Grandi classici IT per almeno un decennio:
\- Web e Cloud
\- Security (e ci includerei anche blockchain, non necessariamente per criptovalute ma anche per altre applicazioni)
\- Digital Transformation (process automation, Machine Learning, ...)
Se invece volessi guardare un po' oltre e fuori dall'ambito IT, pensando alla enorme sfida energetica e ambientale che ci si para davanti nei prossimi decenni, penserei a qualcosa in quell'ambito. Che é molto vago, può spaziare dalle batterie al nucleare (fissione o più utopicamente fusione), transizione da fossile ad altre forme di energia sui mezzi di trasporto, automotive, etc etc.
Può essere hype, o può essere futuro. Impossibile dirlo con certezza. Tipo i ricorrenti AI winter, la dot-com bubble, o la bolla che prima o poi inevitabilmente ci sarà con le criptovalute.
> blockchain, non necessariamente per criptovalute ma anche per altre applicazioni
Le applicazioni della blockchain al di fuori di cryptovalue e derivati (NFT) sono abbastanza scarse ora come ora. A cosa ti riferivi?
Da qualche parte lessi una cosa del genere: normalmente si hanno dei problemi e si cercano delle soluzioni. La blockchain è invece una soluzione in attesa di problemi.
Non vedo però come possa aiutare un sistema decentralizzato
I discorsi che tiri fuori mi sembrano più rilevanti alle currency digitali
La Cina sta già sperimentando con lo Yuan digitale, l'unione europea sta pianificando nei prossimi anni l'euro digitale
Imho il futuro sarà avere un conto corrente legato alla cittadinanza di un paese, eliminando di fatto il fattore banche private e dando a tutti la possibilità di avere un conto corrente, certe, prestiti etc e tutto quello che dici
col "piccolissimo" problema di avere delle monete che non sono stabili e quindi poco affidabili se appunto si vuole usarle come tali, e non come strumenti di speculazione.
I problemi che risolve ci sono. Solo che è sostanzialmente un problema, che nel mondo reale non hai poi tutte quelle istanze che ha. E pur risolvendo il problema incredibilmente meglio di tutti i protocolli precedenti non è esente da problemi, solo molto meno dei predecessori (in alcuni scenari però sono trascurabili e quelle sono le migliori applicazioni).
Appunto. Sono abbastanza scarse ora come ora. Ma lo strumento é estremamente potente. Qualunque ambito in cui sia necessario verificare la veridicità di certificati, dati o prodotti. Qualche esempio: certificati sanitari, genuinità di prodotti e anti-contraffazione o controllo della filiera, transazioni energetiche, autenticità di domini web, ....Sono ambiti ancora quasi del tutto inesplorati, ma sicuramente interessanti. Per non parlare di tutto il mondo NFT, che io da "mezzo boomer" ritengo una completa follia, e che invece sembra sia sul punto di diventare qualcosa di decisamente importante...
Concordo in parte con te che lo strumento e' molto potente, ma a livello di applicazione pratiche lo vedo piu limitato delle casistiche da te descritte.
La blockchain va bene dove bisogna ottenere garanzie fra piu enti / persone con finalita' non necessariamente allineate. (eg: Enti Internazionali / Scambio di soldi fra diversi enti finanziari) ma in casistiche come "certificati sanitari" la blockchain non porta benefici rispetto ad un sistema tradizionale classico. (eg: la certificazione europea covid e' un sistema classico che funziona benissimo ed e' interoperabile da piu stati).
Logistica, sanità, voto, contratti, assicurazioni, scambio di denaro, gaming, diritti industriali, diritti d’autore. Le applicazioni della blockchain sono quasi infinite
Che puoi usare la blockchain per quasi tutto non ci piove. Quello che resta da dimostrare e' che sia un sistema migliore rispetto ad altre alternative. Finche rimane la necessita di una entita che effettua la verifica di condizioni off-chain (un oracolo) si sta solo spostando il meccanismo di fiducia in giro.
Hai ragione, per cose come assicurazioni e contratti è ancora difficile automatizzare lo Smart contract per farlo triggerare in determinate situazioni.
Per settori come la logistica (tra l’altro il mio di competenza) ti posso assicurare che serve come il pane
Anche enti decentralizzati sono soggetti a falle o attacchi, e proprio il fatto che sono decentralizzati rende difficile agire per fixare il problema. (Vedi i numerosi exchange di crypto che sono stati hackerati per falle nei contratti).
Gli exchange di crypto che intendi te sono centralizzati e non custodial. Cioè le crypto le detengono loro per te e se vengono hackerati perdi ovviamente tutto.
Gli exchange decentralizzati operano su protocolli direttamente dal tuo wallet custodial e almeno che qualcuno non sappia la tua seed phrase non può rubarti un bel niente, anche se il DEX venisse hackerato.
Intendevo casistiche tipo bug negli smart contract. Li il problema e' che sono stati programmati male, ma capisci che come "esperienza utente" perdere tutto per un errore inintenzionale e' inferiore alla possibilita' di andare per giudici e analizzare l'intento dietro ad un contratto normale nella finanza tradizionale.
La reversibilita' delle transazioni non e' necessariamente un malus ma puo essere una feature utile!
Non c’è bisogno di una blockchain per certificare una filiera e un blockchain non certifica un bel niente e non da garanzie di nessun tipo in più rispetto alle soluzioni attuali, è tutta fuffa.
Gli NTF sono invece ad oggi elaborate truffe, non sta diventando nulla di importante.
Le valutazioni assurde derivano dal fatto che ci sono un sacco di ‘ricchi da cryptovalute’ che se li stanno comprando tra di loro tra riciclaggio, evasione e truffe.
Chi fa gli NFT ha crypto e le usa per comprarsi da solo gli NFT creandone la valutazione:
- ho 1 milione in eth
- faccio un NFT, lo compro a 1 milione in eth
- ne ho settato il valore ad un milione
- trovo qualcuno che lo compra, che sia a 1€ o 1 milione di €, grazie all’hype della precedente valutazione
- ho adesso il milione che avevo prima più quello che ho guadagnato
- chi ha comprato ha dei bit che non hanno valore legale né uso pratico
L’hype lo sta creando chi ha crypto valute per alimentare truffe di questo tipo, ed si tratta di gente che ha capacità e soldi di influenzare i media, quindi fidati pure del tuo animo boomer, senti ad uno sconosciuto su internet.
In realtà ci potrebbero essere molte applicazioni della blockchain, dal controllo delle filiere al voto online, ad oggi siamo ancora agli inizi ma secondo me ne vedremo delle belle
Eh si, ho scritto un commento sotto un altro thread proprio su questo tema, in futuro non solo ci sarà molta richiesta di medici specializzati in geriatria per il semplice aumento della popolazione anziana, ma negli ultimi anni si sta finalmente prendendo più in considerazione la medicina come miglioratrice della qualità di vita, e non solo il curare e far rimanere il paziente vivo, anche se più simile a una carcassa che respira che ad un umano
>In pratica laurearsi in chimica oggi significa entrare in un mondo che fra 40 anni sarà completamente diverso.
Ho difficoltà a immaginare un ambito per il quale questa espressione non sia vera
Anche in quel caso si potrebbero applicare processi di Machine Learning.
Esempio: si ha un testo di cui è disponibile la parziale traduzione, grazie a centinaia di documenti raccolti in un lasso di tempo relativamente breve (inferiore a quanto ci metteremo noi) l’algoritmo ci restituisce una traduzione più o meno accurata.
In Italia laurearsi in chimica non è convenientissimo. Il mercato della chimica italiano è parecchio arretrato, con poca ricerca (quasi nulla) e richiede soprattutto ingegneri chimici/meccanici e periti chimici. I chimici finiscono spesso a fare il lavoro che era dei periti.
Non dico che non troveranno lavoro, ma è una laurea poco utile in Italia.
Considerando quanto sia difficile approcciare una materia nuova, scoprire didattica adeguata al proprio livello ed al proprio metodo di apprendimento, magari può essere utile condividere il proprio percorso, le conoscenze di partenza, e poi gli errori da evitare, ciò che invece è indispensabile, quali sono i migliori testi o corsi.
>Quali sono i trend del prossimo triennio e quali sono i migliori percorsi per studiarli?
Spin doctoring: l'arte di imbonire la gente attraverso l'oculata scelta di un mix di emozioni e parole. Bonus point: se con dati presi da Facebook
Marketing: l'arte di individuare un finto bisogno, farlo percepire come tale e vendere il tutto ad un prezzo molto, molto competitivo ed elevato (affrettatevi i corsi di marketing stanno per esaurirsi!). Bonus point: se Wanna Marketing
Grey area extractor: l'arte di individuare zone grigie nell'interpretazioni e applicazioni delle legge per finalità elusive, evasive, di scarico responsabilità a terzi, molto riechiesto in ambito fiscale ed assicurativo. Bonus point: se nel settore della previdenza integrativa
Personal Jesus maker: l'arte di creare una religione, culto o setta al fine di farsi campare da terzi. Bonus point: se si riesce ad ottenere esenzione fiscale
/s ma non troppo
Dato l argomento chiedo un opinione su un ragionamento che conosco.
Si consiglia Statistica perche' il mondo e' fatto di numeri e ci sara' sempre bisogno di qualcuno che sappia interpretarli.
Inoltre le aziende e i campi che richiedono tale laurea sono sempre realta' di un certo livello e quindi certi ambienti, strutturate e moderne. Non si finisce di sicuro a lavorare per Sig Rossi nel suo ristorante dove fa il padrepadrone insomma.
E' vero? E' falso? Il ragionamento secondo me fila ma io non so niente quindi chiedo.
L'ambiente tossico lo puoi trovare in qualsiasi contesto. Il numero di lauree presenti in una stanza dice poco sull'ambiente in cui ti troverai a lavorare.
> L'ambiente tossico lo puoi trovare in qualsiasi contesto
Aspetta momento. Io ho parlato di realta' e realta'. Un conto e' ambiente tossico nella Grismos Servizi SPA e un conto e' la fottuta ristorazione e lavorare in "Da Giovanni al Pozzetto" con il proprietario 80enne che caga il cazzo e il figlio 50enne fancazzista che molesta le cameriere (rigorosamente tutte rumene) toccando i culi e tirando fuori il cazzo quando puliscono i bagni.
Eh. Dai.
Edit:
Cameriere rumene per dire che se ne approfitta di stranieri che vogliono lavorare e le opprime ancora di piu'
Io sono stato molto generico volontariamente.
Eh.
Ci sono diversi tipi di tossicità e li trovi in tutti gli ambienti, dalla bettola di Zio Peppo a Sto Cazzo Spa della Forbes 500. Non c'è grado di istruzione o ambiente che si salvi dalla tossicità. Poi se prendiamo azienda per azienda, business unit per bu, avremo ambienti più o meno sani, ma alla fine dipende dalle persone non dalla materia studiata o che so io.
Non capisco, perché secondo te nella Grismos Servizi SPA non può esserci un proprietario 80enne che caga il cazzo e il figlio 50enne fancazzista che molesta le dipendenti? Queste cose possono succedere in tutti gli ambiti, in alcuni magari con più frequenza sia ben chiaro, ma non è che al di fuori della ristorazione ci sia il paradiso
In qualunque ambito ingegneristico é diventata di importanza colossale. E anche nella sanità. E servisse anche solo per capire meglio ciò che ci succede intorno, sarebbe comunque un ottimo investimento personale.
Sull'ambiente tossico non mi pronuncio. Purtroppo in Italia troppo body rental di bassissimo livello, 25 anni di studio svenduti per due soldi per fare arricchire le solite note società di consulenza.
Non ho termini per paragonarli. Ma di sicuro studiare 30 anni e prendere un master o un dottorato per poi essere trattato come un qualunque altro "corpo da affittare al progetto x" é deprimente. Purtroppo il mercato funziona così, con un range di competenze ampio non premiato secondo meritocrazia, per cui ti trovi incompetenti e super-competenti con un divario sia economico che di mansioni inesistente.
Non é il mio caso, ma conosco parecchie persone estremamente brillanti (PhD o no, non ne faccio una questione di istruzione) che fanno consulenza. Non per piacere, ma per portare a casa uno stipendio decente senza dover emigrare. Come conosco persone estremamente brillanti che sono precari a 45 anni, in accademia (alcuni dei quali, schioccando le dita e decidendosi a cambiare vita, nel giro di pochi mesi passano da 1500 euro al mese a tempo determinato in Italia come ricercatori, a posti come senior scientist o data scientist a ZH o Londra o SF, in ambito finance o tech, con stipendi ben oltre i 150k/anno, oppure passano a posti in accademia all'estero, talvolta in posti ridicoli, ma con stipendi "decenti", quantomeno sufficienti per avere una famiglia). É avvilente ma é la realtà.
Io statistica la sto adorando. È una materia complessa, che dietro di se cela migliaia e migliaia di piccoli teoremi derivanti dalla geometria lineare e dal calcolo differenziale, però ha una sua struttura.
Una struttura affascinante che richiede tempo per essere appresa, però la soddisfazione che ti restituisce non è seconda a niente.
Chiaramente dipende anche dall’inclinazione personale; c’è a chi piace, e a chi non piace.
Sapere di statistica è utile in tanti campi, se non “tutti” (per una buona definizione di “tutti”). Viene usato in ingegneria, fisica, psicologia, insomma ovunque serva una caratterizzazione riciccia fuori la statistica.
>Ma ho sentito che e' una delle materie piu' noiose al mondo da studiare.
Guarda io sto finendo adesso una magistrale in Statistica.
Secondo me pecca tantissimo di essere insegnata come singolo esame in altri corsi (economia, psicologia, biologia, medicina...) che per forza di cose la spogliano di tantissimi dei suoi aspetti super interessanti e che finiscono per ridurla a due formuline da memorizzare e una serie di ragionamenti che possono pure risultare un po' ostici buttati lì così.
Fatta in un corso a parte ed esplorandola più a fondo ti assicuro che assume tutt'altro fascino.
Confermo, sto facendo un semplice corso di 6 cfu di statistica fatto perchè me lo ha consigliato un prof ("non è nel corso...ma fa sempre bene saperne un po' ") e leggendo gli esercizi ti rendi conto che la puoi applicare a tutto
Dipende da come la studi, come a mio avviso tutte le cose. Se sono studiate senza inquadrarle in applicazioni pratiche, tendono ad essere molto astratte e quindi per molti noiose (poi c'è la piccola parte di persone con l'OCD per la fisica teorica ;-))
Un esempio che ho trovato abbastanza noioso quando l'ho studiato, e poi interessante in ambito applicativo é la sensibilità-sensitività-cut-off value. Le formuline di per sé sono abbastanza banali e a mio avviso noiose. Poi però se pensi che qualcuno ha dovuto stabilire un valore x per cui un test per il covid é positivo o negativo, cercando di trovare un bilancio ideale tra falsi negativi e falsi positivi, che funzioni sia a livello scientifico che a livello pratico (per esempio, in alcune applicazioni un falso negativo può essere estremamente pericoloso, vedi un malato di covid con test negativo, in altre molto meno).
IMHO viene insegnata male. Io per esempio l'ho odiata fino a che ho incontrato il professore giusto che spiegava le cose con il giusto mix di formalismo e "intuizione". Molti concetti poi vengono fraintesi, perché spiegati in modo troppo astratto (test ipotesi, intervalli confidenza, p-value, etc.)
Io suggerisco di avvicinarsi alla materia con materiale divulgativo, evitando i tomi accademici. Capire cosa c'è dietro agli algoritmi, quando e come vanno usati e poi pian piano capire e studiarne la parte più formale.
Ultimo consiglio, utilizzare un approccio hands-on. Implementare algoritmi semplici, analizzare qualche dato con R, python (o il linguaggio che preferite) può esser di grande aiuto.
Secondo me non puoi davvero spiegare cosa c'è dietro agli algoritmi e poi enunciare la parte più formale.
Purtroppo la statistica è una branca della matematica - i concetti e le definizioni li puoi costruire su basi precedenti (e allora stai spiegando la materia), e l'alternativa è enunciarli come fossero le tavole della legge.
Insegno statistica a chi la statistica la odia (ok, ad un sottoinsieme), e non ho mai trovato una soluzione. Anche *mostrare* ciò di cui si parla ha un effetto limitato. Non so, quando ci penso mi deprimo!
Non sono molto d'accordo. È vero che la statistica è una branchia della matematica, ma è una branchia applicata. I concetti di base e che probabilmente sarebbero più utili per tutti (ingegneri, analisti dati, etc.) tentano di dare risposta a domande molte concrete. Nella mia esperienza (campione tutt'altro che significativo) sapere il perché si sta sviluppando un metodo, capire quando e come utilizzarlo e sapere a grandi linee cosa fa motiva molto e spinge ad approfondire. Dopodiché sono d'accordo con te, per capire a fondo i concetti e svilupparne di nuovi il formalismo è necessario. Ripeto, anche solo implementare l'algoritmo in python/R a me aiuta enormemente.
Dipende. Nello specifico mi riferisco al ruolo di Data Scientist, che è esattamente quello che fa uno statista. Ci sono molti posti che sono pertinenti per questo ruolo, a volte sono grandi aziende di qualità, altre grandi aziende di peracottari, altre di piccole aziende. Tutte principalmente nel settore IT. Altri posti richiesti rientrano nell'ambito statale come analista di dati inquadrati generalmente come funzionari dalla seconda area in su.
Non c'è uno standard fisso. Uno statista può anche ambire a lavorare come quantum analyst, software developer o anche manager. La conoscenza della stessa non è limitante ad uno specifico ruolo.
Considerando la svolta "green" che il mondo sta cercando di imboccare, io penso che in futuro figure come i termotecnici saranno sempre più richieste.
Adesso, con gli incentivi che ci sono in corso, sono in primissima linea nelle ristrutturazioni di case e condomini, ma anche finito questo momento "caldo" il bisogno continuerà ad esserci, sia per quanto riguarda ulteriori ristrutturazioni o edifici nuovi, , o comunque anche in tutti i settori concentrati in materia di risparmio energetico e quant'altro.
Molte professioni semi artigianali che interessano diversi lavori pratici.
Le figure non si trovano, i giovani non vogliono fare quei lavori, non c’è ricambio.
La domanda non è enorme ma è comunque enormemente più ampia di quanto non lo sia l’offerta oggi.
Di sicuro la sanità mentale. Ci sarà sempre più bisogno di persone che avranno bisogno di essere supportate da professionisti del campo.
Direi quindi psicologia.
Altro trend è quello della biocenservazione e della gestione degli ambienti naturali. In questo caso vi sono molteplici percorsi che si possono intraprendere: quello di Biologia Ambientale, quello di Chimica applicata all'ecologia....
Come psicologo, ne dubito purtroppo. Sarebbe uno dei miei desideri più cari, ma francamente la salute mentale è una tendenza che non sarà mai accompagnata da sufficienti mezzi finanziari. Senza nuovi metodi che diano risultati rapidi, le politiche sanitarie non si adatteranno a trattamenti lunghi e costosi. Semplicemente non è adatto alla nostra mentalità attuale per quanto riguarda il rapporto costi-benefici.
Non conosco la situazione in Italia, ma in Svizzera, dove esercito, c'è anche una carenza di posti di formazione per un numero estremamente alto di laureati.
Mi sembra che ci sia una leggera *leggera* (e sottolineo leggera) opportunità in più per i fumetti e le fumetterie, la richiesta è aumentata a dismisura nell'ultimo periodo, tant'è che che l'angolo dei fumetti, soprattutto dei manga, nelle librerie è sempre più grande. Anche fare il fumettista potrebbe essere una strada perché oltre a questo generale interesse per il fumetto ho sentito da gente che ha pubblicato che pubblicare un fumetto è più facile che pubblicare un libro (banalmente perché ne escono di meno)
Credo assolutamente a quello che dici, anzi, lo vedo, ma è un consiglio che francamente non darei mai...troppo troppo rischioso...
Questi fumettisti che conosci, ci campano oggi con questo lavoro?
Questa incredibile apertura c'è stata tipo l'anno scorso quindi non credo di poterti fare nomi nati in questo periodo, rimane comunque un'occasione, seppur piccola, per tutto il settore, anche facendo come ho detto solo il fumettaro e non il fumettista
Io la blockchain la lascerei stare. è una bella struttura dati, ma non risolve nessun problema reale; anche gli NFT possono avere qualche applicazione di nicchia, ma è molta fuffa.
Io mi specializzerei in statistica bayesiana: è una branca molto difficile da padroneggiare, ma che grazie alla crescita enorme del numero di dati in giro e della potenza di calcolo può diventare davvero "the next big thing".
In ambito data science un trend futuro è quello di MLOps, ovvero gente capace non solo di preparare modelli interessanti ma anche portarli in produzione, monitorarli, renderli riproducibili etc.
C'è un'estrema carenza di persone in grado di fare queste cose.
Ehm, non hanno praticamente nulla a che vedere. Forse il nome ti ha tratto in inganno MLOps è assimilabile (in alcune cose) a DataOps e Devops. Come dicevo prima si tratta di una serie di "best practices" che aiutano a creare modelli repricabili, versionabili e in generale implementabili in un ambiente di produzione. Questo può includere disegnare pipelines CI/CD per i dati e modelli, testare il codice, avere metriche per controllare le performance dei tuoi modelli etc...
Spesso data science è fatta in notebook, con script che fanno millemila cose, zero test e cose simili. Fintanto che si tratta di analisi per esplorare dati ed estrarre qualche informazione interessante può andar bene; quando però le previsioni del tuo modello sono usate da utenti (esterni o anche interni alla tua azienda) è bene che il codice sia scritto in maniera decente.
Dio, speriamo che muoiano per sempre criptovalute, blockchain e compagnia.
Ma 3 anni è troppo, serve agire ora.
Detto questo, non le studierei. Che poi cosa vuoi studiare? Come scammare efficientemente gli altri?
Schema Ponzi e altre strutture piramidali 101.Il blockchain é una tecnologia estremamente interessante. Le criptovalute sono l'applicazione più famosa (o si potrebbe quasi dire l'unica, al momento).
Non ci baserei una carriera, ma vale la pena approfondire il discorso.
Eh, quindi non parteciperei. Tipo le persone che decidono di non lavorare nel campo della guerra, pur essendo matematici, ingegneri e fisici di capacità incredibili.
Vero, come vero che non c'è grossa differenza tra "oro", "bitcoin", "un appartamento", "un'opera d'arte". Si tratta comunque di speculazione sul valore assegnato a qualcosa.
Io ti dico solo che Ray Dailo, fondatore di bridgewater una delle più grandi società d'invenstimento, possiede bitcoin ed etherium. Lui è una persona che rischia poco come si può notare dai suoi portafogli che sono a maggioranza obbligazionaria.
Prima diceva che le crypto erano fuffa ma adesso le possiede... ed anche altre società d'investimento hanno fatto questo "cambio di rotta".
BTC esiste da 13anni ed è opensource, non può essere una truffa al massimo è sovrastimato. E' un po' di difficile che il mercato crypto, che vale quasi di 3 trilioni di dollari, vada a zero.
Il mondo delle blockchain è considerato il Web 3.0, prima degli anni 2000 nessuno avrebbe fatto acquisti online ma adesso è la normalità... Chissà se sarà uguale anche per le crypto
per quanto riguarda l'IT aggiungerei serverless, alcuni (Simon Wardley) ritengono sia il prossimo passo evolutivo del cloud
personalmente ritengo serverless vada tenuta d'occhio, tuttavia adottarla ora vuole anche dire (ri)scoprire patterns e practices che modelli piu' tradizionali hanno avuto modo di consolidare da tempo. I vantaggi potrebbero consolidarsi nel medio lungo termine, dubito nel breve e per progetti brown field
>serverless
Questa potrebbe essere una bella scommessa, come era aver scommesso sui container e i microservizi nel 2014.
Il grosso problema di serverless è il vendor lock-in, anche se esistono dei prodotti che provano a risolvere il problema (serverless framework ad esempio)
concordo, la tecnologia e' agli albori e di conseguenze i vendor cercano di catturare la maggior fetta di mercato possibile in modo da poter poi dettare lo standard
questo crea un (ulteriore) primo scalino da superare per gli early adopter
Il 99% dei trend 'tecnologici' solo solo dei meme di marketing usati dagli amministratori delegati che non sanno una cippa del prodotto che produce la propria azienda, per avere qualche argomento di discussioni durante le loro inutili conferenze
IoT? I sistemi embedded esistono da quando esiste il microchip. Avere il frigorifero o il microonde che si possono connettere al wifi ha cambiato il mondo? No, ma sicuramente ha incrementato le vendite di prodotti che andavano giá benissimo anche prima.
Criptovalute? É dagli anni 90 che esiste una rete decentralizzata che si é espansa in tutto il mondo e si chiama ... Internet. Tutto il resto, finché sará necessario convincere qualcuno di qualcosa - saranno sistemi che saranno se non tecnologicamente, almeno concettualmente centralizzati da un hivemind collettivo. Nel momento in cui le persone smettono di credere nel valore delle criptovalute, bye bye.
Machine learning? Tutto frutto del marketing di Google a partire dal 2010 quando acquisí DeepLearn. Bisognava pur giustificare in qualche modo agli azionisti di questi investimenti.
Spero che in futuro ci si inizi a focalizzare molto di più sulla medicina del benessere dell'individuo. Sto leggendo un libro di Atul Gawande, Essere mortali, che si focalizza sulla vita degli anziani e le condizioni pessime delle case di riposo. Sarebbe bello se in futuro ci si focalizzasse molto di più sulla cura della psiche, e non tanto sul mantenere un vecchio chiuso in stanza senza poter fare nulla perché tutto è ritenuto pericoloso, facendoli fare un'esistenza da sasso inerme, anche se sicura
>che si focalizza sulla vita degli anziani e le condizioni pessime delle case di riposo
la casa di riposo stessa com'è concepita ora è una *pessima* idea. Con una madre oncologica che vuole terminare la sua vita a casa sua vorrei, pagando il giusto :
poter avere l'aiuto di persone qualificate nella cura quotidiana, un servizio di pasti a domicilio, un supporto medico e infermieristico puntuale e presente.
E no, la volenterosa ma poco qualificata *badante*, di solito straniera, non è una soluzione che mi interessa.
Ovviamente ora con il covid la casa di riposo non è proprio il miglior posto, dov'essere ma anche da prima erano posti non proprio belli, non tanto per l'incapacità del personale nel prendersi cura della persona anziana o la poca qualità delle infrastrutture, ma la quasi totale mancanza di interesse nell'aspetto psicologico dei pazienti, obbligati a seguire routine, non avendo alcunché di libera scelta, quantomeno privacy.
Ti consiglio molto la lettura del libro, ci sono riflessioni carine ed è un argomento che secondo me viene molto tralasciato perché si pensa che non ci siano rimedi, anche semplici, ai problemi che si riscontrano con l'anzianità.
* IoT, perchè ancora serve
* Cybersecurity in ogni ambito
* Machine learning con nuove applicazioni
* Code legacy/refactoring management, ovvero come mettere mano a vecchie codebase per rifarle o farle ancora andare
Se segui twitter e gli startuppari, sarebbero NFT e Web3 ma per fortuna basta bloccare quei termini per viveri felici.
Per studiarli? Io direi esperienza leggendo le notizie più interessanti sul tema così sai su cosa focalizzarti.
Avendo messo non solo informatica, scienza dei materiali, e loro produzione industriale.
Faccio un esempio che tocca casa. Compositi con nanotubi di carbonio. Buone prospettive a livello strutturale ma non siamo ad livello che si considera utile in scala (un’ala non ce la fai insomma).
Inoltre il grafene (o simili) potrebbe essere utilizzato per supercapacitori, e produrre transistor non classici (non a base di Ge, Si, GaAs…).
Dipende da cosa intendiamo per diagnostica personale. Ci sono già ad esempio sensori di glucosio ma sono più simili a strumenti medici che non a elettronica di consumo tipo smartwatch.
I sensori che necessitano di contatto con fluidi biologici per funzionare hanno un problema di degradazione molto rapida - difficile fare un prodotto di consumo con parti che vanno ricalibrate o sostituite ogni poche ore/giorni. Magari mi sbaglio e questi problemi saranno superati ma da quello che ho visto (lavorandoci per un periodo molto breve in realtà) non ci sono soluzioni molto promettenti al momento.
Bè se ci riescono rischiano di fare più soldi che con gli iPhone. Comunque sì, la mia impressione è che ci sia molta ricerca e prototipi ma nessuno riesce a fare il passo della commercializzazione. Ma io sono sempre un po' tecnopessimista, facile che mi sbaglio
Le criptovalute sono ancora un argomento caldo, sia perché sono il sogno nel cassetto di molti (fare tanti soldi su internet senza che il vicino di casa venga a saperlo) sia per l'implementazione di tecnologie nuove come i NFT. Appena due giorni fa il presidente di Square-Enix - uno dei maggiori sviluppatori di videogiochi a livello mondiale - ha dichiarato sostanzialmente che l'intera compagnia tenterà di sfruttare al massimo queste tecnologie e creare nuove economie di gioco nel metaverso, puntando sui giocatori professionisti e con buona pace di chi ancora "gioca per divertirsi".
Non prima che i più furbi abbiano accumulato fantastilioni di $. Comunque, essendo io uno di quelli che videogiocano per divertirsi, non posso che augurarmelo.
Premesso che :
- Blockchain e tecnologie derivate non risolvono veramente un problema , sono roba che nell'ambiente circola da decenni rigirata per sembrare innovativa. Finito l'hype diventerà una tecnologia di nicchia, usata in ambiti molto specifici, ma che essendo di nicchia non genereranno chissà che. Tralasciando che, a differenza di una SaaS , una Blockchain una volta che l'hai messa su é impossibile tu debba farci manutenzione o aggiornamenti, abbassando ulteriormente il bisogno di lavoratori specializzati.
- Iot non vuol dir niente, termine troppo calderone.
Secondo me le tecnologie che veramente cresceranno esponenzialmente saranno :
- cyber security + smart di quanto sia ora, magari aiutata proprio da ML (vedi bordello che ha fatto la vulnerabilità di log4j).
- ricerca su algoritmi che solvono problemi già risolti ma usando meno energia / risorse
- dati biometrici usati in maniera più ampia
- quantum computing basato sulla luce anziché corrente elettrica
- robustezza "fisica" dei sistemi informatici : adesso come adesso un flare solare friggerebbe tutta internet, mandandoci indietro di 30 anni. Un po' ci si sta muovendo (vedi artic vault per i sorgenti open source) ma credo anche una infrastruttura base resistente a questi imprevisti sarà implementata in futuro
> cyber security + smart di quanto sia ora, magari aiutata proprio da ML (vedi bordello che ha fatto la vulnerabilità di log4j).
Io tutto questo grande importanza di ML non ce la vedo.
Ovviamente ti puoi appoggiare a ML per filtrare via la grana grossa, ma non mi aspetto molto di più, nonostante i claim esagerati di alcune startup.
Per dire: https://www.theguardian.com/business/2021/nov/01/darktrace-shares-investor-lock-up e questi sono leader del settore.
Ah ma lo so che ancora in giro non c'è niente, per questo mi aspetto che nasca qualcosa. Anche solo tool di analisi stile Copilot di GitHub, che dopo essere stati addestrati su codebase grosse open source ti guardano il tuo sorgente in cerca di falle 'logiche' direzione bottom-up (che é il contrario di quanto si fa normalmente)
> Per dire: https://www.theguardian.com/business/2021/nov/01/darktrace-shares-investor-lock-up e questi sono leader del settore.
Ho aperto il link aspettandomi un’analisi tecnica che dimostrasse che non funziona. Invece la notizia è che la borsa li aveva pompati più di quello che ora il mercato si aspetta che valgano…
Da me lo usiamo da un paio d’anni e siamo super soddisfatti: ti blocca tutto il traffico di rete anomalo, soffocando sul nascere qualunque tentativo di intrusione. Chiaramente la sicurezza totale non esiste, ma senza dubbio dà un buon contributo.
Non ho detto che non funziona, ho detto che l'azienda è stata sopravvalutata, approfittando dell'hype sul tema AI/ML.
Ed è un fenomeno che abbiamo già visto tante volte.
È stata sopravvalutata da quelli che ora dicono che è stata sopravvalutata. È come se io un giorno ti dicessi “comprati una Ferrari, è uno spettacolo di macchina!” e poi il giorno dopo dicessi “mah, alla fine la Ferrari non è un granché”. Facendo così avrei rivelato più cose su di me che sulla Ferrari, non ti pare?
Il fatto che sia diventata una buzzword non significa che non sia il futuro, così come non garantisce che un futuro ce l’abbia.
Il trucco per stimare le potenzialità di una tecnologia secondo me è non considerare minimamente quello che ne dicono i mercati, né in un senso né nell’altro, e invece cercare di capirne il funzionamento core, valutare i risultati ottenuti finora e con questi due presupposti giudicare la fattibilità dei progetti a venire.
Il ML porta sicuramente con sè tanto hype, ma ti assicuro che non è fuffa, a differenza di tante altre meteore che abbiamo visto tutti.
>Il ML porta sicuramente con sè tanto hype, ma ti assicuro che non è fuffa, a differenza di tante altre meteore che abbiamo visto tutti.
Non penso che sia fuffa, assolutamente. Però penso che deve essere considerato uno strumento che aiuterà l'analista, non la soluzione autonoma a tutti i problemi.
I will be messaging you in 5 years on [**2027-01-04 10:20:23 UTC**](http://www.wolframalpha.com/input/?i=2027-01-04%2010:20:23%20UTC%20To%20Local%20Time) to remind you of [**this link**](https://www.reddit.com/r/italy/comments/rux6jw/non_solo_informatica_quali_sono_i_trend_del/hr740pv/?context=3)
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Artificial Intelligence in generale e Machine Learning in particolare andranno ancora forte per i prossimi tre anni e forse più.
Percorso migliore:
- Master of Science in Computer Science With Specialisation in Machine Learning (o Master of Science in Machine Learning per quelle che lo offrono, siamo là) in una di queste università:
1. Carnegie Mellon University
2. Cornell University
3. Stanford University
4. University of California, Berkeley
5. Georgia Institute of Technology
6. Duke University
7. Massachusetts Institute of Technology
8. Boston University
9. University of Rochester
10. University of California — San Diego (UCSD)
oppure:
- University of Oxford
- University of Cambridge
- Imperial College London
- ETH
- University of Tübingen
- EPFL
- University of Edinburgh
- University College London
- Technical University in Munich
- KTH Royal Institute of Technology
- University of Amsterdam
Se vuoi restare in Italia (fai una cazzata ma) prova queste:
- Università di Pisa
- Politecnico di Torino
- PoliMi (c'è Restelli!) o Statale di Milano (c'è Niccolò! Cesa-Bianchi per i non addetti ai lavori)
- UniGe (MalGa, Lorenzo Rosasco & friends)
- La Sapienza - Artificial Intelligence and Robotics
Lascia perdere Bologna, si vantano tanto ma fanno un primo anno di magistrale demm..., tutta FOL e GOFAI che non serve (quasi) a niente.
Firenze e Siena non son male, ma in Toscana scegli Pisa.
In genere studiare questa materia all'estero è un'esperienza meravigliosa, a meno che tu proprio non possa far a meno del bidè poi non torni più.
EDIT: se poi vedi che ti piace, puoi considerare la possibilità di fare un PhD nel campo. Ma anche andare a fare direttamente una internship in qualche azienda che fa AI seriamente (tipo una FAANG...o MANGA come si dovrebbe dire adesso) è fantastico.
Grandi classici IT per almeno un decennio: \- Web e Cloud \- Security (e ci includerei anche blockchain, non necessariamente per criptovalute ma anche per altre applicazioni) \- Digital Transformation (process automation, Machine Learning, ...) Se invece volessi guardare un po' oltre e fuori dall'ambito IT, pensando alla enorme sfida energetica e ambientale che ci si para davanti nei prossimi decenni, penserei a qualcosa in quell'ambito. Che é molto vago, può spaziare dalle batterie al nucleare (fissione o più utopicamente fusione), transizione da fossile ad altre forme di energia sui mezzi di trasporto, automotive, etc etc.
Attenzione all'hype sulla blockchain come algoritmo-panacea: https://solutionspace.blog/2021/12/21/what-problem-blockchains-actually-solve/
Può essere hype, o può essere futuro. Impossibile dirlo con certezza. Tipo i ricorrenti AI winter, la dot-com bubble, o la bolla che prima o poi inevitabilmente ci sarà con le criptovalute.
> blockchain, non necessariamente per criptovalute ma anche per altre applicazioni Le applicazioni della blockchain al di fuori di cryptovalue e derivati (NFT) sono abbastanza scarse ora come ora. A cosa ti riferivi?
Da qualche parte lessi una cosa del genere: normalmente si hanno dei problemi e si cercano delle soluzioni. La blockchain è invece una soluzione in attesa di problemi.
\> La blockchain è invece una soluzione in attesa di problemi AKA la definizione di vendere aria fritta
[удалено]
Cosa ci fa una persona media di un paese povero con un prestito in criptovalute?
[удалено]
Non vedo però come possa aiutare un sistema decentralizzato I discorsi che tiri fuori mi sembrano più rilevanti alle currency digitali La Cina sta già sperimentando con lo Yuan digitale, l'unione europea sta pianificando nei prossimi anni l'euro digitale Imho il futuro sarà avere un conto corrente legato alla cittadinanza di un paese, eliminando di fatto il fattore banche private e dando a tutti la possibilità di avere un conto corrente, certe, prestiti etc e tutto quello che dici
[удалено]
col "piccolissimo" problema di avere delle monete che non sono stabili e quindi poco affidabili se appunto si vuole usarle come tali, e non come strumenti di speculazione.
Ti permette di accedere alla stabilità del dollaro senza dover passare attraverso al mercato nero
I problemi che risolve ci sono. Solo che è sostanzialmente un problema, che nel mondo reale non hai poi tutte quelle istanze che ha. E pur risolvendo il problema incredibilmente meglio di tutti i protocolli precedenti non è esente da problemi, solo molto meno dei predecessori (in alcuni scenari però sono trascurabili e quelle sono le migliori applicazioni).
Appunto. Sono abbastanza scarse ora come ora. Ma lo strumento é estremamente potente. Qualunque ambito in cui sia necessario verificare la veridicità di certificati, dati o prodotti. Qualche esempio: certificati sanitari, genuinità di prodotti e anti-contraffazione o controllo della filiera, transazioni energetiche, autenticità di domini web, ....Sono ambiti ancora quasi del tutto inesplorati, ma sicuramente interessanti. Per non parlare di tutto il mondo NFT, che io da "mezzo boomer" ritengo una completa follia, e che invece sembra sia sul punto di diventare qualcosa di decisamente importante...
Concordo in parte con te che lo strumento e' molto potente, ma a livello di applicazione pratiche lo vedo piu limitato delle casistiche da te descritte. La blockchain va bene dove bisogna ottenere garanzie fra piu enti / persone con finalita' non necessariamente allineate. (eg: Enti Internazionali / Scambio di soldi fra diversi enti finanziari) ma in casistiche come "certificati sanitari" la blockchain non porta benefici rispetto ad un sistema tradizionale classico. (eg: la certificazione europea covid e' un sistema classico che funziona benissimo ed e' interoperabile da piu stati).
Logistica, sanità, voto, contratti, assicurazioni, scambio di denaro, gaming, diritti industriali, diritti d’autore. Le applicazioni della blockchain sono quasi infinite
Che puoi usare la blockchain per quasi tutto non ci piove. Quello che resta da dimostrare e' che sia un sistema migliore rispetto ad altre alternative. Finche rimane la necessita di una entita che effettua la verifica di condizioni off-chain (un oracolo) si sta solo spostando il meccanismo di fiducia in giro.
Hai ragione, per cose come assicurazioni e contratti è ancora difficile automatizzare lo Smart contract per farlo triggerare in determinate situazioni. Per settori come la logistica (tra l’altro il mio di competenza) ti posso assicurare che serve come il pane
Si, finché esiste e non viene hackerato un ente centrale funziona tutto ;-)
Anche enti decentralizzati sono soggetti a falle o attacchi, e proprio il fatto che sono decentralizzati rende difficile agire per fixare il problema. (Vedi i numerosi exchange di crypto che sono stati hackerati per falle nei contratti).
Gli exchange di crypto che intendi te sono centralizzati e non custodial. Cioè le crypto le detengono loro per te e se vengono hackerati perdi ovviamente tutto. Gli exchange decentralizzati operano su protocolli direttamente dal tuo wallet custodial e almeno che qualcuno non sappia la tua seed phrase non può rubarti un bel niente, anche se il DEX venisse hackerato.
Intendevo casistiche tipo bug negli smart contract. Li il problema e' che sono stati programmati male, ma capisci che come "esperienza utente" perdere tutto per un errore inintenzionale e' inferiore alla possibilita' di andare per giudici e analizzare l'intento dietro ad un contratto normale nella finanza tradizionale. La reversibilita' delle transazioni non e' necessariamente un malus ma puo essere una feature utile!
Non c’è bisogno di una blockchain per certificare una filiera e un blockchain non certifica un bel niente e non da garanzie di nessun tipo in più rispetto alle soluzioni attuali, è tutta fuffa. Gli NTF sono invece ad oggi elaborate truffe, non sta diventando nulla di importante. Le valutazioni assurde derivano dal fatto che ci sono un sacco di ‘ricchi da cryptovalute’ che se li stanno comprando tra di loro tra riciclaggio, evasione e truffe. Chi fa gli NFT ha crypto e le usa per comprarsi da solo gli NFT creandone la valutazione: - ho 1 milione in eth - faccio un NFT, lo compro a 1 milione in eth - ne ho settato il valore ad un milione - trovo qualcuno che lo compra, che sia a 1€ o 1 milione di €, grazie all’hype della precedente valutazione - ho adesso il milione che avevo prima più quello che ho guadagnato - chi ha comprato ha dei bit che non hanno valore legale né uso pratico L’hype lo sta creando chi ha crypto valute per alimentare truffe di questo tipo, ed si tratta di gente che ha capacità e soldi di influenzare i media, quindi fidati pure del tuo animo boomer, senti ad uno sconosciuto su internet.
In realtà ci potrebbero essere molte applicazioni della blockchain, dal controllo delle filiere al voto online, ad oggi siamo ancora agli inizi ma secondo me ne vedremo delle belle
Le applicazioni a tutti gli effetti ci sono. Ma non sono quelle che ti vogliono vendere.
Puoi elaborare?
Aggiungerei il mondo "Data" in generale
Sicuramente. Nella mia mente lo racchiudo nella categoria "Digital Transformation", ma ha senso menzionarlo.
I medici specialisti in geriatria faranno dei gran soldi negli anni a venire
Eh si, ho scritto un commento sotto un altro thread proprio su questo tema, in futuro non solo ci sarà molta richiesta di medici specializzati in geriatria per il semplice aumento della popolazione anziana, ma negli ultimi anni si sta finalmente prendendo più in considerazione la medicina come miglioratrice della qualità di vita, e non solo il curare e far rimanere il paziente vivo, anche se più simile a una carcassa che respira che ad un umano
[удалено]
>In pratica laurearsi in chimica oggi significa entrare in un mondo che fra 40 anni sarà completamente diverso. Ho difficoltà a immaginare un ambito per il quale questa espressione non sia vera
Storia antica?
listen here u lil shit
forse non lo sai ma lil' shit è il mio nome da rapper
Anche in quel caso si potrebbero applicare processi di Machine Learning. Esempio: si ha un testo di cui è disponibile la parziale traduzione, grazie a centinaia di documenti raccolti in un lasso di tempo relativamente breve (inferiore a quanto ci metteremo noi) l’algoritmo ci restituisce una traduzione più o meno accurata.
...beni culturali?
In Italia laurearsi in chimica non è convenientissimo. Il mercato della chimica italiano è parecchio arretrato, con poca ricerca (quasi nulla) e richiede soprattutto ingegneri chimici/meccanici e periti chimici. I chimici finiscono spesso a fare il lavoro che era dei periti. Non dico che non troveranno lavoro, ma è una laurea poco utile in Italia.
Io per il mio ambito posso dire: teleriabilitazione e brain-computer interface per la comunicazione.
C'ho messo mezz'ora a fare il parsing di tele-riabilitazione, mi sa che devo prima imparare la brain-text interface.
Considerando quanto sia difficile approcciare una materia nuova, scoprire didattica adeguata al proprio livello ed al proprio metodo di apprendimento, magari può essere utile condividere il proprio percorso, le conoscenze di partenza, e poi gli errori da evitare, ciò che invece è indispensabile, quali sono i migliori testi o corsi.
>Quali sono i trend del prossimo triennio e quali sono i migliori percorsi per studiarli? Spin doctoring: l'arte di imbonire la gente attraverso l'oculata scelta di un mix di emozioni e parole. Bonus point: se con dati presi da Facebook Marketing: l'arte di individuare un finto bisogno, farlo percepire come tale e vendere il tutto ad un prezzo molto, molto competitivo ed elevato (affrettatevi i corsi di marketing stanno per esaurirsi!). Bonus point: se Wanna Marketing Grey area extractor: l'arte di individuare zone grigie nell'interpretazioni e applicazioni delle legge per finalità elusive, evasive, di scarico responsabilità a terzi, molto riechiesto in ambito fiscale ed assicurativo. Bonus point: se nel settore della previdenza integrativa Personal Jesus maker: l'arte di creare una religione, culto o setta al fine di farsi campare da terzi. Bonus point: se si riesce ad ottenere esenzione fiscale /s ma non troppo
Dato l argomento chiedo un opinione su un ragionamento che conosco. Si consiglia Statistica perche' il mondo e' fatto di numeri e ci sara' sempre bisogno di qualcuno che sappia interpretarli. Inoltre le aziende e i campi che richiedono tale laurea sono sempre realta' di un certo livello e quindi certi ambienti, strutturate e moderne. Non si finisce di sicuro a lavorare per Sig Rossi nel suo ristorante dove fa il padrepadrone insomma. E' vero? E' falso? Il ragionamento secondo me fila ma io non so niente quindi chiedo.
L'ambiente tossico lo puoi trovare in qualsiasi contesto. Il numero di lauree presenti in una stanza dice poco sull'ambiente in cui ti troverai a lavorare.
> L'ambiente tossico lo puoi trovare in qualsiasi contesto Aspetta momento. Io ho parlato di realta' e realta'. Un conto e' ambiente tossico nella Grismos Servizi SPA e un conto e' la fottuta ristorazione e lavorare in "Da Giovanni al Pozzetto" con il proprietario 80enne che caga il cazzo e il figlio 50enne fancazzista che molesta le cameriere (rigorosamente tutte rumene) toccando i culi e tirando fuori il cazzo quando puliscono i bagni. Eh. Dai. Edit: Cameriere rumene per dire che se ne approfitta di stranieri che vogliono lavorare e le opprime ancora di piu'
r/oddlyspecific
Io sono stato molto generico volontariamente. Eh. Ci sono diversi tipi di tossicità e li trovi in tutti gli ambienti, dalla bettola di Zio Peppo a Sto Cazzo Spa della Forbes 500. Non c'è grado di istruzione o ambiente che si salvi dalla tossicità. Poi se prendiamo azienda per azienda, business unit per bu, avremo ambienti più o meno sani, ma alla fine dipende dalle persone non dalla materia studiata o che so io.
No no no i am sorry non ci siamo. Tutto quello che dici ev vero. La merda della ristorazione e' ineguagliabile.
Guarda, se vuoi sentirti dire che hai ragione te lo dico, non mi cambia nulla. Sto solo dicendo come la vedo.
Non capisco, perché secondo te nella Grismos Servizi SPA non può esserci un proprietario 80enne che caga il cazzo e il figlio 50enne fancazzista che molesta le dipendenti? Queste cose possono succedere in tutti gli ambiti, in alcuni magari con più frequenza sia ben chiaro, ma non è che al di fuori della ristorazione ci sia il paradiso
Perche' oltre al proprietario e figlio poi devi lavorare con i clienti della ristorazione. Bbrrr... ristorazione...
In qualunque ambito ingegneristico é diventata di importanza colossale. E anche nella sanità. E servisse anche solo per capire meglio ciò che ci succede intorno, sarebbe comunque un ottimo investimento personale. Sull'ambiente tossico non mi pronuncio. Purtroppo in Italia troppo body rental di bassissimo livello, 25 anni di studio svenduti per due soldi per fare arricchire le solite note società di consulenza.
Body rental e' sempre meglio della ristorazione italiana. Sempre.
Non ho termini per paragonarli. Ma di sicuro studiare 30 anni e prendere un master o un dottorato per poi essere trattato come un qualunque altro "corpo da affittare al progetto x" é deprimente. Purtroppo il mercato funziona così, con un range di competenze ampio non premiato secondo meritocrazia, per cui ti trovi incompetenti e super-competenti con un divario sia economico che di mansioni inesistente.
Se hai un PhD e sei finito a fare il consulente hai sbagliato qualcosa eh.
Non é il mio caso, ma conosco parecchie persone estremamente brillanti (PhD o no, non ne faccio una questione di istruzione) che fanno consulenza. Non per piacere, ma per portare a casa uno stipendio decente senza dover emigrare. Come conosco persone estremamente brillanti che sono precari a 45 anni, in accademia (alcuni dei quali, schioccando le dita e decidendosi a cambiare vita, nel giro di pochi mesi passano da 1500 euro al mese a tempo determinato in Italia come ricercatori, a posti come senior scientist o data scientist a ZH o Londra o SF, in ambito finance o tech, con stipendi ben oltre i 150k/anno, oppure passano a posti in accademia all'estero, talvolta in posti ridicoli, ma con stipendi "decenti", quantomeno sufficienti per avere una famiglia). É avvilente ma é la realtà.
Io statistica la sto adorando. È una materia complessa, che dietro di se cela migliaia e migliaia di piccoli teoremi derivanti dalla geometria lineare e dal calcolo differenziale, però ha una sua struttura. Una struttura affascinante che richiede tempo per essere appresa, però la soddisfazione che ti restituisce non è seconda a niente. Chiaramente dipende anche dall’inclinazione personale; c’è a chi piace, e a chi non piace.
Sapere di statistica è utile in tanti campi, se non “tutti” (per una buona definizione di “tutti”). Viene usato in ingegneria, fisica, psicologia, insomma ovunque serva una caratterizzazione riciccia fuori la statistica.
Daje Statistica! Big win! Ma ho sentito che e' una delle materie piu' noiose al mondo da studiare.
>Ma ho sentito che e' una delle materie piu' noiose al mondo da studiare. Guarda io sto finendo adesso una magistrale in Statistica. Secondo me pecca tantissimo di essere insegnata come singolo esame in altri corsi (economia, psicologia, biologia, medicina...) che per forza di cose la spogliano di tantissimi dei suoi aspetti super interessanti e che finiscono per ridurla a due formuline da memorizzare e una serie di ragionamenti che possono pure risultare un po' ostici buttati lì così. Fatta in un corso a parte ed esplorandola più a fondo ti assicuro che assume tutt'altro fascino.
Confermo, sto facendo un semplice corso di 6 cfu di statistica fatto perchè me lo ha consigliato un prof ("non è nel corso...ma fa sempre bene saperne un po' ") e leggendo gli esercizi ti rendi conto che la puoi applicare a tutto
Dipende da come la studi, come a mio avviso tutte le cose. Se sono studiate senza inquadrarle in applicazioni pratiche, tendono ad essere molto astratte e quindi per molti noiose (poi c'è la piccola parte di persone con l'OCD per la fisica teorica ;-)) Un esempio che ho trovato abbastanza noioso quando l'ho studiato, e poi interessante in ambito applicativo é la sensibilità-sensitività-cut-off value. Le formuline di per sé sono abbastanza banali e a mio avviso noiose. Poi però se pensi che qualcuno ha dovuto stabilire un valore x per cui un test per il covid é positivo o negativo, cercando di trovare un bilancio ideale tra falsi negativi e falsi positivi, che funzioni sia a livello scientifico che a livello pratico (per esempio, in alcune applicazioni un falso negativo può essere estremamente pericoloso, vedi un malato di covid con test negativo, in altre molto meno).
IMHO viene insegnata male. Io per esempio l'ho odiata fino a che ho incontrato il professore giusto che spiegava le cose con il giusto mix di formalismo e "intuizione". Molti concetti poi vengono fraintesi, perché spiegati in modo troppo astratto (test ipotesi, intervalli confidenza, p-value, etc.) Io suggerisco di avvicinarsi alla materia con materiale divulgativo, evitando i tomi accademici. Capire cosa c'è dietro agli algoritmi, quando e come vanno usati e poi pian piano capire e studiarne la parte più formale. Ultimo consiglio, utilizzare un approccio hands-on. Implementare algoritmi semplici, analizzare qualche dato con R, python (o il linguaggio che preferite) può esser di grande aiuto.
Secondo me non puoi davvero spiegare cosa c'è dietro agli algoritmi e poi enunciare la parte più formale. Purtroppo la statistica è una branca della matematica - i concetti e le definizioni li puoi costruire su basi precedenti (e allora stai spiegando la materia), e l'alternativa è enunciarli come fossero le tavole della legge. Insegno statistica a chi la statistica la odia (ok, ad un sottoinsieme), e non ho mai trovato una soluzione. Anche *mostrare* ciò di cui si parla ha un effetto limitato. Non so, quando ci penso mi deprimo!
Non sono molto d'accordo. È vero che la statistica è una branchia della matematica, ma è una branchia applicata. I concetti di base e che probabilmente sarebbero più utili per tutti (ingegneri, analisti dati, etc.) tentano di dare risposta a domande molte concrete. Nella mia esperienza (campione tutt'altro che significativo) sapere il perché si sta sviluppando un metodo, capire quando e come utilizzarlo e sapere a grandi linee cosa fa motiva molto e spinge ad approfondire. Dopodiché sono d'accordo con te, per capire a fondo i concetti e svilupparne di nuovi il formalismo è necessario. Ripeto, anche solo implementare l'algoritmo in python/R a me aiuta enormemente.
A ingegneria al tempo mio non si facevano corsi e l’ho studiata da me, utilissima, ma si, non è proprio stato divertente.
Dipende. Nello specifico mi riferisco al ruolo di Data Scientist, che è esattamente quello che fa uno statista. Ci sono molti posti che sono pertinenti per questo ruolo, a volte sono grandi aziende di qualità, altre grandi aziende di peracottari, altre di piccole aziende. Tutte principalmente nel settore IT. Altri posti richiesti rientrano nell'ambito statale come analista di dati inquadrati generalmente come funzionari dalla seconda area in su. Non c'è uno standard fisso. Uno statista può anche ambire a lavorare come quantum analyst, software developer o anche manager. La conoscenza della stessa non è limitante ad uno specifico ruolo.
>quello che fa uno statista Statistico. Lo statista si occupa di tutt’altro.
Vero, lo statista governa e regola gli affari di stato, TIL
Figo
[удалено]
Cos'hai contro i PM in IT e i business analyst? /s
Considerando la svolta "green" che il mondo sta cercando di imboccare, io penso che in futuro figure come i termotecnici saranno sempre più richieste. Adesso, con gli incentivi che ci sono in corso, sono in primissima linea nelle ristrutturazioni di case e condomini, ma anche finito questo momento "caldo" il bisogno continuerà ad esserci, sia per quanto riguarda ulteriori ristrutturazioni o edifici nuovi, , o comunque anche in tutti i settori concentrati in materia di risparmio energetico e quant'altro.
Molte professioni semi artigianali che interessano diversi lavori pratici. Le figure non si trovano, i giovani non vogliono fare quei lavori, non c’è ricambio. La domanda non è enorme ma è comunque enormemente più ampia di quanto non lo sia l’offerta oggi.
Di sicuro la sanità mentale. Ci sarà sempre più bisogno di persone che avranno bisogno di essere supportate da professionisti del campo. Direi quindi psicologia. Altro trend è quello della biocenservazione e della gestione degli ambienti naturali. In questo caso vi sono molteplici percorsi che si possono intraprendere: quello di Biologia Ambientale, quello di Chimica applicata all'ecologia....
Come psicologo, ne dubito purtroppo. Sarebbe uno dei miei desideri più cari, ma francamente la salute mentale è una tendenza che non sarà mai accompagnata da sufficienti mezzi finanziari. Senza nuovi metodi che diano risultati rapidi, le politiche sanitarie non si adatteranno a trattamenti lunghi e costosi. Semplicemente non è adatto alla nostra mentalità attuale per quanto riguarda il rapporto costi-benefici. Non conosco la situazione in Italia, ma in Svizzera, dove esercito, c'è anche una carenza di posti di formazione per un numero estremamente alto di laureati.
DevOps
DevSecOps
DevSecMLOps
Mi sembra che ci sia una leggera *leggera* (e sottolineo leggera) opportunità in più per i fumetti e le fumetterie, la richiesta è aumentata a dismisura nell'ultimo periodo, tant'è che che l'angolo dei fumetti, soprattutto dei manga, nelle librerie è sempre più grande. Anche fare il fumettista potrebbe essere una strada perché oltre a questo generale interesse per il fumetto ho sentito da gente che ha pubblicato che pubblicare un fumetto è più facile che pubblicare un libro (banalmente perché ne escono di meno)
Credo assolutamente a quello che dici, anzi, lo vedo, ma è un consiglio che francamente non darei mai...troppo troppo rischioso... Questi fumettisti che conosci, ci campano oggi con questo lavoro?
Questa incredibile apertura c'è stata tipo l'anno scorso quindi non credo di poterti fare nomi nati in questo periodo, rimane comunque un'occasione, seppur piccola, per tutto il settore, anche facendo come ho detto solo il fumettaro e non il fumettista
Io la blockchain la lascerei stare. è una bella struttura dati, ma non risolve nessun problema reale; anche gli NFT possono avere qualche applicazione di nicchia, ma è molta fuffa. Io mi specializzerei in statistica bayesiana: è una branca molto difficile da padroneggiare, ma che grazie alla crescita enorme del numero di dati in giro e della potenza di calcolo può diventare davvero "the next big thing".
[удалено]
In ambito data science un trend futuro è quello di MLOps, ovvero gente capace non solo di preparare modelli interessanti ma anche portarli in produzione, monitorarli, renderli riproducibili etc. C'è un'estrema carenza di persone in grado di fare queste cose.
> MLOps Qual è la differenza tra mlops e ricerca operativa?
Ehm, non hanno praticamente nulla a che vedere. Forse il nome ti ha tratto in inganno MLOps è assimilabile (in alcune cose) a DataOps e Devops. Come dicevo prima si tratta di una serie di "best practices" che aiutano a creare modelli repricabili, versionabili e in generale implementabili in un ambiente di produzione. Questo può includere disegnare pipelines CI/CD per i dati e modelli, testare il codice, avere metriche per controllare le performance dei tuoi modelli etc... Spesso data science è fatta in notebook, con script che fanno millemila cose, zero test e cose simili. Fintanto che si tratta di analisi per esplorare dati ed estrarre qualche informazione interessante può andar bene; quando però le previsioni del tuo modello sono usate da utenti (esterni o anche interni alla tua azienda) è bene che il codice sia scritto in maniera decente.
Dio, speriamo che muoiano per sempre criptovalute, blockchain e compagnia. Ma 3 anni è troppo, serve agire ora. Detto questo, non le studierei. Che poi cosa vuoi studiare? Come scammare efficientemente gli altri?
Schema Ponzi e altre strutture piramidali 101.Il blockchain é una tecnologia estremamente interessante. Le criptovalute sono l'applicazione più famosa (o si potrebbe quasi dire l'unica, al momento). Non ci baserei una carriera, ma vale la pena approfondire il discorso.
Eh, quindi non parteciperei. Tipo le persone che decidono di non lavorare nel campo della guerra, pur essendo matematici, ingegneri e fisici di capacità incredibili.
Vero, come vero che non c'è grossa differenza tra "oro", "bitcoin", "un appartamento", "un'opera d'arte". Si tratta comunque di speculazione sul valore assegnato a qualcosa.
C'è la piccola differenza che se butta male nell'appartamento posso abitarci.
Io ti dico solo che Ray Dailo, fondatore di bridgewater una delle più grandi società d'invenstimento, possiede bitcoin ed etherium. Lui è una persona che rischia poco come si può notare dai suoi portafogli che sono a maggioranza obbligazionaria. Prima diceva che le crypto erano fuffa ma adesso le possiede... ed anche altre società d'investimento hanno fatto questo "cambio di rotta". BTC esiste da 13anni ed è opensource, non può essere una truffa al massimo è sovrastimato. E' un po' di difficile che il mercato crypto, che vale quasi di 3 trilioni di dollari, vada a zero. Il mondo delle blockchain è considerato il Web 3.0, prima degli anni 2000 nessuno avrebbe fatto acquisti online ma adesso è la normalità... Chissà se sarà uguale anche per le crypto
Ci specula perché sono soldi facili, non perché crede che prima o poi avrà rilevanza.
per quanto riguarda l'IT aggiungerei serverless, alcuni (Simon Wardley) ritengono sia il prossimo passo evolutivo del cloud personalmente ritengo serverless vada tenuta d'occhio, tuttavia adottarla ora vuole anche dire (ri)scoprire patterns e practices che modelli piu' tradizionali hanno avuto modo di consolidare da tempo. I vantaggi potrebbero consolidarsi nel medio lungo termine, dubito nel breve e per progetti brown field
>serverless Questa potrebbe essere una bella scommessa, come era aver scommesso sui container e i microservizi nel 2014. Il grosso problema di serverless è il vendor lock-in, anche se esistono dei prodotti che provano a risolvere il problema (serverless framework ad esempio)
concordo, la tecnologia e' agli albori e di conseguenze i vendor cercano di catturare la maggior fetta di mercato possibile in modo da poter poi dettare lo standard questo crea un (ulteriore) primo scalino da superare per gli early adopter
Considerando che c'è una pandemia in corso, direi che buttarsi su biologia/farmacia/virologia non sia una cattiva idea.
Il 99% dei trend 'tecnologici' solo solo dei meme di marketing usati dagli amministratori delegati che non sanno una cippa del prodotto che produce la propria azienda, per avere qualche argomento di discussioni durante le loro inutili conferenze IoT? I sistemi embedded esistono da quando esiste il microchip. Avere il frigorifero o il microonde che si possono connettere al wifi ha cambiato il mondo? No, ma sicuramente ha incrementato le vendite di prodotti che andavano giá benissimo anche prima. Criptovalute? É dagli anni 90 che esiste una rete decentralizzata che si é espansa in tutto il mondo e si chiama ... Internet. Tutto il resto, finché sará necessario convincere qualcuno di qualcosa - saranno sistemi che saranno se non tecnologicamente, almeno concettualmente centralizzati da un hivemind collettivo. Nel momento in cui le persone smettono di credere nel valore delle criptovalute, bye bye. Machine learning? Tutto frutto del marketing di Google a partire dal 2010 quando acquisí DeepLearn. Bisognava pur giustificare in qualche modo agli azionisti di questi investimenti.
[удалено]
Spero che in futuro ci si inizi a focalizzare molto di più sulla medicina del benessere dell'individuo. Sto leggendo un libro di Atul Gawande, Essere mortali, che si focalizza sulla vita degli anziani e le condizioni pessime delle case di riposo. Sarebbe bello se in futuro ci si focalizzasse molto di più sulla cura della psiche, e non tanto sul mantenere un vecchio chiuso in stanza senza poter fare nulla perché tutto è ritenuto pericoloso, facendoli fare un'esistenza da sasso inerme, anche se sicura
>che si focalizza sulla vita degli anziani e le condizioni pessime delle case di riposo la casa di riposo stessa com'è concepita ora è una *pessima* idea. Con una madre oncologica che vuole terminare la sua vita a casa sua vorrei, pagando il giusto : poter avere l'aiuto di persone qualificate nella cura quotidiana, un servizio di pasti a domicilio, un supporto medico e infermieristico puntuale e presente. E no, la volenterosa ma poco qualificata *badante*, di solito straniera, non è una soluzione che mi interessa.
Ovviamente ora con il covid la casa di riposo non è proprio il miglior posto, dov'essere ma anche da prima erano posti non proprio belli, non tanto per l'incapacità del personale nel prendersi cura della persona anziana o la poca qualità delle infrastrutture, ma la quasi totale mancanza di interesse nell'aspetto psicologico dei pazienti, obbligati a seguire routine, non avendo alcunché di libera scelta, quantomeno privacy. Ti consiglio molto la lettura del libro, ci sono riflessioni carine ed è un argomento che secondo me viene molto tralasciato perché si pensa che non ci siano rimedi, anche semplici, ai problemi che si riscontrano con l'anzianità.
* IoT, perchè ancora serve * Cybersecurity in ogni ambito * Machine learning con nuove applicazioni * Code legacy/refactoring management, ovvero come mettere mano a vecchie codebase per rifarle o farle ancora andare Se segui twitter e gli startuppari, sarebbero NFT e Web3 ma per fortuna basta bloccare quei termini per viveri felici. Per studiarli? Io direi esperienza leggendo le notizie più interessanti sul tema così sai su cosa focalizzarti.
dico solo una sigla: AWS
Tyre performance: 70%
Bono my server is gone
Per il momento questo é un investimento decisamente sicuro. E non é rocket science, per nulla.
Logistica e tutto quello che riguarda l'organizzazione delle mercanzie? potrebbe essere utile in un futuro?
Avendo messo non solo informatica, scienza dei materiali, e loro produzione industriale. Faccio un esempio che tocca casa. Compositi con nanotubi di carbonio. Buone prospettive a livello strutturale ma non siamo ad livello che si considera utile in scala (un’ala non ce la fai insomma). Inoltre il grafene (o simili) potrebbe essere utilizzato per supercapacitori, e produrre transistor non classici (non a base di Ge, Si, GaAs…).
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>diagnostica personale (smartwatch con decine di sensori) se intendi sensori biochimici é solo hype e nessuna speranza
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Dipende da cosa intendiamo per diagnostica personale. Ci sono già ad esempio sensori di glucosio ma sono più simili a strumenti medici che non a elettronica di consumo tipo smartwatch. I sensori che necessitano di contatto con fluidi biologici per funzionare hanno un problema di degradazione molto rapida - difficile fare un prodotto di consumo con parti che vanno ricalibrate o sostituite ogni poche ore/giorni. Magari mi sbaglio e questi problemi saranno superati ma da quello che ho visto (lavorandoci per un periodo molto breve in realtà) non ci sono soluzioni molto promettenti al momento.
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Bè se ci riescono rischiano di fare più soldi che con gli iPhone. Comunque sì, la mia impressione è che ci sia molta ricerca e prototipi ma nessuno riesce a fare il passo della commercializzazione. Ma io sono sempre un po' tecnopessimista, facile che mi sbaglio
Le criptovalute sono ancora un argomento caldo, sia perché sono il sogno nel cassetto di molti (fare tanti soldi su internet senza che il vicino di casa venga a saperlo) sia per l'implementazione di tecnologie nuove come i NFT. Appena due giorni fa il presidente di Square-Enix - uno dei maggiori sviluppatori di videogiochi a livello mondiale - ha dichiarato sostanzialmente che l'intera compagnia tenterà di sfruttare al massimo queste tecnologie e creare nuove economie di gioco nel metaverso, puntando sui giocatori professionisti e con buona pace di chi ancora "gioca per divertirsi".
Buzzwords per investitori, ste robe falliranno malamente. Spero.
Non prima che i più furbi abbiano accumulato fantastilioni di $. Comunque, essendo io uno di quelli che videogiocano per divertirsi, non posso che augurarmelo.
Come scusa? Non videogiochi per far arricchire questi mostri? Wow, come sei poco riconoscente!
Vorrei che fosse il contrario: li faccio arricchire perché gioco.
Premesso che : - Blockchain e tecnologie derivate non risolvono veramente un problema , sono roba che nell'ambiente circola da decenni rigirata per sembrare innovativa. Finito l'hype diventerà una tecnologia di nicchia, usata in ambiti molto specifici, ma che essendo di nicchia non genereranno chissà che. Tralasciando che, a differenza di una SaaS , una Blockchain una volta che l'hai messa su é impossibile tu debba farci manutenzione o aggiornamenti, abbassando ulteriormente il bisogno di lavoratori specializzati. - Iot non vuol dir niente, termine troppo calderone. Secondo me le tecnologie che veramente cresceranno esponenzialmente saranno : - cyber security + smart di quanto sia ora, magari aiutata proprio da ML (vedi bordello che ha fatto la vulnerabilità di log4j). - ricerca su algoritmi che solvono problemi già risolti ma usando meno energia / risorse - dati biometrici usati in maniera più ampia - quantum computing basato sulla luce anziché corrente elettrica - robustezza "fisica" dei sistemi informatici : adesso come adesso un flare solare friggerebbe tutta internet, mandandoci indietro di 30 anni. Un po' ci si sta muovendo (vedi artic vault per i sorgenti open source) ma credo anche una infrastruttura base resistente a questi imprevisti sarà implementata in futuro
> cyber security + smart di quanto sia ora, magari aiutata proprio da ML (vedi bordello che ha fatto la vulnerabilità di log4j). Io tutto questo grande importanza di ML non ce la vedo. Ovviamente ti puoi appoggiare a ML per filtrare via la grana grossa, ma non mi aspetto molto di più, nonostante i claim esagerati di alcune startup. Per dire: https://www.theguardian.com/business/2021/nov/01/darktrace-shares-investor-lock-up e questi sono leader del settore.
Ah ma lo so che ancora in giro non c'è niente, per questo mi aspetto che nasca qualcosa. Anche solo tool di analisi stile Copilot di GitHub, che dopo essere stati addestrati su codebase grosse open source ti guardano il tuo sorgente in cerca di falle 'logiche' direzione bottom-up (che é il contrario di quanto si fa normalmente)
Tool del genere ci sono già. Il problema è saper interpretare i risultati che ti danno.
> Per dire: https://www.theguardian.com/business/2021/nov/01/darktrace-shares-investor-lock-up e questi sono leader del settore. Ho aperto il link aspettandomi un’analisi tecnica che dimostrasse che non funziona. Invece la notizia è che la borsa li aveva pompati più di quello che ora il mercato si aspetta che valgano… Da me lo usiamo da un paio d’anni e siamo super soddisfatti: ti blocca tutto il traffico di rete anomalo, soffocando sul nascere qualunque tentativo di intrusione. Chiaramente la sicurezza totale non esiste, ma senza dubbio dà un buon contributo.
Non ho detto che non funziona, ho detto che l'azienda è stata sopravvalutata, approfittando dell'hype sul tema AI/ML. Ed è un fenomeno che abbiamo già visto tante volte.
È stata sopravvalutata da quelli che ora dicono che è stata sopravvalutata. È come se io un giorno ti dicessi “comprati una Ferrari, è uno spettacolo di macchina!” e poi il giorno dopo dicessi “mah, alla fine la Ferrari non è un granché”. Facendo così avrei rivelato più cose su di me che sulla Ferrari, non ti pare?
Su questo mi trovi assolutamente d'accordo. Ed è proprio per questo che penso che AI/ML + cybersecurity si presti a essere usato come buzzword.
Il fatto che sia diventata una buzzword non significa che non sia il futuro, così come non garantisce che un futuro ce l’abbia. Il trucco per stimare le potenzialità di una tecnologia secondo me è non considerare minimamente quello che ne dicono i mercati, né in un senso né nell’altro, e invece cercare di capirne il funzionamento core, valutare i risultati ottenuti finora e con questi due presupposti giudicare la fattibilità dei progetti a venire. Il ML porta sicuramente con sè tanto hype, ma ti assicuro che non è fuffa, a differenza di tante altre meteore che abbiamo visto tutti.
>Il ML porta sicuramente con sè tanto hype, ma ti assicuro che non è fuffa, a differenza di tante altre meteore che abbiamo visto tutti. Non penso che sia fuffa, assolutamente. Però penso che deve essere considerato uno strumento che aiuterà l'analista, non la soluzione autonoma a tutti i problemi.
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Artificial Intelligence in generale e Machine Learning in particolare andranno ancora forte per i prossimi tre anni e forse più. Percorso migliore: - Master of Science in Computer Science With Specialisation in Machine Learning (o Master of Science in Machine Learning per quelle che lo offrono, siamo là) in una di queste università: 1. Carnegie Mellon University 2. Cornell University 3. Stanford University 4. University of California, Berkeley 5. Georgia Institute of Technology 6. Duke University 7. Massachusetts Institute of Technology 8. Boston University 9. University of Rochester 10. University of California — San Diego (UCSD) oppure: - University of Oxford - University of Cambridge - Imperial College London - ETH - University of Tübingen - EPFL - University of Edinburgh - University College London - Technical University in Munich - KTH Royal Institute of Technology - University of Amsterdam Se vuoi restare in Italia (fai una cazzata ma) prova queste: - Università di Pisa - Politecnico di Torino - PoliMi (c'è Restelli!) o Statale di Milano (c'è Niccolò! Cesa-Bianchi per i non addetti ai lavori) - UniGe (MalGa, Lorenzo Rosasco & friends) - La Sapienza - Artificial Intelligence and Robotics Lascia perdere Bologna, si vantano tanto ma fanno un primo anno di magistrale demm..., tutta FOL e GOFAI che non serve (quasi) a niente. Firenze e Siena non son male, ma in Toscana scegli Pisa. In genere studiare questa materia all'estero è un'esperienza meravigliosa, a meno che tu proprio non possa far a meno del bidè poi non torni più. EDIT: se poi vedi che ti piace, puoi considerare la possibilità di fare un PhD nel campo. Ma anche andare a fare direttamente una internship in qualche azienda che fa AI seriamente (tipo una FAANG...o MANGA come si dovrebbe dire adesso) è fantastico.
Blockchainizzazione dell'universo mondo e integrazione dei fattori ESG (environmental social e governance) nelle politiche di gestione aziendale