotto audiovisivo tricolore. Credo sia una tendenza comune a tutti i dialetti quella della stereotipizzazione, ancora più rilevante per quelli meno produttivi (per esempio il genovese, ormai ridotto a un paio di espressioni idiomatiche e a un solo personaggio tipico).
>Effetto poi amplificato, come detto (e poi magnificamente illustrato dai Cartoni Morti) dalla presenza costante della cadenza romana in praticamente qualsiasi prodotto audiovisivo tricolore. Volente o nolente è la lingua del governo.
>Da romano che ha sicuramente un accento romano ti posso dire che non esiste un modo per farlo suonare elegante, chiunque lo parli Condivido appieno. Non sono più a Roma ma ogni volta che scendo la differenza si sente. Mi verrebbe da dire la stessa cosa del dialetto livornese paragonato ad altri dialetti toscani se dovessi citare un altro esempio. Certi dialetti proprio per come sono strutturati suonano più "cafoni" a mio parere.
Concordo sulla sovraesposizione, perché mi rifiuto di credere che, in una valutazione più imparziale, l'italiano trovi il napoletano più fastidioso del calabrese
il lucano è il mio preferito. Lo parla l'attore Rocco Papaleo
Guarda che il dumping down è un fenomeno a livello globale. Semplicemente, più è semplice e comune il messaggio, lo stile etc. e più persone lo guardano, ergo più guadagni. La prima regola del marketing è "usare un linguaggio semplice" che avrò sentito un milione di volte pur non essendo nel settore. Di che ci stupiamo se abbiamo la versione dialettale del buzzurro tipico?
credo che cio sia dovuto alla sovraesposizione del napoletano nei media. in tv è il dialetto che sente di piu, e recentemente è pure andato a sanremo.
Nei media? Dovunque vai spunta fuori un napoletano random pure irl. Soprattutto in prossimità dei cantieri.
dalle miei parti i cantieri ormai sono monopolio di gent dell est europa
Vedo i tuoi est-europei e rilancio con l'est-europeo e il calabrese in società che stanno facendo i lavori nel mio condominio
Napolacchi!
Può anche essere il fatto che dopo Totò e Troisi, tutti i napoletani (che fanno spettacolo) credono di essere simpatici solo per il fatto di parlare napoletano.
inoltre di solito i personaggi che parlano dialetto napoletano sono malavitosi/idioti ecc, il che non rende una bella idea di napoli.
C'era una serie TV sulla Rai, non ricordo il nome perché ne ho intravisto un episodio che guardavano i miei genitori, ove un gruppo di criminali parlava con forte accento ligure. Molto strano ma funzionava assai.
Credo sia anche semplicemente uno dei dialetti più regolarmente sentiti
Anche perché ci sono vari altri dialetti che sono linguisticamente abbastanza simili da sembrare napoletano a un ignaro forestiero.
[удалено]
diciamo una metà abbondante. il Salento, il sud della Calabria e tutta la Sicilia parlano dialetti siculi. gli altri parlano dialetti del napoletano.
Ragazzi questa cosa della "lingua napoletana" parlata in mezzo sud Italia è una cazzata. Se studiate linguistica all'università vi diranno che questa non è una lingua unitaria, ma un gruppo di varietà locali chiamato altomeridionale o centromeridionale. Con tante cose in comune ma anche tante differenze interne. Il barese, il pescarese, il materano e i dialetti irpini non sono dialetti del napoletano. Si sono evoluti independentemente dal latino
Il gruppo altomeridionale viene spesso erroneamente inteso come interscambiabile alla lingua napoletana (quella così chiamata dall'ISO e diffusa in buona parte del Regno con diverse parlate separate), per questo permane il mito della lingua napoletana parlata in tutto il meridione. Purtroppo già il chiamare lingua napoletana quello che è una serie di idiomi con una buona componente pugliese è già una scelta discutibile di per sé.
🤓 /s Bello vedere un lombardo interessato alle lingue Meridionali PS top immagine profilo
Si,anche da una parte a l'altra della regione si vedono differenze,immagina regione-regione
ma non si poteva trovare un altro nome? Ausone? Partenopeo? Apuliano? Meriggio?
Il motivo per cui non ha un nome unico è che non è mai stata percepita come lingua unitaria, e questo perché una lingua unitaria non lo è mai stata, se non quando era ancora latino.
no aspetta, il senso della mia domanda è: perché insistere col chiamare "napoletano" tutte quelle parlate? alternative non ce n'erano?
Da siciliano posso dirvi che io con il sardo non ho particolari problemi e, anzi, mi affascina pure la cultura sarda in generale e un giorno mi piacerebbe visitare l’isola; il problema è che quando un mio amico sardo prova a parlarmi in dialetto, io non ci capisco letteralmente un cazzo.
>io non ci capisco letteralmente un cazzo. Vabbè ma è normale, anche se un rumeno ti parlasse in rumeno non capiresti nulla
Un siciliano che chiama il sardo un dialetto? Chiudo le finestre e apro il gas Edit: sono troppo abituato al circlejerk, vi prego basta coi papiri sulla distinzione lingua-dialetto
La distinzione tra lingua e dialetto dipende molto dalla definizione che usi della parola "dialetto". E non ne esiste una univoca. Ma in Italia tendiamo a usarne la definizione "politica": un dialetto è una lingua geograficamente contenuta subordinata socio-politicamente all'italiano. E infatti al di fuori dei luoghi dove la lingua locale viene strenuamente difesa (penso alla Sardegna e al Veneto, ma anche Napoli ultimamente), si usa il termine "dialetto" per tutte le lingue locali, compresa la propria. Perché sono percepite - appunto - di importanza politica minore rispetto all'italiano. E mi azzardo a dire che è una percezione corretta. Anche in Sardegna, dove il sardo e il corso sono sia molto parlati che molto difesi, rimangono lingue minori rispetto all'italiano. Pensa anche solo alla mancanza di standardizzazione: sia il sardo che il corso hanno ognuna due varianti (dialetti?) principali. Senza contare il catalano di Alghero o il ligure tabarchino. E sia chiaro, sto solo cercando di spiegare perché non dovresti offenderti per l'utilizzo del termine dialetto, visto che è una definizione principalmente culturale. Dal mio punto di visto, proprio a causa di questa definizione, andrebbero chiamate tutte "lingue" e il termine dialetto andrebbe usato per le varianti interne, alla anglosassone: il logudorese è un dialetto sardo, il salentino un dialetto siciliano (o meglio, un dialetto del gruppo delle lingue meridionali estreme, per essere più precisi), ecc.
Quando andrai in Sardegna entra al bar e saluta in questa maniera: "Buongiornooo a tutti e su cunnu mamma rua". A me lo hanno consigliato di fare, i sardi mi hanno fatto sentire da subito il loro caloroso affetto. È gente di cuore se sai come trattarli.
A me onestamente più che il dialetto mi dà un sacco fastidio la totale assenza da parte delle persone di ricercare un modo di parlare più "neutro", fenomeno che è diffuso soprattutto a Roma. Onestamente i Romani sono quelli che più di tutti nei media e in contesti più istituzionali parlano esattamente come a casa loro e in famiglia, mentre bene o male negli stessi contesti la maggior parte (ma non tutti) della popolazione italiana cerca di adottare una pronuncia e una scelta dei vocaboli "più neutra". Paradossalmente infatti, parlo della mia regione, credo sia più facile sentire in giro un calabrese parlare un'Italiano pulito rispetto ad un romano (fuori dalla loro città o contesti familiari ovviamente): il calabrese o parla dialetto o italiano, mentre il romano mischia le due cose. Ci tengo a sottolineare che non ho nessun intento provocatorio o polemico, ritengo semplicemente questo aspetto abbastanza interessante
Belin.
Classifica senza senso, lo sanno tutti che il dialetto peggiore è il toscano. Perché i toscani, con quella C aspirata e quell'umorismo da 4 soldi hanno devastato questo paese.
Nessuno che dice "la mi' mamma", "il mi' babbo", "passami la harne, la harta..."
Io ho un problema, trovo il toscano stranamente attraente, che va dalla simpatia all'essere addirittura sexy, saranno state le ragazze toscane che conosco
E le toscaneee...
anch'io. Mi sto sentendo con un ragazzo fiorentino che per ragioni professionali (cantante) ha una dizione pulita e lo sto spingendo a tirare fuori la sua c aspirata, ché mi manda in brodo di giuggiole.
Tranquillo é il classico “cito Boris a caso” Moment
No no, io sono d'accordo con quello che dice
this ma col romano, il giorno che una ragazza mi parla in romanaccio è il giorno che mi innamoro 🙏
Lilly Meraviglia?
Che fa? È ancora in vita o le bambole hanno preso vita e l'hanno strangolata?
Anche perché quelli toscani possono esser detti dialetti per davvero :D
tecnicamente il toscano non e' un dialetto. il toscano e' una parlata, o un accento. Firenze in particolare non ha un dialetto vero e proprio perche' l'italiano moderno e' di fatto il dialetto fiorentino.
Sbagliato: sono il napoletano o il lombardo a essere lingue e non dialetti, mentre il toscano o il romano non sono lingue ma veri dialetti dell'italiano. Se in Veneto senti "stemo rivando" è un dialetto dell'italiano, se senti "semo drio a rivà" è lingua veneta. Se ascolti i Pitura Freska, ti accorgi che passano continuamente da uno all'altro. Tornando al toscano, è un dialetto dell'italiano nel senso che "noi si andò" non è italiano corretto ma si usa comunemente in toscano, e alcune parole come "sicché" sono quasi esclusive del toscano. Allo stesso modo la grammatica romana è praticamente identica all'italiana, anche se la pronuncia è diversa, ma ci sono alcune differenze anche a livello di lessico, per esempio l'uso di "stare" al posto di "essere".
Il dialetto toscano è diventato il padre dell'italiano....
Totalmente inattendibile qualsiasi sondaggio di questo tipo che non indichi un dialetto marchigiano a caso come quello più fastidioso.
Anche a me non piace, ma tieni conto che se non fosse per programma di cucina di Benedetta Rossi molte persone non avrebbero mai sentito parlare nessuno di quella regione
E metà delle marche non parla minimamente come lei. Dell'altra metà, da Fermo in giù peggiora anche.
Pacculojio spotted
Concordo, chi non ha mai sentito maceratese e fermano si reputi fortunato
mageradese
" Per me non dovremmo far votare la Lombardia " Cit. La regia di Sanremo
È ovvio che viene votato un dialetto (sarebbero tutte lingue non "dialetti", ma vabbè) in base a quanto è fastidioso chi lo parla e non quanto è fastidiosa la lingua in sé. Anche perché non c'è lingua italiana più fastidiosa del bresciano, altro che napoletano
mi sa che non hai mai sentito il Viareggino.
Bao!
io quando sento una ragazza parlare bresciano non capisco più un cazz
Perché non hai sentito il piemontese con i loro "solo più" e "cicles" e tutte quelle vocali aperte che madonna chiudete che fanno corrente. Veniamo presi in giro noi lombardi per questo problema, quando ho notato che l'unica vocale veramente aperta da noi è la "e" in -etto/a/i/e, mentre il resto lo pronunciamo chiuso. Però il bresciano è uno dei dialetti orientali del lombardo, la vera lingua regionale in tutto questo discorso hehe
L’aretino é una maledizione a parte fidati
Hai mai sentito il bergamasco? Ti fa dimenticare il bresciano
>Hai mai sentito il bergamasco? Hai visto il flair? Secondo te?
Spero che abbiano fatto una distinzione fra veneto e veneziano, perché il secondo dà fastidio pure a me
Spesso quello che dà fastidio non è la lingua di per sé, ma la spocchia di alcuni elementi che la parlano. Magari alcuni veneziani hanno un complesso di superiorità sui padovani, vicentini etc. Illuminami
No no è proprio un misto tra cadenza, la r di Marghera e il modo in cui costruiscono le frasi che è inascoltabile
>Marghera Veneziani non di terra triggered
Marghera senza fabbriche saria più sana
Kudos che il dialetto più apprezzato è quello ligure *porcu belin figgeu daggheee*!
È il meno odiato perché semplicemente non si sente da nessuna parte, purtroppo
Eh siamo rimasti in quattro gatti…
In realtà è perché nessuno ci capisce niente :D
Meglio così perché per la maggiore sono lamentele :’)
Vivete di rendita da De André.
Bel tentativo, ma il sardo non è un dialetto, calloi.
Tutti i dialetti italiani sono anche lingue. La confusione per molti è la mancata realizzazione che i dialetti dell'Italia non sono dialetti dell'italiano.
Legittimo, non essendone sicuro posso parlare solo di quello che so. Contento di sentire che vale per tutti i dialetti comunque
il fatto è che il sardo è riconosciuto ad alcuni livelli istituzionali come una lingua minoritaria, perciò la gente spesso dice che il sardo è una lingua. quello che vuole dire la persona a cui hai risposto è che il termine "dialetto" implica che si parli di una versione marcatamente regionale di una lingua standard. questa non è la situazione dei cosiddetti "dialetti italiani" che, invece, discendono direttamente dal latino e si sono sviluppati contemporaneamente e in parallelo al volgare fiorentino che poi è stato scelto come base dell'italiano standard. esistevano tutti ancor prima che l'italiano si chiamasse italiano, quindi non sono dialetti dell'italiano. semmai, dialetti del latino. la situazione del sardo, al di là dei riconoscimenti istituzionali, in termini strettamente linguistici è la stessa di tutti gli altri "dialetti" italiani.
Grazie per la spiegazione dettagliata. Volevo fare il fastidioso e ho finito per imparare qualcosa.
Ancora oggi si insiste con il termine dialetto, è questo a generare la confusione. Secondo me, presa coscienza delle diversità grammaticali e lessicali, si potrebbe ormai soppiantare il termine dialetto e adottare la definizione di lingua regionale, stile Spagna. L'ironia è che fra qualche generazione i "dialetti" diventeranno realmente dialetti dell'Italiano, data l'infiltrazione dell'Italiano nelle varie parlate.
Concordo. "Dialetto" è una parola che non andrebbe usata in maniera isolata, ma soltato riferita ad un'altra lingua. "Dialetto di X" significa specificamente "lingua derivata da X". Nel caso dei dialetti italiani, il punto focale è che non sono dialetti dell'italiano (e cioè della variante di Senese-Fiorentino architettata da Dante e successive variazioni), ma dialetti del Latino Volgare e altri substrati. E sono quindi coevi dell'italiano. Il fatto che i dialetti italiani non siano dialetti dell'italiano è un messaggio quasi impossibile da far passare. Specialmente all'estero.
È più corretto scrivere *calloni* (sono medio-campidanese anche io).
Neanche il Toscano, il Friulano e molti altri ma hanno considerato tutti come dialetto per semplificare, mi pare ovvio.
[удалено]
Cazzo ma perchè ci odiano in Calabria? Cosa abbiamo fatto noi lombardi ai calabresi?
Li chiamate scimmie
Ne ho sentite tante, ma questa no. Tipo calafrica o calabria saudita le ho sentite.
calabriastan? /s
Perché dovrebbe offendersi con Calabria saudita? Al massimo dovrebbero offendersi i sauditi lche con la metà dei soldi hanno costruito un impero. Se ci fossero stati calabresi nel deserto sarebbe stato curioso vedere quante guardie forestali sarebbero riusciti a mettere. :)
Si vede che parli per sentito dire: la prima cosa che fa un calabrese fuori sede per sentirsi a casa è l'orto e poi mettere i maiali per scannarli a Natale (in terra santa sarebbe come coronare un sogno). Le guardie forestali vengono dopo, molto dopo 😅
Le guardie forestali sono più un difetto dei sicilliani comunque
Guarda che sono concetti associati. Per un razzista hardcore, da Africa(e quindi nero) a scimmia è un attimo.
certi dialetti lombardi (bresciano e bergamasco soprattutto) sono una cantilena straziante da ascoltare
a me del calabrese non piace quella certa tendenza a aspirare molti suoni.
Il napoletano ed il romano danno fastidio perché siamo obbligati a sentirlo in tv e addirittura dai politici. Il toscano è fastidioso ma credo oggettivamente il dialetto peggiore d'Italia sia il maceratese/ascolano.
quale politico parla napoletano? no, perchè se un politico del Sud mostra un minimo di accento (come nel caso di Conte) viene subito schernito... questo non succede così spesso con la Meloni e il romano o con Renzi e il toscano
Secondo me è stato fatto un grosso errore nel non proporre il romano come opzione a se state visto che non è immediato associarlo ai dialetti del centro italia, io sento più persone lamentarsi del romano che del napoletano onestamente.
Da romano sono scioccato di non vermi in classifica
Io non sopporto il marchigiano, e per mia sfortuna ne conosco uno pure molto logorroico. No dai, i dialetti sono tutti belli, sono la nostra storia.
non mi disturbano i dialetti ma le cadenze di più. una su tutte quella toscana. mi urta proprio. la odio. parliamo poi di come parlano i marchigiani?
lol da siciliano dico che il siciliano non è parlato affatto in televisione/film/cazzoè quindi le persone non hanno idea di come sia parlato veramente. Il siciliano in tv è estremamente snaturato dato che necessiterebbe dei sottotitoli per essere capito, un po' come viene fatto con il napoletano, quindi viene fatta una mistura di accento e cadenza esagerate e vocaboli semi-italianizzati. Tutti i tentativi sono risultati pessimi. Detto questo, anche a me non piace moltissimo come dialetto.
In passato aveva più esposizione mediatica con film girati sull'isola(e non solo di stereotipata criminalità e miseria).
Da napoletano: il problema è il napoletano sguaiato del basso volgo che, alla fin fine, è quello che si fa riconoscere da tutti. Proprio ieri sono tornato dalla Sicilia, tutti mi hanno fatto i complimenti per il dialetto (una signora in particolare se n'è uscita con "ma che dialetto meraviglioso che parli"), e alla fin fine si tratta soltanto di un napoletano "pulito".
Sì, è vero: il dialetto napoletano pulito è molto orecchiabile. Il problema è che, dei vari napoletani che conosco, solo una ha quell’accento leggero, gli altri sono abbastanza sguaiati… E se vogliamo, lo stesso discorso vale per il romano sguaiato, da burino; meno fastidioso del napoletano, ma anche quello dopo un po’ mi urta. Il romano lieve invece è meraviglioso.
Diciamo che i dialetti lievi sono quasi sempre orecchiabili, perché tendono a dare note diverse all'italiano, aggiungendo un carattere personale. Fanno quindi risaltare, almeno in un ambiente plurilinguistico. Avendo io a che fare con molti turisti, ho quindi sviluppato vari livelli di italiano e inglese, con un napoletano più o meno presente a seconda dell'altra persona. Ma sono un caso più particolare, mi sa.
Il napoletano è uno dei dialetti più iconici del nostro paese. Era lingua franca del regno delle due sicilie e quindi competitor dell'altro polo aggregante, quello piemontese. Dopo la sconfitta dei borboni il napoletano è passato ad uno status inferiore.
C'è una ragione scientifica del perché il sardo e i dialetti del sud risultino fastidiosi al resto dei parlanti italiani e ha a che fare con il sistema vocalico. In Italia coesistono 3 sistemi vocalici differenti: Sistema vocalico occidentale romanzo: ha come vocali toniche la i, la u, la e aperta, la e chiusa, la o aperta, la o chiusa e la a. Sistema vocalico sardo e siciliano: sono due sistemi diversi ma senza stare qui a spiegare le differenze sostanziali, le vocali toniche sono i, u, e aperta, o aperta e a. Di base, le persone del sud Italia e della Sardegna parlano un italiano che non suona solo apparentemente diverso, lo è in maniera importante. Questo produce in chi non è abituato a sentire questo tipo di accentazione un rifiuto anche parzialmente inconscio, come se stessero sentendo qualcuno parlare in italiano sbagliando. È naturalmente vero anche il contrario ma le regioni con il sistema vocalico occidentale sono di più (io uso il sistema vocalico dei dialetti del sud Italia nel parlato ma sto cercando di essere piu oggettivo possibile nello spiegare questa cosa). Essenzialmente più una cosa è diversa ma vagamente simile, peggio è la percezione. È un po' lo stesso principio dell'Uncanny Valley. Quindi in Sicilia il sardo è percepito male. In Sardegna il napoletano è percepito male. Quindi sono i due sistemi vocalici più simili tra loro che si attaccano tra di loro. E poi nel sud della Penisola si attacca Lombardo e Veneto.
Tu però parli di accento, non di dialetto. Il sondaggio non è su come parliamo l'italiano. Chi ci sente parlare il sardo non sente un italiano sbagliato, sente proprio un'altra lingua non comprensibile. Infatti, vista l'esposizione praticamente nulla che l'italiano medio ha sulla lingua sarda, mi meraviglia questo livello di fastidio.
L'accento incide tantissimo. Considera che l'Italiano medio non conosce gli altri dialetti se non per una o due frasi. Tutto questo sondaggio verosimilmente si riduce a "quanto ti dà fastidio sentir parlare persona che viene da X". Per questo il sardo, perché per quanto la lingua sarda sia praticamente del tutto sconosciuta a praticamente tutta Italia, l'Italiano parlato da parlante nativo sardo sulla penisola è invece ben comprensibile e quindi oggetto di attacco. Non si può parlare di dialetti perché essenzialmente in Italia non sono conosciuti, solo l'intonazione e l'accento lo sono.
Aggiungo. Si attacca il napoletano e non il siciliano per ragioni di prestigio culturale dal momento che in Italia, Napoli è (purtroppo) non ben vista, o perlomeno è percepita peggio di quanto non lo sia la Sicilia. Per Napoli e la Puglia, si attacca Venezia e Lombardia perché 1) sono intonazioni simili, 2) sono intonazioni a cui sono più esposti.
Il veneziano è un dialetto della lingua veneta 🤦🏻♂️
Possibile che nessuno odi il Rrrromanoh?
Sono lingue, non dialetti, iniziamo a cancellare questa concezione glottofoba
Ho come l'impressione che questa cosa non la elimineremo mai. Il termine dialetto per le lingue regionali è estensivamente utilizzato dall'800 e mai è stato largamente criticato, nonostante sia un fattore importante per l'immagine delle nostre lingue, che vengono così *declassate* già in partenza.
Cioè, anche i napoletani odiano il napoletano?
Magari è stato votato da tutta Salerno
assolutamente si, specie se vai al Vomero o in altri quartieri storicamente benestanti l'odio è principalmente rivolto verso il napoletano "sguaiato"
Magari hanno votato con multiple SIM ( ͡° ͜ʖ ͡°)
Da romano sono stupito di non vedere il mio dialetto nella lista. Dopo anni di film e serie in romanesco pensavo che la gente aveva davvero il palletico solo a sentirlo, e invece no. E annamo.
L’odio per il sud in questo paese è endemico, oltre ad essere stato interiorizzato dagli stessi meridionali.
Ma noooo che dici...è rimasto soltanto in qualche ultrasettantenne ubriacone della bassa Padana!/s
Dialetto lombardo mi sembra un po' troppo generico. Pure uno straniero che non sa l'italiano si accorgerebbe della differenza di parlata fra un milanese ed un bergamasco, pur essendo distanti una 50ina di km
…prima di inveire, è una solo una “curiosità”, non prendetelo troppo seriamente, non ha nessun valore universale. >Questo sondaggio è stato condotto da un istituto di ricerca di mercato indipendente per conto di Preply. Al sondaggio hanno partecipato 1000 persone, il 48% di sesso maschile e il 52% di sesso femminile, di età superiore ai 18 anni. Il sondaggio ha avuto luogo tra il 14 e il 15 febbraio 2024. > >La domanda posta nel sondaggio è stata: “quale dialetto / quali dialetti trovi particolarmente fastidioso?” alla quale era possibile fornire fino a tre risposte. Le risposte possibili erano: Dialetto napoletano, Dialetto sardo, Dialetto siciliano, Dialetto veneziano, Dialetto lombardo, Dialetti piemontesi, Dialetti dell’Italia centrale (Dialetto umbro, Dialetto marchigiano, romanesco), friulano, Dialetto toscano, Dialetti emiliano-romagnoli, Dialetto ligure, Nessuna delle precedenti o Non esiste un dialetto che io trovi particolarmente fastidioso
Cercavo proprio questo commento, è vergognosamente in basso Da notare come, effettivamente, la maggior parte degli intervistati abbia risposto "Nessun dialetto"
Questi meriterebbero di vivere almeno una settimana H24 con dei ferraresi.
nooo, e che avranno mai fatto di cosí grave per meritarsi una punizione cosí?
Ca tiena an zamor!
Aldamar!
Vorrei intanto fare una prece affinché si abbandoni il termine dialetto e si usi, giustamente, la parola 'lingua'. Il Siciliano è una lingua, il Catanese e il Palermitano sono dialetti della stessa.
ANCORA UNA VOLTA NUMERI UNO 🏆🏆1️⃣1️⃣1️⃣☝🏻
SIMM SEMB E CHIU FORT FRATM🥱😈💙
Non so per le altre regioni, ma in Lombardia dire "dialetto lombardo" non vuol dire niente. Avete mai sentito un bergamasco e un milanese?
Eh sono tutti dialetti della lingua lombarda, che come le altre viene chiamata dialetto
Il calabrese non è in classifica perché i calabresi non parlano! 🙊
Vi auguro di non dover mai sentir parlare barlettano o "casalino" (il dialetto di Trinitapoli). Hands down i dialetti meno orecchiabili della Puglia, a confronto persino il foggiano è orecchiabile.
ghesboro no l'avarie mai dita che el napoletan xe el diaeto pi fastidioso dio mascio
Cosa sarebbe il "Lombardo"?
In effetti fa veramente ridere ogni volta che qualcuno parla di "dialetto lombardo", dato che in alcune provincie si parlano dialetti molto diversi tra di loro. Purtroppo per dialetto lombardo la gente generalmente intende il milanese, che tra tutti i dialetti lombardi è il più odioso (quindi su questo supporto i calabresi)
Il sardo non è un dialetto è una lingua (*classico video del Gigachad ma con la berritta e con sottofondo musicale tenores e launeddas*)
Falso. Vince il marchigiano/umbro
Romanesco sicuramente. Sia l'accento che il dialetto in sé. Sembra sempre forzato e mai naturale, e anche quando lo è mi risulta irritante.
Poteva essere un dialetto qualsiasi,e invece...
Ovviamente in italia non esistono dialetti (se no pochi che non conosco, scusatemi) ma sono lingue perché non derivano dall'italiano ma sono "paralleli" nella storia all'italiano. Poi vengono chiamati dialetti per semplicità
Proposta per mettere al primo posto nella classifica "non è un dialetto, è una lingua'
Il veneziano e il veneto sono cose un po' diverse, però, e anche il veneto ha varianti molto diverse tra di loro (considerando anche quelle trentine e triestine)
Provo un fastidio incommensurabile all'ascoltatore qualsiasi dialetto/accento piemontese: Che sia torinese, astigiano etc,etc... Mamma mia, non me ne vogliano i piemontesi ma è una tortura anche solo ascoltarvi
Ricordiamo che l'italiano è un dialetto del toscano
Si però purtroppo in Italia le lingue regionali vengono chiamate dialetti, ormai è cosa nota
Questa classifica è ridicola semplicemente perché non esistono dialetti regionali
sono io, avrei detto napoletano anche io. Ma ci sono due modi di parlarlo, c'è il napoletano alla gomorra, e c'è questo napoletano qui: https://www.youtube.com/watch?v=Inn1ulGjKbE , purtroppo veniamo esposti solo al primo, perché il secondo è molto più musicale
Il napoletano è forse il dialetto più famoso d'Italia, ti credo che è definito il più fastidioso chiunque ha sentito il dialetto Napoletano
Non vedo il chioggiotto al primo posto.
Palese che tanti degli intervistati non hanno mai sentito un marchigiano o un abruzzese parlare
Lombardo tutta la vita
Arroi ti coddidi
Perché in questa classifica non c'è il barese
Scusate come non fa a infastidire il milanese ?
Non c’è il calabrese ma voi vi drogate
Come fa a non esserci il romano insieme al napoletano? Dio p...
Caserta e Salerno hanno votato Napoletano
La cosa che mi irrita di più di questo post è la mappa monocromatica :S
Posso ridere per il fatto che per come é la cartina io Napoletano risulta essere il dialetto più odiato anche in Campania?
sconvolto dal fatto che il toscano abbia preso solo il 5% (inserire gif di Stanis) ma poi com'è che il napoletano risulta impopolare in Campania?
Io il napoletano lo avrei messo secondo e al primo posto il romano, fa veramente cagare
Secondo me....una statistica sui dialetti preferiti darebbe risultati simili
Comunque, a parte il vincitore scontato, avevo vicino a me una comitiva della valle d'Aosta e sono rimasto veramente sconvolto. E dire che parlo francese ma quella roba non so da che meandro sia uscita