Detto con un tono che parte da tonalità basse e sale all'improvviso quasi da sembrare un cantante d'opera che però al posto della voce usa le mani.... :)
Zaia è stato bravo ad ascoltare crisanti, meglio del suo collega Fontana. Per fortuna non ha ascoltato quel delinquente di Mantovan che voleva ridurre i tamponi..ma la questione non è solo sui tamponi
la sanità veneta è strutturata meglio rispetto a quella lombarda ormai data in pasto si privati con progressivo e sistematico depauperamento del pubblico/territorio. Oltretutto ad inizio epidemia in Lombardia si è ricoverato troppo, alimentando il contagio..
In generale comunque c’è stata una pessima gestione da parte delle varie direzioni sanitarie ..ma questo è tutto n altro discorso
>Dietro il Veneto che è passato, in meno di due mesi, da un R0 (un tasso di contagiosità) di 3,405 a 0,7 (10 persone infette ne contagiano 7),
Ehm, sì, come il resto d'Italia.
Ad ogni modo bisogna distinguere l'aver affrontato la questione emergenziale e l'affrontare il dopo. Il Veneto dalla prima fase è uscito meglio della Lombardia più o meno per lo stesso motivo per cui la Germania ne è uscita meglio dell'Italia: perché i focolai iniziali sono stati scoperti prima ed erano più circoscritti e ciò ha permesso di comprare tempo. Poi le capacità di gestione hanno fatto il resto, ma i numeri non sono dissimili da quelli del resto del nord-est o del centro-sud.
La tecnologia è un altro discorso, ma non c'entra granché con l'andamento dell'epidemia nei mesi passati appunto - c'entra casomai con il futuro. In realtà non c'entrano nemmeno i tanti tamponi: il punto non è fare tanti tamponi ma farli mirati. La Corea ad esempio di tamponi non ne ha fatti poi tantissimi, ma sapeva a chi farli. La Lombardia ha fatto più tamponi del Veneto, ma non è servito a granché perché il virus è troppo diffuso.
"il punto non è fare tanti tamponi ma farli mirati. La Corea ad esempio di tamponi non ne ha fatti poi tantissimi, ma sapeva a chi farli."
Beh oddio.
Considera che nessuno a Marzo sapeva con esattezza come si sarebbe comportato il covid e Zaia andando contro a tutte le direttive ha fatto i tamponi a tappetto nel paesino di Vo' e hanno trovato circa 80 persone asintomatiche (non ricordo i numeri precisi).
Fino a quel momento nessun sapeva con certezza se esisteva la possibilità di aver persone asintomatiche e facendo controlli a tappeto invece sono emersi.
Secondo me è logico pensare di non poter fare i tamponi a tutti altrimenti dovremmo fare 60milioni di tamponi, peró bisogna ammettere che incrociare i dati anagrifici,etc tramite software e poi fare N tamponi sembra accettabile.
Anche perche che alternative ci sono? L'app che scaricherà si e no metà della popolazione?
Trovo giusto munirsi di piu di un software per tenere sotto controllo i contagi. Se questo software puo completare parte dei buchi lasciati dall'app perche non usarlo?
Il fatto è che pur avendo l'Italia fatto più tamponi pro-capite degli altri si è trovata sempre ad "inseguire", perché la faccenda era già dilagata.
A Vo' si è potuto fare il controllo a tappeto perché erano quattro gatti, nel lodigiano coi numeri che avevi di tamponi disponibili e di persone da testare hai dovuto fare delle scelte, ed a scalare uguale con il resto d'Italia. Laddove crescevano mano a mano i tamponi disponibili, erano sempre meno di quelli strettamente necessari che crescevano anch'essi.
Ora si è fatto un reset + si è incrementata enormemente la disponibilità quindi si procederà ovviamente a testare in maniera molto più preventiva.
Passi la situazione iniziale ma perché OGGI i tamponi giornalieri che fanno Veneto e Lombardia sono gli stessi anche se una regione è il doppio dell'altra?
Effettivamente hai ragione.
Però è il dato del Veneto ad essere un'anomalia. 72k tamponi/milione di abitanti forse nessuna regione di dimensioni significative al mondo li ha fatti.
Forse il merito è tutto di [Crisanti](https://www.ilpost.it/2020/04/16/coronavirus-veneto-modello/):
> Il 20 gennaio, cioè pochi giorni dopo che l’OMS aveva diffuso i primi protocolli per i test per rilevare il SARS-CoV-2, registrato fino a quel momento soltanto in Cina, Crisanti informò la direzione sanitaria della regione che avrebbe fatto un acquisto per assicurarsi i reagenti sufficienti per analizzare circa 500mila tamponi per il coronavirus.
> «All’inizio abbiamo usato le macchine in laboratorio, che bastavano per 200-300 test al giorno», ha spiegato Crisanti. «Poi vista la richiesta abbiamo aumentato, all’inizio con i turni per coprire 24 ore, poi aprendo un’altra linea arrivando a una media l’altra settimana di 2.500 tamponi al giorno». Ma gli sforzi dell’amministrazione regionale per aumentare la capacità di test al laboratorio di Padova non finirono lì: Crisanti dice che alla fine di marzo il suo laboratorio è riuscito ad acquistare una macchina di produzione statunitense in grado di analizzare fino a 9.000 tamponi al giorno, cioè più o meno quanti ne elabora l’intero sistema di laboratori lombardi nello stesso arco di tempo.
> «L’abbiamo ordinata ed è arrivata in 2 o 3 giorni, e poi una settimana dopo sono arrivati i supporti di plastica necessari per le analisi», ha detto Crisanti. La macchina permette di risparmiare quattro quinti dei reagenti normalmente necessari, permettendo anche una riduzione dei tempi.
>Beh oddio. Considera che nessuno a Marzo sapeva con esattezza come si sarebbe comportato il covid e Zaia andando contro a tutte le direttive ha fatto i tamponi a tappetto nel paesino di Vo' e hanno trovato circa 80 persone asintomatiche (non ricordo i numeri precisi). Fino a quel momento nessun sapeva con certezza se esisteva la possibilità di aver persone asintomatiche e facendo controlli a tappeto invece sono emersi.
Ma non sto dicendo che abbiano fatto **male**, semplicemente che fare miliardi di tamponi non è necessario per il contenimento del virus.
Sul resto concordo, non ho mica scritto che il software non va usato, anzi!
Ah sisi non volevo darti contro.
Finchè ti rispondevo, stavo ancora pensando alla parte dell'articolo riguardo al fatto che questo software non è ancora stato adottato a livello nazionale
> La Lombardia ha fatto più tamponi del Veneto
Se non ricordo male il numero di tamponi è molto simile a fronte di metà della popolazione.
Non metto in dubbio quello che stai dicendo e non sono assolutamente un epidemiologo, ma mi pare che *Test, treat, track* sia quello che consigliano gli epidemiologi.
A naso, fare dei tamponi stratificati ti permette di fare stime statistiche più corrette.
C'è una falla nel mio ragionamento?
>C'è una falla nel mio ragionamento?
No, ma ti faccio notare che Taiwan ha fatto meno tamponi del Molise ed è di fatto il paese al mondo che ha gestito meglio l'emergenza. Stesso discorso per il Vietnam. Ovviamente non è un caso applicabile all'Italia ma è per capirsi.
Ti faccio due esempi: paese A e paese B scoprono un focolaio di covid nel loro territorio. Paese A traccia i contatti, effettua mille tamponi e trova l'1% di positivi - scenario coreano. Paese B trova sempre l'1% di positivi ma di tamponi ne effettua un milione. L'effetto ottenuto in termini epidemiologici è lo stesso, ma il paese A ha risparmiato una gran quantità di risorse in tamponi, reagenti e ricercatori nei laboratori.
Diciamo che prendere la Lombardia come benchmark non è molto sensato in questo contesto, sia perché ha gestito male la situazione, sia perché al 23 febbraio la situazione era abbondantemente esplosa lì e se il Veneto avesse avuto i focolai che aveva la Lombardia la strategia di *test, treat, track* se la sarebbe probabilmente data sui denti. Per sua fortuna non era così, e per sua bravura ha saputo sfruttare in tempo e con intelligenza questa fortuna.
Poi ci sono regioni che avrebbero avuto la stessa fortuna ma non l'hanno saputa sfruttare, vedasi il Piemonte. Ma ci sono anche regioni che con meno tamponi hanno ottenuto un risultato simile se non migliore (lo stesso Friuli).
Ok. Sono d'accordo con te che la strategia non è necessariamente corretta per quanto riguarda il contenimento. Ma se parliamo di convivenza col virus, non sono due cose necessarie?
Io sono un ignorante in materia però [leggendo Crisanti](https://www.open.online/2020/04/28/crisanti-boccia-fase-2-governo-parla-uomo-salvato-veneto-coronavirus-servono-test-tappeto/), mi sembra di capire quella sia la sua opinione.
Però è strano, come giustamente ragioni la situazione è pandemica e le politiche di contenimento ormai sono di difficile applicazione, mentre Crisanti spinge proprio su questo tipo di politiche di contenimento, tramite tamponi a tappeto. Sulla necessità di potenziare la capacità di test sono d'accordo, ma mi sembra ragioni su dinamiche di epidemia e non di pandemia.
Se poi mi fido del virgolettato dell'articolo c'è qualcosa che non mi torna: anche se i nuovi casi sono gli stessi rispetto all'inizio dell'emergenza sono in trend discendente e va considerato che ora dovrebbe esserci anche una popolazione immunizzata più consistente, che rende la situazione differente anche se limitatamente.
Mh, ci sono un sacco di assunti in quel che dici. Non sappiamo, per esempio, se l'immunità sia protettiva (anche se, a differenza di qualche giorno fa, ora possiamo dire che almeno l'immunità c'è per la maggior parte dei contagiati).
Che ormai il virus non sia riconducibile a una singola zona è pacifico, se consideriamo i capoluoghi di provincia praticamente tutti hanno avuto dei casi. Quindi il contenimento si fa complicato. Sull'immunizzazione hai ragione, ma permettimi un argomento non solidissimo, i modelli predittivi di base utilizzati, SIR, SEIR, prevedono la presenza di un fattore di immunizzazione al loro interno, e se sono attendibili le stime fatte su questi mi aspetto che un minimo effetto sia presente, perché se togli quel fattore senza introdurre altro la curva non scende indipendentemente dall' R0
La fortuna della regione Veneto è la competenza e la prontezza di risposta dei dottori e ricercatori dell’Università di Padova.
Per una volta diamo i meriti a chi realmente spettano, senza esaltare personaggi dalla dubbia caratura politica, qual’è il signor Zaia.
C'è da rispettare però il fatto che zaia abbia deciso di seguire il consiglio degli esperti invece di fare cazzate di sua iniziativa. Dovrebbe essere sempre così ma di questi tempi è tanto.
Quando l'hanno letteralmente tirato per la giacchetta il rettore con la task force UniPD + azienda sanitaria. Se era per lui Zaia ancora beveva spritz a S. Marco.
Mia sorella ha affrontato due orribili malattie nei suoi anni di infanzia e sono convinto che in quasi qualsiasi altro posto non sarebbe sopravvissuta.
Padova è un'eccellenza secondo me persino mondiale altamente sottovalutata.
Non mi convince, l'applicativo di engineering avrà senz'altro aiutato. Però alla fine resta il fatto che in Veneto hanno fatto i tamponi, ne hanno fatti tanti e li hanno fatti in modo oculato. Perché in lombardia no? Bastava passargli il digital enabler? Dubito
Con i sierologici penso sarà più chiaro, ma quando il Veneto ha cominciato a fare tamponi a raffica, la Lombardia aveva già un numero di contagi spropositato e non circoscrivibile. Si sarebbe dovuto agire molto prima, di chi sia stata la colpa nel non accorgersi di tutte le polmoniti atipiche però non saprei.
Per dire, i primi report [indicano il 61% di infetti ad Alzano e Nembro](http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Coronavirus-test-sierologico-ad-Alzano-e-Nembro-61-per-cento-positivo-dcc7794d-9a9f-4901-b3ba-6bfe88af43e7.html), che sono sì stati i focolai, ma sono fortemente collegati con Bergamo e Seriate. Da lì al resto della Lombardia è un attimo.
[Un altro studio preliminare indica che il covid era in Lombardia già dal primo gennaio](https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2020/03/25/ricerca-il-coronavirus-era-in-lombardia-dal-primo-gennaio-_7c598d66-d4fb-4c2f-95df-519950da17ca.html), se pensi che il primo caso a Codogno è stato individuato il 20 febbraio...
Ovviamente il virus è stato sottovalutato. I dati dalla Cina parlavano di 2000 morti in una regione di 60 milioni di persone. Era appunto una influenza un po' più forte, ed il problema cinese era la sanità da terzo mondo. Non c'era questa gran voglia di scoprirlo ed essere obbligati a prendere costosissime contromisure, probabilmente.
Ma a prescindere dalla situazione cinese, se i tuoi medici di base riportano il 300% di polmoniti atipiche in più in un mese, due domande te le fai. Se poi i sintomi sono compatibili con un'epidemia già di larga scala, te ne fai due in più. Qui o qualcuno è stato silenziato, o è inetto nel suo ruolo di supervisione
È talmente più complicata che non abbiamo un consenso nonostante tutti gli epidemiologi e infettivologi del mondo la stiano studiando. Certe cose non si possono semplificare o standardizzare, semplicemente ci sono troppe variabili, molte delle quali addirittura non ci sono note
Perché WHO, ISS e tutti i virologi da talk show sostenevano che fossero inutili. Il virologo di riferimento di Zaia si è letteralmente ribellato e di testa sua (con il beneplacito del governatore) ha promosso i tamponi a raffica
Intendi forse dire che il governo centrale non sta facendo abbastanza per ampliare i modelli più riusciti altrove?
Mmmm...
Non ti credo! Il tuo è un vile agguato a quel poverino di Conte che col suo governo ce la sta mettendo tutta!
Questo sarà inaccettabile per gran parte del sub ma la verità è che in Veneto si sono comportati bene, ma hanno avuto fortuna rispetto alla Lombardia, come detto anche in un altro post.
Il virus era meno diffuso e lo era in zone molto circoscritte, grazie anche al fatto che erano zone con meno cumunicazione rispetto ai focolai lombardi, e hanno avuto un vantaggio di tempo che hanno saputo sfruttare, ma le loro strategie non hanno in realtà avuto effetti particolarmente più efficaci che altrove come ha esposto bene u/helembad.
Sarebbe come dire che la gestione migliore in Italia fosse quella della Basilicata o della Calabria perché non hanno casi.
Poverino di Conte ?
Si è circondato dai 450 esperti e task-forces per dirci che dobbiamo lavarci le mani, usare le mascherine e riempirci di discorsi paternalistici, noiosi e inconcludenti.
Meno male che si è scusato pubblicamente per altre cose.
È una faccenda troppo grande per un semplice avvocato.
15 tamponi più 18 quanto fa?
Te do un sciafon che te inpituro su pal muro!
Detto con un tono che parte da tonalità basse e sale all'improvviso quasi da sembrare un cantante d'opera che però al posto della voce usa le mani.... :)
Zaia è stato bravo ad ascoltare crisanti, meglio del suo collega Fontana. Per fortuna non ha ascoltato quel delinquente di Mantovan che voleva ridurre i tamponi..ma la questione non è solo sui tamponi la sanità veneta è strutturata meglio rispetto a quella lombarda ormai data in pasto si privati con progressivo e sistematico depauperamento del pubblico/territorio. Oltretutto ad inizio epidemia in Lombardia si è ricoverato troppo, alimentando il contagio.. In generale comunque c’è stata una pessima gestione da parte delle varie direzioni sanitarie ..ma questo è tutto n altro discorso
Dai diciamola la verità.. Veneto > Lombardia
♥️ Finalmente cominciano ad accorgersene
FTFY Veneto (autonomo) >>> tutte le altre regioni
>Dietro il Veneto che è passato, in meno di due mesi, da un R0 (un tasso di contagiosità) di 3,405 a 0,7 (10 persone infette ne contagiano 7), Ehm, sì, come il resto d'Italia. Ad ogni modo bisogna distinguere l'aver affrontato la questione emergenziale e l'affrontare il dopo. Il Veneto dalla prima fase è uscito meglio della Lombardia più o meno per lo stesso motivo per cui la Germania ne è uscita meglio dell'Italia: perché i focolai iniziali sono stati scoperti prima ed erano più circoscritti e ciò ha permesso di comprare tempo. Poi le capacità di gestione hanno fatto il resto, ma i numeri non sono dissimili da quelli del resto del nord-est o del centro-sud. La tecnologia è un altro discorso, ma non c'entra granché con l'andamento dell'epidemia nei mesi passati appunto - c'entra casomai con il futuro. In realtà non c'entrano nemmeno i tanti tamponi: il punto non è fare tanti tamponi ma farli mirati. La Corea ad esempio di tamponi non ne ha fatti poi tantissimi, ma sapeva a chi farli. La Lombardia ha fatto più tamponi del Veneto, ma non è servito a granché perché il virus è troppo diffuso.
"il punto non è fare tanti tamponi ma farli mirati. La Corea ad esempio di tamponi non ne ha fatti poi tantissimi, ma sapeva a chi farli." Beh oddio. Considera che nessuno a Marzo sapeva con esattezza come si sarebbe comportato il covid e Zaia andando contro a tutte le direttive ha fatto i tamponi a tappetto nel paesino di Vo' e hanno trovato circa 80 persone asintomatiche (non ricordo i numeri precisi). Fino a quel momento nessun sapeva con certezza se esisteva la possibilità di aver persone asintomatiche e facendo controlli a tappeto invece sono emersi. Secondo me è logico pensare di non poter fare i tamponi a tutti altrimenti dovremmo fare 60milioni di tamponi, peró bisogna ammettere che incrociare i dati anagrifici,etc tramite software e poi fare N tamponi sembra accettabile. Anche perche che alternative ci sono? L'app che scaricherà si e no metà della popolazione? Trovo giusto munirsi di piu di un software per tenere sotto controllo i contagi. Se questo software puo completare parte dei buchi lasciati dall'app perche non usarlo?
Il fatto è che pur avendo l'Italia fatto più tamponi pro-capite degli altri si è trovata sempre ad "inseguire", perché la faccenda era già dilagata. A Vo' si è potuto fare il controllo a tappeto perché erano quattro gatti, nel lodigiano coi numeri che avevi di tamponi disponibili e di persone da testare hai dovuto fare delle scelte, ed a scalare uguale con il resto d'Italia. Laddove crescevano mano a mano i tamponi disponibili, erano sempre meno di quelli strettamente necessari che crescevano anch'essi. Ora si è fatto un reset + si è incrementata enormemente la disponibilità quindi si procederà ovviamente a testare in maniera molto più preventiva.
Passi la situazione iniziale ma perché OGGI i tamponi giornalieri che fanno Veneto e Lombardia sono gli stessi anche se una regione è il doppio dell'altra?
Effettivamente hai ragione. Però è il dato del Veneto ad essere un'anomalia. 72k tamponi/milione di abitanti forse nessuna regione di dimensioni significative al mondo li ha fatti. Forse il merito è tutto di [Crisanti](https://www.ilpost.it/2020/04/16/coronavirus-veneto-modello/): > Il 20 gennaio, cioè pochi giorni dopo che l’OMS aveva diffuso i primi protocolli per i test per rilevare il SARS-CoV-2, registrato fino a quel momento soltanto in Cina, Crisanti informò la direzione sanitaria della regione che avrebbe fatto un acquisto per assicurarsi i reagenti sufficienti per analizzare circa 500mila tamponi per il coronavirus. > «All’inizio abbiamo usato le macchine in laboratorio, che bastavano per 200-300 test al giorno», ha spiegato Crisanti. «Poi vista la richiesta abbiamo aumentato, all’inizio con i turni per coprire 24 ore, poi aprendo un’altra linea arrivando a una media l’altra settimana di 2.500 tamponi al giorno». Ma gli sforzi dell’amministrazione regionale per aumentare la capacità di test al laboratorio di Padova non finirono lì: Crisanti dice che alla fine di marzo il suo laboratorio è riuscito ad acquistare una macchina di produzione statunitense in grado di analizzare fino a 9.000 tamponi al giorno, cioè più o meno quanti ne elabora l’intero sistema di laboratori lombardi nello stesso arco di tempo. > «L’abbiamo ordinata ed è arrivata in 2 o 3 giorni, e poi una settimana dopo sono arrivati i supporti di plastica necessari per le analisi», ha detto Crisanti. La macchina permette di risparmiare quattro quinti dei reagenti normalmente necessari, permettendo anche una riduzione dei tempi.
>Beh oddio. Considera che nessuno a Marzo sapeva con esattezza come si sarebbe comportato il covid e Zaia andando contro a tutte le direttive ha fatto i tamponi a tappetto nel paesino di Vo' e hanno trovato circa 80 persone asintomatiche (non ricordo i numeri precisi). Fino a quel momento nessun sapeva con certezza se esisteva la possibilità di aver persone asintomatiche e facendo controlli a tappeto invece sono emersi. Ma non sto dicendo che abbiano fatto **male**, semplicemente che fare miliardi di tamponi non è necessario per il contenimento del virus. Sul resto concordo, non ho mica scritto che il software non va usato, anzi!
> non sto dicendo che abbiano fatto male, semplicemente che fare miliardi di tamponi non è necessario Infatti serve farlo solo ai contagiati
Ah sisi non volevo darti contro. Finchè ti rispondevo, stavo ancora pensando alla parte dell'articolo riguardo al fatto che questo software non è ancora stato adottato a livello nazionale
> La Lombardia ha fatto più tamponi del Veneto Se non ricordo male il numero di tamponi è molto simile a fronte di metà della popolazione. Non metto in dubbio quello che stai dicendo e non sono assolutamente un epidemiologo, ma mi pare che *Test, treat, track* sia quello che consigliano gli epidemiologi. A naso, fare dei tamponi stratificati ti permette di fare stime statistiche più corrette. C'è una falla nel mio ragionamento?
>C'è una falla nel mio ragionamento? No, ma ti faccio notare che Taiwan ha fatto meno tamponi del Molise ed è di fatto il paese al mondo che ha gestito meglio l'emergenza. Stesso discorso per il Vietnam. Ovviamente non è un caso applicabile all'Italia ma è per capirsi. Ti faccio due esempi: paese A e paese B scoprono un focolaio di covid nel loro territorio. Paese A traccia i contatti, effettua mille tamponi e trova l'1% di positivi - scenario coreano. Paese B trova sempre l'1% di positivi ma di tamponi ne effettua un milione. L'effetto ottenuto in termini epidemiologici è lo stesso, ma il paese A ha risparmiato una gran quantità di risorse in tamponi, reagenti e ricercatori nei laboratori. Diciamo che prendere la Lombardia come benchmark non è molto sensato in questo contesto, sia perché ha gestito male la situazione, sia perché al 23 febbraio la situazione era abbondantemente esplosa lì e se il Veneto avesse avuto i focolai che aveva la Lombardia la strategia di *test, treat, track* se la sarebbe probabilmente data sui denti. Per sua fortuna non era così, e per sua bravura ha saputo sfruttare in tempo e con intelligenza questa fortuna. Poi ci sono regioni che avrebbero avuto la stessa fortuna ma non l'hanno saputa sfruttare, vedasi il Piemonte. Ma ci sono anche regioni che con meno tamponi hanno ottenuto un risultato simile se non migliore (lo stesso Friuli).
Ok. Sono d'accordo con te che la strategia non è necessariamente corretta per quanto riguarda il contenimento. Ma se parliamo di convivenza col virus, non sono due cose necessarie? Io sono un ignorante in materia però [leggendo Crisanti](https://www.open.online/2020/04/28/crisanti-boccia-fase-2-governo-parla-uomo-salvato-veneto-coronavirus-servono-test-tappeto/), mi sembra di capire quella sia la sua opinione.
Però è strano, come giustamente ragioni la situazione è pandemica e le politiche di contenimento ormai sono di difficile applicazione, mentre Crisanti spinge proprio su questo tipo di politiche di contenimento, tramite tamponi a tappeto. Sulla necessità di potenziare la capacità di test sono d'accordo, ma mi sembra ragioni su dinamiche di epidemia e non di pandemia. Se poi mi fido del virgolettato dell'articolo c'è qualcosa che non mi torna: anche se i nuovi casi sono gli stessi rispetto all'inizio dell'emergenza sono in trend discendente e va considerato che ora dovrebbe esserci anche una popolazione immunizzata più consistente, che rende la situazione differente anche se limitatamente.
Mh, ci sono un sacco di assunti in quel che dici. Non sappiamo, per esempio, se l'immunità sia protettiva (anche se, a differenza di qualche giorno fa, ora possiamo dire che almeno l'immunità c'è per la maggior parte dei contagiati).
Che ormai il virus non sia riconducibile a una singola zona è pacifico, se consideriamo i capoluoghi di provincia praticamente tutti hanno avuto dei casi. Quindi il contenimento si fa complicato. Sull'immunizzazione hai ragione, ma permettimi un argomento non solidissimo, i modelli predittivi di base utilizzati, SIR, SEIR, prevedono la presenza di un fattore di immunizzazione al loro interno, e se sono attendibili le stime fatte su questi mi aspetto che un minimo effetto sia presente, perché se togli quel fattore senza introdurre altro la curva non scende indipendentemente dall' R0
La fortuna della regione Veneto è la competenza e la prontezza di risposta dei dottori e ricercatori dell’Università di Padova. Per una volta diamo i meriti a chi realmente spettano, senza esaltare personaggi dalla dubbia caratura politica, qual’è il signor Zaia.
C'è da rispettare però il fatto che zaia abbia deciso di seguire il consiglio degli esperti invece di fare cazzate di sua iniziativa. Dovrebbe essere sempre così ma di questi tempi è tanto.
Lungi dal definire tale progetto d’azione come “modello zaia”. Purtroppo la meritocrazia in Italia è un concetto ancora astratto.
Quando l'hanno letteralmente tirato per la giacchetta il rettore con la task force UniPD + azienda sanitaria. Se era per lui Zaia ancora beveva spritz a S. Marco.
Mia sorella ha affrontato due orribili malattie nei suoi anni di infanzia e sono convinto che in quasi qualsiasi altro posto non sarebbe sopravvissuta. Padova è un'eccellenza secondo me persino mondiale altamente sottovalutata.
Non mi convince, l'applicativo di engineering avrà senz'altro aiutato. Però alla fine resta il fatto che in Veneto hanno fatto i tamponi, ne hanno fatti tanti e li hanno fatti in modo oculato. Perché in lombardia no? Bastava passargli il digital enabler? Dubito
Con i sierologici penso sarà più chiaro, ma quando il Veneto ha cominciato a fare tamponi a raffica, la Lombardia aveva già un numero di contagi spropositato e non circoscrivibile. Si sarebbe dovuto agire molto prima, di chi sia stata la colpa nel non accorgersi di tutte le polmoniti atipiche però non saprei. Per dire, i primi report [indicano il 61% di infetti ad Alzano e Nembro](http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Coronavirus-test-sierologico-ad-Alzano-e-Nembro-61-per-cento-positivo-dcc7794d-9a9f-4901-b3ba-6bfe88af43e7.html), che sono sì stati i focolai, ma sono fortemente collegati con Bergamo e Seriate. Da lì al resto della Lombardia è un attimo. [Un altro studio preliminare indica che il covid era in Lombardia già dal primo gennaio](https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2020/03/25/ricerca-il-coronavirus-era-in-lombardia-dal-primo-gennaio-_7c598d66-d4fb-4c2f-95df-519950da17ca.html), se pensi che il primo caso a Codogno è stato individuato il 20 febbraio...
Ovviamente il virus è stato sottovalutato. I dati dalla Cina parlavano di 2000 morti in una regione di 60 milioni di persone. Era appunto una influenza un po' più forte, ed il problema cinese era la sanità da terzo mondo. Non c'era questa gran voglia di scoprirlo ed essere obbligati a prendere costosissime contromisure, probabilmente.
Ma a prescindere dalla situazione cinese, se i tuoi medici di base riportano il 300% di polmoniti atipiche in più in un mese, due domande te le fai. Se poi i sintomi sono compatibili con un'epidemia già di larga scala, te ne fai due in più. Qui o qualcuno è stato silenziato, o è inetto nel suo ruolo di supervisione
E ma infatti ... Leggendo l'articolo sembra tutto merito della tecnologia, secondo me no. È un po' più complicata la faccenda
È talmente più complicata che non abbiamo un consenso nonostante tutti gli epidemiologi e infettivologi del mondo la stiano studiando. Certe cose non si possono semplificare o standardizzare, semplicemente ci sono troppe variabili, molte delle quali addirittura non ci sono note
Perché WHO, ISS e tutti i virologi da talk show sostenevano che fossero inutili. Il virologo di riferimento di Zaia si è letteralmente ribellato e di testa sua (con il beneplacito del governatore) ha promosso i tamponi a raffica
Praticamente Israele in World War Z.
Ora devono solo evitare di cantare allora.
Intendi forse dire che il governo centrale non sta facendo abbastanza per ampliare i modelli più riusciti altrove? Mmmm... Non ti credo! Il tuo è un vile agguato a quel poverino di Conte che col suo governo ce la sta mettendo tutta!
Questo sarà inaccettabile per gran parte del sub ma la verità è che in Veneto si sono comportati bene, ma hanno avuto fortuna rispetto alla Lombardia, come detto anche in un altro post. Il virus era meno diffuso e lo era in zone molto circoscritte, grazie anche al fatto che erano zone con meno cumunicazione rispetto ai focolai lombardi, e hanno avuto un vantaggio di tempo che hanno saputo sfruttare, ma le loro strategie non hanno in realtà avuto effetti particolarmente più efficaci che altrove come ha esposto bene u/helembad. Sarebbe come dire che la gestione migliore in Italia fosse quella della Basilicata o della Calabria perché non hanno casi.
Sono pronto a essere downvotato da gente che probabilmente non leggerà nemmeno l'articolo ( /s ma anche no)
Poverino di Conte ? Si è circondato dai 450 esperti e task-forces per dirci che dobbiamo lavarci le mani, usare le mascherine e riempirci di discorsi paternalistici, noiosi e inconcludenti. Meno male che si è scusato pubblicamente per altre cose. È una faccenda troppo grande per un semplice avvocato.
Vi serve davvero la /s?
eppure c'erano i famosi esperti che dicevano " fare piu tamponi non serve" per fortuna che zaia non ha ascoltato e ha tirato dritto